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Molte persone assumono fermenti lattici per sostenere l’equilibrio del microbiota intestinale, migliorare la regolarità o prevenire disturbi come gonfiore, diarrea e meteorismo. Una delle domande più frequenti, anche in ambito clinico, è se esista un momento della giornata migliore per prenderli. La risposta non è univoca, perché dipende da diversi fattori: composizione del prodotto, modalità di somministrazione, obiettivo clinico e abitudini alimentari.
Capire come il corpo gestisce i probiotici nelle diverse fasi della giornata aiuta a ottimizzarne l’efficacia. L’orario può influenzare la sopravvivenza dei batteri al passaggio gastrico, il tempo di transito intestinale e l’interazione con i pasti o con eventuali farmaci (ad esempio gli antibiotici). In queste pagine analizziamo i principi pratici e fisiologici che guidano la scelta del momento migliore, così da rendere l’assunzione più coerente e potenzialmente più efficace, senza complicare la routine quotidiana.
Importanza dell’orario di assunzione
L’orario di assunzione incide su tre aspetti chiave: acidità gastrica, transito e interazione con i nutrienti. A stomaco vuoto il pH gastrico è più acido e può ridurre la vitalità di alcune specie probiotiche; durante o subito dopo il pasto, l’effetto tampone degli alimenti (soprattutto quelli contenenti grassi e proteine) può innalzare il pH e proteggere i microrganismi nel loro passaggio verso l’intestino. Anche il tempo di transito è importante: nelle ore diurne, la motilità gastrointestinale è generalmente più attiva, il che può favorire una distribuzione più omogenea dei batteri lungo il lume. Infine, nutrienti come fibre e prebiotici presenti nel pasto possono promuovere l’attecchimento, agendo da “carburante” sinergico.
Le evidenze suggeriscono che assumere i fermenti lattici in prossimità di un pasto può migliorarne la sopravvivenza e la permanenza intestinale rispetto all’assunzione a digiuno, ma contano anche la formulazione (capsule gastroresistenti, bustine liofilizzate, gocce) e il dosaggio. La regolarità nel tempo sembra altrettanto importante: prenderli ogni giorno alla stessa ora aiuta a stabilizzare l’esposizione del microbiota e riduce le oscillazioni legate a comportamenti saltuari. Per chi soffre di gonfiore, ad esempio, programmare l’assunzione quando è più facile associarla a un piccolo pasto può migliorare l’aderenza e la tollerabilità complessive. migliori fermenti lattici per pancia gonfia
C’è poi il capitolo antibiotici: in questo contesto, l’orario diventa cruciale per ridurre il rischio di diarrea associata e proteggere la diversità del microbiota. Una regola pratica è distanziare i fermenti lattici di almeno 2–3 ore dall’antibiotico, così da limitare l’esposizione diretta dei microrganismi all’azione antibatterica. Alcuni ceppi (tra cui lieviti come Saccharomyces boulardii) sono intrinsecamente non sensibili agli antibiotici e possono essere privilegiati in questi schemi. Mantenere l’assunzione per tutta la durata della terapia e per alcuni giorni o settimane dopo la fine del ciclo può essere utile per sostenere il riequilibrio della flora intestinale.

I ritmi circadiani modulano il tratto gastrointestinale: secrezioni digestive, flusso biliare e motilità hanno pattern diurni e notturni. In generale, la motilità è più intensa nelle ore del mattino e del primo pomeriggio, mentre tende a ridursi la sera e durante il sonno. Questo può avere implicazioni pratiche. Per chi soffre di stipsi, assumere i probiotici la mattina con la colazione può coordinarsi con il riflesso gastrocolico, potenziando la regolarità. Viceversa, chi ha disturbi serali (gonfiore dopo cena o disturbi del sonno correlati al meteorismo) può beneficiare di un’assunzione pomeridiana o serale, in prossimità del pasto principale, tenendo conto che un transito più lento notturno può prolungare il contatto luminale. Va sottolineato che le differenze di efficacia legate all’orario, quando presenti, sono spesso modeste e individuali.
La formulazione condiziona quanto l’orario conti davvero. Capsule gastroresistenti o tecnologie di “targeted release” riducono l’impatto del pH gastrico, rendendo meno critico il momento della giornata. Le bustine liofilizzate o le gocce possono trarre vantaggio dall’assunzione con un piccolo pasto o una bevanda non bollente, evitando temperature elevate che danneggiano i microrganismi. La presenza di prebiotici (inulina, FOS) nel prodotto o nella dieta può migliorare l’effetto, a prescindere dall’ora. Non va poi dimenticato il fattore aderenza: scegliere un orario facile da ricordare (es. colazione) spesso garantisce più benefici reali di una finestra teoricamente “ottimale” ma poco sostenibile. Controllare etichetta e istruzioni del produttore resta essenziale, perché alcuni prodotti indicano chiaramente se è preferibile l’assunzione a digiuno o con i pasti.
Quando assumere i fermenti lattici
Non esiste un orario universalmente “migliore”: la scelta dipende dal tipo di prodotto, dall’obiettivo e dalle abitudini. Per molte formulazioni non gastroresistenti, l’assunzione in concomitanza di un pasto (colazione, pranzo o cena) è pratica e fisiologicamente favorevole, perché sfrutta l’effetto tampone degli alimenti e la presenza di nutrienti che possono supportare l’attecchimento.
Se il prodotto è gastroresistente o se le istruzioni indicano l’assunzione a digiuno, si può programmare la dose lontano dai pasti (ad esempio al mattino prima di fare colazione o a distanza di alcune ore da pranzo/cena). In tutti i casi è preferibile usare acqua o bevande non bollenti ed evitare temperature elevate che possono compromettere la vitalità dei microrganismi.
In corso di terapia antibiotica, è utile distanziare i fermenti lattici di circa 2–3 ore dall’antibiotico per limitare l’esposizione diretta all’azione antibatterica. Alcuni lieviti probiotici risultano meno sensibili agli antibiotici e possono essere considerati in questi schemi; mantenere l’assunzione per tutta la durata del trattamento e per un periodo successivo può favorire il riequilibrio della flora.
È possibile orientare l’orario anche in base ai disturbi prevalenti: chi tende alla stipsi può scegliere la mattina in sinergia con il riflesso gastrocolico, mentre chi avverte fastidi post-prandiali o serali può preferire il pomeriggio o la sera in prossimità del pasto principale. Al di là delle preferenze, la costanza quotidiana è il fattore più rilevante; se si dimentica una dose, è sufficiente riprendere lo schema senza raddoppiare.
Benefici dell’assunzione mattutina
Assumere i fermenti lattici al mattino può offrire diversi vantaggi per la salute intestinale. Iniziare la giornata con questi probiotici può contribuire a stabilire un equilibrio ottimale della flora intestinale, preparando l’apparato digerente ad affrontare i pasti successivi. Inoltre, l’assunzione mattutina può favorire una migliore digestione e assorbimento dei nutrienti durante il giorno.
Un altro beneficio dell’assunzione mattutina è la possibilità di integrare i fermenti lattici nella routine quotidiana, rendendo più semplice ricordarsi di assumerli regolarmente. Questo può essere particolarmente utile per coloro che seguono terapie antibiotiche o che soffrono di disturbi gastrointestinali cronici.
Tuttavia, è importante considerare che l’efficacia dei fermenti lattici può variare in base al ceppo specifico e alla formulazione del prodotto. Alcuni probiotici potrebbero essere più efficaci se assunti a stomaco vuoto, mentre altri potrebbero trarre beneficio dall’assunzione con il cibo. Pertanto, è consigliabile seguire le indicazioni fornite dal produttore o consultare un professionista sanitario per determinare il momento più appropriato per l’assunzione.
Effetti dell’assunzione serale
L’assunzione dei fermenti lattici in orario serale presenta anch’essa dei vantaggi. Durante la notte, l’attività intestinale rallenta, il che potrebbe favorire una maggiore colonizzazione dei probiotici nell’intestino. Questo periodo di minore motilità intestinale può consentire ai fermenti lattici di aderire più efficacemente alla mucosa intestinale e proliferare.
Inoltre, assumere i fermenti lattici prima di coricarsi può essere utile per coloro che soffrono di disturbi digestivi notturni, come il reflusso gastroesofageo o la sindrome dell’intestino irritabile. In questi casi, i probiotici possono contribuire a ridurre l’infiammazione e migliorare la qualità del sonno.
È importante notare che, indipendentemente dall’orario di assunzione, la costanza è fondamentale per ottenere i benefici desiderati. Pertanto, scegliere un momento della giornata che si adatti meglio alla propria routine quotidiana può facilitare l’aderenza al trattamento.
Consigli per l’uso quotidiano
Per massimizzare l’efficacia dei fermenti lattici, è consigliabile seguire alcune linee guida pratiche. Innanzitutto, è fondamentale scegliere un prodotto che indichi chiaramente il genere, la specie e il ceppo dei probiotici contenuti, poiché l’efficacia è spesso ceppo-specifica. Inoltre, è preferibile optare per prodotti con un elevato numero di unità formanti colonia (UFC), generalmente nell’ordine di miliardi, per garantire che un numero sufficiente di microrganismi raggiunga l’intestino.
La modalità di conservazione è un altro aspetto cruciale: alcuni probiotici richiedono la refrigerazione per mantenere la loro vitalità, mentre altri sono formulati per essere stabili a temperatura ambiente. Seguire le indicazioni del produttore riguardo alla conservazione assicura l’efficacia del prodotto.
Per quanto riguarda l’assunzione, è generalmente consigliato assumere i fermenti lattici lontano dai pasti, preferibilmente a stomaco vuoto, per facilitare il passaggio attraverso l’ambiente acido dello stomaco e garantire che raggiungano l’intestino in condizioni ottimali. Tuttavia, alcune formulazioni possono essere assunte con il cibo; pertanto, è importante attenersi alle indicazioni specifiche del prodotto.
Infine, è sempre opportuno consultare un professionista sanitario prima di iniziare l’assunzione di fermenti lattici, soprattutto in presenza di condizioni mediche preesistenti o durante la gravidanza, per determinare il tipo e il dosaggio più adatti alle proprie esigenze individuali.
In conclusione, l’assunzione di fermenti lattici può apportare numerosi benefici alla salute intestinale e generale. Sia l’assunzione mattutina che quella serale presentano vantaggi specifici, e la scelta dell’orario più appropriato dovrebbe basarsi sulle esigenze individuali e sulle indicazioni del prodotto. La costanza nell’assunzione e il rispetto delle modalità d’uso consigliate sono fondamentali per ottenere i migliori risultati.
Per approfondire
Fermenti Lattici: A Cosa Servono, Quando Prenderli, Benefici | Pazienti.it – Una panoramica completa sui benefici dei fermenti lattici e le modalità di assunzione.
