Metvix: a cosa serve e come si usa

Metvix 160 mg/g crema (Metilaminolevulinato Cloridrato): indicazioni e modo d’uso

Metvix 160 mg/g crema (Metilaminolevulinato Cloridrato) è un farmaco che serve per curare le seguenti condizioni patologiche:

Trattamento di cheratosi attiniche di lieve spessore o non ipercheratosiche e non pigmentate del viso e del cuoio capelluto, nei casi in cui le altre terapie si considerano meno appropriate.

Esclusivamente per il trattamento di carcinoma basocellulare superficiale e/o nodulare per il quale non sono indicate le altre terapie disponibili, a causa di possibile morbilitĂ  associata al trattamento e scarso esito cosmetico, quali lesioni sulla parte centrale del viso o sulle orecchie, lesioni su cute gravemente danneggiata dal sole, lesioni estese o ricorrenti.

Trattamento del carcinoma a cellule squamose in situ (malattia di Bowen) laddove l’asportazione chirurgica sia considerata un’alternativa meno appropriata.

Metvix è indicato negli adulti di età superiore ai 18 anni.

Metvix 160 mg/g crema: come si usa?

farmaco: indicazioni e modo d'uso

Come per tutti i farmaci, anche per Metvix 160 mg/g crema è molto importante rispettare e seguire i dosaggi consigliati dal medico al momento della prescrizione.

Se perĂ² non ricordate come prendere Metvix 160 mg/g crema ed a quali dosaggi (la posologia indicata dal medico), è quanto meno necessario seguire le istruzioni presenti sul foglietto illustrativo. Vediamole insieme.

Posologia di Metvix 160 mg/g crema

Posologia

Adulti (inclusi pazienti anziani)

AK, BCC e malattia di Bowen utilizzando una sorgente di luce rossa

Il trattamento delle cheratosi attiniche (AK) deve comprendere una sessione di terapia fotodinamica. Le lesioni trattate devono essere valutate dopo tre mesi e qualora dovesse verificarsi una risposta incompleta, puĂ² essere previsto un secondo trattamento. Il trattamento del carcinoma basocellulare (BCC) e della malattia di Bowen deve comprendere due sessioni intervallate da una settimana.

Prima di applicare Metvix, è opportuno preparare la superficie delle lesioni, al fine di rimuovere le croste o desquamazioni formatesi sulla superficie cutanea, lasciando la superficie ruvida. Le lesioni nodulari da carcinoma basocellulare si presentano spesso coperte da uno strato cheratinico epidermico integro che deve essere asportato. Il materiale tumorale esposto deve essere asportato delicatamente e senza oltrepassare i margini tumorali.

AK utilizzando la luce solare

Il trattamento con luce solare puĂ² essere utilizzato per trattare le lesioni di cheratosi attiniche (AK) da lievi a moderate. Deve essere effettuato un trattamento. Le lesioni trattate devono essere valutate dopo tre mesi e qualora dovesse verificarsi una risposta incompleta, puĂ² essere previsto un secondo trattamento

Popolazione pediatrica

La sicurezza e l’efficacia di Metvix nei soggetti di età inferiore ai 18 anni non sono state ancora stabilite.

Modo di somministrazione

AK, BCC e malattia di Bowen utilizzando una sorgente di luce rossa

Applicare uno strato di Metvix (dello spessore di 1 mm circa) con una spatola sulla superficie della lesione e su 5-10 mm della cute normale circostante. Coprire l’area trattata con un bendaggio occlusivo da mantenere per 3 ore.

Rimuovere il bendaggio e pulire l’area con soluzione fisiologica, quindi esporre immediatamente la superficie lesionata a una sorgente di luce rossa con spettro continuo di 570-670 nm e dose complessiva di luce pari a 75 J/cm2. La stessa attivazione delle porfirine accumulate puĂ² essere ottenuta anche utilizzando una sorgente di luce rossa con spettro piĂ¹ ristretto di approssimativamente 630 nm (e una dose complessiva di luce di 37 J/cm2). L’intensitĂ  della luce sulla superficie della lesione non deve superare i 200 mW/cm2.

Utilizzare esclusivamente lampade con marchio CE, dotate dei necessari filtri e/o specchi riflettenti per ridurre al minimo l’esposizione al calore, alla luce blu e alla radiazione UV. Ăˆ importante assicurarsi di somministrare la corretta dose di luce, che si determina in base a fattori quali l’ampiezza del campo luminoso, la distanza fra la lampada e la superficie cutanea e il tempo di irraggiamento. Tali fattori variano in base al tipo di lampada, che deve comunque essere impiegata seguendo le istruzioni d’uso del manuale

allegato. La dose di luce somministrata deve essere controllata mediante adeguato rilevatore, se disponibile.

Il paziente e l’operatore devono rispettare le istruzioni di sicurezza fornite unitamente alla fonte luminosa. Durante l’irraggiamento il paziente e l’operatore devono indossare occhiali protettivi adeguati allo spettro luminoso della lampada.

Durante l’irraggiamento non è necessario proteggere la superficie cutanea sana che circonda la lesione.

Le lesioni multiple possono essere trattate nell’ambito della stessa sessione di trattamento.

La risposta della lesione alla terapia deve essere valutata dopo tre mesi e, nell’ambito di tale valutazione, le sedi che mostrano risposte incomplete possono essere sottoposte ad un nuovo ciclo di trattamento. Si raccomanda di confermare la risposta al trattamento delle lesioni BCC e delle lesioni da malattia di Bowen con biopsia istologica. Successivamente, si raccomanda un attento monitoraggio clinico a lungo termine delle lesioni BCC e delle lesioni da malattia di Bowen, avvalendosi eventualmente anche di biopsia istologica.

AK utilizzando la luce solare

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Il trattamento con Metvix utilizzando la luce solare puĂ² essere utilizzato

se le condizioni di temperatura sono idonee per stare tranquillamente all’aperto per 2 ore. Se il tempo è piovoso, o rischia di diventare tale, il trattamento con Metvix utilizzando la luce solare non deve essere effettuato.

Deve essere applicato un fotoprotettore e fatto asciugare, vedere paragrafo

4.4. Devono essere rimosse le croste o desquamazioni e la superficie cutanea deve essere resa ruvida prima di applicare uno strato sottile di Metvix sull’area di trattamento. Non è necessario applicare un bendaggio occlusivo. I pazienti devono uscire all’aperto dopo l’applicazione di Metvix o, al piĂ¹ tardi, entro 30 minuti, al fine di evitare un eccessivo accumulo di protoporfirina IX che porterebbe ad un maggiore dolore durante l’esposizione alla luce. Al fine di minimizzare il dolore e garantire la massima efficacia, il paziente deve poi rimanere all’aperto per 2 ore continuative in piena luce del giorno ed evitare di andare al chiuso. Nei giorni di sole, se il paziente non si sentisse a suo agio alla luce diretta del sole puĂ² ripararsi all’ombra. Dopo il periodo di esposizione di 2 ore, rimuovere Metvix con l’acqua.

Ricordate in ogni caso che se non ricordate la posologia indicata dal medico e utilizzate Metvix 160 mg/g crema seguendo le istruzioni del foglietto illustrativo, sarĂ  poi opportuno che contattiate il vostro medico e lo avvisiate del dosaggio che avete assunto, per avere conferma o ulteriori consigli!

Lo posso prendere se sono incinta?

Un’altra domanda che spesso ci poniamo prima di prendere una medicina è se è possibile assumerla in gravidanza

Tenendo presente che in gravidanza sarebbe opportuno evitare qualsiasi farmaco se non strettamente necessario e che prima di assumere qualsiasi farmaco in gravidanza va sentito il medico curante, vediamo insieme quali sono le istruzioni sulla scheda tecnica di Metvix 160 mg/g crema per quanto riguarda la gravidanza:

Metvix 160 mg/g crema: si puĂ² prendere in gravidanza?

Gravidanza

I dati relativi all’uso di metil aminolevulinato in donne in gravidanza non esistono o sono in numero limitato. Gli studi sugli animali hanno mostrato una tossicità riproduttiva (vedere paragrafo 5.3) Metvix non è raccomandato durante la gravidanza e in donne in età fertile che non usano misure contraccettive.

Allattamento

Non è noto se il metil aminolevulinato/metaboliti siano escreti nel latte materno. Il rischio per i neonati/lattanti non puĂ² essere escluso.

Deve essere presa la decisione se interrompere l’allattamento o interrompere/astenersi dalla terapia con Metvix tenendo in considerazione il beneficio dell’allattamento per il bambino e il beneficio della terapia per la donna.

Ne ho preso troppo! Cosa fare?

Può anche capitare che per errore o distrazione assumiate una quantitĂ  di farmaco superiore a quella prescritta dal vostro medico.

Talvolta capita che bambini piccoli per gioco ingeriscano dei farmaci lasciati a portata di mano: raccomandiamo sempre di tenere i farmaci lontano dalla portata dei bambini, in luoghi chiusi e custoditi.

Cosa devo fare se per sbaglio ho preso un dosaggio eccessivo di Metvix 160 mg/g crema?

Qualunque sia la causa dell’ingestione di una quantitĂ  eccessiva di farmaco, ecco cosa riporta la Scheda Tecnica di Metvix 160 mg/g crema in caso di sovradosaggio.

Metvix 160 mg/g crema: sovradosaggio

Il grado di severitĂ  delle reazioni fototossiche locali, quali eritema, dolore e bruciore, puĂ² incrementarsi con un tempo di applicazione protratto e/o un’intensitĂ  della luce rossa molto elevata.

Metvix 160 mg/g crema: istruzioni particolari

Nessuna istruzione particolare per lo smaltimento.


Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco