Harmonet: è un farmaco sicuro? Come funziona?

Harmonet 0,075 mg + 0,02 mg compresse rivestite (Gestodene + Etinilestradiolo): sicurezza e modo d’azione

Harmonet 0,075 mg + 0,02 mg compresse rivestite (Gestodene + Etinilestradiolo) è un farmaco che serve per curare le seguenti malattie:

Prevenzione del concepimento.

La decisione di prescrivere HARMONET deve prendere in considerazione i fattori di rischio attuali della singola donna, in particolare quelli relativi alle tromboembolie venose (TEV) e il confronto tra il rischio di TEV associato a HARMONET e quello associato ad altri contraccettivi ormonali combinati COC (vedere paragrafì 4.3 e 4.4).

Harmonet 0,075 mg + 0,02 mg compresse rivestite: come funziona?

Ma come funziona Harmonet 0,075 mg + 0,02 mg compresse rivestite? Qual è il suo esatto meccanismo d’azione? Su quali organi del corpo agisce? Vediamolo insieme.

Farmacodinamica di Harmonet 0,075 mg + 0,02 mg compresse rivestite

Categoria farmacoterapeutica: contraccettivi orali sistemici; Associazioni fisse estro-progestiniche. Codice ATC: G03AA10

I contraccettivi orali combinati agiscono mediante la soppressione delle gonadotropine. Benché il meccanismo primario di quest’azione è l’inibizione dell’ovulazione, altre alterazioni includono il cambiamento del muco cervicale (che aumenta la difficoltà dello sperma di entrare nell’utero) e il cambiamento dell’endometrio (che riduce la probabilità dell’impianto).

Quando i contraccettivi orali combinati sono assunti costantemente e correttamente, la probabile percentuale di insuccesso è dello 0,1%; comunque nella pratica comune, la percentuale di insuccesso per tutti i contraccettivi orali è del 5%. L’efficacia della maggior parte dei metodi contraccettivi dipende dal loro uso corretto. L’insuccesso del metodo è più probabile se sono dimenticate delle compresse dei contraccettivi orali combinati.

I seguenti benefici di tipo non-contraccettivo correlati all’utilizzo dei contraccettivi orali combinati sono supportati da studi epidemiologici che hanno largamente utilizzato formulazioni contenenti dosi superiori a 35 µg di etinilestradiolo o 50 µg di mestranolo.

EFFETTI SUL CICLO MESTRUALE

miglioramento della regolarità del ciclo mestruale

diminuzione delle perdite ematiche e riduzione dell’incidenza di anemia da carenza di ferro diminuzione dell’incidenza di dismenorrea.

EFFETTI CORRELATI ALL’INIBIZIONE DELL’OVULAZIONE

diminuzione dell’incidenza di cisti ovariche funzionali diminuzione dell’incidenza di gravidanze ectopiche.

ALTRI EFFETTI

diminuzione dell’incidenza di fibroadenomi e malattia fibrocistica del seno diminuzione dell’incidenza di malattia infiammatoria pelvica acuta diminuzione dell’incidenza di cancro endometriale

diminuzione dell’incidenza di cancro ovarico ridotta gravità dell’acne.


Harmonet 0,075 mg + 0,02 mg compresse rivestite: come si assorbe e si elimina?

Abbiamo visto qual è il meccanismo d’azione di Harmonet 0,075 mg + 0,02 mg compresse rivestite, ma è altrettanto importante conoscere in quanto tempo viene assorbito dall’organismo per capire quanto tempo il farmaco impiegherà ad agire, attraverso quali vie viene eliminato (ad esempio fegato o reni) per sapere quali organi va ad impegnare e, per ultimo, in quanto tempo viene eliminato per avere idea di quando non avremo più il farmaco nell’organismo.

Tutte queste informazioni sono indicate nel paragrafo “Farmacocinetica” che segue.

Farmacocinetica di Harmonet 0,075 mg + 0,02 mg compresse rivestite

Il gestodene, in diverse formulazioni galeniche, è rapidamente e completamente assorbito fino a dosaggi di 125 µg.

Il gestodene non è sottoposto a un significativo "effetto di primo passaggio" ed è completamente biodisponibile dopo somministrazione orale (biodisponibilità: 99% circa).

In seguito a somministrazione orale singola, l’emivita della fase terminale di distribuzione del gestodene nel siero è di circa 13 ore. Dopo somministrazione orale multipla di 75 µg di gestodene + 20 µg di etinilestradiolo, l’emivita è prolungata a circa 20 ore.

La concentrazione massima nel siero si raggiunge dopo circa un’ora dall’assunzione.

Nel siero, il gestodene si trova quasi esclusivamente legato alle proteine e solo una frazione minore del farmaco è presente in forma libera. E’ principalmente legato (50-70%) alla globulina che lega l’ormone sessuale, SHBG, ed in misura minore all’albumina sierica. Solo l’1-2% della concentrazione sierica totale si presenta come steroide libero.

L’aumento di SHBG causato dall’etinilestradiolo produce un aumento della frazione legata al SHBG ed una diminuzione della frazione di gestodene legata all’albumina sierica.

La condizione di stato stazionario viene raggiunta durante la seconda metà di un ciclo di trattamento quando i livelli sierici del farmaco aumentano di 3-5 volte circa.

L’aumento della SHBG da un lato e l’alto grado di affinità di legame del gestodene a questa proteina dall’altro sono i principali fattori responsabili dell’accumulo del farmaco nel siero, nonché del prolungamento dell’emivita terminale del gestodene.

Il gestodene è completamente metabolizzato attraverso la riduzione del gruppo 3-chetonico e del doppio legame D4 e attraverso una serie di idrossilazioni.

Quando è somministrato contemporaneamente all’etinilestradiolo, non ci sono evidenze che la presenza di gestodene abbia un qualsiasi effetto sulla cinetica dell’etinilestradiolo.

I livelli sierici diminuiscono in due fasi.

Emivita terminale: circa 20-28 ore nel corso di somministrazioni ripetute.

I metaboliti del gestodene sono escreti nell’urina (50%) e nelle feci (33%) con un’emivita di circa 1 giorno.

L’etinilestradiolo viene rapidamente e completamente assorbito dopo somministrazione orale. A causa di un "effetto di primo passaggio" di forte entità, la biodisponibilità media dell’etinilestradiolo è circa del 40-70 % con variazioni individuali notevoli.

La concentrazione massima nel siero si raggiunge in circa 1-2 ore dall’assunzione.

Dopo somministrazione orale ripetuta, i livelli serici dell’etinilestradiolo aumentano di circa il 25-50% rispetto alla dose singola, raggiungendo lo steady-state nella seconda metà di ciascun ciclo di trattamento.

L’etinilestradiolo è altamente legato all’albumina sierica (ca. il 98%) ma non alla SHBG. Induce un aumento nelle concentrazioni sieriche della SHBG.

L’etinilestradiolo è soggetto a coniugazione presistemica (fegato, mucosa dell’intestino tenue) ed a circolazione enteroepatica.

La principale reazione ossidativa è la 2’-idrossilazione da parte degli enzimi del citocromo P-450.

Un’ampia varietà di metaboliti idrossilati e metilati è presente come componente sia libera sia coniugata con glucuronidi e solfati.

I livelli sierici diminuiscono in 2 fasi. Emivita teminale: circa 16-18 ore.

L’etinilestradiolo viene escreto in forma metabolizzata, come glucoronidi e solfati, in misura del 40% ca. nelle urine e del 60% circa nelle feci. L’emivita dell’escrezione renale è di circa 28 ore.


Harmonet 0,075 mg + 0,02 mg compresse rivestite: è un farmaco sicuro?

Abbiamo visto come Harmonet 0,075 mg + 0,02 mg compresse rivestite agisce e come si assorbe e si elimina; ma come facciamo a sapere se Harmonet 0,075 mg + 0,02 mg compresse rivestite è un farmaco sicuro?

Prima di tutto è necessario leggere quali sono i dati sulla sicurezza che vengono riportati nella scheda tecnica del farmaco.

Si tratta di dati forniti dalla casa produttrice e basati su un certo numero di lavori scientifici eseguiti prima della commercializzazione: si tratta dei cosiddetti “Dati preclinici di sicurezza”, che riportiamo nel prossimo paragrafo.

Harmonet 0,075 mg + 0,02 mg compresse rivestite: dati sulla sicurezza

Gli studi di tossicità animale per la valutazione del rischio nell’uomo sono stati eseguiti sia su ciascun componente del preparato, l’etinilestradiolo ed il gestodene, sia sulla loro associazione.

Studi di tossicità acuta non hanno indicato alcun rischio di effetti indesiderati acuti in casi di ingestione accidentale di multipli della dose contraccettiva giornaliera.

Nessun effetto che potrebbe indicare un rischio inaspettato per l’uomo è stato osservato durante gli studi di tollerabilità sistemica dopo somministrazione ripetuta.

Studi di tossicità a lungo termine con dosi ripetute per la valutazione di una possibile attività oncogena, non hanno evidenziato un potenziale oncogeno nel caso di un uso terapeutico del preparato nell’uomo.

Comunque, è da tenere presente che gli steroidi sessuali possono favorire la crescita di alcuni tessuti e tumori ormono-dipendenti.

Gli studi di embriotossicità e teratogenicità dell’etinilestradiolo e la valutazione negli animali degli effetti dell’associazione sulla fertilità, lo sviluppo fetale, l’allattamento ed il comportamento riproduttivo della prole non hanno dato indicazione di un rischio di reazioni avverse nell’uomo a seguito dell’uso appropriato del prodotto. Nel caso di un uso involontario del prodotto dopo l’instaurarsi di una gravidanza, il trattamento deve essere immediatamente interrotto.

Studi in vitro e in vivo condotti con etinilestradiolo e gestodene non hanno evidenziato un potenziale mutageno.


Dopo la commercializzazione di un farmaco, vengono tuttavia attuate delle misure di controllo dagli organi preposti, per monitorare comunque tutti gli effetti collaterali che dovessero manifestarsi nell’impiego clinico.

Tutti gli effetti collaterali segnalati nella fase di commercializzazione del farmaco, vengono poi riportati nella scheda tecnica nei paragrafi “effetti indesiderati” e “controindicazioni”.

Harmonet 0,075 mg + 0,02 mg compresse rivestite: si può prendere insieme ad altri farmaci?

Un altro importante capitolo da non dimenticare per valutare se un farmaco è sicuro o no, è quello delle interazioni con altri farmaci.

Può infatti capitare che un farmaco, di per sé innocuo, diventi pericoloso se associato ad alcuni altri farmaci.

Questo è vero anche per i prodotti erboristici: classico è l’esempio dell’ “Erba di San Giovanni” (Iperico) che interagisce con alcuni farmaci anticoagulanti aumentandone l’efficacia e mettendo quindi il paziente a rischio di emorragie.

Esaminiamo allora quali sono le interazioni possibili di Harmonet 0,075 mg + 0,02 mg compresse rivestite

Harmonet 0,075 mg + 0,02 mg compresse rivestite: interazioni

INTERAZIONI

L’interazione con altri farmaci che determina un aumento della clearance degli ormoni sessuali può portare ad emorragia intermestruale o ridurre l’efficacia del contraccettivo orale.

Sostanze che possono diminuire le concentrazioni sieriche di etinilestradiolo: Associazioni controindicate

Ritonavir: rischio di riduzione dell’efficacia del metodo contraccettivo a causa della riduzione dei livelli plasmatici di estrogeno.

Associazioni sconsigliate

Induttori enzimatici: anticonvulsivanti (fenobarbitale, fenitoina, primidone, carbamazepina), rifabutina, rifampicina, griseofulvina, desametasone, topiramato, fenilbutazone: rischio di riduzione dell’efficacia della contraccezione a causa di un aumentato metabolismo epatico durante il trattamento e per il ciclo successivo alla sospensione del trattamento.

Modafinil: rischio di riduzione dell’efficacia contraccettiva durante il trattamento e per il ciclo successivo alla sospensione del trattamento.

Alcuni inibitori della proteasi e probabilmente anche ossicarbamazepina, felbamato e nevirapin.

Hypericum perforatum (erba di San Giovanni), probabilmente per induzione degli enzimi microsomali epatici.

Sostanze che possono aumentare le concentrazioni sieriche di etinilestradiolo:

Atorvastatina

Inibitori competitivi della solfatazione nella parete gastrointestinale, come l’acido ascorbico (vitamina C) e il paracetamolo (acetaminofene)

La troleandomicina può aumentare il rischio di colestasi intraepatica durante la somministrazione contemporanea con contraccettivi orali combinati.

L’etinilestradiolo può interferire con il metabolismo di altri farmaci mediante l’inibizione degli enzimi microsomiali epatici o mediante l’induzione della coniugazione epatica del farmaco, in modo particolare la glicurono-coniugazione o attraverso altri meccanismi.

Di conseguenza, le concentrazioni nel plasma e nei tessuti possono o essere aumentate (ad esempio la ciclosporina, la teofillina, i corticosteroidi) o essere diminuite (ad esempio la lamotrigina, la levotiroxina e il valproato).

Le donne sottoposte a trattamenti a breve termine con uno o più farmaci appartenenti ad una qualunque delle classi menzionate debbono adottare temporaneamente, oltre al contraccettivo orale combinato, un metodo di barriera, per tutta la durata di assunzione contemporanea del farmaco e nei 7 giorni successivi alla sospensione della terapia. Nel caso di trattamento con rifampicina, insieme al contraccettivo orale combinato, deve essere usato un metodo di barriera per tutto il tempo di assunzione della rifampicina e nei

28 giorni successivi alla sospensione della terapia. Se la somministrazione del farmaco concomitante prosegue anche dopo la fine di una confezione di contraccettivo orale combinato, la successiva confezione dello stesso dovrà essere iniziata senza osservare il consueto intervallo libero da pillola.

In caso di trattamento a lungo termine con induttori degli enzimi epatici, è raccomandato di aumentare la dose di steroidi contraccettivi. Se un dosaggio elevato di contraccettivo orale non è indicato o sembra insoddisfacente o inaffidabile, per esempio in caso di irregolarità del ciclo, si deve raccomandare l’impiego di un altro metodo contraccettivo.

Flunarizina: rischio di galattorrea a causa dell’aumentata sensibilità del tessuto mammario alla prolattina, dovuta all’azione della flunarizina.

Preparazioni a base di Hypericum perforatum non devono essere somministrate contemporaneamente a contraccettivi orali, in quanto si potrebbe avere una perdita dell’efficacia anticoncezionale. Sono state

responsabili del metabolismo dei farmaci da parte delle preparazioni a base di Hypericum perforatum. L’effetto di induzione può persistere per almeno 2 settimane dopo l’interruzione del trattamento con prodotti a base di Hypericum perforatum.

ESAMI DI LABORATORIO

L’impiego di steroidi contraccettivi può influenzare i risultati di alcuni esami di laboratorio tra i quali i tests di funzionalità epatica (riduzione della bilirubina e della fosfatasi alcalina), tiroidea (aumento del T3 e T4 totale a causa di un aumento della TBG, diminuzione dell’assorbimento da parte della resina del T3 libero), corticosurrenalica (aumento del cortisolo plasmatico, aumento della globulina legante il cortisolo, diminuzione del deidroepiandrosterone solfato) e renale (aumento della creatinina plasmatica e riduzione della clearance della creatinina), livelli plasmatici delle proteine di trasporto, per esempio della globulina legante i corticosteroidi e delle frazioni lipidiche/lipoproteiche, del metabolismo glucidico, della coagulazione e della fibrinolisi, diminuzione dei livelli serici dei folati. Le variazioni rientrano, in genere, nel range dei valori normali di laboratorio.

Interazioni Farmacodinamiche

L’uso concomitante di medicinali contenenti ombitasvir/paritaprevir/ritonavir e dasabuvir, con o senza ribavirina, può incrementare il rischio dell’aumento delle ALT (vedere paragrafì 4.3 e 4.4). Pertanto, le utilizzatrici di Harmonet devono passare ad un metodo contraccettivo alternativo (ad esempio, la contraccezione solo progestinica o metodi non ormonali) prima di iniziare la terapia con questo regime combinato. Harmonet può essere ripreso 2 settimane dopo il completamento del trattamento con questo regime combinato.


Harmonet 0,075 mg + 0,02 mg compresse rivestite: posso guidare la macchina se lo prendo?

Un capitolo poco noto e molto sottovalutato è quello degli effetti di un farmaco sui riflessi e quindi sulla capacità di guidare la macchina o di effettuare lavori pericolosi.

Molti farmaci riducono la capacità di reazione, oppure possono causare vertigini o abbassamenti di pressione che possono essere molto pericolosi per chi guida o effettua lavori in cui le capacità fisiche sono importanti: basti pensare agli operai che lavorano su impalcature o che operano su macchinari come presse o forni

E’ sempre bene quindi leggere attentamente questo piccolo ma molto importante paragrafo della Scheda Tecnica del farmaco.

Harmonet 0,075 mg + 0,02 mg compresse rivestite: effetti sulla guida e sull’uso di macchinari

HARMONET non è stato studiato in relazione agli effetti sull’abilità di guidare o di usare macchinari.

Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco