Indamol: è un farmaco sicuro? Come funziona?

Indamol (Indapamide): sicurezza e modo d’azione

Indamol (Indapamide) è un farmaco che serve per curare le seguenti malattie:

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Ipertensione arteriosa.

Indamol: come funziona?

Ma come funziona Indamol? Qual è il suo esatto meccanismo d’azione? Su quali organi del corpo agisce? Vediamolo insieme.

Farmacodinamica di Indamol

Indamol esplica un effetto ipotensivo attraverso un’azione diretta sulla parete vasale determinando una diminuzione della reattività delle fibre muscolari lisce agli stimoli costrittori delle amine vasopressorie. Ciò provoca una diminuzione delle resistenze periferiche che è la base della riduzione della pressione arteriosa. Alla dose di una sola compressa rivestita da 2,5 mg al giorno, Indamol esercita un effetto ipotensivo che si instaura con progressività e persiste per circa 24 ore in funzione della prolungata emivita del principio attivo. Alla dose suddetta non si determinano, in genere, modificazioni significative dell’equilibrio elettrolitico. L’azione ipotensiva è dissociata da quella diuretica, che può comparire solo a dosi superiori a 2,5 mg al giorno. L’indapamide non deprime il SNC e il sistema neurovegetativo, inoltre non modifica la portata e la frequenza cardiaca.


Indamol: come si assorbe e si elimina?

Abbiamo visto qual è il meccanismo d’azione di Indamol, ma è altrettanto importante conoscere in quanto tempo viene assorbito dall’organismo per capire quanto tempo il farmaco impiegherà ad agire, attraverso quali vie viene eliminato (ad esempio fegato o reni) per sapere quali organi va ad impegnare e, per ultimo, in quanto tempo viene eliminato per avere idea di quando non avremo più il farmaco nell’organismo.

Tutte queste informazioni sono indicate nel paragrafo “Farmacocinetica” che segue.

Farmacocinetica di Indamol

Indamol, dopo somministrazione nell’uomo per via orale, viene rapidamente e completamente assorbito. Il picco plasmatico massimo viene raggiunto tra la prima e la seconda ora; l’emivita plasmatica è di 18 ore mentre la persistenza di livelli plasmatici terapeutici si protrae per circa 24 ore. Tali caratteristiche rendono pertanto possibile la somministrazione unica nelle 24 ore.


Indamol: è un farmaco sicuro?

Abbiamo visto come Indamol agisce e come si assorbe e si elimina; ma come facciamo a sapere se Indamol è un farmaco sicuro?

Prima di tutto è necessario leggere quali sono i dati sulla sicurezza che vengono riportati nella scheda tecnica del farmaco.

Si tratta di dati forniti dalla casa produttrice e basati su un certo numero di lavori scientifici eseguiti prima della commercializzazione: si tratta dei cosiddetti “Dati preclinici di sicurezza”, che riportiamo nel prossimo paragrafo.

Indamol: dati sulla sicurezza

Il quoziente terapeutico dell’indapamide è molto favorevole, essendo la dose attiva in senso antiipertensivo di 2,5 mg (circa 35 mcg/kg) e la DL50 per os nel ratto e nel topo superiore a 3000 mg/kg. Prove di tossicità cronica nel cane e nel ratto hanno dimostrato che l’indapamide è ben tollerata, non essendo state evidenziate deviazioni in senso patologico dei parametri esaminati. L’ indapamide è priva dell’effetto mutageno e teratogeno.


Dopo la commercializzazione di un farmaco, vengono tuttavia attuate delle misure di controllo dagli organi preposti, per monitorare comunque tutti gli effetti collaterali che dovessero manifestarsi nell’impiego clinico.

Tutti gli effetti collaterali segnalati nella fase di commercializzazione del farmaco, vengono poi riportati nella scheda tecnica nei paragrafi “effetti indesiderati” e “controindicazioni”.

Indamol: si può prendere insieme ad altri farmaci?

Un altro importante capitolo da non dimenticare per valutare se un farmaco è sicuro o no, è quello delle interazioni con altri farmaci.

Può infatti capitare che un farmaco, di per sé innocuo, diventi pericoloso se associato ad alcuni altri farmaci.

Questo è vero anche per i prodotti erboristici: classico è l’esempio dell’ “Erba di San Giovanni” (Iperico) che interagisce con alcuni farmaci anticoagulanti aumentandone l’efficacia e mettendo quindi il paziente a rischio di emorragie.

Esaminiamo allora quali sono le interazioni possibili di Indamol

Indamol: interazioni

Nell’associazione con altri ipotensivi è necessario considerare la possibilità di potenziamento degli effetti.


Indamol: posso guidare la macchina se lo prendo?

Un capitolo poco noto e molto sottovalutato è quello degli effetti di un farmaco sui riflessi e quindi sulla capacità di guidare la macchina o di effettuare lavori pericolosi.

Molti farmaci riducono la capacità di reazione, oppure possono causare vertigini o abbassamenti di pressione che possono essere molto pericolosi per chi guida o effettua lavori in cui le capacità fisiche sono importanti: basti pensare agli operai che lavorano su impalcature o che operano su macchinari come presse o forni

E’ sempre bene quindi leggere attentamente questo piccolo ma molto importante paragrafo della Scheda Tecnica del farmaco.

Indamol: effetti sulla guida e sull’uso di macchinari

La terapia con Indamol non modifica la capacità di guida o di uso di macchine da parte del paziente.

Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco