Paludrine: è un farmaco sicuro? Come funziona?

Paludrine (Proguanile Cloridrato): sicurezza e modo d’azione

Paludrine (Proguanile Cloridrato) è un farmaco che serve per curare le seguenti malattie:

Profilassi della malaria.

Paludrine: come funziona?

Ma come funziona Paludrine? Qual è il suo esatto meccanismo d’azione? Su quali organi del corpo agisce? Vediamolo insieme.

Farmacodinamica di Paludrine

Paludrine è attivo sulle forme tessutali di alcuni ceppi di P. falciparum attraverso un metabolita attivo, il cicloguanile.

Il meccanismo d’azione è probabilmente dovuto all’inibizione della diidrofolato reduttasi. L’effetto di questa azione è quello di prevenire la schizogonia agendo principalmente attraverso l’inibizione dello sviluppo degli schizonti sulle forme tessutali primarie.

L’azione chemioprofilattica di proguanile si esplica mediante blocco della maturazione delle forme tessutali epatiche di P.falciparum. L’efficacia profilattica antimalarica di proguanile può essere potenziata dall’assunzione di clorochina in virtù delle caratteristiche di sequenzialità dei loro meccanismi di azione.


Paludrine: come si assorbe e si elimina?

Abbiamo visto qual è il meccanismo d’azione di Paludrine, ma è altrettanto importante conoscere in quanto tempo viene assorbito dall’organismo per capire quanto tempo il farmaco impiegherà ad agire, attraverso quali vie viene eliminato (ad esempio fegato o reni) per sapere quali organi va ad impegnare e, per ultimo, in quanto tempo viene eliminato per avere idea di quando non avremo più il farmaco nell’organismo.

Tutte queste informazioni sono indicate nel paragrafo “Farmacocinetica” che segue.

Farmacocinetica di Paludrine

Assorbimento

Rapido, il picco plasmatici viene raggiunto in 3-4 ore. Il metabolita attivo (cicloguanile) raggiunge il picco più lentamente (4-9 ore).

Emivita

L’emivita di proguanile è di 14-20 ore, mentre quella di cicloguanile è dell’ordine delle 20 ore. L’accumulo durante somministrazioni ripetute è quindi limitato, dal momento che lo steady-state viene raggiunto approssimativamente entro 3 giorni.

Metabolismo

Eliminazione

L’eliminazione del farmaco avviene sia attraverso le feci sia principalmente, attraverso le urine.

Nel caso in cui la dose giornaliera non venga assunta, i livelli ematici decadono rapidamente, anche se la scomparsa totale del farmaco dal circolo avviene solo dopo 3-5 gironi dalla sospensione del trattamento.


Paludrine: è un farmaco sicuro?

Abbiamo visto come Paludrine agisce e come si assorbe e si elimina; ma come facciamo a sapere se Paludrine è un farmaco sicuro?

Prima di tutto è necessario leggere quali sono i dati sulla sicurezza che vengono riportati nella scheda tecnica del farmaco.

Si tratta di dati forniti dalla casa produttrice e basati su un certo numero di lavori scientifici eseguiti prima della commercializzazione: si tratta dei cosiddetti “Dati preclinici di sicurezza”, che riportiamo nel prossimo paragrafo.

Paludrine: dati sulla sicurezza

Con proguanile è stata acquisita un’ampia esperienza clinica. Tutte le informazioni di rilievo sono state riportate nei paragrafi specifici di questo documento.


Dopo la commercializzazione di un farmaco, vengono tuttavia attuate delle misure di controllo dagli organi preposti, per monitorare comunque tutti gli effetti collaterali che dovessero manifestarsi nell’impiego clinico.

Tutti gli effetti collaterali segnalati nella fase di commercializzazione del farmaco, vengono poi riportati nella scheda tecnica nei paragrafi “effetti indesiderati” e “controindicazioni”.

Paludrine: si può prendere insieme ad altri farmaci?

Un altro importante capitolo da non dimenticare per valutare se un farmaco è sicuro o no, è quello delle interazioni con altri farmaci.

Può infatti capitare che un farmaco, di per sé innocuo, diventi pericoloso se associato ad alcuni altri farmaci.

Questo è vero anche per i prodotti erboristici: classico è l’esempio dell’ “Erba di San Giovanni” (Iperico) che interagisce con alcuni farmaci anticoagulanti aumentandone l’efficacia e mettendo quindi il paziente a rischio di emorragie.

Esaminiamo allora quali sono le interazioni possibili di Paludrine

Paludrine: interazioni

Uno studio, effettuato al fine di valutare l’effetto del magnesio trisilicato sulla biodisponibilità di proguanile, ha evidenziato una marcata riduzione dell’assorbimento di proguanile. L’AUC di proguanile è stata ridotta da 3256 ng/h per ml (proguanile da solo) a 1148 ng/h per ml (associazione proguanile e antiacido). Pertanto, la somministrazione concomitante di magnesio trisilicato e Paludrine non è raccomandata.

Anticoagulanti

Proguanile può potenziare gli effetti anticoagulanti della warfarina e di farmaci ad essa correlati attraverso una possibile interazione con le lore vie metaboliche.

Si raccomanda quindi cautela, quando si inizia oppure si sospende una profilassi antimalarica comprendente proguanile in pazienti in terapia con anticoagulanti.


Paludrine: posso guidare la macchina se lo prendo?

Un capitolo poco noto e molto sottovalutato è quello degli effetti di un farmaco sui riflessi e quindi sulla capacità di guidare la macchina o di effettuare lavori pericolosi.

Molti farmaci riducono la capacità di reazione, oppure possono causare vertigini o abbassamenti di pressione che possono essere molto pericolosi per chi guida o effettua lavori in cui le capacità fisiche sono importanti: basti pensare agli operai che lavorano su impalcature o che operano su macchinari come presse o forni

E’ sempre bene quindi leggere attentamente questo piccolo ma molto importante paragrafo della Scheda Tecnica del farmaco.

Paludrine: effetti sulla guida e sull’uso di macchinari

Non esiste evidenza che suggerisca che Paludrine causi sedazione o possa influire sullo stato di concentrazione.

Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco