Osmohale: è un farmaco sicuro? Come funziona?

Osmohale (Mannitolo): sicurezza e modo d’azione

Osmohale (Mannitolo) è un farmaco che serve per curare le seguenti malattie:

Medicinale solo per uso diagnostico.

Osmohale è indicato per l’identificazione della iperresponsività bronchiale in soggetti con un volume espiratorio forzato in un secondo (FEV1) al basale ? 70% rispetto al valore previsto.

Osmohale: come funziona?

Ma come funziona Osmohale? Qual è il suo esatto meccanismo d’azione? Su quali organi del corpo agisce? Vediamolo insieme.

Farmacodinamica di Osmohale

Categoria farmacoterapeutica: altri agenti diagnostici, codice ATC: V04CX

Osmohale è un test di provocazione bronchiale indiretta utilizzato per misurare l’iperresponsività bronchiale.

Meccanismo d’azione e effetti farmacodinamici

Dati pubblicati indicano che il mannitolo inalato aumenta l’osmolarità nelle vie aeree, determinando il rilascio di diversi mediatori della broncocostrizione dalle cellule infiammatorie presenti in quella sede. I mediatori agiscono quindi attraverso recettori specifici provocando la contrazione della muscolatura liscia bronchiale e il restringimento delle vie aeree.

Efficacia e sicurezza clinica DPM-A-301

La capacità del test con Osmohale di individuare l’iperresponsività bronchiale è stata valutata in uno studio clinico che ha arruolato 646 soggetti (di età compresa tra 6 e 83 anni), di cui 466 soggetti adulti

(? 18 anni) hanno completato lo studio. I soggetti sono stati sottoposti a due test di provocazione: uno con il mannitolo e l’altro con una soluzione salina ipertonica durante due visite distinte.

Una volta completato lo studio, uno pneumologo ha valutato i dati e ha classificato i soggetti come clinicamente asmatici o non asmatici sulla base dell’anamnesi clinica, dell’anamnesi e della sintomatologia respiratoria, dei farmaci e dei risultati del test con la soluzione salina ipertonica. Negli adulti, rispetto a questa diagnosi clinica, il test con il mannitolo ha mostrato una sensibilità del 55% e una specificità del 98%. Il valore predittivo positivo è stato del 99% e il valore predittivo negativo è stato del 34%.

Il test di provocazione con il mannitolo è risultato positivo (riduzione del 15% del FEV1) in 211 soggetti adulti con una dose media di 120,2 mg. Il valore medio di riduzione massima del FEV1 (± DS) è risultato simile nei due test: 21,0% (± 5,7) per il mannitolo e 21,3% (± 5,9) per la soluzione salina ipertonica.

Dei 169 soggetti adulti classificati come asmatici dallo pneumologo, ma negativi al mannitolo, l’84% assumeva corticosteroidi per inalazione da soli o in combinazione con un beta2 agonista a lunga durata d’azione. Il valore medio di riduzione del FEV1 in questo gruppo è stato del 6,3% (± 3,7) Nell’interpretazione dei risultati dei test di provocazione indiretti è importante tenere conto della terapia in atto con corticosteroidi. Nei 195 adulti che non assumevano corticosteroidi per inalazione, rispetto alla diagnosi clinica, il test con il mannitolo ha mostrato una sensibilità del 65% e una specificità del 98%. Il valore predittivo positivo è stato del 97% e il valore predittivo negativo del 68%.

DPM- A-305

Nel secondo studio clinico si è posto a confronto l’Osmohale con un test di provocazione bronchiale con metacolina nell’ambito della rilevazione dell’iperreattività bronchiale in soggetti con sintomi riconducibili all’asma, ma per i quali non sia stata emessa una diagnosi ben precisa in tal senso. I 509 soggetti, di età compresa tra 6 e 50 anni, sono stati sottoposti a screening per l’arruolamento di cui 419 e 420 soggetti hanno ricevuto rispettivamente almeno una dose di Osmohale o metacolina. La dose massima cumulativa di Osmohale è stata di 635 mg.

Nel corso dello studio i soggetti sono stati sottoposti a tre tipi di test di provocazione bronchiale: esercizio fisico, Osmohale e metacolina Una risposta positiva all’esercizio fisico è stata definita come una riduzione della FEV1 ? 10%, una risposta positiva alla provocazione bronchiale con Osmohale è stata definita o come una riduzione della FEV1 di una percentuale ? 15% rispetto al valore basale o come una riduzione intra-dosaggio della FEV1 ? 10% e una risposta positiva alla metacolina è stata definita come una riduzione della FEV1 ? 20% dopo avere respirato metacolina a una concentrazione minore o pari a

16 mg/ml. Se paragonate alle evidenze standard surrogate di test positivi all’esercizio fisico e alla diagnosi clinica, le prove di provocazione con mannitolo e metacolina sono state equivalenti sia da un punto di vista diagnostico (90% CI entro un range di 80-125%) che statistico, quando come endpoint di efficacia primari sono state assunte sensibilità e specificità.

Confronto tra sensibilità e specificità per il test Osmohale e la metacolina nello Studio DPM-A-305

Trattamento Sensibilità %
(95% CI)
Specificità %
(95% CI)
Test positivi all’esercizio fisico
Osmohale 59 (51, 66) 65 (59, 71)
Metacolina 56 (48, 63) 69 (64, 75)
Diagnosi clinica
Osmohale 56 (49, 62) 73 (66, 80)
Metacolina 51 (45, 57) 75 (66 ,80)


Osmohale: come si assorbe e si elimina?

Abbiamo visto qual è il meccanismo d’azione di Osmohale, ma è altrettanto importante conoscere in quanto tempo viene assorbito dall’organismo per capire quanto tempo il farmaco impiegherà ad agire, attraverso quali vie viene eliminato (ad esempio fegato o reni) per sapere quali organi va ad impegnare e, per ultimo, in quanto tempo viene eliminato per avere idea di quando non avremo più il farmaco nell’organismo.

Tutte queste informazioni sono indicate nel paragrafo “Farmacocinetica” che segue.

Farmacocinetica di Osmohale

Assorbimento e distribuzione

Non sono disponibili dati di farmacocinetica per la polvere secca di mannitolo dopo somministrazione per via inalatoria, ma alcuni dati limitati all’impiego di una soluzione di mannitolo negli animali indicano un’emivita di assorbimento compresa tra 12 e 60 minuti circa, è prevedibile che il profilo farmacocinetico del mannitolo inalato segua quello del mannitolo somministrato per via endovenosa.

Biotrasformazione e eliminazione

Somministrato per via endovenosa, il mannitolo viene eliminato in gran parte immodificato attraverso la filtrazione glomerulare e l’80% della dose viene escreto nelle urine entro 3 ore. L’emivita di eliminazione nell’adulto è di circa 1-2 ore. In presenza di insufficienza renale l’emivita si allunga, ma non si ritiene che ciò possa avere una significatività clinica.


Osmohale: è un farmaco sicuro?

Abbiamo visto come Osmohale agisce e come si assorbe e si elimina; ma come facciamo a sapere se Osmohale è un farmaco sicuro?

Prima di tutto è necessario leggere quali sono i dati sulla sicurezza che vengono riportati nella scheda tecnica del farmaco.

Si tratta di dati forniti dalla casa produttrice e basati su un certo numero di lavori scientifici eseguiti prima della commercializzazione: si tratta dei cosiddetti “Dati preclinici di sicurezza”, che riportiamo nel prossimo paragrafo.

Osmohale: dati sulla sicurezza

I dati preclinici non rivelano rischi particolari per l’uomo sulla base di studi di tossicità a breve e a lungo termine a dosi orali ripetute, di genotossicità e di tolleranza locale.

Non sono stati effettuati studi sulla riproduzione animale con il mannitolo inalato. Tuttavia gli studi condotti con il mannitolo somministrato per os non hanno indicato effetti teratogeni nel topo o nel ratto a dosi fino a 1,6 g/kg, o nel criceto a dosi di 1,2 g/kg.

Inoltre, la sicurezza della via di somministrazione inalatoria è stata dimostrata attraverso uno studio di tossicità a dose singola e uno a dosi ripetute per due settimane nel ratto, che non hanno rivelato esiti significativi dal punto di vista tossicologico.


Dopo la commercializzazione di un farmaco, vengono tuttavia attuate delle misure di controllo dagli organi preposti, per monitorare comunque tutti gli effetti collaterali che dovessero manifestarsi nell’impiego clinico.

Tutti gli effetti collaterali segnalati nella fase di commercializzazione del farmaco, vengono poi riportati nella scheda tecnica nei paragrafi “effetti indesiderati” e “controindicazioni”.

Osmohale: si può prendere insieme ad altri farmaci?

Un altro importante capitolo da non dimenticare per valutare se un farmaco è sicuro o no, è quello delle interazioni con altri farmaci.

Può infatti capitare che un farmaco, di per sé innocuo, diventi pericoloso se associato ad alcuni altri farmaci.

Questo è vero anche per i prodotti erboristici: classico è l’esempio dell’ “Erba di San Giovanni” (Iperico) che interagisce con alcuni farmaci anticoagulanti aumentandone l’efficacia e mettendo quindi il paziente a rischio di emorragie.

Esaminiamo allora quali sono le interazioni possibili di Osmohale

Osmohale: interazioni

L’uso regolare di corticosteroidi per inalazione riduce la sensibilità delle vie aeree ad Osmohale e in molti soggetti si osserva la completa inibizione della risposta delle vie aeree.

I seguenti medicinali potrebbero influenzare i risultati del test con Osmohale e quindi devono essere preventivamente sospesi:

Qui di seguito sono elencati i tempi consigliati per la sospensione dei medicinali prima del test con Osmohale.

Tempo per la sospensione Medicinale
6-8 ore FARMACI ANTINFIAMMATORI NON STEROIDEI PER INALAZIONE, es.
sodio cromoglicato, nedocromil sodico
8 ore BETA2 AGONISTI A BREVE DURATA D’AZIONE, es.
salbutamolo, terbutalina
12 ore CORTICOSTEROIDI PER INALAZIONE, es.
beclometasone dipropionato, budesonide, fluticasone propionato
12 ore IPRATROPIO BROMURO
24 ore BETA2 AGONISTI A LUNGA DURATA D’AZIONE, es.
salmeterolo,
formoterolo
24 ore CORTICOSTEROIDI PER INALAZIONE + BETA2 AGONISTI A LUNGA
DURATA D’AZIONE, es.
fluticasone e salmeterolo, budesonide e formoterolo
24 ore TEOFILLINA
72 ore TIOTROPIO BROMURO
72 ore ANTISTAMINICI, es.
cetirizina, fexofenadina e loratadina
4 giorni ANTAGONISTI DEI RECETTORI DEI LEUCOTRIENI, es.
montelukast
sodico

Cibo: il giorno del test evitare nel modo più assoluto l’ingestione di caffè, tè, bibite a base di cola, cioccolata o altri cibi contenenti caffeina, per il rischio in notevoli quantità di ridurre la responsività bronchiale.


Osmohale: posso guidare la macchina se lo prendo?

Un capitolo poco noto e molto sottovalutato è quello degli effetti di un farmaco sui riflessi e quindi sulla capacità di guidare la macchina o di effettuare lavori pericolosi.

Molti farmaci riducono la capacità di reazione, oppure possono causare vertigini o abbassamenti di pressione che possono essere molto pericolosi per chi guida o effettua lavori in cui le capacità fisiche sono importanti: basti pensare agli operai che lavorano su impalcature o che operano su macchinari come presse o forni

E’ sempre bene quindi leggere attentamente questo piccolo ma molto importante paragrafo della Scheda Tecnica del farmaco.

Osmohale: effetti sulla guida e sull’uso di macchinari

Non sono stati effettuati studi sulla capacità di guidare veicoli e sull’uso di macchinari. Osmohale non altera o altera in modo trascurabile la capacità di guidare veicoli o di usare macchinari.

Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco