Unidur: a cosa serve e come si usa

Uni-dur (Teofillina Anidra): indicazioni e modo d’uso

Uni-dur (Teofillina Anidra) è un farmaco che serve per curare le seguenti condizioni patologiche:

Uni-Dur compresse a rilascio prolungato da 400 e 600 mg è indicato per la terapia e la prevenzione dei sintomi dell’asma e del broncospasmo reversibile associato a bronchiti croniche ed enfisema negli adulti e nei ragazzi oltre i 12 anni.

Come per gli altri prodotti a rilascio prolungato base di teofillina, Uni-Dur a rilascio prolungato compresse non è indicato nei pazienti con provato status asmatico o con episodi acuti di broncospasmo.

Uni-dur: come si usa?

farmaco: indicazioni e modo d'uso

Come per tutti i farmaci, anche per Uni-dur è molto importante rispettare e seguire i dosaggi consigliati dal medico al momento della prescrizione.

Se perĂ² non ricordate come prendere Uni-dur ed a quali dosaggi (la posologia indicata dal medico), è quanto meno necessario seguire le istruzioni presenti sul foglietto illustrativo. Vediamole insieme.

Posologia di Uni-dur

Uni-Dur compresse a rilascio prolungato non deve essere masticato o frantumato e deve essere rotto solo lungo l’apposita tacca.

Il dosaggio deve essere individuato e titolato in base alla risposta sintomatica del paziente e sulla funzione polmonare. Il dosaggio deve essere calcolato in base al peso corporeo ideale poiché la teofillina non si distribuisce nel tessuto grasso.

Le guidelines del dosaggio sono solo approssimative. L’ampio range interindividuale della clearance della teofillina ne rende pericoloso l’uso indiscriminato.

Livelli serici di teofillina mantenuti fra 7,5 e 15 mcg/ml sono considerati in grado di assicurare un beneficio ottimale ed un minimo rischio di tossicità . Non si deve superare il livello serico di 20 mcg/ml

Livelli serici di teofillina mantenuti tra 7,5 e 15 mcg/ml sono considerati in grado di assicurare un beneficio ottimale ed un minimo rischio di tossicità. Non si deve superare il livello serico di 20 mcg/ml.

I livelli serici debbono essere determinati per concentrazioni di picco (campioni prelevati da 8 a 12 h dopo la somministrazione di Uni-Dur compresse a rilascio prolungato) e valle (24 h dopo la somministrazione di Uni-Dur compresse a rilascio prolungato, ad esempio, prima della somministrazione successiva). Prima del monitoraggio del farmaco, il paziente non deve dimenticare od aggiungere dosi per 3 giorni e gli intervalli di dosaggio devono essere ragionevolmente coerenti.

La bassa velocità di assorbimento di Uni-Dur compresse a rilascio prolungato può permettere la somministrazione giornaliera negli adulti non fumatori con una idonea clearance corporea totale e nei pazienti con necessità di basso dosaggio.

La dose singola giornaliera è somministrata preferibilmente la sera e con un bicchiere d’acqua.

Avvio della terapia con Uni-Dur compresse a rilascio prolungato

Negli adulti la terapia con teofillina può essere avviata con 10 mg/kg/die od una compresse a rilascio prolungato di Uni-Dur 400 o 600 mg

Anziani e pazienti con problemi epatici: poiché l’emivita plasmatica della teofillina in questi pazienti può essere prolungata e, per gli anziani, causa la possibilità di altre malattie concomitanti, si raccomanda di iniziare la terapia con 5 mg/kg/die. Sulla base della risposta, tollerabilità e concentrazioni seriche, il dosaggio individuale dovrebbe essere aggiustato come raccomandato (vedi sotto).

La clearance della teofillina è aumentata nei fumatori. Questi pazienti possono richiedere dosi superiori di Uni-Dur per raggiungere livelli plasmatici efficaci e benefici terapeutici. In questi pazienti, potrebbe essere richiesto un aggiustamento del dosaggio ed il monitoraggio dei livelli plasmatici come raccomandato (vedi sotto).

Aggiustamento del dosaggio individuale

Sulla base della risposta desiderata, tollerabilità e concentrazioni seriche, il dosaggio può essere adattato dopo 3 giorni:

se la risposta clinica è soddisfacente, deve essere mantenuta la dose totale giornaliera;se la risposta clinica dopo tre giorni è insoddisfacente con una persistenza dei sintomi o un miglioramento minimo della funzione respiratoria misurata, e se non ci sono effetti collaterali, la dose può essere aumentata del 25% con un nuovo monitoraggio dopo 3 giorni. Se la determinazione dei livelli serici di teofillina non è fattibile, la limitazione della dose giornaliera a un massimo di 13 mg/kg/die o 900 mg/die in dosi singole produrrà concentrazioni seriche entro il limite massimo di 20 mcg/ml nella maggior parte dei pazienti;se la risposta è accompagnata da effetti collaterali, la dose successiva dovrà essere ridotta del 50% o non somministrata, in funzione della gravità delle reazioni.

Passaggio dei pazienti ad Uni-Dur compresse a rilascio prolungato

Una bioequivalenza fra differenti prodotti a base di teofillina (a rilascio modificato) non può essere assicurata. Quindi, i pazienti non dovrebbero passare ad un altro preparato a base di teofillina (a rilascio immediato o a rilascio modificato) senza ri-titolazione e valutazione clinica.

Ricordate in ogni caso che se non ricordate la posologia indicata dal medico e utilizzate Uni-dur seguendo le istruzioni del foglietto illustrativo, sarĂ  poi opportuno che contattiate il vostro medico e lo avvisiate del dosaggio che avete assunto, per avere conferma o ulteriori consigli!

Lo posso prendere se sono incinta?

Un’altra domanda che spesso ci poniamo prima di prendere una medicina è se è possibile assumerla in gravidanza

Tenendo presente che in gravidanza sarebbe opportuno evitare qualsiasi farmaco se non strettamente necessario e che prima di assumere qualsiasi farmaco in gravidanza va sentito il medico curante, vediamo insieme quali sono le istruzioni sulla scheda tecnica di Uni-dur per quanto riguarda la gravidanza:

Uni-dur: si puĂ² prendere in gravidanza?

Non sono stati effettuati studi sulla riproduzione animale con teofillina. Non è noto se la teofillina possa causare danni fetali quando somministrata a donne in gravidanza o se possa interferire sulla capacità riproduttiva. La teofillina può essere somministrata a donne in gravidanza solo in caso di assoluta necessità.

La teofillina viene distribuita nel latte materno e può causare irritabilità o altri segni di tossicità nei lattanti. A causa della potenziale tossicità della teofillina nei lattanti, interrompere l’allattamento o la somministrazione del farmaco.

Ne ho preso troppo! Cosa fare?

Può anche capitare che per errore o distrazione assumiate una quantitĂ  di farmaco superiore a quella prescritta dal vostro medico.

Talvolta capita che bambini piccoli per gioco ingeriscano dei farmaci lasciati a portata di mano: raccomandiamo sempre di tenere i farmaci lontano dalla portata dei bambini, in luoghi chiusi e custoditi.

Cosa devo fare se per sbaglio ho preso un dosaggio eccessivo di Uni-dur?

Qualunque sia la causa dell’ingestione di una quantitĂ  eccessiva di farmaco, ecco cosa riporta la Scheda Tecnica di Uni-dur in caso di sovradosaggio.

Uni-dur: sovradosaggio

I seguenti segni e sintomi sono associati a sovradosaggio:

apparato gastrointestinale: nausea, vomito e anoressia;

apparato cardiovascolare: ipotensione, palpitazioni, tachicardia, aritmia;

sistema nervoso centrale: insonnia, agitazione, ansietà e convulsioni, nausea e vomito.

L’intossicazione grave da teofillina spesso non è preceduta da prodromi.

Quando si sospetta un’intossicazione da teofillina o si verificano evidenti segni di intossicazione, il paziente deve essere ospedalizzato e deve essere intrapreso immediatamente un trattamento di emergenza.

Se il paziente non è cosciente, intubare e somministrare ossigeno.

Se il sovradosaggio è confermato, non ci sono convulsioni e il paziente è cosciente: indurre il vomito con la somministrazione di sciroppo di ipecacuana. Devono essere prese precauzioni contro l’aspirazione, specialmente nei neonati e nei bambini.

Se il vomito non dà alcun risultato o è controindicato: occorre effettuare una lavanda gastrica. Tuttavia la lavanda gastrica non è di alcuna utilità nell’influenzare l’esito in pazienti a più di un’ora dall’ingestione.

La somministrazione di un catartico è particolarmente importante se è stata assunta una formulazione a rilascio modificato. Può essere somministrato ripetutamente anche del carbone attivo. I livelli serici di teofillina devono essere monitorati.

Le convulsioni possono essere trattate con diazepam 5-10 mg i.v. (bambini 0,1-0,2 mg/kg i.v. fino a 10 mg). Se le convulsioni non possono essere controllate, si può prendere in considerazione l’uso di un’anestesia generale. Monitorare i segni vitali sostenere la pressione sanguigna e idratare adeguatamente.

Se la concentrazione serica di teofillina rimane stabile o aumenta nonostante la somministrazione ripetuta di carbone per via orale, può essere indicata l’emoperfusione di carbone.

Uni-dur: istruzioni particolari

Non applicabile


Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco