Endolucinbeta: a cosa serve e come si usa

Endolucinbeta (Lutezio-177 Cloruro): indicazioni e modo d’uso

Endolucinbeta (Lutezio-177 Cloruro) è un farmaco che serve per curare le seguenti condizioni patologiche:

EndolucinBeta è un precursore radiofarmaceutico. Non è destinato all’uso diretto nei pazienti. Deve essere utilizzato esclusivamente per la marcatura radioattiva di molecole carrier che siano state specificamente sviluppate e autorizzate per la marcatura con lutezio (177Lu) cloruro.

Endolucinbeta: come si usa?

farmaco: indicazioni e modo d'uso

Come per tutti i farmaci, anche per Endolucinbeta è molto importante rispettare e seguire i dosaggi consigliati dal medico al momento della prescrizione.

Se perĂ² non ricordate come prendere Endolucinbeta ed a quali dosaggi (la posologia indicata dal medico), è quanto meno necessario seguire le istruzioni presenti sul foglietto illustrativo. Vediamole insieme.

Posologia di Endolucinbeta

EndolucinBeta deve essere utilizzato esclusivamente da specialisti con esperienza nella marcatura radioattiva in vitro.

Posologia

La quantitĂ  di EndolucinBeta necessaria per la marcatura radioattiva e la quantitĂ  di medicinale marcato con lutezio (177Lu) che sarĂ  successivamente somministrato dipenderanno dal medicinale marcato e dall’uso cui è destinato. Consultare il riassunto delle caratteristiche del prodotto/foglio illustrativo dello specifico medicinale da marcare.

Popolazione pediatrica

Per maggiori informazioni sull’uso pediatrico dei medicinali marcati con lutezio (177Lu) si rimanda al riassunto delle caratteristiche del prodotto/foglio illustrativo del medicinale da marcare.

Modo di somministrazione

EndolucinBeta è destinato alla marcatura radioattiva in vitro di medicinali che saranno in seguito somministrati attraverso la via approvata.

EndolucinBeta non deve essere somministrato direttamente al paziente.

Per le istruzioni sulla preparazione del medicinale prima della somministrazione, vedere paragrafo 12.

Ricordate in ogni caso che se non ricordate la posologia indicata dal medico e utilizzate Endolucinbeta seguendo le istruzioni del foglietto illustrativo, sarĂ  poi opportuno che contattiate il vostro medico e lo avvisiate del dosaggio che avete assunto, per avere conferma o ulteriori consigli!

Lo posso prendere se sono incinta?

Un’altra domanda che spesso ci poniamo prima di prendere una medicina è se è possibile assumerla in gravidanza

Tenendo presente che in gravidanza sarebbe opportuno evitare qualsiasi farmaco se non strettamente necessario e che prima di assumere qualsiasi farmaco in gravidanza va sentito il medico curante, vediamo insieme quali sono le istruzioni sulla scheda tecnica di Endolucinbeta per quanto riguarda la gravidanza:

Endolucinbeta: si puĂ² prendere in gravidanza?

Donne in etĂ  fertile

Quando è necessario somministrare medicinali radioattivi a donne potenzialmente fertili, si devono assumere sempre informazioni su una possibile gravidanza. Ove non sia provato il contrario, qualsiasi donna che abbia saltato un ciclo mestruale deve essere considerata in stato di gravidanza. In caso di dubbi riguardo ad una possibile gravidanza (se la donna ha saltato un ciclo mestruale, se il ciclo mestruale è molto irregolare, ecc.), devono essere proposte alla paziente tecniche alternative che non utilizzino radiazioni ionizzanti (se disponibili).

Prima di utilizzare medicinali marcati con lutezio (177Lu), si deve escludere una gravidanza mediante un test adeguato/convalidato.

Gravidanza

L’uso di medicinali marcati con lutezio (177Lu) è controindicato durante la gravidanza accertata o sospetta o nel caso in cui la gravidanza non sia stata esclusa a causa del rischio di radiazioni ionizzanti sul feto (vedere paragrafo 4.3).

Allattamento

Prima di somministrare radiofarmaci a una donna che sta allattando con latte materno, si deve considerare la possibilitĂ  di posticipare la somministrazione del radionuclide fino al termine dell’allattamento e verificare che sia stato scelto il radiofarmaco piĂ¹ appropriato tenendo conto della secrezione di attivitĂ  nel latte materno. Se la somministrazione è ritenuta necessaria, l’allattamento deve essere interrotto e il latte estratto deve essere eliminato.

FertilitĂ 

Secondo quanto riportato in letteratura e adottando un approccio cautelativo (dose massima al paziente di 10 GBq, resa di marcatura media e nessuna misura supplementare), si puĂ² ritenere che i medicinali marcati con lutezio (177Lu), non comportino una tossicitĂ  riproduttiva, incluso danno spermatogenetico nei testicoli o danno genetico nei testicoli o nelle ovaie.

Ulteriori informazioni riguardanti l’uso di medicinali marcati con lutezio (177Lu) per quanto concerne la fertilità sono riportate nel riassunto delle caratteristiche del prodotto del medicinale da marcare.

Ne ho preso troppo! Cosa fare?

Può anche capitare che per errore o distrazione assumiate una quantitĂ  di farmaco superiore a quella prescritta dal vostro medico.

Talvolta capita che bambini piccoli per gioco ingeriscano dei farmaci lasciati a portata di mano: raccomandiamo sempre di tenere i farmaci lontano dalla portata dei bambini, in luoghi chiusi e custoditi.

Cosa devo fare se per sbaglio ho preso un dosaggio eccessivo di Endolucinbeta?

Qualunque sia la causa dell’ingestione di una quantitĂ  eccessiva di farmaco, ecco cosa riporta la Scheda Tecnica di Endolucinbeta in caso di sovradosaggio.

Endolucinbeta: sovradosaggio

La presenza di lutezio (177Lu) cloruro libero nell’organismo, dopo una somministrazione accidentale di EndolucinBeta, provoca un aumento della tossicitĂ  a livello di midollo osseo e un danno alle cellule staminali ematopoietiche. Pertanto, in caso di somministrazione accidentale di EndolucinBeta, la radiotossicitĂ  nel paziente deve essere ridotta con l’immediata (ovvero entro 1 ora) somministrazione di preparati contenenti chelanti come Ca-DTPA o Ca-EDTA, al fine di accelerare l’espulsione del radionuclide dall’organismo.

Nelle strutture mediche che utilizzano EndolucinBeta per la marcatura radioattiva di molecole carrier

a scopo terapeutico devono essere disponibili i seguenti preparati:

Ca-DTPA (calcio trisodio dietilen-triamin-pentacetato) oppure

Ca-EDTA (calcio disodio etilen-diamin-tetracetato)

Questi agenti chelanti agevolano l’eliminazione della radiotossicitĂ  di lutezio (177Lu) mediante uno scambio tra lo ione calcio nel complesso e lo ione lutezio (177Lu). Grazie alla capacitĂ  dei ligandi chelanti (DTPA, EDTA) di formare complessi idrosolubili, i complessi e il lutezio (177Lu) legato vengono eliminati rapidamente per via renale.

Deve essere somministrato 1 g di agente chelante tramite iniezione endovenosa lenta nell’arco di

3-4 minuti o tramite infusione (1 g in 100-250 ml di glucosio o di soluzione iniettabile di sodio cloruro 9 mg/ml (0,9 %)).

L’efficacia chelante è massima immediatamente dopo o entro un’ora dall’esposizione, quando il radionuclide è in circolo o è disponibile nei fluidi tissutali e nel plasma. Tuttavia, un intervallo post- esposizione superiore a un’ora non preclude la somministrazione e l’azione efficace di un chelante con ridotta efficienza. La somministrazione endovenosa non deve protrarsi per piĂ¹ di 2 ore.

In qualsiasi caso, i parametri ematici del paziente devono essere monitorati e, nel caso vi sia evidenza di radiotossicitĂ , devono essere immediatamente adottate misure adeguate.

La tossicitĂ  del lutezio (177Lu) libero dovuta al rilascio in vivo dalla biomolecola marcata nell’organismo durante la terapia puĂ² essere ridotta dalla successiva somministrazione di agenti chelanti.

Endolucinbeta: istruzioni particolari

EndolucinBeta non è destinato all’uso diretto nei pazienti. Avvertenza generale

I radiofarmaci devono essere ricevuti, usati e somministrati esclusivamente da personale autorizzato, in strutture cliniche appositamente designate. La ricezione, la conservazione, l’utilizzo, il trasferimento e lo smaltimento sono soggetti alle normative e/o alle opportune autorizzazioni rilasciate dalle autorità competenti locali.

I radiofarmaci devono essere preparati in modo da soddisfare sia le norme di radioprotezione che i requisiti di qualitĂ  farmaceutica. Devono essere adottate opportune precauzioni per l’asepsi.

Per le istruzioni sulla preparazione estemporanea del medicinale prima della somministrazione, vedere paragrafo 12.

Il prodotto non deve essere utilizzato se, in qualunque momento durante la preparazione, l’integrità del contenitore viene compromessa.

Le procedure di somministrazione devono essere eseguite in modo da ridurre al minimo il rischio di contaminazione per il medicinale e di irradiazione per gli operatori. Ăˆ obbligatoria un’adeguata schermatura.

L’intensitĂ  di dose superficiale e la dose accumulata dipendono da molti fattori. Le misurazioni in sede e durante il lavoro sono essenziali e devono essere eseguite per stabilire in modo piĂ¹ preciso e informativo la dose complessiva di radiazioni per il personale. Al personale sanitario si raccomanda di limitare il tempo in cui è a stretto contatto con i pazienti cui sono stati iniettati radiofarmaci marcati con lutezio (177Lu). Si raccomanda inoltre l’uso di sistemi di monitoraggio televisivi per tenere sotto osservazione i pazienti. Data la lunga emivita del lutezio (177Lu) si raccomanda in modo particolare di evitare la contaminazione interna. Per questo motivo è obbligatorio l’uso di guanti di protezione di alta qualitĂ  (latex/nitrile) quando si è a diretto contatto con il radiofarmaco (flaconcino/siringa) e con il paziente. Non esistono indicazioni specifiche per ridurre al minimo l’esposizione alle radiazioni derivante da esposizioni ripetute, salvo la stretta osservanza delle raccomandazioni sopracitate.

La somministrazione di radiofarmaci comporta rischi per altre persone, dovuti a radiazioni esterne o contaminazione da fuoruscita di urina, vomito, ecc. Devono essere pertanto adottate le misure di protezione dalle radiazioni previste dalle normative nazionali.

Il medicinale non utilizzato e i rifiuti derivati da tale medicinale devono essere smaltiti in conformitĂ  alla normativa locale vigente.


Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco