Sehcat: a cosa serve e come si usa

Sehcat (Acido Tauroselcolico): indicazioni e modo d’uso

Sehcat (Acido Tauroselcolico) è un farmaco che serve per curare le seguenti condizioni patologiche:

Medicinale solo per uso diagnostico.

L’acido tauroselcolico (75Se) è utilizzato per dimostrare il malassorbimento degli acidi biliari e misurare la conseguente perdita di acidi biliari. Può essere utilizzato per la valutazione funzionale dell’ileo, per le indagini sulla patologia infiammatoria intestinale, sulla diarrea cronica e per studi sulla circolazione entero-epatica.

Sehcat: come si usa?

farmaco: indicazioni e modo d'uso

Come per tutti i farmaci, anche per Sehcat è molto importante rispettare e seguire i dosaggi consigliati dal medico al momento della prescrizione.

Se però non ricordate come prendere Sehcat ed a quali dosaggi (la posologia indicata dal medico), è quanto meno necessario seguire le istruzioni presenti sul foglietto illustrativo. Vediamole insieme.

Posologia di Sehcat

Posologia

Adulti

La dose normalmente indicata per l’adulto è di una capsula somministrata per via orale.

Popolazione pediatrica

Se il prodotto deve essere somministrato a bambini si adottano gli stessi dosaggi dell’adulto (vedere paragrafo 4.4 e 11).

Non esiste uno specifico dosaggio o esperienza clinica per l’uso di questo prodotto nei bambini. Prima di utilizzare questo prodotto nei bambini, deve essere effettuata una attenta valutazione del rapporto beneficio/rischio, in particolare perchè l’uso di una dose fissa comporta un incremento della dose efficace nei bambini (vedere paragrafo 11).

Compromissione epatica

È opportuno prendere idonee precauzioni nella somministrazione di acido tauroselcolico ( 75Se) a pazienti con disfunzione epatica grave o ostruzione delle vie biliari in quanto in tali condizioni la dose di radiazioni assorbita dal fegato è significativamente aumentata (vedere paragrafo 4.4).

Modo di somministrazione

Per garantire un facile passaggio della capsula nello stomaco si raccomanda di far bere al paziente 15 ml di acqua prima, durante e dopo l’ingestione della capsula stessa. Durante la somministrazione il paziente deve essere seduto o in piedi.

Per la preparazione del paziente, vedere il paragrafo 4.4.

Acquisizione delle immagini

La misurazione della radioattività presente nella cavità addominale viene preferibilmente eseguita con contatore whole-body o gamma camera non collimata.

È necessario eseguire un conteggio per la correzione dei valori di fondo. Il valore di fondo deve essere misurato 3 ore dopo la somministrazione della capsula. Un ulteriore misurazione viene effettuata indicativamente dopo 7 giorni (vedere paragrafo 12).

Per un corretto confronto fra le diverse misurazioni è necessario seguire sempre la procedura descritta nel paragrafo 12. Poiché non ci sono collimatori sulle testate della gamma camera, è necessario che il paziente sia sempre osservato.

L’attività trattenuta dal paziente viene quantificata come percentuale del valore misurato al basale, corretto del fattore di decadimento radioattivo.

Ricordate in ogni caso che se non ricordate la posologia indicata dal medico e utilizzate Sehcat seguendo le istruzioni del foglietto illustrativo, sarà poi opportuno che contattiate il vostro medico e lo avvisiate del dosaggio che avete assunto, per avere conferma o ulteriori consigli!

Lo posso prendere se sono incinta?

Un’altra domanda che spesso ci poniamo prima di prendere una medicina è se è possibile assumerla in gravidanza

Tenendo presente che in gravidanza sarebbe opportuno evitare qualsiasi farmaco se non strettamente necessario e che prima di assumere qualsiasi farmaco in gravidanza va sentito il medico curante, vediamo insieme quali sono le istruzioni sulla scheda tecnica di Sehcat per quanto riguarda la gravidanza:

Sehcat: si può prendere in gravidanza?

Donne in età fertile

Quando è necessario somministrare un radiofarmaco ad una donna in età fertile, è importante determinare se è o meno in stato di gravidanza. Si deve presumere che ogni donna che abbia saltato un ciclo sia in stato di gravidanza fino a prova contraria. Ove non sia provato il contrario, qualsiasi donna che abbia saltato un ciclo mestruale deve essere considerata in stato di gravidanza. In caso di dubbio riguardo ad una possibile gravidanza (se la donna ha saltato un ciclo mestruale, se il ciclo mestruale è molto irregolare, ecc.), devono essere proposte alla paziente tecniche alternative (se esistenti), che non utilizzino radiazioni ionizzanti.

Gravidanza

La somministrazione di acido tauroselcolico (75Se) è controindicata in gravidanza. Vedere paragrafo 4.3.

Allattamento

La somministrazione di acido tauroselcolico (75Se) è controindicata durante l’allattamento con latte materno.Vedere paragrafo 4.3.

Ne ho preso troppo! Cosa fare?

Può anche capitare che per errore o distrazione assumiate una quantità di farmaco superiore a quella prescritta dal vostro medico.

Talvolta capita che bambini piccoli per gioco ingeriscano dei farmaci lasciati a portata di mano: raccomandiamo sempre di tenere i farmaci lontano dalla portata dei bambini, in luoghi chiusi e custoditi.

Cosa devo fare se per sbaglio ho preso un dosaggio eccessivo di Sehcat?

Qualunque sia la causa dell’ingestione di una quantità eccessiva di farmaco, ecco cosa riporta la Scheda Tecnica di Sehcat in caso di sovradosaggio.

Sehcat: sovradosaggio

Si ritiene improbabile un sovradosaggio in quanto il prodotto viene presentato in forma di capsule da somministrare per via orale in strutture sanitarie specializzate. In caso di sovradosaggio non ci sono procedure note per aumentare la clearance dell’attività dal corpo.

Sehcat: istruzioni particolari

Avvertenze generali

I radiofarmaci devono essere ricevuti, usati e somministrati solo da personale autorizzato in strutture sanitarie appositamente designate. Il ricevimento, la conservazione, l’uso, il trasferimento e lo smaltimento devono essere eseguiti in conformità alla normativa e/o alle appropriate autorizzazioni delle Autorità competenti locali.

I radiofarmaci devono essere preparati in modo da soddisfare sia le norme di radioprotezione, sia i requisiti di qualità farmaceutica.

Se in qualsiasi momento l’integrità del contenitore risultasse compromessa, il prodotto non deve essere utilizzato.

La somministrazione deve essere effettuata in modo da minimizzare il rischio di contaminazione del medicinale e l’esposizione dell’operatore alle radiazioni. È obbligatoria una schermatura adeguata.

La somministrazione di radiofarmaci comporta rischi per le persone a contatto con il paziente a causa

dell’irradiazione esterna o della contaminazione prodotta da versamento di urine, vomito, ecc.

Devono

essere pertanto adottate le opportune misure di protezione contro le radiazioni in conformità alla normativa nazionale.

Il medicinale non utilizzato ed i rifiuti derivati da tale medicinale devono essere smaltiti in conformità alla normativa locale vigente.


Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco