Briogen: è un farmaco sicuro? Come funziona?

Briogen (Levoglutamide + Fosfoserina + Cianocobalamina): sicurezza e modo d’azione

Briogen (Levoglutamide + Fosfoserina + Cianocobalamina) è un farmaco che serve per curare le seguenti malattie:

Stati di sovraffaticamento intellettuale decorrenti con disappetenza, astenia, facile esauribilità.

Briogen: come funziona?

Ma come funziona Briogen? Qual è il suo esatto meccanismo d’azione? Su quali organi del corpo agisce? Vediamolo insieme.

Farmacodinamica di Briogen

BRIOGEN è costituito dall’associazione di dl-fosforilserina, l-glutammina e cianocobalamina (Vit.B12).

L’azione terapeutica del BRIOGEN si svolge a livello della sfera neuropsichica. Il preparato è inoltre dotato di un’azione neurotrofica ed antianemica efficace.

dl-fosforilserina

La dl-foforilserina, estere monofosforico della serina, è un aminoacido fosforilato indispensabile nella biosintesi dei complessi lipo-proteici cerebrali. Sostiene quindi un importante ruolo nel metabolismo del tessuto nervoso centrale.

La dl-fosforilserina è un importante aminoacido molto diffuso in natura quale elemento costitutivo di numerosi edifici proteici.

La dl-fosforilserina è un normale componente di alcuni fosfolipidi cerebrali: almeno il 50% dei fosfatidi cerebrali è di origine serinica. Inoltre la fosforilserina è una componente fondamentale di molte proteine. E’ stata isolata dalle frazioni fosfoproteiche di numerosi tessuti tra cui il cervello.

Essa entra nelle vie metaboliche dei glicidi, dei lipidi e dei protidi; in particolare si trova in una posizione centrale del ciclo della colina e quindi nella formazione del pool dei metili attivi. Inoltre condiziona la formazione dell’indolo del triptofano, precursore della serotonina, considerata uno dei possibili mediatori umorali del SNC.

La fosforilserina partecipa attivamente a livello centrale ai processi ciclici di trasferimento dei fosfati che si esaltano in condizione di aumentata richiesta funzionale. La dimostrazione dell’importanza centrale della fosforilserina nei processi di attivazione del tessuto cerebrale risiede nella dimostrazione data da P.J.Heald che la biosintesi aumenta quando l’attivita’ del tessuto cerebrale stesso sia artificialmente stimolata.

l-glutammina

La l-glutammina, monoamide levogira dell’acido glutammico, e’ la forma attiva di questo aminoacido, essendo in grado di superare con facilita’ la barriera ematoencefalica. Puo’ essere in tal modo utilizzata dalle cellule nervose come substrato respiratorio.

La N-acetil-l-glutammina, oltre ad aumentare il pool degli accettori dei radicali aminici, funge da precursore metabolico dell’N-acetil-l-glutammato. Quest’ultimo e’ considerato l’attivatore allosterico della carbamilfosfato sintetasi che condiziona, in parte, l’ingresso dell’ammoniaca nel ciclo dell’urea. Nelle sperimentazioni cliniche l’N-acetil-l-glutammina e’ risultata efficace negli stati di superlavoro intellettuale ed ha migliorato il rendimento nel tempo di reazione e nelle prove di attenzione, di apprendimento, di memoria e di calcolo.

Essa e’ stata usata con successo nelle deficienze del potere di concentrazione e di applicazione, negli stati di tensione psichica, nell’astenia e depressione psicofisica, nel decadimento psichico senile e presenile e negli stati di deperimento organico.

La N-acetil-l-glutammina ha una buona tollerabilita’ sistemica nell’animale e nell’uomo sia dopo somministrazione orale che parenterale.

Nell’impiego clinico non e’ responsabile di significativi effetti collaterali sia di tipo locale che di tipo sistemico.

Cianocobalamina (Vitamina B12) –

La cianocobalamina (vit.B12), oltre ad esplicare la sua classica azione antianemica, partecipa in modo determinante al complesso meccanismo della nutrizione del sistema nervoso.

BRIOGEN risulta quindi costituito da tre sostanze che attraverso vie farmacologiche diverse agiscono sul sistema nervoso in senso ricostituente e stimolante.

E’ da sottolineare che le tre sostanze che costituiscono BRIOGEN sinergizzano reciprocamente per cui l’attivita’ terapeutica da esse svolta e’ superiore alla somma delle loro singole attivita’ farmacologiche.

Numerose ricerche cliniche hanno documentato l’efficacia terapeutica della glutammina, della fosforilserina e della vitamina B21 da sole o variamente associate tra loro nelle sindromi da sovraccarico di fatica cerebrale o nei soggetti debilitati o ritardati mentali.

Tali ricerche hanno inoltre dimostrato che la somministrazione di un solo neurotonico e’ spesso insufficiente a risolvere la sindrome che deriva da molteplici fattori di indebolimento: e’ necessario invece che la terapia sia parallelamente complessa e tenda a sopperire in piu’ punti alle aumentate necessita’ della cellula nervosa.


Briogen: come si assorbe e si elimina?

Abbiamo visto qual è il meccanismo d’azione di Briogen, ma è altrettanto importante conoscere in quanto tempo viene assorbito dall’organismo per capire quanto tempo il farmaco impiegherà ad agire, attraverso quali vie viene eliminato (ad esempio fegato o reni) per sapere quali organi va ad impegnare e, per ultimo, in quanto tempo viene eliminato per avere idea di quando non avremo più il farmaco nell’organismo.

Tutte queste informazioni sono indicate nel paragrafo “Farmacocinetica” che segue.

Farmacocinetica di Briogen

——


Briogen: è un farmaco sicuro?

Abbiamo visto come Briogen agisce e come si assorbe e si elimina; ma come facciamo a sapere se Briogen è un farmaco sicuro?

Prima di tutto è necessario leggere quali sono i dati sulla sicurezza che vengono riportati nella scheda tecnica del farmaco.

Si tratta di dati forniti dalla casa produttrice e basati su un certo numero di lavori scientifici eseguiti prima della commercializzazione: si tratta dei cosiddetti “Dati preclinici di sicurezza”, che riportiamo nel prossimo paragrafo.

Briogen: dati sulla sicurezza

Il preparato BRIOGEN e’ risultato del tutto privo di caratteristiche tossiche evidenziabili sia dopo il trattamento acuto, sia dopo trattamento prolungato.


Dopo la commercializzazione di un farmaco, vengono tuttavia attuate delle misure di controllo dagli organi preposti, per monitorare comunque tutti gli effetti collaterali che dovessero manifestarsi nell’impiego clinico.

Tutti gli effetti collaterali segnalati nella fase di commercializzazione del farmaco, vengono poi riportati nella scheda tecnica nei paragrafi “effetti indesiderati” e “controindicazioni”.

Briogen: si può prendere insieme ad altri farmaci?

Un altro importante capitolo da non dimenticare per valutare se un farmaco è sicuro o no, è quello delle interazioni con altri farmaci.

Può infatti capitare che un farmaco, di per sé innocuo, diventi pericoloso se associato ad alcuni altri farmaci.

Questo è vero anche per i prodotti erboristici: classico è l’esempio dell’ “Erba di San Giovanni” (Iperico) che interagisce con alcuni farmaci anticoagulanti aumentandone l’efficacia e mettendo quindi il paziente a rischio di emorragie.

Esaminiamo allora quali sono le interazioni possibili di Briogen

Briogen: interazioni

Non sono state segnalate in letteratura nè rilevate nella pratica clinica.


Briogen: posso guidare la macchina se lo prendo?

Un capitolo poco noto e molto sottovalutato è quello degli effetti di un farmaco sui riflessi e quindi sulla capacità di guidare la macchina o di effettuare lavori pericolosi.

Molti farmaci riducono la capacità di reazione, oppure possono causare vertigini o abbassamenti di pressione che possono essere molto pericolosi per chi guida o effettua lavori in cui le capacità fisiche sono importanti: basti pensare agli operai che lavorano su impalcature o che operano su macchinari come presse o forni

E’ sempre bene quindi leggere attentamente questo piccolo ma molto importante paragrafo della Scheda Tecnica del farmaco.

Briogen: effetti sulla guida e sull’uso di macchinari

Non sono note in letteratura e dal monitoraggio finora eseguito, interferenze del BRIOGEN con l’integrità del grado di vigilanza, per cui il prodotto non compromette la guida di autoveicoli e l’uso di macchine che richiedono prontezza di riflessi.

Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco