Epiestrol: è un farmaco sicuro? Come funziona?

Epiestrol (Estradiolo): sicurezza e modo d’azione

Epiestrol (Estradiolo) è un farmaco che serve per curare le seguenti malattie: EPIESTROL 25, 50, 100

Terapia ormonale sostitutiva (TOS) dei sintomi derivanti da deficienza estrogenica in donne ad almeno 6 mesi dall’ultima mestruazione.
EPIESTROL 50, 100

Terapia di seconda scelta per la prevenzione dell’osteoporosi in donne in postmenopausa, ad alto rischio di future fratture che presentano intolleranze o controindicazioni specifiche ad altri farmaci autorizzati per la prevenzione dell’osteoporosi (Vedere paragrafo 4.4 Avvertenze specìalì e precauzìonì dì ìmpìego).
L’esperienza in donne al di sopra dei 65 anni di età è limitata.

Epiestrol: come funziona?

Ma come funziona Epiestrol? Qual è il suo esatto meccanismo d’azione? Su quali organi del corpo agisce? Vediamolo insieme.

Farmacodinamica di Epiestrol

Categoria farmacoterapeutica: Estrogeni naturali e semisintetici, non associati

ATC: G03CA03

Il principio attivo 17-?-estradiolo sintetico è chimicamente e biologicamente identico all’estradiolo endogeno umano. Sostituisce la perdita di produzione estrogenica nelle donne in menopausa ed allevia i sintomi menopausali. Gli estrogeni prevengono la perdita di tessuto osseo che segue la menopausa e l’ovariectonia.

Informazioni fornite dagli studi clinici

Alleviamento dei sintomi di deficienza estrogenica e profilo di sanguinamento.

Somministrazione ciclica o sequenziale

Il sollievo dei sintomi menopausali è stato ottenuto durante le prime settimane di trattamento.

Con la terapia sequenziale, regolare sanguinamento vaginale si è verificato nel 60- 90% delle donne e ha avuto una durata media di 3-4 giorni. Il sanguinamento da sospensione è iniziato solitamente dopo l’ultima pillola della fase progestinica. Sanguinamento da rottura e/o spotting sono comparsi nel 10-20% delle donne durante i primi tre mesi di terapia.

Somministrazione continua combinata

Si verificava amenorrea nel 90% delle donne durante i primi tre mesi di trattamento.

Prevenzione dell’osteoporosi

La deficienza estrogenica nella menopausa è associata con un aumento di ricambio osseo ed un declino della massa ossea. L’effetto degli estrogeni sulla densità minerale ossea è dose-dipendente. La protezione sembra essere efficace per tutta la durata del trattamento.

Dopo la sospensione della TOS, la perdita di massa ossea è simile a quella in donne non trattate. I risultati dello studio WHI è di metanalisi di altri studi clinici indicano che l’uso corrente della TOS, da sola o in combinazione con un progestinico, riduce il rischio di frattura dell’anca, delle vertebre e altre fratture osteoporotiche, principalmente nelle donne in buona salute.

La TOS previene le fratture nelle donne aventi bassa densità ossea e/o osteoporosi conclamata, anche se l’evidenza di ciò è limitata.

In studi clinici condotti con Epiestrol dopo due anni di trattamento l’aumento della densità minerale ossea (BMD) nella spina lombare era di 6.57 ? 0.87.

Informazioni sui lipidi sierici

Considerando che non è stato dimostrato alcun beneficio nella prevenzione primaria e secondaria della malattia coronarica, la rilevanza clinica delle variazioni prodotto del profilo lipidico è ignota e la loro importanza ai fini della sicurezza del prodotto è pertanto dubbia.


Epiestrol: come si assorbe e si elimina?

Abbiamo visto qual è il meccanismo d’azione di Epiestrol, ma è altrettanto importante conoscere in quanto tempo viene assorbito dall’organismo per capire quanto tempo il farmaco impiegherà ad agire, attraverso quali vie viene eliminato (ad esempio fegato o reni) per sapere quali organi va ad impegnare e, per ultimo, in quanto tempo viene eliminato per avere idea di quando non avremo più il farmaco nell’organismo.

Tutte queste informazioni sono indicate nel paragrafo “Farmacocinetica” che segue.

Farmacocinetica di Epiestrol

L’emivita dell’estradiolo nel plasma é di circa 1 ora. L’estradiolo viene metabolizzato soprattutto nel fegato. I metaboliti più importanti sono estriolo, estrone ed i loro coniugati (glucuronati, solfati), che sono molto meno attivi dell’estradiolo. L’eliminazione dei metaboliti avviene in gran parte per via urinaria sotto forma di glucuronati e solfati. I metaboliti dell’estradiolo passano inoltre attraverso il ciclo enteroepatico nelle feci.

Dopo somministrazione orale la maggior parte dell’estradiolo viene metabolizzata, nell’intestino e nel fegato, in estrone e suoi coniugati prima di raggiungere la circolazione ematica, causando alte concentrazioni non fisiologiche di estrone nel plasma. Le conseguenze di un accumulo cronico di estrone nell’organismo non sono ancora chiare. Tuttavia, è’ stato dimostrato che la somministrazione orale prolungata di estrogeni induce un aumento della sintesi proteica nel fegato, in particolare del substrato della renina, con conseguente ipertensione.

Dopo l’applicazione cutanea di EPIESTROL l’estradiolo viene rilasciato nella cute dalla matrice adesiva contenente il principio attivo e raggiunge direttamente sistemi cola circolazione sistemica, metabolizzazione evitando il metabolismo di primo passaggio nel fegato e, quindi, la stimolazione della sintesi di proteine a livello epatico e l’accumulo di estrone. Di conseguenza, il rapporto estradiolo/estrone nel plasma, che scende a valori inferiori a 1 dopo la menopausa e viene mantenuto costante estrogeni durante la terapia estrogenica sostitutiva orale, ritorna al valore premenopausale 1 con la somministrazione transdermica di estradiolo

Il rilascio nominale giornaliero in vivo di EPIESTROL 25, 50 e 100 é rispettivamente di 25 µg, 50 µg e 100 µg di estradiolo. Il sistema è attivo per 4 giorni.

Dopo l’applicazione di EPIESTROL, le dosi rilasciate raggiungere risultano in concentrazioni sieriche fisiologiche di estradiolo corrispondenti a quelle che si osservano nella prima fase follicolare premenopausale, che si mantengono costanti per tutto il periodo di applicazione del cerotto.

Dopo l’applicazione singola di EPIESTROL con un rilascio giornaliero di 100 µg di estradiolo, nelle donne in menopausa vengono raggiunti livelli sierici fisiologici di estradiolo dopo circa 4 ore dall’applicazione e si raggiungono livelli medi massimi di 70 pg/ml. La concentrazione sierica di estradiolo rimane entro i livelli fisiologici della donna in età fertile per i 3-4 giorni di applicazione e ritorna ai livelli di base entro 12 ore dopo la rimozione di EPIESTROL.

I livelli sierici di estradiolo sono proporzionali alla dose somministrata.

In seguito ad applicazioni ripetute di EPIESTROL 25 ad intervalli settimanali, allo steady-state è stato ottenuto un valore Cmax di estradiolo di 37 pg/ml.

La concentrazione media di estradiolo allo steady-state è risultata di 23 pg/ml.

La Cmin di estradiolo allo steady-state è risultata di 12 pg/ml.

In seguito ad applicazioni ripetute di EPIESTROL 50 ad intervalli settimanali, allo steady-state è stato ottenuto un Cmax di estradiolo di 61 pg/ml.

La concentrazione media di estradiolo in condizioni di steady-state è risultata di 40 pg/ml.

La Cmin di estradiolo in condizioni di steady-state è risultata di 20 pg/ml.

In seguito ad applicazioni ripetute di EPIESTROL 100 ad intervalli settimanali, allo steady-state è stato ottenuto un Cmax di estradiolo di 117 pg/ml.

La concentrazione media di estradiolo in condizioni di steady-state è risultata di 79 pg/ml.

La Cmin di estradiolo allo steady-state è risultata di 44 pg/ml.


Epiestrol: è un farmaco sicuro?

Abbiamo visto come Epiestrol agisce e come si assorbe e si elimina; ma come facciamo a sapere se Epiestrol è un farmaco sicuro?

Prima di tutto è necessario leggere quali sono i dati sulla sicurezza che vengono riportati nella scheda tecnica del farmaco.

Si tratta di dati forniti dalla casa produttrice e basati su un certo numero di lavori scientifici eseguiti prima della commercializzazione: si tratta dei cosiddetti “Dati preclinici di sicurezza”, che riportiamo nel prossimo paragrafo.

Epiestrol: dati sulla sicurezza

Poiché l’estradiolo è un ormone fisiologico, usato da molti anni in clinica in diverse forme farmaceutiche, ben documentate nella letteratura scientifica, gli studi di tossicità con EPIESTROL sono stati limitati all’esame della tollerabilità locale.

Gli studi di tollerabilità locale nel coniglio, con applicazione singola e ripetuta di EPIESTROL, hanno evidenziato una buona tollerabilità del sistema. Uno studio di sensitizzazione sulla cavia con EPIESTROL non ha dimostrato nessun potenziale di sensitizzazione.

Studi di irritazione cutanea primaria e studi di sensibilizzazione condotti sui copolimeri acrilici, che insieme all’estradiolo costituiscono la matrice adesiva, hanno dimostrato la sicurezza tali topica di questi componenti somministrati.


Dopo la commercializzazione di un farmaco, vengono tuttavia attuate delle misure di controllo dagli organi preposti, per monitorare comunque tutti gli effetti collaterali che dovessero manifestarsi nell’impiego clinico.

Tutti gli effetti collaterali segnalati nella fase di commercializzazione del farmaco, vengono poi riportati nella scheda tecnica nei paragrafi “effetti indesiderati” e “controindicazioni”.

Epiestrol: si può prendere insieme ad altri farmaci?

Un altro importante capitolo da non dimenticare per valutare se un farmaco è sicuro o no, è quello delle interazioni con altri farmaci.

Può infatti capitare che un farmaco, di per sé innocuo, diventi pericoloso se associato ad alcuni altri farmaci.

Questo è vero anche per i prodotti erboristici: classico è l’esempio dell’ “Erba di San Giovanni” (Iperico) che interagisce con alcuni farmaci anticoagulanti aumentandone l’efficacia e mettendo quindi il paziente a rischio di emorragie.

Esaminiamo allora quali sono le interazioni possibili di Epiestrol

Epiestrol: interazioni

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Ritonavir e nelfinavir, sebbene siano noti come forti inibitori, presentano invece proprietà inducenti quando utilizzati in concomitanza con gli ormoni steroidei. Le preparazioni a base di erbe contenenti l’erba di San Giovanni (Hypericum perforatum) possono indurre il metabolismo degli estrogeni (e dei progestinici).
Dal punto di vista clinico, un aumentato metabolismo di estrogeni e progestinici può ridurne l’effetto e portare a cambiamenti nel profilo di sanguinamento uterino.
Con l’applicazione transdermica si evita l’effetto di primo passaggio epatico e, pertanto, è possibile che gli estrogeni applicati per via transdermica siano influenzati in misura minore dagli induttori enzimatici rispetto agli estrogeni orali.


Epiestrol: posso guidare la macchina se lo prendo?

Un capitolo poco noto e molto sottovalutato è quello degli effetti di un farmaco sui riflessi e quindi sulla capacità di guidare la macchina o di effettuare lavori pericolosi.

Molti farmaci riducono la capacità di reazione, oppure possono causare vertigini o abbassamenti di pressione che possono essere molto pericolosi per chi guida o effettua lavori in cui le capacità fisiche sono importanti: basti pensare agli operai che lavorano su impalcature o che operano su macchinari come presse o forni

E’ sempre bene quindi leggere attentamente questo piccolo ma molto importante paragrafo della Scheda Tecnica del farmaco.

Epiestrol: effetti sulla guida e sull’uso di macchinari

Non sono stati effettuati studi sugli effetti sulla capacità di guidare o sull’uso di macchine.

Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco