Dymista: è un farmaco sicuro? Come funziona?

Dymista 137 mcg/50 mcg per erogazione spray nasale, sospe (Azelastina Cloridrato + Fluticasone Propionato): sicurezza e modo d’azione

Dymista 137 mcg/50 mcg per erogazione spray nasale, sospe (Azelastina Cloridrato + Fluticasone Propionato) è un farmaco che serve per curare le seguenti malattie:

Sollievo dai sintomi della rinite allergica stagionale e perenne da moderata a grave, quando la monoterapia con antistaminico o glucocorticoide per via intranasale non è ritenuta sufficiente.

Dymista 137 mcg/50 mcg per erogazione spray nasale, sospe: come funziona?

Ma come funziona Dymista 137 mcg/50 mcg per erogazione spray nasale, sospe? Qual è il suo esatto meccanismo d’azione? Su quali organi del corpo agisce? Vediamolo insieme.

Farmacodinamica di Dymista 137 mcg/50 mcg per erogazione spray nasale, sospe

Categoria farmacoterapeutica: decongestionanti e altre preparazioni nasali per uso topico, associazioni di corticosteroidi/fluticasone, codice ATC: R01AD58.

Meccanismo d’azione ed effetti farmacodinamici

Dymista contiene azelastina cloridrato e fluticasone propionato, che hanno meccanismi d’azione differenti e mostrano effetti sinergici in termini di miglioramento dei sintomi di rinite allergica e rinocongiuntivite.

Fluticasone propionato

Fluticasone propionato è un corticosteroide trifluorurato sintetico che possiede un’affinità particolarmente elevata per il recettore dei glucocorticoidi e ha una potente azione antinfiammatoria, 3-5 volte più potente di quella del desametasone in base a studi di espressione genica e di binding su recettore glucocorticoide umano clonato.

Azelastina cloridrato

Azelastina, un derivato dello ftalazinone, è classificata come agente antiallergico potente e ad azione prolungata, con attività selettiva H1

-antagonista e proprietà antinfiammatorie e di stabilizzazione dei mastociti. Dati ottenuti da studi in vivo (preclinici) e in vitro, mostrano che azelastina inibisce la sintesi o il rilascio dei mediatori chimici responsabili delle reazioni allergiche precoci e tardive, come leucotrieni, istamina, fattore di attivazione piastrinica (platelet-activating factor – PAF) e serotonina.

Entro 15 minuti dalla somministrazione è stato osservato un sollievo dai sintomi allergici nasali.

Dymista

In 4 studi clinici condotti in adulti e adolescenti con rinite allergica, un’erogazione di Dymista in ciascuna narice due volte al giorno ha ridotto i sintomi nasali in modo significativo (inclusi rinorrea, congestione nasale, starnuti e prurito nasale), rispetto a placebo, azelastina cloridrato e fluticasone propionato in monosomministrazione. Dymista ha ridotto in modo significativo i sintomi oculari (compresi prurito, formazione di lacrime/lacrimazione e arrossamento) e migliorato la qualità di vita dei pazienti correlata alla patologia (Rhinoconjunctivitis Quality of Life Questionnaire – RQLQ) in tutti i 4 studi.

Con Dymista si è ottenuto un miglioramento sostanziale della sintomatologia (riduzione del 50% della gravità dei sintomi nasali) entro un periodo di tempo significativamente minore (di 3 o più giorni) rispetto a uno spray nasale in commercio a base di fluticasone propionato. La maggiore efficacia di Dymista rispetto allo spray nasale a base di fluticasone propionato è stata mantenuta nel corso di un intero studio, condotto in pazienti con rinite allergica persistente cronica e rinite non allergica/vasomotoria, della durata di un anno.


Dymista 137 mcg/50 mcg per erogazione spray nasale, sospe: come si assorbe e si elimina?

Abbiamo visto qual è il meccanismo d’azione di Dymista 137 mcg/50 mcg per erogazione spray nasale, sospe, ma è altrettanto importante conoscere in quanto tempo viene assorbito dall’organismo per capire quanto tempo il farmaco impiegherà ad agire, attraverso quali vie viene eliminato (ad esempio fegato o reni) per sapere quali organi va ad impegnare e, per ultimo, in quanto tempo viene eliminato per avere idea di quando non avremo più il farmaco nell’organismo.

Tutte queste informazioni sono indicate nel paragrafo “Farmacocinetica” che segue.

Farmacocinetica di Dymista 137 mcg/50 mcg per erogazione spray nasale, sospe

Assorbimento

Dopo la somministrazione intranasale di due erogazioni per narice (548 mcg di azelastina cloridrato e 200 mcg di fluticasone propionato) di Dymista, la concentrazione plasmatica media di picco (± deviazione standard) (Cmax

) era 194,5 ± 74,4 pg/mL per azelastina e 10,3 ± 3,9 pg/mL per fluticasone propionato e l’area sottesa dalla curva (AUC) era 4217 ± 2618 pg/mL*hr per azelastina e 97,7 ± 43,1 pg/mL*hr per fluticasone propionato. Il tempo medio per raggiungere la concentrazione massima (t max

) dopo singola dose era di 0,5 ore per azelastina e di 1,0 ore per fluticasone propionato.

L’esposizione sistemica a fluticasone propionato era aumentata ~50% con Dymista rispetto allo spray nasale in commercio a base di fluticasone propionato. L’esposizione sistemica ad azelastina con Dymista era equivalente a quella di uno spray nasale in commercio a base di azelastina. Non sono state riscontrate evidenze di interazioni farmacocinetiche fra azelastina cloridrato e fluticasone propionato.

Distribuzione

Fluticasone propionato presenta un ampio volume di distribuzione allo steady-state (approssimativamente 318 litri). Il legame con le proteine plasmatiche è del 91%.

Il volume di distribuzione di azelastina è elevato e altamente indicativo di una distribuzione prevalente nei tessuti periferici. Il legame proteico è dell’80-90%. Entrambi i farmaci hanno inoltre un’ampia finestra terapeutica: è pertanto improbabile che si sviluppino reazioni di spiazzamento del farmaco.

Biotrasformazione

Eliminazione

La velocità di eliminazione di fluticasone propionato, somministrato per via endovenosa, è lineare in tutto l’intervallo di dosaggio da 250 a 1.000 microgrammi ed è caratterizzata da una clearance plasmatica elevata (CL=1,1 l/min). Le concentrazioni plasmatiche di picco vengono ridotte di circa il 98% entro 3-4 ore e solo concentrazioni plasmatiche basse sono state associate all’emivita terminale di 7,8 ore. La clearance renale di fluticasone propionato è trascurabile (<0,2%) e inferiore al 5% come metabolita acido carbossilico. La principale via di eliminazione è l’escrezione di fluticasone propionato e dei suoi metaboliti nella bile.

Le emivite di eliminazione plasmatica, dopo singola dose di azelastina, sono di circa 20-25 ore per azelastina e 45 ore per il metabolita terapeuticamente attivo N-desmetil azelastina. L’escrezione avviene principalmente attraverso le feci. L’escrezione prolungata di piccole quantità della dose nelle feci, indica la possibilità di un certo grado di circolazione enteroepatica.


Dymista 137 mcg/50 mcg per erogazione spray nasale, sospe: è un farmaco sicuro?

Abbiamo visto come Dymista 137 mcg/50 mcg per erogazione spray nasale, sospe agisce e come si assorbe e si elimina; ma come facciamo a sapere se Dymista 137 mcg/50 mcg per erogazione spray nasale, sospe è un farmaco sicuro?

Prima di tutto è necessario leggere quali sono i dati sulla sicurezza che vengono riportati nella scheda tecnica del farmaco.

Si tratta di dati forniti dalla casa produttrice e basati su un certo numero di lavori scientifici eseguiti prima della commercializzazione: si tratta dei cosiddetti “Dati preclinici di sicurezza”, che riportiamo nel prossimo paragrafo.

Dymista 137 mcg/50 mcg per erogazione spray nasale, sospe: dati sulla sicurezza

Fluticasone propionato

I risultati degli studi di tossicologia generale sono simili a quelli osservate con altri glucocorticoidi e sono associati a un’attività farmacologica esacerbata. Tali risultati non sono probabilmente rilevanti per l’uomo, date le dosi inalatorie raccomandate, che comportano un’esposizione sistemica minima. Non sono stati osservati effetti genotossici di fluticasone propionato in test convenzionali di genotossicità. Inoltre, in studi

della durata di due anni con somministrazione inalatoria condotti in ratti e topi non sono segnalati aumenti farmaco-correlati dell’incidenza di tumori.

Negli studi sugli animali, i glucocorticoidi hanno dimostrato di indurre malformazioni, compresi palatoschisi e ritardo nella crescita intrauterina. Anche questi risultati non sono probabilmente rilevanti per l’uomo, date le dosi inalatorie raccomandate, che comportano un’esposizione sistemica minima (vedere paragrafo 5.2).

Azelastina cloridrato

Azelastina cloridrato non ha evidenziato alcun potenziale di sensibilizzazione nelle cavie. Azelastina non ha mostrato alcuna genotossicità in una serie di test in vitro e in vivo, né alcun potenziale cancerogeno in ratti o topi. In esemplari maschio e femmina di ratto, azelastina somministrata a dosi orali superiori a 3 mg/kg/die ha causato una riduzione dose-correlata dell’indice di fertilità. Nessuna alterazione farmaco- correlata è stata individuata negli organi riproduttivi degli esemplari maschi o femmine durante gli studi di tossicità cronica; si sono tuttavia verificati effetti embriotossici e teratogeni in ratti, topi e conigli, solo a dosi tossiche per la madre (ad esempio, sono state osservate malformazioni scheletriche in ratti e topi a dosi di 68,6 mg/kg/die).

Dymista

Studi di tossicità intranasale a dosi ripetute in ratti per un periodo massimo di 90 giorni e in cani per 14 giorni con Dymista, non hanno rivelato alcun nuovo evento avverso rispetto ai singoli componenti.


Dopo la commercializzazione di un farmaco, vengono tuttavia attuate delle misure di controllo dagli organi preposti, per monitorare comunque tutti gli effetti collaterali che dovessero manifestarsi nell’impiego clinico.

Tutti gli effetti collaterali segnalati nella fase di commercializzazione del farmaco, vengono poi riportati nella scheda tecnica nei paragrafi “effetti indesiderati” e “controindicazioni”.

Dymista 137 mcg/50 mcg per erogazione spray nasale, sospe: si può prendere insieme ad altri farmaci?

Un altro importante capitolo da non dimenticare per valutare se un farmaco è sicuro o no, è quello delle interazioni con altri farmaci.

Può infatti capitare che un farmaco, di per sé innocuo, diventi pericoloso se associato ad alcuni altri farmaci.

Questo è vero anche per i prodotti erboristici: classico è l’esempio dell’ “Erba di San Giovanni” (Iperico) che interagisce con alcuni farmaci anticoagulanti aumentandone l’efficacia e mettendo quindi il paziente a rischio di emorragie.

Esaminiamo allora quali sono le interazioni possibili di Dymista 137 mcg/50 mcg per erogazione spray nasale, sospe

Dymista 137 mcg/50 mcg per erogazione spray nasale, sospe: interazioni

Fluticasone propionato

Azelastina cloridrato

Non sono stati effettuati studi specifici di interazione con azelastina cloridrato spray nasale. Sono stati effettuati studi di interazione a dosi orali elevate. Essi non hanno tuttavia alcuna rilevanza per azelastina spray nasale, poiché le dosi inalatorie raccomandate determinano un’esposizione sistemica notevolmente inferiore. Occorre tuttavia prestare attenzione, quando si somministra azelastina cloridrato a pazienti che assumono contemporaneamente sedativi o farmaci che agiscono sul sistema nervoso centrale, poiché è possibile che l’effetto sedativo venga potenziato. Anche l’alcool può esacerbare questo effetto (vedere paragrafo 4.7).


Dymista 137 mcg/50 mcg per erogazione spray nasale, sospe: posso guidare la macchina se lo prendo?

Un capitolo poco noto e molto sottovalutato è quello degli effetti di un farmaco sui riflessi e quindi sulla capacità di guidare la macchina o di effettuare lavori pericolosi.

Molti farmaci riducono la capacità di reazione, oppure possono causare vertigini o abbassamenti di pressione che possono essere molto pericolosi per chi guida o effettua lavori in cui le capacità fisiche sono importanti: basti pensare agli operai che lavorano su impalcature o che operano su macchinari come presse o forni

E’ sempre bene quindi leggere attentamente questo piccolo ma molto importante paragrafo della Scheda Tecnica del farmaco.

Dymista 137 mcg/50 mcg per erogazione spray nasale, sospe: effetti sulla guida e sull’uso di macchinari

Dymista altera in modo trascurabile la capacità di guidare veicoli e di usare macchinari.

In casi isolati, durante l’uso di Dymista, possono manifestarsi affaticamento, stanchezza, spossatezza, capogiri o debolezza, causati anche dalla malattia stessa. In questi casi, la capacità di guidare veicoli e usare macchinari può essere compromessa. L’alcool può potenziare questo effetto.

Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco