Erivedge: effetti collaterali e controindicazioni

Erivedge: effetti collaterali e controindicazioni

Erivedge 150 mg capsule rigide (Vismodegib) è un farmaco spesso utilizzato per le seguenti malattie:

Erivedge è indicato per il trattamento di pazienti adulti affetti da:

carcinoma basocellulare metastatico sintomatico

carcinoma basocellulare in stadio localmente avanzato per i quali non si ritiene appropriato procedere con un intervento chirurgico o radioterapia (vedere paragrafo 5.1).

Erivedge 150 mg capsule rigide: effetti collaterali

Come tutti i farmaci, perĂ², anche Erivedge 150 mg capsule rigide ha effetti collaterali (chiamati anche “effetti indesiderati”), reazioni avverse e controindicazioni che, se spesso sono poco rilevanti dal punto di vista clinico (piccoli disturbi sopportabili), talvolta possono essere assai gravi ed imprevedibili.

Diventa quindi importantissimo, prima di iniziare la terapia con Erivedge 150 mg capsule rigide, conoscerne le controindicazioni, le speciali avvertenze per l’uso e gli effetti collaterali, in modo da poterli segnalare, alla prima comparsa, al medico curante o direttamente all’ Agenzia Italiana per il FArmaco (A.I.FA.).

Erivedge 150 mg capsule rigide: controindicazioni

IpersensibilitĂ  al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1.

Donne in gravidanza o che allattano con latte materno (vedere paragrafì 4.4. e 4.6).

Donne in età fertile che non soddisfano le condizioni del Programma di Prevenzione della Gravidanza di Erivedge (vedere paragrafì 4.4 and 4.6).

La co-somministrazione del rimedio di St John /erba di San Giovanni (Hypericum perforatum)

(vedere paragrafo 4.5).

Erivedge 150 mg capsule rigide: effetti collaterali

Riassunto del profilo di sicurezza

Le reazioni avverse (ADR) al farmaco piĂ¹ comuni che si sono manifestate in una percentuale ? 30% dei pazienti, sono state spasmi muscolari (74,6 %), alopecia (65,9%), disgeusia (58,7%), perdita di peso (50,0%), affaticamento (47,1 %), nausea (34,8 %) e diarrea (33,3%).

Tabella delle reazioni avverse

Le reazioni avverse sono riportate nella Tabella 1 sottostante secondo la classificazione per sistemi e organi (SOC) e per frequenza assoluta.

Le frequenze sono definite come: Molto comune (? 1/10)

Comune (? 1/100, < 1/10)

Non comune (? 1/1.000, < 1/100) Rara (Å  1/10.000, < 1/1.000)

Molto rara (< 1/10.000)

Non nota (non puĂ² essere definita sulla base dei dati disponibili).

All’interno di ogni raggruppamento sulla base della frequenza, le reazioni avverse sono presentate in ordine di gravità decrescente.

La sicurezza di Erivedge è stata valutata in studi clinici con 138 pazienti in trattamento per il carcinoma basocellulare in stadio avanzato (aBCC) che include sia il BCC metastatico (mBCC) che il BCC localmente avanzato (la BCC). In quattro studi clinici di fase 1 e 2 in aperto i pazienti sono stati trattati con almeno una dose di Erivedge in monoterapia a dosi Å  150 mg. Negli studi clinici dosi > 150 mg non hanno mostrato concentrazioni plasmatiche superiori e i pazienti trattati con dosi

> 150 mg sono stati inclusi nelle analisi. La sicurezza è stata inoltre valutata in uno studio post- approvazione che ha incluso 1215 pazienti affetti da aBCC valutabili per la sicurezza e trattati con 150 mg. In generale il profilo di sicurezza osservato si è mostrato consistente sia in pazienti con mBCC che con laBCC e tra gli studi come illustrato di seguito.

Tabella 1 ADR che si manifestano in pazienti trattati con vismodegib

MedDRA SOC Molto comune Comune Frequenza non nota
Disturbi del metabolismo e della nutrizione Diminuzione dell’appetito Disidratazione
Patologie del sistema nervoso Disgeusia Ageusia Ipogeusia
Patologie gastrointestinali Nausea Diarrea Stipsi Vomito Dispepsia Dolore addominale superiore
Dolore addominale
Patologie epatobiliari Aumento dei livelli degli enzimi epatici** Danno epatico indotto da farmaco*****
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo Alopecia Prurito Rash Madarosi
Anomala crescita dei capelli
Sindrome di Stevens- Johnson (SJS)/necrolisi epidermica tossica (TEN), reazione da farmaco con eosinofilia e sintomi sistemici (DRESS) e
pustolosi esantematica acuta generalizzata (AGEP)******
Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo Spasmi muscolari Artralgia Dolore alle estremitĂ  Dolore alla schiena Dolore muscoloscheletrico al petto
Mialgia
Dolore al fianco Dolore muscoloscheletrico Aumento dei livelli ematici di
creatinfosfochinasi***
Fusione prematura delle epifisi****
Patologie endocrine PubertĂ  precoce****
Patologie dell’apparato riproduttivo e della mammella Amenorrea*
MedDRA SOC Molto comune Comune Frequenza non nota
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione Calo ponderale Affaticamento Dolore Astenia

Il report è basato sulle reazioni avverse di tutti i gradi definiti secondo i criteri terminologici comuni del National Cancer Institute v 3.0, tranne quando noti.

* Di 138 pazienti affetti da BCC in stadio avanzato, 10 erano donne in età fertile. Tra queste donne è stata osservata amenorrea in 3 pazienti (30%).

MedDRA ? Dizionario medico per le attivitĂ  regolatorie.

**Comprende i termini preferiti (preferred terms): prova di funzionalitĂ  epatica anormale, bilirubina ematica aumentata, gamma-glutamil transferasi aumentata, aspartato aminotrasferasi aumentata, fosfatasi alcalina aumentata, enzimi epatici aumentati

***Osservato in soggetti afferenti a uno studio post-approvazione condotto su 1215 pazienti valutabili per la sicurezza.

****Sono stati riportati casi individuali in pazienti con medulloblastoma durante l’uso post-marketing (vedere paragrafo 4.4).

*****Sono stati riportati casi di danno epatico indotto da farmaco in pazienti durante l’uso post-marketing.

******Sono stati riportati casi di SCAR (tra cui SJS/TEN, DRESS e AGEP) in pazienti durante l’uso post- marketing.

Segnalazione delle reazioni avverse sospette

La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione riportato nell’Allegato V.

Erivedge 150 mg capsule rigide: avvertenze per l’uso

Morte embrio-fetale o severe malformazioni congenite

Erivedge puĂ² causare morte embrio-fetale o severi difetti congeniti se somministrato in donne in gravidanza (vedere paragrafo 4.6). Ăˆ stato dimostrato che gli inibitori del pathway Hedgehog, (vedere paragrafo 5.1) come vismodegib, sono embriotossici e/o teratogeni in varie specie animali e possono causare severe malformazioni comprese anomalie cranio-facciali, della linea mediana e degli arti (vedere paragrafo 5.3). Erivedge non deve essere utilizzato durante la gravidanza.

Criteri per la donna in etĂ  fertile

Nel Programma di Prevenzione della Gravidanza di Erivedge si definisce una donna in etĂ  fertile:

una paziente di sesso femminile, sessualmente matura che

ha avuto le mestruazioni in qualunque momento nei precedenti 12 mesi consecutivi,

non precedentemente sottoposta ad ovariectomia bilaterale o isterectomia oppure non affetta da insufficienza ovarica precoce permanente confermata da un ginecologo,

che non presenta il genotipo XY, sindrome di Turner o agenesia uterina,

è andata incontro ad una condizione di amenorrea a seguito di terapia antineoplastica, incluso il trattamento con Erivedge.

Consulenza

Per la donna in etĂ  fertile

Erivedge è controindicato nella donna in età fertile che non soddisfi le condizioni del Programma di Prevenzione della Gravidanza Erivedge.

Una donna in etĂ  fertile deve essere consapevole che:

Erivedge espone l’embrione o il feto a rischio teratogeno,

non deve assumere Erivedge se è in corso una gravidanza o se pianifica una gravidanza,

deve avere un test di gravidanza con esito negativo, effettuato da un operatore sanitario nei 7 giorni precedenti al trattamento con Erivedge,

il test di gravidanza effettuato durante il trattamento, deve dare esito negativo ogni mese, anche se ha sviluppato amenorrea,

non deve iniziare una gravidanza durante l’assunzione di Erivedge e nei 24 mesi successivi all’assunzione dell’ultima dose,

deve essere in grado di attenersi a misure contraccettive efficaci,

deve adottare 2 metodi contraccettivi raccomandati (vedere ìl paragrafo ‘Contraccezìone’ dì seguìto e ìl paragrafo 4.6) mentre assume Erivedge, a meno che si impegni a non avere rapporti sessuali (astinenza);

deve avvisare l’operatore sanitario se una delle seguenti condizioni si manifesta durante il trattamento e nei 24 mesi successivi all’assunzione dell’ultima dose:

se inizia una gravidanza o se per qualsiasi motivo sospetta di aver iniziato una gravidanza,

se il ciclo mestruale atteso manca,

se ha interrotto le misure contraccettive a meno che non dichiari di non avere rapporti sessuali (astinenza),

se ha necessitĂ  di modificare le misure contraccettive durante il trattamento.

non deve allattare con latte materno durante il trattamento con Erivedge e nei 24 mesi successivi all’assunzione dell’ultima dose.

Per gli uomini:

Vismodegib è presente nello sperma. Per evitare la potenziale esposizione del feto durante la gravidanza, il paziente di sesso maschile deve comprendere che:

se ha rapporti sessuali non protetti con una donna in gravidanza, Erivedge espone l’embrione o il feto a rischio teratogeno,

deve sempre adottare misure contraccettive efficaci (vedere ìl paragrafo ‘Contraccezìone’ dì seguìto e ìl paragrafo 4.6),

Il paziente dovrà informare il medico responsabile se durante il trattamento con Erivedge o nei 2 mesi successivi all’ultima assunzione della dose la sua partner dovesse iniziare una gravidanza.

Per il personale sanitario:

Il personale sanitario deve informare i pazienti affinché comprendano e siano consapevoli di tutte le misure previste dal Programma di Prevenzione della Gravidanza di Erivedge.

Contraccezione

Donne in etĂ  fertile

Le pazienti di sesso femminile devono usare due metodi di contraccezione raccomandati, di cui un metodo contraccettivo altamente efficace e un metodo di barriera durante la terapia con Erivedge e nei 24 mesi successivi all’assunzione dell’ultima dose (vedere ìl paragrafo 4.6).

Uomini

I pazienti di sesso maschile devono sempre usare un preservativo (con spermicida, se possibile), anche se sottoposti a vasectomia, durante i rapporti sessuali con una partner di sesso femminile durante il trattamento con Erivedge e nei 2 mesi successivi all’assunzione dell’ultima dose

(vedere paragrafo 4.6).

Test di gravidanza

Le donne in età fertile dovranno essere sottoposte da un operatore sanitario a un test di gravidanza, il cui esito sarà convalidato da un medico, nei 7 giorni precedenti l’inizio della terapia e con cadenza mensile durante il trattamento. Il test di gravidanza deve avere una sensibilità minima di 25 mUI/ml in accordo con la pratica locale. Le pazienti che manifestano una condizione di amenorrea in corso di trattamento con Erivedge devono continuare il monitoraggio mensile con i test di gravidanza per tutta la durata del trattamento.

Prescrizione e limitazione della dispensazione del medicinale per le donne in etĂ  fertile

La prescrizione e la dispensazione di Erivedge devono avvenire entro un massimo di 7 giorni dalla data di esecuzione di un test di gravidanza con esito negativo (giorno di esecuzione del test di gravidanza = giorno 1). Le prescrizioni di Erivedge devono avere una durata massima di 28 giorni di trattamento e l’eventuale proseguimento deve richiedere una nuova prescrizione.

Materiale educazionale

Al fine di evitare l’esposizione dell’embrione e del feto a Erivedge, il Titolare dell’Autorizzazione all’Immissione in Commercio fornirĂ  aiuto agli operatori sanitari e ai pazienti con del materiale educazionale (Programma di Prevenzione della Gravidanza di Erivedge) in sostegno alle avvertenze sui potenziali rischi associati all’uso di Erivedge.

Effetti sullo sviluppo post-natale

Nei pazienti pediatrici esposti a Erivedge sono state segnalate la fusione prematura delle epifisi e la pubertà precoce. A causa della lunga emivita di eliminazione del farmaco, questi eventi possono verificarsi o progredire dopo l’interruzione del trattamento con il farmaco. Nelle specie animali vismodegib ha mostrato di causare severe alterazioni irreversibili della crescita dei denti (degenerazione/necrosi degli odontoblasti, formazione di cisti piene di liquido nella polpa dentale, ossificazione del canale radicolare ed emorragia) e chiusura della placca di accrescimento epifisaria. I risultati della fusione prematura delle epifisi indicano un potenziale rischio di bassa statura e deformità dentali nei lattanti e nei bambini (vedere paragrafo 5.3).

Donazione di sangue

I pazienti non devono donare sangue durante l’assunzione di Erivedge e nei 24 mesi successivi all’assunzione dell’ultima dose.

Donazione del seme

I pazienti di sesso maschile non devono donare il seme durante il trattamento con Erivedge e per i 2 mesi successivi dopo l’ultima dose.


Ricordiamo che anche i cittadini possono segnalare gli effetti collaterali dei farmaci.

In questa pagina si trovano le istruzioni per la segnalazione:

https://www.torrinomedica.it/burocrazia-sanitaria/reazioni-avverse-da-farmaci/

Questo invece è il modulo da compilare e da inviare al responsabile della farmacovigilanza della propria regione:

https://www.torrinomedica.it/wp-content/uploads/2019/11/scheda_aifa_cittadino_16.07.2012.pdf

Ed infine ecco l’elenco dei responsabili della farmacovigilanza con gli indirizzi email a cui inviare il modulo compilato:

https://www.torrinomedica.it/burocrazia-sanitaria/responsabili-farmacovigilanza/

Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco