Gelofusine: è un farmaco sicuro? Come funziona?

Gelofusine, soluzione per infusione (Succinilgelatina + Sodio Cloruro): sicurezza e modo d’azione

Gelofusine, soluzione per infusione (Succinilgelatina + Sodio Cloruro) è un farmaco che serve per curare le seguenti malattie:

Sostituto colloidale del volume del plasma:

profilassi e trattamento di shock ed ipovolemia imminenti o parzialmente manifesti o assoluti,

procedure che coinvolgono la circolazione extracorporea (macchina cuore-polmone).

Gelofusine, soluzione per infusione: come funziona?

Ma come funziona Gelofusine, soluzione per infusione? Qual è il suo esatto meccanismo d’azione? Su quali organi del corpo agisce? Vediamolo insieme.

Farmacodinamica di Gelofusine, soluzione per infusione

Gruppo terapeutico:

Succedanei del sangue e frazioni delle proteine plasmatiche, codice ATC B05AA06, derivati della gelatina.

Gelofusine è una soluzione di 40 mg/ml di gelatina succinilata (conosciuta anche come Gelatina fluida modificata) con un peso molecolare medio di 26.500 Dalton (peso medio). La succinilazione produce una molecola di gelatina con carica negativa con conseguente espansione spaziale. Il volume molecolare è, quindi, più elevato della gelatina non succinilata dello stesso peso molecolare..L’effetto volumetrico di Gelofusine misurato inizialmente è circa il 100% del volume infuso, con un effetto volumetrico sufficiente di 4-5 ore.

Gelofusine non interferisce con la determinazione del gruppo sanguigno ed è neutro sui meccanismi di coagulazione.

Meccanismo d’azione

La pressione osmotica colloidale della soluzione determina un prolungamento dell’effetto del volume iniziale. La durata dell’effetto dipende dalla clearance del colloide principalmente tramite escrezione.

Poiché l’effetto volumetrico di Gelofusine è equivalente alla quantità di soluzione somministrata, Gelofusine è un sostituto del plasma, non un plasma expander.

La soluzione dà beneficio anche al comparto extravascolare, e non interferisce sull’equilibrio elettrolitico dello spazio extracellulare.

Effetti Farmacodinamici

Gelofusine sostituisce le perdite di volume intra-extravascolare causate da perdite di sangue o di plasma e fluidi interstiziali. Quindi la pressione arteriosa media, la pressione ventricolare sinistra e la pressione nella fase finale della diastole, il volume del battito cardiaco, l’indice cardiaco, l’apporto d’ossigeno, la microcircolazione e la diuresi sono aumentate senza deplezione dello spazio extravascolare.


Gelofusine, soluzione per infusione: come si assorbe e si elimina?

Abbiamo visto qual è il meccanismo d’azione di Gelofusine, soluzione per infusione, ma è altrettanto importante conoscere in quanto tempo viene assorbito dall’organismo per capire quanto tempo il farmaco impiegherà ad agire, attraverso quali vie viene eliminato (ad esempio fegato o reni) per sapere quali organi va ad impegnare e, per ultimo, in quanto tempo viene eliminato per avere idea di quando non avremo più il farmaco nell’organismo.

Tutte queste informazioni sono indicate nel paragrafo “Farmacocinetica” che segue.

Farmacocinetica di Gelofusine, soluzione per infusione

Distribuzione

Dopo l’infusione, Gelofusine è distribuito rapidamente nel comparto intravascolare.

Biotrasformazione / Eliminazione

L’eliminazione della gelatina modificata avviene in due fasi, con un’emivita di circa 8 ore per la prima fase e di diversi giorni per la seconda. La maggior parte di Gelofusine infuso, viene escreto principalmente tramite i reni. Solo una quantità minore è escreta con le feci e solo l’1% viene metabolizzato. Le molecole più piccole sono escrete direttamente tramite filtrazione glomerulare mentre le molecole più grandi, prima sono degradate proteoliticamente nel fegato e poi sono anche escrete tramite i reni.

Farmacocinetica in situazioni cliniche particolari

L’emivita plasmatica di Gelofusine può essere prolungata nei pazienti in emodialisi (VFG < 0,5 ml/min), comunque non è stato osservato alcun accumulo di gelatina.


Gelofusine, soluzione per infusione: è un farmaco sicuro?

Abbiamo visto come Gelofusine, soluzione per infusione agisce e come si assorbe e si elimina; ma come facciamo a sapere se Gelofusine, soluzione per infusione è un farmaco sicuro?

Prima di tutto è necessario leggere quali sono i dati sulla sicurezza che vengono riportati nella scheda tecnica del farmaco.

Si tratta di dati forniti dalla casa produttrice e basati su un certo numero di lavori scientifici eseguiti prima della commercializzazione: si tratta dei cosiddetti “Dati preclinici di sicurezza”, che riportiamo nel prossimo paragrafo.

Gelofusine, soluzione per infusione: dati sulla sicurezza

I dati non clinici dei componenti individuali di Gelofusine non rivelano particolari rischi per gli esseri umani e sono basati su studi convenzionali di tossicità a dosi singole e ripetute. Non sono disponibili studi non-clinici sufficienti per la tossicità riproduttiva.

Non ci sono studi sul potenziale mutageno e cancerogeno della gelatina.

La dose massima del prodotto è limitata dai suoi effetti di volume e diluizione, e non da proprietà tossicologiche intrinseche.


Dopo la commercializzazione di un farmaco, vengono tuttavia attuate delle misure di controllo dagli organi preposti, per monitorare comunque tutti gli effetti collaterali che dovessero manifestarsi nell’impiego clinico.

Tutti gli effetti collaterali segnalati nella fase di commercializzazione del farmaco, vengono poi riportati nella scheda tecnica nei paragrafi “effetti indesiderati” e “controindicazioni”.

Gelofusine, soluzione per infusione: si può prendere insieme ad altri farmaci?

Un altro importante capitolo da non dimenticare per valutare se un farmaco è sicuro o no, è quello delle interazioni con altri farmaci.

Può infatti capitare che un farmaco, di per sé innocuo, diventi pericoloso se associato ad alcuni altri farmaci.

Questo è vero anche per i prodotti erboristici: classico è l’esempio dell’ “Erba di San Giovanni” (Iperico) che interagisce con alcuni farmaci anticoagulanti aumentandone l’efficacia e mettendo quindi il paziente a rischio di emorragie.

Esaminiamo allora quali sono le interazioni possibili di Gelofusine, soluzione per infusione

Gelofusine, soluzione per infusione: interazioni

Deve essere posta cautela in pazienti che assumono in concomitanza o ricevono prodotti medicinali che possono causare ritenzione di sodio.


Gelofusine, soluzione per infusione: posso guidare la macchina se lo prendo?

Un capitolo poco noto e molto sottovalutato è quello degli effetti di un farmaco sui riflessi e quindi sulla capacità di guidare la macchina o di effettuare lavori pericolosi.

Molti farmaci riducono la capacità di reazione, oppure possono causare vertigini o abbassamenti di pressione che possono essere molto pericolosi per chi guida o effettua lavori in cui le capacità fisiche sono importanti: basti pensare agli operai che lavorano su impalcature o che operano su macchinari come presse o forni

E’ sempre bene quindi leggere attentamente questo piccolo ma molto importante paragrafo della Scheda Tecnica del farmaco.

Gelofusine, soluzione per infusione: effetti sulla guida e sull’uso di macchinari

Non rilevante.

Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco