Carcinoma del pancreas: sintomi e nuove cure

Cos’è il carcinoma del pancreas: cause, sintomi iniziali, diagnosi precoce e nuove cure disponibili nel 2024, con dati di sopravvivenza, terapie sistemiche e approcci personalizzati.

Il carcinoma del pancreas rappresenta una delle neoplasie più aggressive e difficili da trattare, con una prognosi spesso sfavorevole. In Italia, nel 2024, sono state stimate circa 13.585 nuove diagnosi di tumore al pancreas, con una sopravvivenza netta a 5 anni dalla diagnosi dell’11% tra gli uomini e del 12% tra le donne. (fondazioneveronesi.it) La diagnosi precoce e l’identificazione dei sintomi iniziali sono fondamentali per migliorare gli esiti clinici e aumentare le possibilità di trattamento efficace.

Cos’è il carcinoma del pancreas

Il carcinoma del pancreas è una neoplasia maligna che origina dalle cellule del pancreas, un organo situato nella parte superiore dell’addome, dietro lo stomaco. Il tipo più comune è l’adenocarcinoma duttale, che rappresenta circa il 90% dei casi. Questa forma di tumore ha la tendenza a crescere rapidamente e a diffondersi precocemente ad altri organi, rendendo la diagnosi e il trattamento particolarmente complessi.

Il pancreas svolge funzioni essenziali sia endocrine, producendo insulina e glucagone per la regolazione del glucosio nel sangue, sia esocrine, secernendo enzimi digestivi che aiutano nella digestione dei grassi, proteine e carboidrati. La compromissione di queste funzioni a causa del tumore può portare a sintomi sistemici e complicanze metaboliche.

La classificazione del carcinoma pancreatico si basa sul sistema TNM dell’AJCC (American Joint Committee on Cancer), che considera la dimensione del tumore (T), il coinvolgimento dei linfonodi (N) e la presenza di metastasi a distanza (M). La prognosi peggiora significativamente con l’aumentare dello stadio, in particolare quando il tumore supera i 4 centimetri di diametro. (airc.it)

Nonostante i progressi nella ricerca, il carcinoma del pancreas rimane una delle neoplasie con la più alta mortalità, principalmente a causa della diagnosi tardiva e della resistenza alle terapie convenzionali. Pertanto, la comprensione approfondita della malattia e l’implementazione di strategie diagnostiche e terapeutiche efficaci sono di fondamentale importanza.

Carcinoma del pancreas: sintomi e nuove cure

Cause principali

Le cause esatte del carcinoma del pancreas non sono completamente comprese, ma diversi fattori di rischio sono stati identificati. Il fumo di sigaretta è considerato uno dei principali fattori di rischio, aumentando significativamente la probabilità di sviluppare la malattia. Anche l’obesità e una dieta povera di fibre sono stati associati a un rischio maggiore.

Le condizioni mediche preesistenti, come la pancreatite cronica e il diabete mellito, sono state correlate a un aumento del rischio di carcinoma pancreatico. In particolare, la pancreatite cronica provoca un’infiammazione prolungata del pancreas, che può predisporre allo sviluppo di neoplasie maligne.

La predisposizione genetica gioca un ruolo significativo in una percentuale dei casi. Mutazioni nei geni BRCA1 e BRCA2, notoriamente associate al carcinoma mammario e ovarico, sono state riscontrate anche in pazienti con carcinoma pancreatico. Inoltre, sindromi ereditarie come la sindrome di Lynch e la pancreatite ereditaria aumentano il rischio di sviluppare questa neoplasia.

L’esposizione a determinate sostanze chimiche industriali, come i pesticidi e i solventi, è stata suggerita come possibile fattore di rischio, sebbene le evidenze siano ancora in fase di studio. La combinazione di fattori ambientali e genetici contribuisce alla complessa etiologia del carcinoma pancreatico, rendendo essenziale un approccio multidisciplinare per la prevenzione e la gestione della malattia.

Sintomi iniziali

Il carcinoma del pancreas è spesso asintomatico nelle fasi iniziali, il che contribuisce alla diagnosi tardiva e alla prognosi sfavorevole. Quando i sintomi si manifestano, tendono ad essere vaghi e non specifici, rendendo difficile la diagnosi precoce.

Uno dei sintomi più comuni è il dolore addominale, spesso localizzato nella parte superiore dell’addome e che può irradiarsi alla schiena. Questo dolore può essere intermittente o costante e tende a peggiorare dopo i pasti o quando il paziente è in posizione supina.

L’ittero, caratterizzato da una colorazione giallastra della pelle e delle sclere, è un altro sintomo significativo. Si verifica quando il tumore ostruisce il dotto biliare, impedendo il normale flusso della bile e causando l’accumulo di bilirubina nel sangue.

Altri sintomi includono perdita di peso inspiegabile, nausea, vomito, affaticamento e cambiamenti nelle abitudini intestinali, come diarrea o stitichezza. In alcuni casi, il carcinoma pancreatico può causare l’insorgenza di diabete mellito di nuova diagnosi, a causa dell’interferenza con la produzione di insulina.

La presenza di questi sintomi, soprattutto se persistenti o in combinazione, dovrebbe indurre a una valutazione medica approfondita per escludere o confermare la presenza di una neoplasia pancreatica. La diagnosi precoce è cruciale per migliorare le opzioni terapeutiche e gli esiti clinici.

Diagnosi precoce

La diagnosi precoce del carcinoma del pancreas è fondamentale per migliorare la prognosi, ma rappresenta una sfida a causa della natura asintomatica della malattia nelle fasi iniziali. Attualmente, non esistono programmi di screening di massa efficaci per la popolazione generale, rendendo essenziale l’identificazione dei soggetti a rischio elevato.

Per i pazienti con fattori di rischio significativi, come una forte storia familiare di carcinoma pancreatico o sindromi genetiche predisponenti, è consigliabile un monitoraggio regolare attraverso imaging avanzato. Tecniche come la risonanza magnetica (RM) e l’ecoendoscopia sono strumenti utili per rilevare lesioni sospette in fase precoce.

I marcatori tumorali, come il CA 19-9, possono essere utilizzati come supporto diagnostico, sebbene la loro specificità e sensibilità siano limitate. Un aumento dei livelli di CA 19-9 può indicare la presenza di una neoplasia pancreatica, ma non è esclusivo di questa condizione e può essere elevato in altre patologie.

La ricerca attuale si concentra sull’identificazione di biomarcatori più specifici e sull’analisi del microambiente tumorale per sviluppare test diagnostici più accurati. Studi recenti hanno evidenziato il ruolo dei macrofagi nel microambiente tumorale e la loro interazione con le cellule neoplastiche, aprendo nuove prospettive per la diagnosi e il trattamento.

La diagnosi precoce del carcinoma del pancreas è fondamentale per migliorare la prognosi dei pazienti, poiché la malattia è spesso asintomatica nelle fasi iniziali. L’ecografia addominale rappresenta il primo esame di screening, utile per individuare eventuali lesioni sospette; tuttavia, presenta limitazioni legate alla profondità dell’organo e alla dipendenza dall’operatore. (hsr.it)

Per una valutazione più accurata, la tomografia computerizzata (TC) addominale è l’esame di scelta, in grado di identificare dettagliatamente la lesione e fornire informazioni sulla sua estensione. In alcuni casi, la risonanza magnetica (RM) può essere utilizzata come alternativa o complemento alla TC.

L’ecoendoscopia, che combina l’endoscopia con l’ecografia, consente una visualizzazione dettagliata del pancreas e può essere utilizzata per eseguire biopsie mirate. Questo esame è particolarmente utile quando le tecniche di imaging tradizionali non forniscono informazioni sufficienti. (my-personaltrainer.it)

Recentemente, la ricerca si è concentrata sull’identificazione di biomarcatori nel sangue che possano facilitare la diagnosi precoce del carcinoma pancreatico. Ad esempio, studi hanno evidenziato come alcune molecole metaboliche possano essere espresse a livelli diversi nei pazienti con tumore del pancreas rispetto ai soggetti sani, suggerendo potenziali strumenti per lo screening precoce.

Nuove cure disponibili

Negli ultimi anni, sono stati compiuti progressi significativi nel trattamento del carcinoma del pancreas, con l’introduzione di nuove terapie che mirano a migliorare la sopravvivenza e la qualità di vita dei pazienti. La chemioterapia rimane un pilastro fondamentale, con regimi come FOLFIRINOX, una combinazione di fluorouracile, leucovorina, irinotecan e oxaliplatino, che ha mostrato efficacia in pazienti selezionati.

La terapia neoadiuvante, che prevede la somministrazione di chemioterapia prima dell’intervento chirurgico, è stata adottata in alcuni centri per ridurre le dimensioni del tumore e aumentare le possibilità di resezione completa. Questa strategia può migliorare gli esiti chirurgici e la sopravvivenza a lungo termine.

L’immunoterapia, che sfrutta il sistema immunitario per combattere le cellule tumorali, è oggetto di numerosi studi clinici. Farmaci come il pembrolizumab, un inibitore del checkpoint immunitario PD-1, sono in fase di sperimentazione per valutare la loro efficacia nel carcinoma pancreatico.

Inoltre, la ricerca genetica ha permesso di identificare sottotipi di carcinoma pancreatico con specifiche mutazioni genetiche, aprendo la strada a terapie personalizzate. Ad esempio, in presenza di mutazioni nei geni BRCA1 e BRCA2, l’inibitore di PARP olaparib potrebbe rappresentare una terapia di mantenimento efficace, sebbene al momento non sia ancora prescrivibile a carico del Servizio Sanitario Nazionale in Italia.

Accanto a FOLFIRINOX, la combinazione gemcitabina/nab-paclitaxel costituisce un’opzione sistemica di prima linea, selezionata in base all’età, alle condizioni generali e alle comorbidità del paziente. Nei casi potenzialmente operabili, l’obiettivo rimane la resezione chirurgica con margini negativi, preferibilmente in centri ad alto volume; l’integrazione di percorsi perioperatori standardizzati e, in situazioni selezionate, di tecniche di resezione vascolare ha contribuito ad ampliare la candidabilità e a ottimizzare gli esiti.

Per le forme localmente avanzate, la radioterapia conformazionale o stereotassica può favorire il controllo locale e il sollievo dei sintomi, spesso in associazione o in sequenza alla chemioterapia. Restano fondamentali le cure di supporto, che includono la gestione del dolore, il supporto nutrizionale, la terapia enzimatica sostitutiva in caso di insufficienza esocrina e procedure palliative come drenaggi o posizionamento di stent biliari; la partecipazione a studi clinici offre infine accesso a farmaci sperimentali e a strategie di medicina di precisione in evoluzione.

Per approfondire

AIRC – Tumore del pancreas: Guida completa sul carcinoma pancreatico, con informazioni su sintomi, diagnosi e trattamenti.

Ospedale San Raffaele – Tumore al pancreas: sintomi iniziali e cause: Panoramica sui sintomi iniziali e le cause del tumore pancreatico.

Fondazione Veronesi – Tumore del pancreas: obiettivo diagnosi precoce: Articolo sulla diagnosi precoce del carcinoma pancreatico e le strategie per migliorarla.

Istituto Nazionale dei Tumori – Carcinoma del pancreas: Informazioni dettagliate sul carcinoma pancreatico, incluse le opzioni terapeutiche disponibili.

Torrinomedica – Cancro al pancreas: diagnosi precoce e terapie: Approfondimento sulle metodologie di diagnosi precoce e le terapie attuali per il carcinoma pancreatico.