Lentogest: a cosa serve e come si usa

Lentogest (Idrossiprogesterone Caproato): indicazioni e modo d’uso

Lentogest (Idrossiprogesterone Caproato) è un farmaco che serve per curare le seguenti condizioni patologiche:

Minaccia d’aborto, aborto abituale, metrorragie disfunzionali giovanili e climateriche, amenorree primarie e secondarie, protezione della gravidanza in caso di intervento chirurgico, insufficienza luteinica.

Lentogest: come si usa?

farmaco: indicazioni e modo d'uso

Come per tutti i farmaci, anche per Lentogest è molto importante rispettare e seguire i dosaggi consigliati dal medico al momento della prescrizione.

Se però non ricordate come prendere Lentogest ed a quali dosaggi (la posologia indicata dal medico), è quanto meno necessario seguire le istruzioni presenti sul foglietto illustrativo. Vediamole insieme.

Posologia di Lentogest

 

Minaccia d’aborto

:

il trattamento va iniziato immediatamente somministrando 1 fiala di Lentogest. Si consiglia di proseguire con 1 fiala di Lentogest 2 volte alla settimana finché la paziente non presenti più i sintomi della minaccia anche dopo aver ripreso la sua attività abituale. L’ulteriore prosecuzione del trattamento con Lentogest sarà decisa in rapporto con i singoli casi clinici.

Aborto abituale

: il trattamento va iniziato non appena sia stata accertata con sicurezza la gravidanza. Si inietterà per via intramuscolare 1-2 fiale di Lentogest la settimana fino alla 10ma-12ma settimana di gravidanza.

 

Metrorragie disfunzionali giovanili e del climaterio

:

per il controllo della metrorragia disfunzionale è opportuna la somministrazione di 1 fiala di Lentogest somministrata tra il 18° e il 20° giorno del ciclo. L’emorragia da privazione comparirà 8-10 giorni dopo l’iniezione.

 

Amenorree primarie e secondarie

:

il trattamento con Lentogest, in caso di amenorrea secondaria, non dovrà essere iniziato prima che sia stata esclusa la gravidanza; inoltre, allo scopo di indurre l’emorragia simil-mestruale, si deve somministrare un estrogeno prima, e per un periodo adeguato, della somministrazione, tra il 18° e il 20° giorno del ciclo, di 1 fiala di Lentogest. L’emorragia da privazione comparirà 8-10 giorni dopo l’iniezione.

Precauzioni indispensabili

Nel caso in cui la paziente non desideri una gravidanza, si dovranno impiegare a scopo contraccettivo altri metodi non ormonali (ad esclusione del metodo di Ogino-Knaus e della temperatura basale).

Se durante il trattamento non compare la mestruazione da privazione, anche se vengono impiegate misure contraccettive, si deve escludere la possibilità che si tratti di una gravidanza; si dovrà quindi sospendere il trattamento ed effettuare gli appropriati esami allo scopo di confermare o escludere la stessa. Nel caso in cui si sia effettivamente instaurata una gravidanza, il trattamento con Lentogest (e non con l’estrogeno) andrà proseguito solo nei casi di effettiva necessità.

 

Protezione della gravidanza in caso di intervento chirurgico:

è opportuno iniziare il trattamento con 1-2 fiale di Lentogest almeno una settimana prima dell’intervento chirurgico. Dopo l’intervento il trattamento andrà continuato con 1-2 fiale di Lentogest la settimana per 4 settimane.

Insufficienza luteinica:

Nei casi in cui la fase luteinica risulta accorciata (aumento della temperatura basale nella seconda metà del ciclo di breve durata), la trasformazione dell’endometrio è, molto probabilmente, incompleta. In tali evenienze la somministrazione di Lentogest favorisce la trasformazione secretoria dell’endometrio e quindi aumenta la probabilità che si instauri una gravidanza. Si suggerisce di somministrare 1 fiala di Lentogest

tre giorni dopo l’innalzamento della temperatura basale, contemporaneamente ad un estrogeno (dato che, in genere, si ha un contemporaneo deficit estrogenico).

Nel supporto della fase luteale si inietteranno 1 fiala di Lentogest 2 volte la settimana fino alla valutazione della ?HCG. In caso di ?HCG positiva il trattamento andrà proseguito sino alla 10ma-12ma settimana di gravidanza.

I diversi dosaggi del Lentogest possono opportunamente essere variati, secondo prescrizione medica.

Ricordate in ogni caso che se non ricordate la posologia indicata dal medico e utilizzate Lentogest seguendo le istruzioni del foglietto illustrativo, sarà poi opportuno che contattiate il vostro medico e lo avvisiate del dosaggio che avete assunto, per avere conferma o ulteriori consigli!

Lo posso prendere se sono incinta?

Un’altra domanda che spesso ci poniamo prima di prendere una medicina è se è possibile assumerla in gravidanza

Tenendo presente che in gravidanza sarebbe opportuno evitare qualsiasi farmaco se non strettamente necessario e che prima di assumere qualsiasi farmaco in gravidanza va sentito il medico curante, vediamo insieme quali sono le istruzioni sulla scheda tecnica di Lentogest per quanto riguarda la gravidanza:

Lentogest: si può prendere in gravidanza?

Il Lentogest trova indicazione in gravidanza nei casi indicati (vedì “Dose, modo e perìodo dì sommìnìstrazìone”) e sotto stretto controllo del medico.

L’uso durante l’allattamento è sconsigliato.

Ne ho preso troppo! Cosa fare?

Può anche capitare che per errore o distrazione assumiate una quantità di farmaco superiore a quella prescritta dal vostro medico.

Talvolta capita che bambini piccoli per gioco ingeriscano dei farmaci lasciati a portata di mano: raccomandiamo sempre di tenere i farmaci lontano dalla portata dei bambini, in luoghi chiusi e custoditi.

Cosa devo fare se per sbaglio ho preso un dosaggio eccessivo di Lentogest?

Qualunque sia la causa dell’ingestione di una quantità eccessiva di farmaco, ecco cosa riporta la Scheda Tecnica di Lentogest in caso di sovradosaggio.

Lentogest: sovradosaggio

Non sono stati segnalati casi di sovradosaggio.

Lentogest: istruzioni particolari

e la manipolazione Nessuna istruzione particolare.

Il prodotto non utilizzato ed i rifiuti derivati da tale medicinale devono essere smaltiti in conformità ai

requisiti di legge.


Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco