Fosfocrisolo: a cosa serve e come si usa

Fosfocrisolo (Aurotiosolfato Sodico): indicazioni e modo d’uso

Fosfocrisolo (Aurotiosolfato Sodico) è un farmaco che serve per curare le seguenti condizioni patologiche:

Artrite reumatoide in forma attiva e progressiva. Il prodotto è particolarmente indicato nella fase precoce della malattia.

Fosfocrisolo: come si usa?

farmaco: indicazioni e modo d'uso

Come per tutti i farmaci, anche per Fosfocrisolo è molto importante rispettare e seguire i dosaggi consigliati dal medico al momento della prescrizione.

Se perĂ² non ricordate come prendere Fosfocrisolo ed a quali dosaggi (la posologia indicata dal medico), è quanto meno necessario seguire le istruzioni presenti sul foglietto illustrativo. Vediamole insieme.

Posologia di Fosfocrisolo

Da usare esclusivamente per via intramuscolare.

La posologia piĂ¹ appropriata, potrĂ  essere suggerita al medico dal rilievo clinico. Anche nei casi che richiedono una cura energica è consigliabile saggiare la tolleranza individuale partendo dalle dosi minime.

Per quanto riguarda in particolare la cura delle forme articolari bisogna tener presente che la risposta varia da soggetto a soggetto, per cui è molto difficile stabilire uno schema di cura che valga per tutti i casi, al medico spetta pertanto di sorvegliare l’applicazione del trattamento adattandolo ai singoli ammalati a seconda del loro comportamento.

Nei pazienti adulti uno schema che puĂ² servire da orientamento, per la sua efficacia e per la sua ottima tollerabilitĂ , è il seguente:

n° 3 fiale 5,61 mg/ml una ogni 3-4 giorni
n° 15 fiale 28,05 o 56,1 mg/ml una ogni 5-7 giorni.

ATTENZIONE: a causa dell’elevato peso specifico dei sali d’oro, il principio attivo tende a depositarsi sul fondo della fiala. Seguire attentamente le modalita’ d’uso riportate al punto 6.6 per ricostituire la sospensione del prodotto. Non iniettare finchè la sospensione non è omogenea e senza tracce di deposito. In caso di difficolta’ rivolgersi al proprio medico o farmacista.

Ricordate in ogni caso che se non ricordate la posologia indicata dal medico e utilizzate Fosfocrisolo seguendo le istruzioni del foglietto illustrativo, sarĂ  poi opportuno che contattiate il vostro medico e lo avvisiate del dosaggio che avete assunto, per avere conferma o ulteriori consigli!

Lo posso prendere se sono incinta?

Un’altra domanda che spesso ci poniamo prima di prendere una medicina è se è possibile assumerla in gravidanza

Tenendo presente che in gravidanza sarebbe opportuno evitare qualsiasi farmaco se non strettamente necessario e che prima di assumere qualsiasi farmaco in gravidanza va sentito il medico curante, vediamo insieme quali sono le istruzioni sulla scheda tecnica di Fosfocrisolo per quanto riguarda la gravidanza:

Fosfocrisolo: si puĂ² prendere in gravidanza?

Da non somministrare in caso di gravidanza accertata o presunta.

Ne ho preso troppo! Cosa fare?

Può anche capitare che per errore o distrazione assumiate una quantitĂ  di farmaco superiore a quella prescritta dal vostro medico.

Talvolta capita che bambini piccoli per gioco ingeriscano dei farmaci lasciati a portata di mano: raccomandiamo sempre di tenere i farmaci lontano dalla portata dei bambini, in luoghi chiusi e custoditi.

Cosa devo fare se per sbaglio ho preso un dosaggio eccessivo di Fosfocrisolo?

Qualunque sia la causa dell’ingestione di una quantitĂ  eccessiva di farmaco, ecco cosa riporta la Scheda Tecnica di Fosfocrisolo in caso di sovradosaggio.

Fosfocrisolo: sovradosaggio

In caso di sovradosaggio gli antidoti dell’intossicazione aurea possono essere:

dimercaprolo 2,5 mg al giorno suddivisi in piĂ¹ iniezioni della soluzione commerciale opportunamente diluita (0,025 ml);

corticosteroidi.

Fosfocrisolo: istruzioni particolari

Per ottenere una soluzione omogenea riscaldare la fiala a bagno maria (40 – 50°C) per almeno 5 minuti, quindi agitarla energicamente lungo l’asse (tenendo la base della fiala appoggiata al pollice e la punta tra indice e medio) finchĂ© il prodotto non è uniforme. Il tempo richiesto è generalmente di 2-3 minuti. Si consiglia inoltre di aspirare ed iniettare nuovamente nella fiala il liquido alcune volte, utilizzando il getto della siringa per ottimizzare la risospensione. Nel tempo richiesto da queste operazioni, il liquido dovrebbe essersi raffreddato alla temperatura corporea: se fosse ancora caldo, attendere prima di praticare l’iniezione.


Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco