Endolucinbeta: è un farmaco sicuro? Come funziona?

Endolucinbeta (Lutezio-177 Cloruro): sicurezza e modo d’azione

Endolucinbeta (Lutezio-177 Cloruro) è un farmaco che serve per curare le seguenti malattie:

EndolucinBeta è un precursore radiofarmaceutico. Non è destinato all’uso diretto nei pazienti. Deve essere utilizzato esclusivamente per la marcatura radioattiva di molecole carrier che siano state specificamente sviluppate e autorizzate per la marcatura con lutezio (177Lu) cloruro.

Endolucinbeta: come funziona?

Ma come funziona Endolucinbeta? Qual è il suo esatto meccanismo d’azione? Su quali organi del corpo agisce? Vediamolo insieme.

Farmacodinamica di Endolucinbeta

Categoria farmacoterapeutica: altri radiofarmaci terapeutici, codice ATC: V10X

Le proprietà farmacodinamiche dei medicinali marcati con lutezio (177Lu) preparati mediante marcatura radioattiva con EndolucinBeta, prima della somministrazione, dipendono dalla natura del medicinale da marcare. Consultare il riassunto delle caratteristiche del prodotto/foglio illustrativo dello specifico medicinale da marcare.

Il lutezio (177Lu) emette particelle beta di energia massima moderata (0,498 MeV) con una penetrazione tissutale massima di circa 2 mm. Il lutezio (177Lu) genera inoltre raggi gamma di bassa energia, il che permette di eseguire studi scintigrafici, dosimetrici e di biodistribuzione con gli stessi medicinali marcati con lutezio (177Lu).

Popolazione pediatrica

L’Agenzia europea dei medicinali ha previsto l’esonero dall’obbligo di presentare i risultati degli studi con EndolucinBeta in tutti i sottogruppi della popolazione pediatrica perché il medicinale specifico non rappresenta un beneficio terapeutico significativo rispetto ai trattamenti esistenti per i pazienti pediatrici. L’esonero, tuttavia, non si estende a usi diagnostici o terapeutici del prodotto quando è collegato a una molecola carrier (vedere paragrafo 4.2 per informazioni sull’uso pediatrico).


Endolucinbeta: come si assorbe e si elimina?

Abbiamo visto qual è il meccanismo d’azione di Endolucinbeta, ma è altrettanto importante conoscere in quanto tempo viene assorbito dall’organismo per capire quanto tempo il farmaco impiegherà ad agire, attraverso quali vie viene eliminato (ad esempio fegato o reni) per sapere quali organi va ad impegnare e, per ultimo, in quanto tempo viene eliminato per avere idea di quando non avremo più il farmaco nell’organismo.

Tutte queste informazioni sono indicate nel paragrafo “Farmacocinetica” che segue.

Farmacocinetica di Endolucinbeta

Le proprietà farmacocinetiche dei medicinali marcati con lutezio (177Lu) preparati mediante marcatura radioattiva con EndolucinBeta, prima della somministrazione, dipendono dalla natura del medicinale da marcare.

Distribuzione dopo la somministrazione endovenosa accidentale di lutezio (177Lu) cloruro

Nei ratti maschi e femmine, dopo la somministrazione endovenosa, il lutezio (177Lu) cloruro viene eliminato rapidamente dal sangue: 5 minuti dopo l’iniezione, nel sangue si rileva solo l’1,52 %

dell’attività iniettata (%ID) (tale valore corrisponde a una %ID/g dello 0,08 %) e un’ora dopo la dose non si rileva più alcuna attività al di sopra dei livelli di base. Il lutezio (177Lu) cloruro è distribuito principalmente nel fegato, nella milza e nelle ossa. Dopo un’ora è presente nel fegato il 9,56 % dell’attività iniettata per grammo (%ID/g), mentre il 5,26 % di %ID/g si trova nella milza. Nelle ossa il contenuto aumenta da una %ID/g dello 0,01 % dopo 5 minuti a una %ID/g dello 0,23 % dopo 12 ore. Nei successivi 28 giorni si osserva un’ulteriore captazione del lutezio (177Lu) nelle ossa, compensata in parte dalla decadenza radioattiva. Considerando che il lutezio (177Lu) ha un’emivita radioattiva di 6,647 giorni, la radioattività residua nelle ossa dopo 28 giorni è solo di una %ID/g dello 0,06 % circa. L’eliminazione fecale e urinaria è lenta. In seguito all’escrezione e alla decadenza radioattiva, la radioattività complessiva residua nell’organismo dopo 28 giorni è pari all’1,8 % circa della dose iniettata.


Endolucinbeta: è un farmaco sicuro?

Abbiamo visto come Endolucinbeta agisce e come si assorbe e si elimina; ma come facciamo a sapere se Endolucinbeta è un farmaco sicuro?

Prima di tutto è necessario leggere quali sono i dati sulla sicurezza che vengono riportati nella scheda tecnica del farmaco.

Si tratta di dati forniti dalla casa produttrice e basati su un certo numero di lavori scientifici eseguiti prima della commercializzazione: si tratta dei cosiddetti “Dati preclinici di sicurezza”, che riportiamo nel prossimo paragrafo.

Endolucinbeta: dati sulla sicurezza

Le proprietà tossicologiche dei medicinali marcati con lutezio (177Lu) preparati mediante marcatura radioattiva con EndolucinBeta, prima della somministrazione, dipendono dalla natura del medicinale da marcare.

La tossicità del lutezio cloruro non radioattivo è stata studiata in diversi mammiferi utilizzando differenti vie di somministrazione. Per via intraperitoneale, la DL50 è pari a circa 315 mg/kg nei topi. Nei gatti non sono stati osservati effetti farmacologici sulle funzioni respiratorie e cardiovascolari con una dose endovenosa massima cumulativa di 10 mg/kg. Una dose elevata di 10 GBq di 177Lu cloruro contiene 2,4 µg di lutezio, corrispondente a una dose umana di 0,034 µg/kg, ossia circa 7 ordini di grandezza inferiore rispetto alla DL50 intraperitoneale riscontrata nei topi e oltre 5 rispetto alla NOEL osservata nei gatti. Pertanto si può escludere la tossicità degli ioni metallici di lutezio nei medicinali marcati con EndolucinBeta (177Lu).


Dopo la commercializzazione di un farmaco, vengono tuttavia attuate delle misure di controllo dagli organi preposti, per monitorare comunque tutti gli effetti collaterali che dovessero manifestarsi nell’impiego clinico.

Tutti gli effetti collaterali segnalati nella fase di commercializzazione del farmaco, vengono poi riportati nella scheda tecnica nei paragrafi “effetti indesiderati” e “controindicazioni”.

Endolucinbeta: si può prendere insieme ad altri farmaci?

Un altro importante capitolo da non dimenticare per valutare se un farmaco è sicuro o no, è quello delle interazioni con altri farmaci.

Può infatti capitare che un farmaco, di per sé innocuo, diventi pericoloso se associato ad alcuni altri farmaci.

Questo è vero anche per i prodotti erboristici: classico è l’esempio dell’ “Erba di San Giovanni” (Iperico) che interagisce con alcuni farmaci anticoagulanti aumentandone l’efficacia e mettendo quindi il paziente a rischio di emorragie.

Esaminiamo allora quali sono le interazioni possibili di Endolucinbeta

Endolucinbeta: interazioni

Non sono stati effettuati studi di interazione di lutezio (177Lu) cloruro con altri medicinali.

Per informazioni riguardanti le interazioni associate con l’uso di medicinali marcati con

lutezio (177Lu), vedere il riassunto delle caratteristiche del prodotto/foglio illustrativo del prodotto da marcare.


Endolucinbeta: posso guidare la macchina se lo prendo?

Un capitolo poco noto e molto sottovalutato è quello degli effetti di un farmaco sui riflessi e quindi sulla capacità di guidare la macchina o di effettuare lavori pericolosi.

Molti farmaci riducono la capacità di reazione, oppure possono causare vertigini o abbassamenti di pressione che possono essere molto pericolosi per chi guida o effettua lavori in cui le capacità fisiche sono importanti: basti pensare agli operai che lavorano su impalcature o che operano su macchinari come presse o forni

E’ sempre bene quindi leggere attentamente questo piccolo ma molto importante paragrafo della Scheda Tecnica del farmaco.

Endolucinbeta: effetti sulla guida e sull’uso di macchinari

Gli effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull’uso di macchinari dopo il trattamento con medicinali marcati con lutezio (177Lu) sono riportati nel riassunto delle caratteristiche del prodotto/foglio illustrativo del prodotto da marcare.

Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco