Ricetta dematerializzata specialistica

Ricetta dematerializzata specialistica

Dal 2 maggio 2017, entra in vigore nella Regione Lazio la ricetta dematerializzata anche per gli esami diagnostici (esami di laboratorio, radiografie, ecografie, TAC, risonanze ecc.) e per le visite specialistiche.

Si completa quindi il percorso di dematerializzazione delle ricette iniziato con le prescrizioni farmaceutiche alla fine del 2015.

Ma vediamo cosa cambia in pratica con la ricetta dematerializzata:

    • La ricetta diviene totalmente telematica. Quando il medico prescrive una prestazione diagnostica, la ricetta viene inviata direttamente ai server del Ministero delle Finanze (MEF) che controlla la correttezza della ricetta e della diagnosi e accetta la prescrizione nei suoi database.
    • Al paziente viene rilasciato un “promemoria” cartaceo con un numero di protocollo che dovrĂ  mostrare al laboratorio o allo studio radiologico dove si rivolge per eseguire l’esame. Ribadiamo che il promemoria non è una ricetta ma solo un foglio di carta senza firma nĂ© timbro del medico,che riporta i dati della ricetta inviata al MEF.

Se da una parte tale procedura semplifica e standardizza la prescrizione di esami evitando tutti gli equivoci che inevitabilmente si creavano con la prescizione cartacea (“…no…dica al suo medico che deve scrivere così….altrimenti non possiamo accettare la prescrizione” ecc. ecc.), dall’altra perĂ² rende le prescrizioni del medico molto meno “elastiche”.

In particolare l’introduzione dell’obbligo di inserimento della diagnosi nella prescrizione inviata al MEF rende praticamente impossibile la prescrizione di esami “di controllo” in quanto per ogni esame di laboratorio o di diagnostica andrĂ  specificata una diagnosi che deve risultare congrua con quanto prescritto.

Inoltre lo stretto controllo del MEF rende ancora piĂ¹ pressante per il medico il rispetto delle “note” prescrittive contenute nei nuovi LEA (Livelli Essenziali di Assistenza): molti esami diagnostici infatti sono prescrivibili solamente in alcune condizioni patologiche.

Ci troviamo quindi di fronte ad una piccola “rivoluzione” che inevitabilmente ci porterĂ  a cambiare le nostre abitudini “sanitarie”: la prescrizione di “tutte le analisi per controllo” è definitivamente “defunta” sarĂ  sostituita da prescrizioni di poche analisi “ragionate” e specificamente indicate per la patologia o per i sintomi presentati dal paziente durante la visita medica.