Citophase: è un farmaco sicuro? Come funziona?

Citophase (Citocromo C Perossidasi): sicurezza e modo d’azione

Citophase (Citocromo C Perossidasi) è un farmaco che serve per curare le seguenti malattie:

Nella terapia delle cheratopatie traumatiche, siano esse di tipo meccanico, chimico o tossico, così come di quelle infiammatorie, nonché di quelle distrofico-degenerative.

Citophase: come funziona?

Ma come funziona Citophase? Qual è il suo esatto meccanismo d’azione? Su quali organi del corpo agisce? Vediamolo insieme.

Farmacodinamica di Citophase

Categoria farmacoterapeutica: altri oftalmologici ATC: S01 XA49

Il principio attivo del prodotto è rappresentato dalla Citocromo-c-perossidasi, enzima che catalizza l’ossidazione del ferrocitocromo c in presenza di acqua ossigenata secondo la reazione:

H2O2 + 2 ferrocitocromo → 2 ferricitocromo + 2 H2O.

L’acqua ossigenata è normalmente presente, a concentrazioni dell’ordine di 20-50 µM, nell’umor acqueo, nel cristallino e nella cornea, dove svolge attività battericida in quanto è parte integrante del processo difensivo naturale contro i microorganismi invasivi.

In alcune situazioni (stati infiammatori, esposizione alle radiazioni di vario tipo o ad agenti chimici), la concentrazione di acqua ossigenata e di altre specie reattive dell’ossigeno (i cosidetti radicali liberi, quale il radicale OH∙e l’anione superossido) aumentano fino a produrre effetti tossici sulle strutture oculari.

La Citocromo-c-perossidasi ha una spiccata azione protettiva nei confronti delle specie reattive dell’ossigeno, in quanto la sua costante di affinità per l’acqua ossigenata è di circa Km = 4.5 x 10-6 M.


Citophase: come si assorbe e si elimina?

Abbiamo visto qual è il meccanismo d’azione di Citophase, ma è altrettanto importante conoscere in quanto tempo viene assorbito dall’organismo per capire quanto tempo il farmaco impiegherà ad agire, attraverso quali vie viene eliminato (ad esempio fegato o reni) per sapere quali organi va ad impegnare e, per ultimo, in quanto tempo viene eliminato per avere idea di quando non avremo più il farmaco nell’organismo.

Tutte queste informazioni sono indicate nel paragrafo “Farmacocinetica” che segue.

Farmacocinetica di Citophase

Prove di farmacocinetica effettuate sia nell’animale che nell’uomo con somministrazione singola e protratta hanno dimostrato che il preparato non viene assorbito dopo assunzione topica.


Citophase: è un farmaco sicuro?

Abbiamo visto come Citophase agisce e come si assorbe e si elimina; ma come facciamo a sapere se Citophase è un farmaco sicuro?

Prima di tutto è necessario leggere quali sono i dati sulla sicurezza che vengono riportati nella scheda tecnica del farmaco.

Si tratta di dati forniti dalla casa produttrice e basati su un certo numero di lavori scientifici eseguiti prima della commercializzazione: si tratta dei cosiddetti “Dati preclinici di sicurezza”, che riportiamo nel prossimo paragrafo.

Citophase: dati sulla sicurezza

La Citocromo-c-perossidasi è priva di effetti tossici sia se ingerita (per in attivazione a livello gastrico), sia se inoculata sperimentalmente per via peritoneale, con DL50 superiore a 16 milioni di UI/Kg.


Dopo la commercializzazione di un farmaco, vengono tuttavia attuate delle misure di controllo dagli organi preposti, per monitorare comunque tutti gli effetti collaterali che dovessero manifestarsi nell’impiego clinico.

Tutti gli effetti collaterali segnalati nella fase di commercializzazione del farmaco, vengono poi riportati nella scheda tecnica nei paragrafi “effetti indesiderati” e “controindicazioni”.

Citophase: si può prendere insieme ad altri farmaci?

Un altro importante capitolo da non dimenticare per valutare se un farmaco è sicuro o no, è quello delle interazioni con altri farmaci.

Può infatti capitare che un farmaco, di per sé innocuo, diventi pericoloso se associato ad alcuni altri farmaci.

Questo è vero anche per i prodotti erboristici: classico è l’esempio dell’ “Erba di San Giovanni” (Iperico) che interagisce con alcuni farmaci anticoagulanti aumentandone l’efficacia e mettendo quindi il paziente a rischio di emorragie.

Esaminiamo allora quali sono le interazioni possibili di Citophase

Citophase: interazioni

Il prodotto non presenta interazioni con i più comuni antibiotici per uso oftalmico, né la sua attività viene da essi influenzata.


Citophase: posso guidare la macchina se lo prendo?

Un capitolo poco noto e molto sottovalutato è quello degli effetti di un farmaco sui riflessi e quindi sulla capacità di guidare la macchina o di effettuare lavori pericolosi.

Molti farmaci riducono la capacità di reazione, oppure possono causare vertigini o abbassamenti di pressione che possono essere molto pericolosi per chi guida o effettua lavori in cui le capacità fisiche sono importanti: basti pensare agli operai che lavorano su impalcature o che operano su macchinari come presse o forni

E’ sempre bene quindi leggere attentamente questo piccolo ma molto importante paragrafo della Scheda Tecnica del farmaco.

Citophase: effetti sulla guida e sull’uso di macchinari

Non pertinente.

Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco