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L’acqua è essenziale per il corretto funzionamento dell’organismo, ma un consumo eccessivo può portare a squilibri elettrolitici, in particolare all’iponatriemia, una condizione caratterizzata da bassi livelli di sodio nel sangue. Questo articolo esamina gli effetti dell’eccessiva assunzione di acqua sul corpo umano, i benefici e i rischi associati, e fornisce consigli pratici per mantenere un equilibrio idrico adeguato.
Bere troppa acqua
L’eccessiva assunzione di acqua, nota come iperidratazione, può sovraccaricare la capacità dei reni di eliminare l’acqua in eccesso, portando a una diluizione del sodio nel sangue. I reni di un adulto sano possono filtrare e espellere circa 0,8-1,0 litri di acqua all’ora; superare questa quantità può risultare problematico. (pierluigibersani.it)
L’iponatriemia si verifica quando la concentrazione di sodio nel sangue scende al di sotto di 135 mmol/L. Questa condizione può manifestarsi in seguito a un’eccessiva assunzione di acqua che diluisce il sodio plasmatico, compromettendo le funzioni cellulari. (farmacovigilanza.eu)
Alcuni gruppi di persone sono più suscettibili all’iponatriemia indotta da iperidratazione, tra cui:
- Atleti che consumano grandi quantità di acqua durante l’attività fisica intensa.
- Anziani con una ridotta capacità di regolazione dell’equilibrio idrico.
- Persone con malattie renali o cardiache.
- Individui che assumono farmaci come diuretici o antidepressivi, che possono influenzare l’equilibrio elettrolitico. (informazionisuifarmaci.it)
I sintomi dell’iponatriemia possono variare da lievi a gravi e includono:

- Nausea e vomito.
- Mal di testa.
- Confusione mentale.
- Convulsioni.
- Coma nei casi più gravi.
Effetti sul corpo
L’iponatriemia causata da un’eccessiva assunzione di acqua può avere effetti significativi sul corpo umano. La diluizione del sodio nel sangue crea un gradiente osmotico che provoca il passaggio di acqua nelle cellule, causando il loro rigonfiamento. Questo fenomeno è particolarmente pericoloso per le cellule cerebrali, poiché l’edema cerebrale può portare a sintomi neurologici gravi. (link.springer.com)
Inoltre, l’iponatriemia può influenzare la funzione muscolare, causando debolezza e crampi. Nei casi più gravi, può verificarsi rabdomiolisi, una condizione in cui il tessuto muscolare si rompe, rilasciando sostanze nocive nel sangue.
Il sistema cardiovascolare può essere compromesso, con possibili alterazioni della pressione sanguigna e aritmie cardiache. L’equilibrio elettrolitico è fondamentale per la conduzione degli impulsi elettrici nel cuore; pertanto, l’iponatriemia può avere conseguenze cardiache significative.
Infine, l’eccessiva assunzione di acqua può sovraccaricare i reni, riducendo la loro capacità di concentrare l’urina e portando a poliuria. Questo può causare una perdita eccessiva di elettroliti e ulteriori squilibri idroelettrolitici.
Benefici e rischi
Un’adeguata idratazione è essenziale per mantenere le funzioni fisiologiche, tra cui la regolazione della temperatura corporea, la lubrificazione delle articolazioni e l’eliminazione delle tossine. Tuttavia, l’eccessiva assunzione di acqua può annullare questi benefici e introdurre rischi significativi.
I principali rischi associati all’iperidratazione includono:
- Sviluppo di iponatriemia, con conseguenti sintomi neurologici e muscolari.
- Sovraccarico renale, che può compromettere la funzione renale a lungo termine.
- Alterazioni cardiovascolari, come ipotensione o aritmie.
- Possibile insorgenza di edema cerebrale nei casi più gravi.
È quindi fondamentale bilanciare l’assunzione di acqua in base alle esigenze individuali, considerando fattori come l’età, il livello di attività fisica, le condizioni di salute e le condizioni ambientali.
Cosa dice la scienza
La ricerca scientifica ha evidenziato che un consumo eccessivo di acqua può portare a condizioni mediche gravi, come l’iponatriemia. Questa condizione si verifica quando il sodio nel sangue si diluisce eccessivamente, causando sintomi quali mal di testa, nausea, confusione mentale e, nei casi più gravi, convulsioni o coma. (corriere.it)
Studi hanno dimostrato che i reni di un adulto sano possono eliminare circa 0,8-1 litro di acqua all’ora. Superare questa capacità può sovraccaricare i reni, impedendo loro di filtrare adeguatamente i liquidi in eccesso e portando a un accumulo pericoloso di acqua nei tessuti. (scienze.com)
Inoltre, un eccesso di liquidi nel sangue può aumentare il volume ematico, costringendo il cuore a lavorare di più per pompare il sangue. Questo può causare ipertensione temporanea, stress cardiaco e, nei soggetti con problemi al cuore, un peggioramento delle loro condizioni.
È importante notare che alcune condizioni mediche possono causare iperidratazione. Ad esempio, circa un paziente schizofrenico su cinque beve acqua in modo compulsivo, una condizione pericolosa nota come polidipsia psicogena. In alcuni casi, le persone con anoressia nervosa possono anche soffrire di consumo compulsivo di acqua.
Consigli pratici
Per mantenere un’adeguata idratazione senza incorrere nei rischi associati all’eccesso di acqua, è fondamentale ascoltare i segnali del proprio corpo. Bere quando si avverte sete è il metodo più naturale per regolare l’assunzione di liquidi. (humanitasalute.it)
In generale, gli adulti dovrebbero consumare dai due ai tre litri di acqua al giorno, di cui il 20% proviene dal cibo. Tuttavia, in condizioni critiche, attraverso la sudorazione possiamo perdere fino a dieci litri d’acqua: sudare durante l’attività fisica o quando fa caldo aumenta la quantità di acqua che dobbiamo bere in sostituzione dei liquidi persi.
Durante l’attività fisica intensa, è consigliabile integrare l’assunzione di acqua con bevande contenenti elettroliti per compensare la perdita di sodio attraverso il sudore. Questo aiuta a prevenire l’iponatriemia e a mantenere l’equilibrio elettrolitico.
Infine, è importante considerare le proprie condizioni di salute individuali. Persone con problemi renali, cardiaci o altre condizioni mediche dovrebbero consultare un professionista sanitario per determinare l’assunzione di liquidi più appropriata alle loro esigenze.
Per approfondire
EFSA Journal: Opinione scientifica sui valori dietetici di riferimento per l’acqua.
World Health Organization: Linee guida per la qualità dell’acqua potabile, 4ª edizione.
National Academies Press: Assunzioni dietetiche di riferimento per acqua, potassio, sodio, cloruro e solfato.
Ministero della Salute: L’idratazione e l’importanza dell’acqua per l’organismo.
Harvard T.H. Chan School of Public Health: L’importanza dell’idratazione e quanta acqua è realmente necessaria.
Mayo Clinic: Quanta acqua è necessaria ogni giorno?
Centers for Disease Control and Prevention: Acqua e nutrizione: come l’acqua aiuta a mantenersi in salute.
