Pneumovax: effetti collaterali e controindicazioni

Pneumovax: effetti collaterali e controindicazioni

Pneumovax (Vaccino Pneumococcico) è un farmaco spesso utilizzato per le seguenti malattie:

PNEUMOVAX è raccomandato per l’immunizzazione attiva contro le malattie sostenute dai sierotipi pneumococcici presenti nel vaccino. Il vaccino è raccomandato nei soggetti di età pari o superiore a 2 anni, ad elevato rischio di patologia e mortalità da infezione pneumococcica. Le categorie considerate a rischio, per le quali è necessaria l’immunizzazione, devono essere identificate sulla base delle raccomandazioni nazionali.

La sicurezza e l’efficacia del vaccino non è stata stabilita nei bambini di età inferiore ai 2 anni, nei quali la risposta anticorpale può essere insufficiente.

Il vaccino non è efficace nella prevenzione dell’otite acuta media, della sinusite e delle altre comuni infezioni del tratto superiore delle vie respiratorie.

Pneumovax: effetti collaterali

Come tutti i farmaci, perĂ², anche Pneumovax ha effetti collaterali (chiamati anche “effetti indesiderati”), reazioni avverse e controindicazioni che, se spesso sono poco rilevanti dal punto di vista clinico (piccoli disturbi sopportabili), talvolta possono essere assai gravi ed imprevedibili.

Diventa quindi importantissimo, prima di iniziare la terapia con Pneumovax, conoscerne le controindicazioni, le speciali avvertenze per l’uso e gli effetti collaterali, in modo da poterli segnalare, alla prima comparsa, al medico curante o direttamente all’ Agenzia Italiana per il FArmaco (A.I.FA.).

Pneumovax: controindicazioni

Ipersensibilità ad uno o più componenti del vaccino.

Pneumovax: effetti collaterali

Nel corso degli studi clinici condotti con PNEUMOVAX e dell’esperienza di post-marketing sono state riportate le seguenti reazioni avverse:

Le più comuni reazioni avverse (> 1/10) riportate negli studi clinici sono state:

Febbre (£38.8 °C) e reazioni locali nel sito di iniezione comprendenti : dolorabilità, eritema, sensazione di calore, gonfiore ed indurimento locale.

Altre reazioni avverse riportate nel corso degli studi clinici e dell’esperienza di post-marketing includono:

Generali:

Astenia

Febbre (>38.8 °C)

Malessere

Sistema circolatorio/linfatico

Linfoadenite

Trombocitopenia nei pazienti con porpora trompocitopenica idiopatica compensata.

Anemia emolitica nei pazienti che hanno avuto altri disordini ematologici.

Ipersensibilità

Reazioni anafilattoidi

Malattie da siero

Apparato muscolo-scheletrico

Artralgia

Artrite

Mialgia

Sistema nervoso

Cefalea

Parestesia

Radiculoneuropatia

Sindrome di Guillain-Barrè

Cute

Rash

Orticaria

Pneumovax: avvertenze per l’uso

Posticipare la vaccinazione in caso di malattia febbrile di significativa entità , di altra infezione in corso o quando una reazione sistemica può comportare un elevato rischio, ad eccezione del caso in cui il ritardo nella vaccinazione può comportare un rischio potenziale maggiore.

PNEUMOVAX non deve mai essere somministrato per via intravascolare, pertanto bisogna assicurarsi che l’ago non sia penetrato in un vaso sanguigno. Il vaccino non deve, inoltre, essere iniettato per via intradermica, in quanto l’iniezione praticata per tale via è associata ad un aumento delle reazioni locali.

Se il vaccino viene somministrato a pazienti immunodepressi a causa di una condizione pregressa o di un trattamento medico (ad esempio, sottoposti a terapia immunosoppressiva quale chemioterapia o radioterapia), la risposta anticorpale sierica attesa può non essere ottenuta dopo la prima o la seconda dose. Di conseguenza, tali pazienti possono risultare non protetti da patologie pneumococciche nella stessa misura degli individui immunocompetenti.

Per pazienti sottoposti a terapia immunosoppressiva, il tempo di recupero della risposta immunitaria varia a seconda della malattia e della terapia. Significativi miglioramenti nella risposta anticorpale sono stati osservati in alcuni pazienti nel corso dei 2 anni successivi al completamento della chemioterapia o di un’altra terapia immunosoppressiva (con o senza l’utilizzo di radiazioni) in particolare nell’intervallo di tempo tra la fine del trattamento e la vaccinazione pneumococcica (Vedere § 4.2 Posologia e modo di somministrazione, Posologia in casi particolari)

Come per qualunque altro vaccino, devono essere disponibili adeguati presidi terapeutici, inclusa l’epinefrina (adrenalina), per un uso immediato nel caso in cui si dovesse verificare una reazione anafilattica acuta.

La terapia antibiotica necessaria a scopo profilattico nel caso di infezione pneumococcica, non deve essere interrotta dopo la vaccinazione.

Pazienti ad aumentato rischio di serie infezioni pneumococciche (ad esempio pazienti asplenici e coloro che hanno ricevuto, per qualunque motivo, una terapia immunosoppressiva), devono essere avvisati in merito alla possibile necessità di un precoce trattamento antimicrobico in caso di grave ed improvvisa malattia febbrile.

Il vaccino pneumococcico può non essere efficace nella prevenzione delle infezioni conseguenti ad una frattura della base cranica o ad una situazione in cui il liquido cerebrospinale è a diretto contatto con l’ambiente esterno.

I dati clinici disponibili relativi alla somministrazione di più di due dosi di PNEUMOVAX, sono limitati (vedere § 4.2. Posologia e modo di somministrazione , Rivaccinazione).


Ricordiamo che anche i cittadini possono segnalare gli effetti collaterali dei farmaci.

In questa pagina si trovano le istruzioni per la segnalazione:

https://www.torrinomedica.it/burocrazia-sanitaria/reazioni-avverse-da-farmaci/

Questo invece è il modulo da compilare e da inviare al responsabile della farmacovigilanza della propria regione:

https://www.torrinomedica.it/wp-content/uploads/2019/11/scheda_aifa_cittadino_16.07.2012.pdf

Ed infine ecco l’elenco dei responsabili della farmacovigilanza con gli indirizzi email a cui inviare il modulo compilato:

https://www.torrinomedica.it/burocrazia-sanitaria/responsabili-farmacovigilanza/

Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco