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La domanda “Dove viene prodotto Ozempic?” nasce spesso quando si parla di sicurezza, disponibilità e qualità di un farmaco tanto richiesto. Per rispondere in modo completo è utile comprendere, prima di tutto, come viene realizzato: il percorso industriale che porta dal principio attivo al dispositivo iniettabile è lungo, altamente specializzato e regolato da standard stringenti. Ozempic è il nome commerciale di una soluzione iniettabile di semaglutide, un peptide agonista del recettore del GLP-1 usato nel trattamento del diabete di tipo 2 e, in alcuni contesti, del sovrappeso e dell’obesità. La sua produzione combina tecniche avanzate di chimica dei peptidi, rigorosi processi di purificazione e procedure di riempimento e confezionamento in ambiente sterile.
Capire cosa avviene in ogni fase aiuta a interpretare perché il farmaco debba essere fabbricato in siti altamente qualificati, perché talvolta si verifichino tensioni nell’offerta legate alla capacità produttiva e perché lotti e dispositivi siano tracciati con tanta attenzione. In questa prima parte, ci focalizziamo sul “come”: il processo di produzione del semaglutide e della forma farmaceutica pronta all’uso. Le sezioni successive affrontano invece dove il farmaco viene materialmente realizzato, quali standard regolatori si applicano e come avviene la distribuzione su scala internazionale.
Processo di produzione di Ozempic
Il percorso produttivo di Ozempic può essere idealmente diviso in due macrofasi: la realizzazione del principio attivo (drug substance, DS), cioè il semaglutide, e la trasformazione in prodotto finito (drug product, DP), ovvero la soluzione sterile contenuta in penne preriempite per somministrazione sottocutanea. Vengono coinvolti reparti e tecnologie differenti, che operano in regime di Norme di Buona Fabbricazione (GMP) sotto la sorveglianza di autorità regolatorie. Dal punto di vista chimico, il semaglutide è un peptide relativamente lungo, derivato strutturalmente dall’ormone GLP-1, la cui catena di amminoacidi è assemblata in modo sequenziale; a questa sequenza è legata una catena lipidica che ne prolunga l’emivita legandolo all’albumina plasmatica. Il controllo della qualità non è un momento isolato, ma accompagna ogni passaggio con verifiche in-process e analisi sul prodotto intermedio e finale.
La sintesi del semaglutide avviene tipicamente mediante sintesi peptidica in fase solida (SPPS, Solid-Phase Peptide Synthesis). In questo approccio la catena del peptide cresce ancorata a una resina insolubile: si procede con cicli ripetitivi in cui un amminoacido protetto viene attivato e accoppiato all’estremità della catena, seguito dalla rimozione del gruppo protettivo, per consentire il successivo allungamento. Questo metodo consente un controllo fine della sequenza e si presta a una produzione su larga scala, pur richiedendo attenzione maniacale all’efficienza di accoppiamento, alla prevenzione della racemizzazione e alla gestione dei solventi. Durante la sintesi, parametri come tempo, temperatura, purezza dei reagenti e umidità vengono monitorati in modo continuo; campioni si analizzano con tecniche come cromatografia liquida per confermare avanzamento e integrità della sequenza. Al termine della crescita catena, il peptide viene scisso dalla resina e le protezioni laterali rimosse, ottenendo la molecola “grezza” che contiene ancora impurità processuali e sottoprodotti.
Una peculiarità del semaglutide è la presenza di una catena lipidica legata alla catena peptidica tramite un opportuno “spacer”: questa modifica, detta acilazione, favorisce l’interazione con l’albumina circolante e stabilizza il profilo farmacocinetico permettendo somministrazioni settimanali. L’acilazione richiede condizioni attentamente controllate per ottenere un legame selettivo sul residuo amminoacidico previsto, evitando reazioni multiple o indesiderate che comprometterebbero purezza e attività del composto. Dopo la scissione dalla resina e le deprotezione, la miscela grezza viene sottoposta a purificazioni seriali, spesso tramite cromatografia preparativa ad alta performance (RP-HPLC), con step di desalting e concentrazione. Gli standard di qualità impongono specifiche su titolo, purezza, profilo di impurezze correlate, residui di reagenti e solventi, carica peptidica corretta e identità confermata. Ogni lotto del principio attivo è accompagnato da dossier analitici che documentano conformità e tracciabilità dei materiali di partenza, dei reagenti e delle condizioni operative.

Una volta ottenuto il principio attivo conforme, si passa alla formulazione farmaceutica. Il semaglutide viene disciolto in acqua per preparazioni iniettabili insieme a eccipienti che stabilizzano la molecola e rendono la soluzione adatta all’uso sottocutaneo: tipicamente si utilizzano sistemi tampone per mantenere il pH, agenti per garantire l’isotonicità e, nel caso di dispositivi multidose, conservanti approvati per assicurare l’integrità microbiologica durante l’uso. La soluzione viene chiarificata e filtrata in condizioni asettiche attraverso membrane sterilizzanti. Il riempimento avviene in ambienti a classificazione particellare controllata, con linee automatizzate che dosano volumi estremamente precisi all’interno di cartucce o serbatoi poi integrati nelle penne preriempite. Segue l’assemblaggio del dispositivo, che comprende meccanismi di dosaggio, aghi monouso da applicare al momento dell’iniezione e sistemi di sicurezza per prevenire errori di somministrazione. Ogni componente a contatto con il farmaco è selezionato e qualificato per minimizzare il rischio di interazioni, estraibili o rilasciabili nel tempo.
La fase finale è dominata dal controllo qualità e dall’assicurazione della sterilità. Sul prodotto finito vengono eseguiti test di sterilità, endotossine batteriche, particelle visibili e subvisibili, accuratezza di dose, tenuta del sistema contenitore-chiusura e compatibilità del materiale del dispositivo. Un’ispezione visiva, spesso assistita da sistemi di visione artificiale, scarta unità con imperfezioni estetiche o potenzialmente critiche. In parallelo, programmi di stabilità accelerata e a lungo termine documentano la tenuta del titolo nel tempo e la conformità del profilo d’impurezze alle specifiche, entro i limiti di conservazione indicati. Prima della commercializzazione, la documentazione di lotto viene revisionata integralmente e, in certe giurisdizioni, una persona qualificata autorizza formalmente il rilascio. Dal punto di vista gestionale, la produzione di Ozempic incorpora principi di Quality by Design e di verifica continua del processo: i parametri critici sono definiti sin dalla fase di sviluppo, i margini operativi sono stabiliti per prevenire deviazioni e piani di continuità assicurano, per quanto possibile, la resilienza a fronte di variazioni nella domanda o nella disponibilità delle materie prime.
Principali siti di produzione
La produzione di Ozempic si basa su una rete internazionale di stabilimenti che copre sia la realizzazione del principio attivo (drug substance) sia le fasi di riempimento asettico, confezionamento e assemblaggio del dispositivo (drug product). Questa organizzazione “multi-sito” consente di specializzare gli impianti per tecnologia e scala, mantenendo continuità operativa e capacità di risposta alla domanda.
In Europa, attività rilevanti sono ospitate in Danimarca, dove si concentrano poli produttivi per principi attivi peptidici e per componenti e assemblaggio dei dispositivi, e in siti dedicati al riempimento e confezionamento in Paesi come Francia e Italia. In particolare, stabilimenti con linee di fill-finish e packaging supportano la produzione per il mercato europeo e per l’export, in coordinamento con le funzioni centrali di qualità e rilascio lotti.
Negli Stati Uniti sono attive strutture focalizzate sul fill-finish e sulla produzione/assemblaggio di componenti di dispositivo, con l’obiettivo di servire in modo efficiente il mercato nordamericano e di aumentare la ridondanza geografica del network. A seconda delle esigenze, il titolare può avvalersi anche di partner e terzisti qualificati per specifiche fasi tecniche, sempre sotto controllo qualità e responsabilità regolatoria del titolare dell’autorizzazione all’immissione in commercio.
Nel suo complesso, il network integra capacità di sintesi peptidica, purificazione su larga scala, camere bianche per il riempimento sterile e linee di assemblaggio automatizzate per le penne preriempite. La distribuzione delle attività tra più siti consente di bilanciare capacità e rischio: trasferimenti tecnologici pianificati, scorte di sicurezza di materiali critici e piani di continuità operativa riducono l’impatto di eventuali interruzioni locali e garantiscono la tracciabilità di ogni lotto fino al sito e alla linea di produzione.
Regolamentazioni e standard
La produzione di farmaci come Ozempic è soggetta a rigorose regolamentazioni e standard internazionali per garantire la sicurezza, l’efficacia e la qualità del prodotto finale. In Europa, l’Agenzia Europea per i Medicinali (EMA) stabilisce le linee guida per la produzione e il controllo dei medicinali, mentre in Italia l’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) supervisiona l’applicazione di queste normative a livello nazionale.
Le aziende farmaceutiche devono aderire alle Good Manufacturing Practices (GMP), un insieme di norme che coprono tutti gli aspetti della produzione, dalla selezione delle materie prime al confezionamento finale. Questi standard assicurano che ogni lotto di farmaco sia prodotto e controllato in modo coerente, rispettando i requisiti di qualità appropriati per l’uso previsto.
Inoltre, le autorità regolatorie effettuano ispezioni periodiche negli impianti di produzione per verificare la conformità alle GMP e ad altre normative pertinenti. Queste ispezioni sono fondamentali per identificare e correggere eventuali deviazioni che potrebbero compromettere la qualità del prodotto.
La conformità a queste regolamentazioni non solo garantisce la sicurezza dei pazienti, ma facilita anche l’accesso ai mercati internazionali, poiché molti paesi richiedono prove di conformità agli standard internazionali prima di autorizzare la commercializzazione di un farmaco.
Distribuzione globale
La distribuzione globale di Ozempic è un processo complesso che coinvolge una rete logistica ben coordinata per garantire che il farmaco raggiunga i pazienti in modo tempestivo e sicuro. Novo Nordisk, l’azienda produttrice, ha implementato strategie per ottimizzare la catena di approvvigionamento e rispondere alla crescente domanda mondiale.
Negli ultimi anni, l’aumento della domanda di Ozempic ha portato a sfide significative nella distribuzione. Ad esempio, nel 2023, si sono verificate carenze di scorte in diverse regioni, inclusa l’Italia, a causa dell’incremento della richiesta globale e di restrizioni nelle capacità produttive di alcuni stabilimenti di Novo Nordisk. (farmaciavirtuale.it)
Per affrontare queste sfide, Novo Nordisk ha intrapreso investimenti significativi per espandere la capacità produttiva e migliorare la distribuzione. Un esempio è l’acquisizione dello stabilimento di Anagni, in provincia di Frosinone, che è stato trasformato in un hub globale per la produzione di farmaci contro l’obesità e il diabete, con un investimento di oltre 2 miliardi di euro. (alimentando.info)
Nonostante questi sforzi, la distribuzione di Ozempic continua a essere monitorata attentamente per prevenire future carenze e garantire che i pazienti abbiano accesso continuo al trattamento. Le autorità sanitarie e l’azienda collaborano per migliorare la previsione della domanda e ottimizzare la logistica di distribuzione.
In conclusione, la produzione e distribuzione di Ozempic coinvolgono una serie di processi regolamentati e standardizzati per garantire la qualità e la sicurezza del farmaco. Le sfide legate alla crescente domanda hanno portato a investimenti significativi nella capacità produttiva e nella logistica di distribuzione, con l’obiettivo di assicurare un accesso continuo al trattamento per i pazienti a livello globale.
Per approfondire
Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) – Informazioni ufficiali sui farmaci disponibili in Italia e sulle normative vigenti.
Agenzia Europea per i Medicinali (EMA) – Linee guida e regolamentazioni per la produzione e il controllo dei medicinali in Europa.
Food and Drug Administration (FDA) – Agenzia statunitense che fornisce informazioni sulle regolamentazioni e sugli standard per la produzione di farmaci.
Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) – Risorse e linee guida internazionali sulla produzione e distribuzione di medicinali.
