Carcinoma gastrico diffuso: nuove prospettive

Carcinoma gastrico diffuso: cause genetiche (CDH1/E-caderina), sintomi aspecifici, diagnosi precoce endoscopica e biomarcatori; nuove terapie mirate e immunoterapia (nivolumab, trastuzumab deruxtecan, tislelizumab) per sottotipi HER2, MSI-H, CLDN18.2/FGFR2b.

Il carcinoma gastrico diffuso rappresenta una forma aggressiva di tumore dello stomaco, caratterizzata da una crescita infiltrativa che coinvolge diffusamente la parete gastrica. Questa neoplasia è spesso associata a una prognosi sfavorevole a causa della diagnosi tardiva e della limitata efficacia delle terapie convenzionali. Comprendere le cause, riconoscere i sintomi precoci e adottare strategie diagnostiche tempestive sono fondamentali per migliorare gli esiti clinici.

Cos’è il carcinoma gastrico diffuso

Il carcinoma gastrico diffuso è una sottocategoria dell’adenocarcinoma gastrico, caratterizzata dalla proliferazione di cellule tumorali che si diffondono in modo infiltrativo attraverso la parete dello stomaco, senza formare una massa ben definita. Questo pattern di crescita rende difficile la diagnosi precoce e contribuisce a una prognosi generalmente sfavorevole.

Dal punto di vista istopatologico, il carcinoma gastrico diffuso è spesso associato alla perdita di espressione della proteina E-caderina, una molecola chiave nell’adesione cellulare. La mutazione del gene CDH1, che codifica per l’E-caderina, è stata identificata in una percentuale significativa di casi, suggerendo una predisposizione genetica in alcune famiglie.

Clinicamente, questa forma di carcinoma può presentarsi con sintomi aspecifici o essere asintomatica nelle fasi iniziali, ritardando ulteriormente la diagnosi. La diffusione infiltrativa può portare a un ispessimento diffuso della parete gastrica, noto come “linitis plastica”, che compromette la funzione dello stomaco.

La gestione del carcinoma gastrico diffuso richiede un approccio multidisciplinare, che include chirurgia, chemioterapia e, in alcuni casi, radioterapia. Tuttavia, l’efficacia di questi trattamenti è spesso limitata, rendendo la ricerca di nuove strategie terapeutiche una priorità nella comunità scientifica.

Cause principali

Le cause del carcinoma gastrico diffuso sono multifattoriali e comprendono una combinazione di fattori genetici, ambientali e comportamentali. L’infezione cronica da Helicobacter pylori è riconosciuta come un fattore di rischio significativo, in quanto può indurre una gastrite cronica che, nel tempo, può evolvere in atrofia gastrica e displasia.

La predisposizione genetica gioca un ruolo cruciale, soprattutto nelle forme ereditarie di carcinoma gastrico diffuso. Mutazioni germinali nel gene CDH1, responsabile della produzione di E-caderina, sono state identificate in famiglie con una storia di questa neoplasia, suggerendo un rischio ereditario elevato.

Fattori dietetici e comportamentali contribuiscono significativamente al rischio di sviluppare questo tipo di tumore. Una dieta ricca di cibi salati, affumicati e povera di frutta e verdura è associata a un aumento del rischio. Inoltre, il consumo di alimenti contenenti nitriti e nitrati, presenti in alcune carni conservate, può favorire la carcinogenesi gastrica.

Il fumo di sigaretta e il consumo eccessivo di alcol sono ulteriori fattori di rischio modificabili. Studi epidemiologici hanno evidenziato un aumento del rischio proporzionale al numero di sigarette fumate e al quantitativo di alcol consumato, sottolineando l’importanza di interventi preventivi su questi comportamenti.

Sintomi caratteristici

I sintomi del carcinoma gastrico diffuso sono spesso aspecifici nelle fasi iniziali, rendendo la diagnosi precoce particolarmente sfidante. Tra i sintomi più comuni si annoverano la dispepsia persistente, caratterizzata da dolore o bruciore epigastrico, e la sensazione di sazietà precoce o gonfiore addominale dopo l’assunzione di piccoli pasti.

Altri sintomi includono nausea e vomito, talvolta con presenza di sangue, e perdita di peso non intenzionale accompagnata da inappetenza. In alcuni casi, possono manifestarsi disfagia, soprattutto se il tumore è localizzato nella regione del cardias, e melena, indicativa di sanguinamento gastrointestinale.

La presenza di anemia sideropenica può essere un segno indiretto di sanguinamento cronico occulto. È importante sottolineare che la persistenza o il peggioramento di questi sintomi richiede un approfondimento diagnostico tempestivo per escludere o confermare la presenza di neoplasia.

Un’accurata anamnesi e l’identificazione dei fattori di rischio associati possono guidare il clinico nella decisione di eseguire indagini più approfondite, come l’esofagogastroduodenoscopia con biopsia, per una diagnosi definitiva.

Diagnosi precoce

La diagnosi precoce del carcinoma gastrico diffuso è fondamentale per migliorare le prospettive terapeutiche e la sopravvivenza dei pazienti. Tuttavia, l’assenza di sintomi specifici nelle fasi iniziali rende difficile l’individuazione tempestiva della malattia. Per questo motivo, è essenziale adottare strategie di screening mirate, soprattutto in individui con fattori di rischio noti.

Le tecniche diagnostiche attuali includono l’endoscopia digestiva alta con biopsia, che consente l’esame diretto della mucosa gastrica e l’identificazione di lesioni sospette. L’uso di coloranti speciali durante l’endoscopia può aumentare la sensibilità nella rilevazione di aree anomale. Inoltre, l’ecografia endoscopica può fornire informazioni dettagliate sulla profondità dell’invasione tumorale e sul coinvolgimento dei linfonodi circostanti.

Recentemente, sono stati sviluppati test non invasivi basati su biomarcatori sierici e analisi del DNA circolante, che mostrano promettenti risultati nella rilevazione precoce del carcinoma gastrico diffuso. Questi test potrebbero rappresentare un complemento alle metodiche tradizionali, soprattutto in contesti di screening di massa. Tuttavia, sono necessarie ulteriori ricerche per validarne l’efficacia e l’affidabilità.

La sensibilizzazione della popolazione e dei professionisti sanitari sull’importanza della diagnosi precoce è cruciale. Programmi educativi e campagne informative possono incentivare l’adozione di comportamenti preventivi e l’accesso tempestivo ai servizi diagnostici, aumentando così le possibilità di individuare la malattia in stadi iniziali e potenzialmente curabili.

Nuove prospettive terapeutiche

Negli ultimi anni, il trattamento del carcinoma gastrico diffuso ha beneficiato di significativi progressi, grazie all’introduzione di terapie innovative che hanno migliorato le prospettive per i pazienti. L’immunoterapia, in particolare, ha rivoluzionato l’approccio terapeutico, offrendo nuove speranze.

L’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) ha recentemente approvato l’uso di nivolumab, un inibitore del checkpoint immunitario, in combinazione con la chemioterapia per il trattamento di prima linea dell’adenocarcinoma gastrico avanzato. Questa combinazione ha dimostrato di migliorare significativamente la sopravvivenza globale e la sopravvivenza libera da progressione nei pazienti con espressione di PD-L1. (pharmastar.it)

Un altro importante avanzamento è rappresentato dall’approvazione europea di trastuzumab deruxtecan per il trattamento del carcinoma gastrico avanzato HER2-positivo. Questo farmaco ha mostrato un’efficacia superiore rispetto alle terapie standard, offrendo una nuova opzione terapeutica per i pazienti con questa specifica alterazione molecolare. (doctor33.it)

Inoltre, la Commissione Europea ha approvato l’uso di tislelizumab in combinazione con la chemioterapia per il trattamento di prima linea del carcinoma a cellule squamose dell’esofago e dell’adenocarcinoma gastrico o della giunzione gastroesofagea. Questa combinazione ha mostrato un miglioramento significativo della sopravvivenza globale nei pazienti trattati. (ansa.it)

Oltre agli inibitori dei checkpoint, la medicina di precisione sta assumendo un ruolo crescente. La profilazione molecolare consente di individuare bersagli terapeutici come l’iperespressione di HER2, l’instabilità dei microsatelliti (MSI-H) e alterazioni di CLDN18.2 o FGFR2b, orientando verso trattamenti mirati o combinazioni razionali. Anche gli approcci antiangiogenici, le strategie di mantenimento e i programmi di ricerca clinica sono in evoluzione con l’obiettivo di prolungare il controllo di malattia in sottogruppi selezionati.

Per approfondire

Torrinomedica: Panoramica sulle terapie innovative per il carcinoma gastrico avanzato.

Pharmastar: Approfondimento sulle nuove frontiere di cura con l’onco-chirurgia immunoterapica.

InSaluteNews: Articolo sulle nuove terapie per il tumore gastrico basate su farmaci già in uso.

ANSA: Notizia sull’approvazione di una nuova combinazione terapeutica per il tumore gastrico ed esofageo.

Doctor33: Informazioni sull’approvazione europea di trastuzumab deruxtecan per il carcinoma gastrico avanzato HER2-positivo.

Quotidiano Sanità: Dettagli sulle nuove indicazioni approvate da AIFA per l’uso di nivolumab nel trattamento dei tumori gastrointestinali.