Atridox: è un farmaco sicuro? Come funziona?

Atridox (Doxiciclina Iclato): sicurezza e modo d’azione

Atridox (Doxiciclina Iclato) è un farmaco che serve per curare le seguenti malattie:

Da usare negli adulti affetti da periodontite cronica nei punti che presentano solchi con profondità ≥ 5 mm, in aggiunta alla terapia convenzionale non chirurgica della periodontite.

Atridox: come funziona?

Ma come funziona Atridox? Qual è il suo esatto meccanismo d’azione? Su quali organi del corpo agisce? Vediamolo insieme.

Farmacodinamica di Atridox

La dossiciclina è una tetraciclina semisintetica a largo spettro più lipofilica della tetraciclina. La dossiciclina è batteriostatica ed inibisce la sintesi proteica dei batteri mediante l’inibizione del RNA di trasferimento e del RNA messaggero a livello delle sedi ribosomiali. Gli esami in vitro hanno dimostrato che patogeni periodontali come Actinobacillus actinomycetemcomitans, phorphyromonas gingivalis, prevotella intermedia, compylobacter rectus e fusobacterium nucleatum sono suscettibili a 0.06 – 6.0 mcg /ml di dossiciclina. Uno studio clinico ha dimostrato che un trattamento singolo con ATRIDOX in pazienti con malattia periodontale provoca una riduzione dei livelli di Porphyromonas gingivalis, Prevotella intermedia, Campylobacter rictus, Fusobacterium nucleatum, Bacteroides forsythus, Eikenella corrodens nella placca subgengivale. E’ stata osservata anche una riduzione dei livelli di batteri aerobi.

Suscettibile

Actinobacillus actinomycetemcomitans MIC90 6 mcg /ml

Bacteroides forsythus MIC90 < 6 mcg /ml

Campylobacter rectus MIC90 1 mcg /ml

Eikenella corrodens MIC90 6 mcg /ml

Fusobacterium nucleatum MIC90 2 mcg /ml

Porphyromonas gingivalis MIC90 1 mcg /ml

Prevotella intermedia MIC90 3 mcg /ml

Intermedio Non applicabile

Non suscettibile Non applicabile

Nei microrganismi può insorgere una resistenza crociata tra le tetracicline ed i pazienti possono sviluppare una sensibilità crociata alla tetracicline.

I livelli in vitro di MIC90 riportati per la dossiciclina relativi ai patogeni perioelevati sono 32 mcg /ml. I livelli in vivo di dossiciclina sono inizialmente 30-40 volte più alti dei livelli più elevati riportati e al 7° giomo post-trattamento sono ancora 4-10 volte più alti di tali livelli.

Nonostante l’attività antibatterica della dossiciclina rappresenti la principale azione terapeutica nel trattamento della periodontite, questo composto presentata altre proprietà di rilievo che possono essere efficaci in questa patologia. Tra queste vi sono le proprietà anti-collagenasi, con quelle derivanti dai neutrofili maggiormente suscettibili, l’attività anti-infiammatoria e l’inibizione del rilassamento osseo. Si ritiene che queste proprietà rallentino la progressione della periodontite.

Il codice ATC è AO1AB.


Atridox: come si assorbe e si elimina?

Abbiamo visto qual è il meccanismo d’azione di Atridox, ma è altrettanto importante conoscere in quanto tempo viene assorbito dall’organismo per capire quanto tempo il farmaco impiegherà ad agire, attraverso quali vie viene eliminato (ad esempio fegato o reni) per sapere quali organi va ad impegnare e, per ultimo, in quanto tempo viene eliminato per avere idea di quando non avremo più il farmaco nell’organismo.

Tutte queste informazioni sono indicate nel paragrafo “Farmacocinetica” che segue.

Farmacocinetica di Atridox

Sono stati esaminati i livelli di dossiciclina nel liquido gengivale e crevicolare, nella saliva e nel siero dopo la somministrazione di ATRIDOX o di dossiciclina per via orale.

Quando coperto con un materiale ritentivo ATRIDOX presenta un livello iniziale medio nel liquido gengivale e crevicolare di 1282-1500 mcg /ml. Dopo sette giorni i livelli sono pari a 152-317 mcg /ml.

Gli studi eseguiti indicano che ≥ 95% della dossiciclina viene rilasciato nei primi 10 giorni dopo l’applicazione. Circa il 95% del polimero viene bioassorbito o espulso dalla tasca naturalmente in 28 giorni.

La concentrazione massima di dossiciclina nella saliva due ore dopo il trattamento con ATRIDOX è pari a 4.05 mcg /ml e diminuisce a 0.36 mcg /ml il settimo giomo.

La concentrazione di dossiciclina nel siero dopo il trattamento con ATRIDOX non ha mai superato lo 0,1 mcg /ml.


Atridox: è un farmaco sicuro?

Abbiamo visto come Atridox agisce e come si assorbe e si elimina; ma come facciamo a sapere se Atridox è un farmaco sicuro?

Prima di tutto è necessario leggere quali sono i dati sulla sicurezza che vengono riportati nella scheda tecnica del farmaco.

Si tratta di dati forniti dalla casa produttrice e basati su un certo numero di lavori scientifici eseguiti prima della commercializzazione: si tratta dei cosiddetti “Dati preclinici di sicurezza”, che riportiamo nel prossimo paragrafo.

Atridox: dati sulla sicurezza

La dossiciclina, l’NMP (N-metil-2-pirrolidone) e PLA (poli(DL-lactide)) presentano un basso potenziale di tossicità acuta, in particolare per quanto riguarda la somministrazione ed il dosaggio in questione. (Vedere i punti 4.8 e 4.9).

La dossiciclina attraversa la placenta. E’ stata inoltre riportata embriotossicità, ma non teratogenicità. L’NMP è associato ad embriotossicità e teratogenicità nei lupi e nei conigli in dosaggi tossici per la madre.

Non sono stati presentati dati sulla mutagenicità di dossiciclina e PLA. L’NMP è stato esaminato e i risultati ottenuti non indicano un potenziale mutageno.

La somministrazione sottogengivale di formulazioni di dossiciclina nei cani ha provocato una lieve e transitoria irritazione che si è risolta velocemente. Gli ingredienti della formulazione polimerica, PLA e NMP, e lo stesso polimero non hanno dimostrato alcun aumento o un lieve aumento del potenziale irritante.


Dopo la commercializzazione di un farmaco, vengono tuttavia attuate delle misure di controllo dagli organi preposti, per monitorare comunque tutti gli effetti collaterali che dovessero manifestarsi nell’impiego clinico.

Tutti gli effetti collaterali segnalati nella fase di commercializzazione del farmaco, vengono poi riportati nella scheda tecnica nei paragrafi “effetti indesiderati” e “controindicazioni”.

Atridox: si può prendere insieme ad altri farmaci?

Un altro importante capitolo da non dimenticare per valutare se un farmaco è sicuro o no, è quello delle interazioni con altri farmaci.

Può infatti capitare che un farmaco, di per sé innocuo, diventi pericoloso se associato ad alcuni altri farmaci.

Questo è vero anche per i prodotti erboristici: classico è l’esempio dell’ “Erba di San Giovanni” (Iperico) che interagisce con alcuni farmaci anticoagulanti aumentandone l’efficacia e mettendo quindi il paziente a rischio di emorragie.

Esaminiamo allora quali sono le interazioni possibili di Atridox

Atridox: interazioni

Data che i farmaci batteriostatici possono interferire con l’azione battericida della penicillina, è consigliabile evitare la somministrazione di dossiciclina in associazione alla penicillina.

E’ stato riportato che l’uso concomitante delle tetracicline e del metossiflurano provoca una tossicità renale letale.

La dossiciclina può aumentare gli effetti tossici della ciclosporina A.

L’esposizione sistemica alla dossiciclina dopo la somministrazione di ATRIDOX è molto bassa. L’insorgenza delle interazioni sistemiche descritte sopra è improbabile data la bassa concentrazione plasmatici di dossiciclina.


Atridox: posso guidare la macchina se lo prendo?

Un capitolo poco noto e molto sottovalutato è quello degli effetti di un farmaco sui riflessi e quindi sulla capacità di guidare la macchina o di effettuare lavori pericolosi.

Molti farmaci riducono la capacità di reazione, oppure possono causare vertigini o abbassamenti di pressione che possono essere molto pericolosi per chi guida o effettua lavori in cui le capacità fisiche sono importanti: basti pensare agli operai che lavorano su impalcature o che operano su macchinari come presse o forni

E’ sempre bene quindi leggere attentamente questo piccolo ma molto importante paragrafo della Scheda Tecnica del farmaco.

Atridox: effetti sulla guida e sull’uso di macchinari

Non applicabile.

Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco