Condyline: è un farmaco sicuro? Come funziona?

Condyline 0,5% soluzione cutanea (Podofillotossina): sicurezza e modo d’azione

Condyline 0,5% soluzione cutanea (Podofillotossina) è un farmaco che serve per curare le seguenti malattie:

Trattamento topico di condilomi acuminati esterni.

Condyline 0,5% soluzione cutanea: come funziona?

Ma come funziona Condyline 0,5% soluzione cutanea? Qual è il suo esatto meccanismo d’azione? Su quali organi del corpo agisce? Vediamolo insieme.

Farmacodinamica di Condyline 0,5% soluzione cutanea

La podofillotossina, principio attivo del Condyline, appartiene chimicamente al gruppo dei lignani. Codice ATC: D06BB04.

Essa è il componente terapeutico principale della podofillina dalla quale viene ottenuta mediante un particolare processo estrattivo che assicura un alto grado di purezza e di standardizzazione del prodotto. La podofillotossina è dotata di una spiccata attività antimitotica e citolitica che induce rapidamente la necrosi dei condilomi acuminati. La attività della podofillotossina si esplica in maniera più rapida ed efficace rispetto a quella della podofillina per il suo elevato grado di purezza e di standardizzazione. Ciò consente la somministrazione di dosi appropriate con minor rischio di effetti collaterali e rende possibile il trattamento domiciliare del paziente con elevate percentuali di guarigione.


Condyline 0,5% soluzione cutanea: come si assorbe e si elimina?

Abbiamo visto qual è il meccanismo d’azione di Condyline 0,5% soluzione cutanea, ma è altrettanto importante conoscere in quanto tempo viene assorbito dall’organismo per capire quanto tempo il farmaco impiegherà ad agire, attraverso quali vie viene eliminato (ad esempio fegato o reni) per sapere quali organi va ad impegnare e, per ultimo, in quanto tempo viene eliminato per avere idea di quando non avremo più il farmaco nell’organismo.

Tutte queste informazioni sono indicate nel paragrafo “Farmacocinetica” che segue.

Farmacocinetica di Condyline 0,5% soluzione cutanea

Studi di farmacocinetica con podofillotossina marcata sono stati effettuati in topi sani e portatori di tumori. Dopo 4 ore dalla somministrazione sottocutanea, la maggior parte della radioattività era equamente distribuita fra intestino e urine mentre solo tracce erano presenti nel fegato, nella colecisti e nei reni nonché nel cervello, nella corteccia surrenale e nei testicoli. Nei topi portatori di sarcoma 180 la maggior parte della radioattività venne ritrovata nelle urine.

L’eliminazione della podofillotossina fu molto più rapida in questi ultimi animali. Il tumore non conteneva una quantità significativa di radioattività. I livelli di radioattività recuperata dalle urine risultarono di gran lunga inferiori in topi portatori di carcinoma da ascite di Ehrlich. In tutti gli animali trattati una concentrazione di radioattività relativamente elevata venne trovata nella bile che, con l’emuntorio renale, sembra essere la via più importante di escrezione della podofillotossina e dei suoi metaboliti.

Nel corso di studi sull’assorbimento percutaneo in pazienti trattati con podofillotossina 0,5% applicata a dose di 0,01-0,05 ml per 3 giorni, non è stato possibile rilevare il farmaco nel siero nella ½-1 ora successiva all’applicazione.

Impiegando dosi di 0,1 ml (su condilomi con area totale > 4 cm2), i livelli serici di podofillotossina risultarono < 5 ng/ml dopo 1-2 ore e < 3 ng/ml dopo 4 ore.

Con una dose di 0,15 ml i livelli serici risultarono all’incirca uguali, mentre in 5 pazienti, 12 ore dopo l’applicazione erano ? 1 ng/ml.

In pazienti trattati con 0,1-1,5 ml per lesioni molto estese, i livelli massimi dopo 1-12 ore erano di 1-17 ng/ml. Tuttavia, è stato dimostrato che nella pratica clinica raramente sono necessarie quantità di soluzione maggiori di 0,1 ml. Una clearance relativamente lunga dopo l’applicazione, 2 volte al dì, di 0,1 ml di soluzione 0,5% può indicare che la distribuzione avviene secondo un modello a 2 compartimenti. Dagli studi effettuati si può estrapolare una emivita serica da 1 a 4½ ore. Non è stato osservato accumulo di podofillotossina.


Condyline 0,5% soluzione cutanea: è un farmaco sicuro?

Abbiamo visto come Condyline 0,5% soluzione cutanea agisce e come si assorbe e si elimina; ma come facciamo a sapere se Condyline 0,5% soluzione cutanea è un farmaco sicuro?

Prima di tutto è necessario leggere quali sono i dati sulla sicurezza che vengono riportati nella scheda tecnica del farmaco.

Si tratta di dati forniti dalla casa produttrice e basati su un certo numero di lavori scientifici eseguiti prima della commercializzazione: si tratta dei cosiddetti “Dati preclinici di sicurezza”, che riportiamo nel prossimo paragrafo.

Condyline 0,5% soluzione cutanea: dati sulla sicurezza

Tossicità acuta

Studi di tossicità acuta hanno dimostrato che la somministrazione orale di una dose singola di podofillotossina inferiore a 25 mg/Kg, nel ratto e nel topo, non è tossica.

La tossicità acuta della podofillotossina è stata studiata su numerose specie animali e per diverse vie di somministrazione.

La DL50 è nel topo di 40 mg/Kg (via orale), da 19 a 33 mg/Kg per via endoperitoneale, di 31 mg/Kg per via sottocutanea e di 4,6 mg/Kg per via endovenosa; nel ratto è di 14 mg/Kg per via sottocutanea, di 3 mg/Kg per via intramuscolare e di 15 mg/Kg per via endoperitoneale; nel coniglio 5 mg/Kg per via endovenosa; nel cane per via sottocutanea da 10 a 30 mg a seconda del peso corporeo.

Studi di tossicità acuta per applicazione epicutanea prolungata per 24 ore (limit tests) di Condyline alla dose di 2 ml/Kg di peso corporeo (corrispondente a podofillotossina 10 mg/Kg), sul dorso rasato di topi e di ratti (in questi ultimi sotto occlusione), hanno dimostrato che il prodotto non esplica tossicità sistemica.

Studi di tossicità subacuta o cronica

In seguito all’applicazione epicutanea nel topo, due volte alla settimana per 74 settimane, di una soluzione di podofillotossina 2,5% in glicole polietilenico, su un’area dorsale di 2,5 cm2, è risultato che, dopo 29 settimane di trattamento, il numero di decessi era pari a 0/25, dopo 50 settimane era pari a 5/25 e dopo 74 settimane saliva a 12/25 (48%).

Il dosaggio impiegato fu di 50 µl, equivalente a ca.1,25 mg per topo.

Considerandone il peso corporeo pari a 20 g, la dose topica usata equivale a 62,5 mg/Kg.

Nell’uomo, il Condyline 0,5% è stato applicato in dosi di circa 10-100 µl, equivalenti a 0,0007-0,007 mg/Kg. Poiché il Condyline è un prodotto per uso topico, è stato eseguito il "maximization test" di Magnusson Klingman su cavie usando nella fase di induzione podofillotossina 0,5% in glicole propilenico e soluzioni da 0,01% a 0,5% nella fase di scatenamento.

Il test di provocazione con concentrazioni 0,1% e 0,5% indusse una reazione irritativa non allergica. In nessun esperimento si ebbero reazioni allergiche.

L’effetto irritativo topico dopo applicazioni ripetute (2 volte al giorno per 10 giorni) di soluzioni allo 0,01%, 0,05%, 0,1% e 0,5% di podofillotossina in etanolo al 70% è stato studiato nei conigli (contro un gruppo di controllo trattato con solo etanolo al 70%), sia misurando lo spessore della plica cutanea che valutando visivamente parametri come eritema, essudazione e presenza di croste.

I risultati hanno dimostrato una correlazione lineare fra l’aumento della concentrazione di podofillotossina e l’aumento dello spessore della plica nonché una relazione esponenziale fra l’aumento della concentrazione del farmaco e la risposta cutanea.

La podofillotossina è embriotossica mentre non esplica attività carcinogenetica né mutagena.


Dopo la commercializzazione di un farmaco, vengono tuttavia attuate delle misure di controllo dagli organi preposti, per monitorare comunque tutti gli effetti collaterali che dovessero manifestarsi nell’impiego clinico.

Tutti gli effetti collaterali segnalati nella fase di commercializzazione del farmaco, vengono poi riportati nella scheda tecnica nei paragrafi “effetti indesiderati” e “controindicazioni”.

Condyline 0,5% soluzione cutanea: si può prendere insieme ad altri farmaci?

Un altro importante capitolo da non dimenticare per valutare se un farmaco è sicuro o no, è quello delle interazioni con altri farmaci.

Può infatti capitare che un farmaco, di per sé innocuo, diventi pericoloso se associato ad alcuni altri farmaci.

Questo è vero anche per i prodotti erboristici: classico è l’esempio dell’ “Erba di San Giovanni” (Iperico) che interagisce con alcuni farmaci anticoagulanti aumentandone l’efficacia e mettendo quindi il paziente a rischio di emorragie.

Esaminiamo allora quali sono le interazioni possibili di Condyline 0,5% soluzione cutanea

Condyline 0,5% soluzione cutanea: interazioni

Non usare Condyline in corso di terapia con prodotti contenenti podofillina.


Condyline 0,5% soluzione cutanea: posso guidare la macchina se lo prendo?

Un capitolo poco noto e molto sottovalutato è quello degli effetti di un farmaco sui riflessi e quindi sulla capacità di guidare la macchina o di effettuare lavori pericolosi.

Molti farmaci riducono la capacità di reazione, oppure possono causare vertigini o abbassamenti di pressione che possono essere molto pericolosi per chi guida o effettua lavori in cui le capacità fisiche sono importanti: basti pensare agli operai che lavorano su impalcature o che operano su macchinari come presse o forni

E’ sempre bene quindi leggere attentamente questo piccolo ma molto importante paragrafo della Scheda Tecnica del farmaco.

Condyline 0,5% soluzione cutanea: effetti sulla guida e sull’uso di macchinari

Il prodotto non compromette la capacità di guidare e l’uso di macchine.

Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco