Livostin: è un farmaco sicuro? Come funziona?

Levoreact oftalmico 0,05% collirio, sospensione (Levocabastina Cloridrato): sicurezza e modo d’azione

Levoreact oftalmico 0,05% collirio, sospensione (Levocabastina Cloridrato) è un farmaco che serve per curare le seguenti malattie:

Congiuntiviti allergiche.

Levoreact oftalmico 0,05% collirio, sospensione: come funziona?

Ma come funziona Levoreact oftalmico 0,05% collirio, sospensione? Qual è il suo esatto meccanismo d’azione? Su quali organi del corpo agisce? Vediamolo insieme.

Farmacodinamica di Levoreact oftalmico 0,05% collirio, sospensione

Categoria farmacoterapeutica: antistaminico per uso locale, codice ATC: S01GX02

LEVOREACT OFTALMICO contiene levocabastina, un potente antagonista altamente selettivo dei recettori H1 dell’istamina, caratterizzato da un’azione a comparsa molto rapida e da un effetto prolungato nel tempo. Dopo applicazione oculare, si ha un’attenuazione, entro 5 minuti e della durata di 10 – 12 ore, dei sintomi tipici delle congiuntiviti allergiche (prurito, rossore, chemosi, gonfiore palpebrale, lacrimazione).

Dopo instillazione oculare, la levocabastina viene assorbita in modo lento ed incompleto. Le concentrazioni plasmatiche sono troppo basse per produrre effetti sistemici.


Levoreact oftalmico 0,05% collirio, sospensione: come si assorbe e si elimina?

Abbiamo visto qual è il meccanismo d’azione di Levoreact oftalmico 0,05% collirio, sospensione, ma è altrettanto importante conoscere in quanto tempo viene assorbito dall’organismo per capire quanto tempo il farmaco impiegherà ad agire, attraverso quali vie viene eliminato (ad esempio fegato o reni) per sapere quali organi va ad impegnare e, per ultimo, in quanto tempo viene eliminato per avere idea di quando non avremo più il farmaco nell’organismo.

Tutte queste informazioni sono indicate nel paragrafo “Farmacocinetica” che segue.

Farmacocinetica di Levoreact oftalmico 0,05% collirio, sospensione

Assorbimento

Dopo instillazione oculare, la levocabastina viene assorbita in modo lento ed incompleto. In seguito ad applicazione oftalmica di una dose di 15 ?g/goccia, vengono assorbiti circa 6 ?g di levocabastina. La levocabastina raggiunge il picco plasmatico dopo circa 6 ore dalla somministrazione oftalmica.

Distribuzione

Il legame della levocabastina con le proteine plasmatiche è di circa il 55%.

Metabolismo

Il principale metabolita della levocabastina, un acil-glucuronide, viene prodotto mediante glucuronidazione, il principale pathway metabolico.

Eliminazione

La levocabastina viene prevalentemente (circa il 70% della dose assorbita) escreta immodificata con le urine. L’emivita terminale della levocabastina è di circa 39–70 ore. Le proprietà farmacocinetiche plasmatiche della levocabastina oftalmica sono lineari e prevedibili.

Popolazioni speciali

Anziani

Nei soggetti anziani, dopo molteplici somministrazioni per via nasale di 0,4 mg di levocabastina, l’emivita terminale di levocabastina è aumentata del 15% e il livello di picco plasmatico è aumentato del 26%.

Insufficienza renale

Dopo una singola dose orale di 0,5 mg di levocabastina, soluzione, l’emivita terminale di levocabastina in caso di insufficienza renale da moderata a grave (clearance della creatinina 10 – 50 mL/min) è aumentata da 36 a 95 ore. L’esposizione globale a levocabastina basata sulla AUC è aumentata del 56%.

Insufficienza Epatica

La farmacocinetica della levocabastina nei soggetti con insufficienza epatica non è stata esaminata.


Levoreact oftalmico 0,05% collirio, sospensione: è un farmaco sicuro?

Abbiamo visto come Levoreact oftalmico 0,05% collirio, sospensione agisce e come si assorbe e si elimina; ma come facciamo a sapere se Levoreact oftalmico 0,05% collirio, sospensione è un farmaco sicuro?

Prima di tutto è necessario leggere quali sono i dati sulla sicurezza che vengono riportati nella scheda tecnica del farmaco.

Si tratta di dati forniti dalla casa produttrice e basati su un certo numero di lavori scientifici eseguiti prima della commercializzazione: si tratta dei cosiddetti “Dati preclinici di sicurezza”, che riportiamo nel prossimo paragrafo.

Levoreact oftalmico 0,05% collirio, sospensione: dati sulla sicurezza

In topi, ratti e conigli, la levocabastina somministrata a dosi sistemiche fino a 2500 volte (mg/Kg) la dose clinica raccomandata per uso oculare, non ha rivelato alcun effetto embriotossico o teratogeno. Nei roditori sono state osservate teratogenicità e/o aumento dei riassorbimenti embrionali a dosi pari a 5000 volte (mg/Kg) la dose clinica

massima raccomandata per uso oculare (vedere paragrafo 4.6).

Da dati preclinici non è emerso alcun rischio oculare per l’uomo correlato al farmaco sulla base di studi convenzionali con dosaggi in acuto (somministrazione per via orale, endovenosa, inalazione e dermica) e dosaggio ripetuto (somministrazione per via orale, endovenosa, oppure per via oculare), compreso studi riguardanti irritazione oculare, sensibilizzazione dermica, sicurezza cardiovascolare dei farmaci, riproduzione dopo somministrazione orale (vedere paragrafo 4.6), tossicità genetica e carcinogenicità dopo somministrazione orale. Solo in caso di esposizioni eccessive rispetto al livello massimo di dosaggio umano sono stati osservati effetti di scarsa rilevanza, ove presenti, ai fini dell’uso clinico.


Dopo la commercializzazione di un farmaco, vengono tuttavia attuate delle misure di controllo dagli organi preposti, per monitorare comunque tutti gli effetti collaterali che dovessero manifestarsi nell’impiego clinico.

Tutti gli effetti collaterali segnalati nella fase di commercializzazione del farmaco, vengono poi riportati nella scheda tecnica nei paragrafi “effetti indesiderati” e “controindicazioni”.

Levoreact oftalmico 0,05% collirio, sospensione: si può prendere insieme ad altri farmaci?

Un altro importante capitolo da non dimenticare per valutare se un farmaco è sicuro o no, è quello delle interazioni con altri farmaci.

Può infatti capitare che un farmaco, di per sé innocuo, diventi pericoloso se associato ad alcuni altri farmaci.

Questo è vero anche per i prodotti erboristici: classico è l’esempio dell’ “Erba di San Giovanni” (Iperico) che interagisce con alcuni farmaci anticoagulanti aumentandone l’efficacia e mettendo quindi il paziente a rischio di emorragie.

Esaminiamo allora quali sono le interazioni possibili di Levoreact oftalmico 0,05% collirio, sospensione

Levoreact oftalmico 0,05% collirio, sospensione: interazioni

Non sono stati effettuati studi d’interazione.


Levoreact oftalmico 0,05% collirio, sospensione: posso guidare la macchina se lo prendo?

Un capitolo poco noto e molto sottovalutato è quello degli effetti di un farmaco sui riflessi e quindi sulla capacità di guidare la macchina o di effettuare lavori pericolosi.

Molti farmaci riducono la capacità di reazione, oppure possono causare vertigini o abbassamenti di pressione che possono essere molto pericolosi per chi guida o effettua lavori in cui le capacità fisiche sono importanti: basti pensare agli operai che lavorano su impalcature o che operano su macchinari come presse o forni

E’ sempre bene quindi leggere attentamente questo piccolo ma molto importante paragrafo della Scheda Tecnica del farmaco.

Levoreact oftalmico 0,05% collirio, sospensione: effetti sulla guida e sull’uso di macchinari

LEVOREACT OFTALMICO non induce sedazione né interferisce con l’attività psicomotoria.

Sono state segnalate reazioni avverse come irritazione, dolore, gonfiore, prurito, arrossamento degli occhi, sensazione di bruciore agli occhi, lacrimazione e offuscamento della vista.

Pertanto si consiglia cautela nella guida di veicoli e nell’uso di macchinari dopo l’applicazione di LEVOREACT OFTALMICO.

Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco