Cuprymina: a cosa serve e come si usa

Cuprymina 925 mbq ml precursore radiofarmaceutico sol fl 13 (Rame Cloruro): indicazioni e modo d’uso

Cuprymina 925 mbq ml precursore radiofarmaceutico sol fl 13 (Rame Cloruro) è un farmaco che serve per curare le seguenti condizioni patologiche:

Cuprymina è un precursore radiofarmaceutico. Non è destinata all’uso diretto nei pazienti. Questo medicinale deve essere utilizzato esclusivamente per la marcatura radioattiva di molecole carrier che siano state appositamente sviluppate e autorizzate per la marcatura con questo radionuclide.

Cuprymina 925 mbq ml precursore radiofarmaceutico sol fl 13: come si usa?

farmaco: indicazioni e modo d'uso

Come per tutti i farmaci, anche per Cuprymina 925 mbq ml precursore radiofarmaceutico sol fl 13 è molto importante rispettare e seguire i dosaggi consigliati dal medico al momento della prescrizione.

Se perĂ² non ricordate come prendere Cuprymina 925 mbq ml precursore radiofarmaceutico sol fl 13 ed a quali dosaggi (la posologia indicata dal medico), è quanto meno necessario seguire le istruzioni presenti sul foglietto illustrativo. Vediamole insieme.

Posologia di Cuprymina 925 mbq ml precursore radiofarmaceutico sol fl 13

Cuprymina deve essere utilizzata esclusivamente da specialisti con esperienza nella marcatura radioattiva in vitro.

Posologia

La quantità di Cuprymina necessaria per la marcatura radioattiva e la quantità di medicinale marcato con Rame-64 successivamente somministrato dipendono dal medicinale radiomarcato e dalla sua destinazione d’uso.

Fare riferimento al riassunto delle caratteristiche del prodotto/foglio illustrativo dello specifico medicinale da radiomarcare.

Popolazione pediatrica

I medicinali marcati con Rame-64 non devono essere usati in bambini e adolescenti fino ai 18 anni di etĂ .

Per maggiori informazioni sull’uso pediatrico di medicinali marcati con Rame-64 fare riferimento al

riassunto delle caratteristiche del prodotto/foglio illustrativo del medicinale radiomarcato. Modo di somministrazione

Cuprymina è destinata alla marcatura radioattiva in vitro di medicinali, che sono successivamente somministrati attraverso la via approvata.

Cuprymina non deve essere somministrata direttamente al paziente.

Per le istruzioni sulla preparazione del medicinale, vedere paragrafo 12.

Ricordate in ogni caso che se non ricordate la posologia indicata dal medico e utilizzate Cuprymina 925 mbq ml precursore radiofarmaceutico sol fl 13 seguendo le istruzioni del foglietto illustrativo, sarĂ  poi opportuno che contattiate il vostro medico e lo avvisiate del dosaggio che avete assunto, per avere conferma o ulteriori consigli!

Lo posso prendere se sono incinta?

Un’altra domanda che spesso ci poniamo prima di prendere una medicina è se è possibile assumerla in gravidanza

Tenendo presente che in gravidanza sarebbe opportuno evitare qualsiasi farmaco se non strettamente necessario e che prima di assumere qualsiasi farmaco in gravidanza va sentito il medico curante, vediamo insieme quali sono le istruzioni sulla scheda tecnica di Cuprymina 925 mbq ml precursore radiofarmaceutico sol fl 13 per quanto riguarda la gravidanza:

Cuprymina 925 mbq ml precursore radiofarmaceutico sol fl 13: si puĂ² prendere in gravidanza?

Donne in etĂ  fertile

Quando si intende somministrare un medicinale radioattivo a una donna in età fertile, è importante stabilire se è in gravidanza o meno. Ogni donna che abbia saltato un ciclo mestruale deve essere considerata in stato di gravidanza fino a prova contraria. In caso di dubbi riguardo a una possibile gravidanza (se la donna ha saltato un ciclo mestruale, se il ciclo è molto irregolare, ecc.) devono essere proposte alla paziente tecniche alternative che non comportino l’uso di radiazioni ionizzanti (se disponibili).

Prima di utilizzare medicinali marcati con 64Cu, la gravidanza deve essere esclusa utilizzando un test adeguato/convalidato.

Gravidanza

L’utilizzo di medicinali marcati con Rame-64 è controindicato in caso di gravidanza accertata o sospetta o quando la gravidanza non è stata esclusa (vedere paragrafo 4.3).

Allattamento

Prima di somministrare radiofarmaci a una donna che allatta al seno, si deve valutare se la somministrazione del radionuclide possa essere rinviata fino al termine dell’allattamento, nonchĂ© verificare che sia stato scelto il radiofarmaco piĂ¹ appropriato, tenendo conto della secrezione di radioattivitĂ  nel latte materno. Se la somministrazione è considerata necessaria, si deve avvisare la madre che sta allattando di sospendere l’allattamento.

La durata dell’interruzione dipenderà dallo specifico medicinale radiomarcato.

Ulteriori informazioni riguardanti l’uso di medicinali marcati con Rame-64 durante la gravidanza e l’allattamento sono presenti nel riassunto delle caratteristiche del prodotto/foglio illustrativo del prodotto da radiomarcare.

FertilitĂ 

Secondo quanto riportato in letteratura si puĂ² ritenere che sia i danni alla spermatogenesi sia quelli genetici nei testicoli sono improbabili alla dose di 1.000 MBq.

Ulteriori informazioni riguardanti gli effetti sulla fertilità dell’uso di medicinali marcati con Rame-64 durante la gravidanza e l’allattamento sono presenti nel riassunto delle caratteristiche del prodotto/foglio illustrativo del prodotto da radiomarcare.

Ne ho preso troppo! Cosa fare?

Può anche capitare che per errore o distrazione assumiate una quantitĂ  di farmaco superiore a quella prescritta dal vostro medico.

Talvolta capita che bambini piccoli per gioco ingeriscano dei farmaci lasciati a portata di mano: raccomandiamo sempre di tenere i farmaci lontano dalla portata dei bambini, in luoghi chiusi e custoditi.

Cosa devo fare se per sbaglio ho preso un dosaggio eccessivo di Cuprymina 925 mbq ml precursore radiofarmaceutico sol fl 13?

Qualunque sia la causa dell’ingestione di una quantitĂ  eccessiva di farmaco, ecco cosa riporta la Scheda Tecnica di Cuprymina 925 mbq ml precursore radiofarmaceutico sol fl 13 in caso di sovradosaggio.

Cuprymina 925 mbq ml precursore radiofarmaceutico sol fl 13: sovradosaggio

La presenza di cloruro di rame (64Cu) libero nel corpo dopo una somministrazione non intenzionale di Cuprymina induce una maggiore epatotossicitĂ .

Pertanto, in caso di somministrazione non intenzionale di Cuprymina la radiotossicità nel paziente deve essere ridotta con l’immediata (cioè entro 1 ora) somministrazione endovenosa di preparati

contenenti chelanti come Ca-DTPA o Ca-EDTA, al fine di accelerare l’eliminazione del radionuclide dal corpo.

Negli istituti clinici che fanno uso di Cuprymina per la marcatura di molecole carrier devono essere disponibili i seguenti preparati:

Ca-DTPA (calcio trisodio dietilentriamminopentaacetato) oppure

Ca-EDTA (calcio disodio etilendiamminotetraacetato)

Questi agenti chelanti aiutano a eliminare la radiotossicitĂ  da rame mediante lo scambio tra lo ione di calcio e il rame dovuto alla loro capacitĂ  di formare complessi solubili in acqua con i leganti chelanti (DTPA, EDTA).

Questi complessi vengono eliminati rapidamente dai reni.

Si deve somministrare 1 g di agente chelante tramite iniezione endovenosa lenta per 3-4 minuti o per infusione (1 g in 100-250 mL di glucosio o 9 mg/mL (0,9 %) di sodio cloruro soluzione iniettabile). L’efficacia chelante è massima immediatamente dopo o entro un’ora dall’esposizione, quando il radionuclide circola o è disponibile nei fluidi tissutali e nel plasma. Tuttavia, un intervallo post- esposizione >1 ora non preclude la somministrazione e l’efficacia del chelante, anche se l’efficacia è ridotta. La somministrazione endovenosa non deve essere protratta oltre le 2 ore.

In ogni caso, i parametri ematici del paziente devono essere monitorati e, qualora si evidenziassero danni, devono essere immediatamente adottate misure adeguate.

La tossicitĂ  del Rame-64 libero dovuta al rilascio in vivo dalla biomolecola marcata presente nel corpo durante la terapia puĂ² essere ridotta con una successiva somministrazione di agenti chelanti.

Cuprymina 925 mbq ml precursore radiofarmaceutico sol fl 13: istruzioni particolari

Cuprymina non è destinata all’uso diretto nei pazienti. Cuprymina è una soluzione sterile.

Avvertenze generali

I prodotti radiofarmaceutici devono essere ricevuti, utilizzati e somministrati soltanto da personale autorizzato in ambienti clinici designati. La ricezione, la conservazione, l’utilizzo, il trasferimento e lo smaltimento sono soggetti alle normative e/o alle appropriate autorizzazioni delle autorità competenti. I prodotti radiofarmaceutici devono essere preparati secondo modalità che soddisfino i requisiti sia in materia di sicurezza radiologica sia di qualità farmaceutica. Devono essere adottate precauzioni asettiche appropriate.

Per le istruzioni sulla preparazione del medicinale, vedere paragrafo 12.

Se, in qualsiasi fase della preparazione di questo medicinale, l’integrità del contenitore è compromessa, il prodotto non deve essere utilizzato.

Le procedure di somministrazione devono essere eseguite in modo da ridurre al minimo il rischio di contaminazione del medicinale e di irradiazione degli operatori. Ăˆ obbligatoria una schermatura adeguata. La quantitĂ  di dose assorbita superficiale e la dose accumulata dipendono da molti fattori. Durante le manipolazioni è importante effettuare una misura delle radiazioni nelle aree dove si svolgono le attivitĂ . Tali misure devono essere effettuate allo scopo di determinare in modo piĂ¹ preciso la dose complessiva di radiazioni a cui è esposto il personale. Al personale sanitario si raccomanda di limitare il tempo di stretto contatto con i pazienti a cui sono stati iniettati radiofarmaci marcati con Rame-64. Si raccomanda l’uso di sistemi televisivi per monitorare i pazienti. Data la lunga emivita di Rame-64 si raccomanda in modo particolare di evitare contaminazione interna. Per questo motivo è obbligatorio l’uso di guanti di protezione di alta qualitĂ  (latex/nitrile) quando si è a diretto contatto con il radiofarmaco (flaconcino/siringa) e con il paziente. Per ridurre al minimo l’esposizione alle radiazioni con esposizioni ripetute non vi è alcuna raccomandazione se non la stretta osservanza delle suddette raccomandazioni.

La somministrazione di prodotti radiofarmaceutici comporta rischi per le altre persone dovuti all’irradiazione esterna o alla contaminazione proveniente dalla fuoriuscita di urina, vomito, ecc. Devono pertanto essere adottate le dovute precauzioni di radioprotezione conformemente alla normativa locale vigente.

Il medicinale non utilizzato ed i rifiuti derivati da tale medicinale devono essere smaltiti in conformitĂ  alla normativa locale vigente.


Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco