Clobesol: è un farmaco sicuro? Come funziona?

Clobesol (Clobetasolo Propionato): sicurezza e modo d’azione

Clobesol (Clobetasolo Propionato) è un farmaco che serve per curare le seguenti malattie:

Dermatopatie sensibili ai corticosteroidi, specialmente quelle più impegnative e resistenti quali, ad esempio, la psoriasi (esclusa la psoriasi a placche diffusa), gli eczemi recidivanti, il lichen planus ed il lupus eritematoso discoide e tutte le altre condizioni che non rispondono in maniera soddisfacente a steroidi meno attivi.

Il clobetasolo propionato, per le sue caratteristiche terapeutiche, è in grado di risolvere rapidamente anche lesioni dermatologiche resistenti ad altri corticosteroidi. Dopo trattamento con Clobesol, le affezioni dermatologiche recidivanti presentano, di massima, tempi di remissione più lunghi e ricadute di grado meno severo.

Clobesol: come funziona?

Ma come funziona Clobesol? Qual è il suo esatto meccanismo d’azione? Su quali organi del corpo agisce? Vediamolo insieme.

Farmacodinamica di Clobesol

Categoria farmacoterapeutica: Corticosteroidi molto attivi (IV gruppo)

Codice ATC: D07AD01

I corticosteroidi topici agiscono come agenti antinfiammatori attraverso un

meccanismo multiplo volto a inibire le reazioni allergiche di fase ritardata che comprendono diminuzione della densità delle mastcellule, diminuzione della chemiotassi e attivazione degli eosinofili, diminuzione della produzione di citochina da linfociti, monociti, mastcellule e eosinofili e inibizione del metabolismo dell’acido arachidonico.

Effetti farmacodinamici

I corticosteroidi topici hanno proprietà antinfiammatorie, antiprurito e vasocostrittrici.

Clobesol contiene un corticosteroide (clobetasolo propionato), sintetizzato dalle Ricerche del Gruppo GlaxoSmithKline, che ha dimostrato di possedere una elevata attività topica attraverso il "test della vasocostrizione" di McKenzie, confermata in clinica nel corso di numerose sperimentazioni.

L’attività sistemica dello steroide è la seguente:

il clobetasolo propionato è sempre più attivo del betametasone alcool nel test di timolisi nel topo indipendentemente dal veicolo e dalla via di somministrazione; in particolare il composto, rispetto allo standard, è 2 volte più potente per via orale, e 11 volte per via sottocutanea;

il clobetasolo propionato si è dimostrato 5 volte più attivo del betametasone alcool nel test dell’attività anti-granulomatosa nel topo;

nel ratto l’attività antiinfiammatoria del clobetasolo propionato studiata mediante test della timolisi e del granuloma da cotton pellet, è simile o inferiore a quella del betametasone a seconda della via di somministrazione.

Il clobetasolo propionato è privo di attività estrogena, androgena e anabolizzante sia nel topo che nel ratto e di attività antigonadotropica nel ratto.

Il clobetasolo propionato ha dimostrato attività antiestrogena sia nel topo che nel ratto.

Nel coniglio presenta attività progestinica superiore o uguale a quella del progesterone (rispettivamente per via sottocutanea e per via orale); la sua attività è paragonabile a quella del fluocinolone 16-17 acetonide.

L’attività topica è stata studiata nell’uomo mediante il test della vasocostrizione. L’indice di vasocostrizione del clobetasolo propionato è risultato pari a 1869, assumendo uguale a 100 l’attività del fluocinolone acetonide.


Clobesol: come si assorbe e si elimina?

Abbiamo visto qual è il meccanismo d’azione di Clobesol, ma è altrettanto importante conoscere in quanto tempo viene assorbito dall’organismo per capire quanto tempo il farmaco impiegherà ad agire, attraverso quali vie viene eliminato (ad esempio fegato o reni) per sapere quali organi va ad impegnare e, per ultimo, in quanto tempo viene eliminato per avere idea di quando non avremo più il farmaco nell’organismo.

Tutte queste informazioni sono indicate nel paragrafo “Farmacocinetica” che segue.

Farmacocinetica di Clobesol

Assorbimento

I corticosteroidi topici possono essere assorbiti a livello sistemico attraverso la cute integra. Il livello di assorbimento percutaneo dei corticosteroidi topici è determinato da diversi fattori, compreso il veicolo e l’integrità della barriera cutanea. Occlusione, infiammazione e/o altri processi patologici della cute possono anche aumentare l’assorbimento percutaneo.

Nelle prove di assorbimento per via epicutanea nel cane con trattamenti per 10 giorni a dosaggi elevati (0,1 g/kg, corrispondenti in un uomo di 70 kg a 35 mg di principio attivo), non si è avuta modificazione dell’attività surrenalica, valutata determinando i livelli del cortisolo plasmatico.

La variazione della cortisolemia esprime l’eventuale passaggio sistemico: l’entità di tale passaggio è correlata all’estensione della superficie trattata, al grado di alterazione dell’epidermide, alla durata del trattamento.

Si è verificato un picco medio di concentrazione plasmatica di clobetasolo propionato pari a 0,63 nanogrammi/ml in uno studio condotto otto ore dopo la seconda applicazione (13 ore dopo la prima applicazione iniziale) di 30 g di unguento a base di clobetasolo propionato allo 0,05% applicato ad individui normali con la cute sana. Dopo l’applicazione di una seconda dose di 30 g di crema a base di clobetasolo propionato allo 0,05%, i picchi medi delle concentrazioni plasmatiche sono state leggermente superiori rispetto a quelle dell’unguento e si sono verificati 10 ore dopo l’applicazione. In uno studio separato, si sono verificati picchi medi delle concentrazioni plasmatiche di circa 2,3 nanogrammi/ml e 4,6 nanogrammi/ml rispettivamente nei pazienti con psoriasi ed eczema, tre ore dopo una singola applicazione di 25 g di unguento a base di clobetasolo propionato allo 0,05%.

Distribuzione

L’uso di endpoint farmacodinamici per valutare l’esposizione sistemica dei corticosteroidi topici è necessariamente dovuto al fatto che i livelli in circolo sono ben al di sotto del livello di rilevazione.

Metabolismo

Una volta assorbiti attraverso la cute, i corticosteroidi topici sono metabolizzati attraverso vie farmacocinetiche simili a quelle dei corticosteroidi somministrati a livello sistemico. Quest’ultimi sono metabolizzati principalmente a livello epatico.

Eliminazione

I corticosteroidi topici sono eliminati attraverso i reni. Inoltre alcuni corticosteroidi e i loro metaboliti sono eliminati anche attraverso la bile.


Clobesol: è un farmaco sicuro?

Abbiamo visto come Clobesol agisce e come si assorbe e si elimina; ma come facciamo a sapere se Clobesol è un farmaco sicuro?

Prima di tutto è necessario leggere quali sono i dati sulla sicurezza che vengono riportati nella scheda tecnica del farmaco.

Si tratta di dati forniti dalla casa produttrice e basati su un certo numero di lavori scientifici eseguiti prima della commercializzazione: si tratta dei cosiddetti “Dati preclinici di sicurezza”, che riportiamo nel prossimo paragrafo.

Clobesol: dati sulla sicurezza

Carcinogenesi/Mutagenesi Carcinogenesi

Non sono stati eseguiti studi a lungo termine sugli animali per valutare il

potenziale carcinogenico del clobetasolo propionato topico.

Genotossicità

Il clobetasolo propionato non ha dimostrato di essere mutagenico in una serie di saggi in vitro di cellule batteriche.

Tossicologia riproduttiva Fertilità

Non è stato valutato nell’animale l’effetto del clobetasolo propionato topico sulla fertilità.

Gravidanza

La somministrazione sottocutanea di clobetasolo propionato nei topi (?100 microgrammi/kg/giorno), nei ratti (400 microgrammi/kg/giorno) o nei conigli (da 1 a 10 microgrammi/kg/giorno) durante la gravidanza hanno comportato anormalità del feto inclusa palatoschisi.


Dopo la commercializzazione di un farmaco, vengono tuttavia attuate delle misure di controllo dagli organi preposti, per monitorare comunque tutti gli effetti collaterali che dovessero manifestarsi nell’impiego clinico.

Tutti gli effetti collaterali segnalati nella fase di commercializzazione del farmaco, vengono poi riportati nella scheda tecnica nei paragrafi “effetti indesiderati” e “controindicazioni”.

Clobesol: si può prendere insieme ad altri farmaci?

Un altro importante capitolo da non dimenticare per valutare se un farmaco è sicuro o no, è quello delle interazioni con altri farmaci.

Può infatti capitare che un farmaco, di per sé innocuo, diventi pericoloso se associato ad alcuni altri farmaci.

Questo è vero anche per i prodotti erboristici: classico è l’esempio dell’ “Erba di San Giovanni” (Iperico) che interagisce con alcuni farmaci anticoagulanti aumentandone l’efficacia e mettendo quindi il paziente a rischio di emorragie.

Esaminiamo allora quali sono le interazioni possibili di Clobesol

Clobesol: interazioni


Clobesol: posso guidare la macchina se lo prendo?

Un capitolo poco noto e molto sottovalutato è quello degli effetti di un farmaco sui riflessi e quindi sulla capacità di guidare la macchina o di effettuare lavori pericolosi.

Molti farmaci riducono la capacità di reazione, oppure possono causare vertigini o abbassamenti di pressione che possono essere molto pericolosi per chi guida o effettua lavori in cui le capacità fisiche sono importanti: basti pensare agli operai che lavorano su impalcature o che operano su macchinari come presse o forni

E’ sempre bene quindi leggere attentamente questo piccolo ma molto importante paragrafo della Scheda Tecnica del farmaco.

Clobesol: effetti sulla guida e sull’uso di macchinari

Non sono stati eseguiti studi per investigare l’effetto di clobetasolo propionato sulla capacità di guidare veicoli e di usare macchinari. Non sarebbe previsto un effetto negativo su tali attività considerato il profilo degli effetti indesiderati del clobetasolo propionato topico.

Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco