Panatrix: è un farmaco sicuro? Come funziona?

Panatrix 1 g / 3,5 ml polvere e solvente per soluzione iniettabi (Ceftriaxone Disodico): sicurezza e modo d’azione

Panatrix 1 g / 3,5 ml polvere e solvente per soluzione iniettabi (Ceftriaxone Disodico) è un farmaco che serve per curare le seguenti malattie:

Di uso elettivo e specifico in infezioni batteriche gravi di accertata o presunta origine da Gram-negativi difficili” o da flora mista con presenza di Gram-negativi resistenti ai più comuni antibiotici.

In particolare il prodotto trova indicazione, nelle suddette infezioni, in pazienti defedati e/o immunodepressi. Profilassi delle infezioni chirurgiche.

Panatrix 1 g / 3,5 ml polvere e solvente per soluzione iniettabi: come funziona?

Ma come funziona Panatrix 1 g / 3,5 ml polvere e solvente per soluzione iniettabi? Qual è il suo esatto meccanismo d’azione? Su quali organi del corpo agisce? Vediamolo insieme.

Farmacodinamica di Panatrix 1 g / 3,5 ml polvere e solvente per soluzione iniettabi

Categoria farmacoterapeutica: antibatterico per uso sistemico, cefalosporine di terza generazione.

Codice ATC: J01DD04.

Meccanismo d’azione

Ceftriaxone inibisce la sintesi della parete cellulare batterica dopo il legame con le proteine leganti la penicillina (PBP). Ciò determina l’interruzione della biosintesi della parete cellulare (peptidoglicano), con conseguente lisi e morte della cellula batterica.

Resistenza

La resistenza batterica a ceftriaxone potrebbe essere dovuta a uno o più dei seguenti meccanismi:

• idrolisi da parte delle beta-lattamasi, incluse le beta-lattamasi a spettro esteso (ESBL), carbapenemasi ed enzimi AmpC che potrebbero essere indotti o stabilmente de-repressi in alcune specie batteriche aerobiche Gram-negative

• ridotta affinità delle proteine leganti la penicillina per ceftriaxone

• impermeabilità della membrana esterna negli organismi Gram-negativi

• pompe di efflusso batteriche.

Valori soglia delle analisi di sensibilità

I valori soglia relativi alla minima concentrazione inibente (MIC), stabiliti dall’EUCAST (Comitato europeo sui test di sensibilità antimicrobica), sono i seguenti:

Agente patogeno Test di diluizione (MIC, mg/l)
Sensibile Resistente
Enterobatteriacee ≤ 1 > 2
Staphylococcus spp. a. a.
Streptococcus spp. (Gruppi A, B, C e G) b. b.
Streptococcus pneumoniae ≤ 0,5c. > 2
Streptococchi del gruppo viridans ≤0,5 >0,5
Haemophilus influenzae ≤ 0,12c. > 0,12
Moraxella catarrhalis ≤ 1 > 2
Neisseria gonorrhoeae ≤ 0,12 > 0,12
Neisseria meningitidis ≤ 0,12 c. > 0,12
Non correlato alla specie ≤ 1d. > 2

a. La sensibilità è stata dedotta in base alla sensibilità alla cefoxitina.

b. La sensibilità è stata dedotta in base alla sensibilità alla penicillina.

c. Gli isolati con una MIC di ceftriaxone superiore alla soglia di sensibilità sono rari e, quando si

incontrano, devono essere sottoposti a una nuova analisi; in caso di conferma, devono essere invitati a un laboratorio di riferimento.

d. I valori soglia sono relativi a una dose endovenosa giornaliera di 1 g x 1 e a una dose elevata, pari

almeno a 2 g x 1.

Efficacia clinica verso patogeni specifici

La prevalenza della resistenza acquisita può variare geograficamente e nel tempo per determinate specie e le informazioni locali sulla resistenza sono utili, in particolare quando si devono trattare infezioni gravi. Se necessario, quando la prevalenza locale della resistenza è tale che l’utilità di ceftriaxone, almeno in alcuni tipi di infezione, è discutibile, deve essere chiesto il parere di esperti.

Specie comunemente sensibili
Aerobi Gram-positivi:
Staphylococcus aureus (sensibile alla meticillina)£
Stafilococchi coagulasi-negativi (sensibili alla meticillina)£
Streptococcus pyogenes (Gruppo A)
Streptococcus agalactiae (Gruppo B)
Streptococcus pneumoniae
Streptococchi del gruppo viridans
Aerobi Gram-negativi:
Borrelia burgdorferi
Haemophilus influenzae
Haemophilus para-influenzae
Moraxella catarrhalis
Neisseria gonorrhoea
Neisseria meningitidis
Proteus mirabilis
Providencia spp.
Trep Treponema pallidum
Specie per le quali la resistenza acquisita può essere un problema
Aerobi Gram-positivi:
Staphylococcus epidermidis
Staphylococcus haemolyticus
Staphylococcus hominis
Aerobi Gram-negativi:
Citrobacter freundii
Enterobacter aerogenes
Enterobacter cloacae
Escherichia coli%
Klebsiella pneumoniae%
Klebsiella oxytoca%
Morganella morganii
Proteus vulgaris
Serratia marcescens
Anaerobi:
Bacteroides spp.
Fusobacterium spp.
Peptostreptococcus spp.
Clostridium perfringens
Organismi intrinsecamente resistenti
Aerobi Gram-positivi:
Enterococcus spp.
Listeria monocytogenes
Aerobi Gram-negativi:
Acinetobacter baumannii
Pseudomonas aeruginosa
Stenotrophomonas maltophilia
Anaerobi:
Clostridium difficile
Altri:
Chlamydia spp.
Chlamydophila spp.
Mycoplasma spp.
Legionella spp.
Ureaplasma urealyticum

£Tutti gli stafilococchi resistenti alla meticillina sono resistenti a ceftriaxone.

grado di resistenza > 50% in almeno una regione.

Ceppi produttori di ESBL sono sempre resistenti.


Panatrix 1 g / 3,5 ml polvere e solvente per soluzione iniettabi: come si assorbe e si elimina?

Abbiamo visto qual è il meccanismo d’azione di Panatrix 1 g / 3,5 ml polvere e solvente per soluzione iniettabi, ma è altrettanto importante conoscere in quanto tempo viene assorbito dall’organismo per capire quanto tempo il farmaco impiegherà ad agire, attraverso quali vie viene eliminato (ad esempio fegato o reni) per sapere quali organi va ad impegnare e, per ultimo, in quanto tempo viene eliminato per avere idea di quando non avremo più il farmaco nell’organismo.

Tutte queste informazioni sono indicate nel paragrafo “Farmacocinetica” che segue.

Farmacocinetica di Panatrix 1 g / 3,5 ml polvere e solvente per soluzione iniettabi

Iniettato per via i.m. o e.v. il ceftriaxone diffonde rapidamente dal plasma ai tessuti raggiungendo picchi plasmatici pari a circa 150 mcg/ml dopo 1 g e.v. e a 100 mcg/ml dopo 1 g i.m. Il tempo di emivita è pari a 6-11 ore nel plasma e a 10-11 ore nei tessuti.

Il ceftriaxone diffonde facilmente nei seguenti fluidi o tessuti: mucosa dell’orecchio medio, liquido dell’orecchio medio nei bambini, mucosa nasale, tonsilla, polmone e secreto bronchiale, liquido pleurico, liquido ascitico, liquido sinoviale, tessuto osseo spongioso e compatto, liquido periprotesico nel tessuto osseo, muscolo scheletrico, miocardio, pericardio, tessuto adiposo, bile e parete della colecisti, rene corticale e midollare, urina, prostata, utero, ovaio, tuba, vagina.

Penetra anche attraverso la barriera ematoencefalica, raggiungendo concentrazioni multiple delle CMI per i batteri più frequentemente isolati dal liquor di pazienti con meningi infiammate. Le concentrazioni medie di distribuzione di ceftriaxone dopo una dose parenterale singola in questi distretti sono mostrati nella Tabella 1.

Tabella 1

Tessuto Dose di Ceftriaxone Tempo di prelievo dopo la somministrazione (h) e concentrazioni tissutali medie in mcg/ml, mg/l o mcg/g
Liquor 50-100 mg/kg e.v. 4h 12h 24h
18,3 8,5 2,8
Orecchio medio 1g i.m. mucosa 3-4h 6h 12h 24h
5,6 4,2 3,3 0,7
50 mg/kg i.m. liquido (bambini) 1,5h 5,4h 15,6h 24h
5,6 12,7 33,3 35,0
Mucosa nasale 1g i.m. 3-4h 6h 12h 24h
19,7 15,3 8,0 3,6
Tonsilla 1g i.m. 3-4h 6h 12h 24h
9,2 6,3 3,8 3,3
Cuore 2g e.v. 1-4h 5-12h 13-16h 17-24h
miocardio 34,3 10,8 4,4 6,8
pericardio 21,4 13,6 2,2 5,0
Polmone 1g i.m. 3-3,5h 4,5-5h 12h 24h
11,6 8,1 6,6 2,1
Secreto bronchiale 1g i.m. 2h 6h 12h 24h
1° giomo 1,65 1 0,51 0,18
7° giomo 2 1,5 0,80 0,35
Liquido pleurico 1g e.v. 1h 4h 8h 24h
1,76 7,88 7,15 5,84
Liquido ascitico 1g e.v. 2h 4h 12h 24h
20 22 26 12
Liquido sinoviale 1g e.v. 2h 8h 12h 24h
98,7 53 40 14
Tessuto osseo 2g e.v. 2h 4h 12h 24h
in toto 35,8 36,2 8,3
spongioso 19,3 16,9 11,2 5,6
compatto 6,5 3,1 3,3 2,2
liquido periprotesico 66,1 26,7
Muscolo scheletrico 2g e.v. 1-4h 5-12h 13-16h 17-24h
21,7 5,2 3,8 2,9
Tessuto adiposo 2g e.v. 1-4h 5-12h 13-16h 17-24h
39 7,5 3,9 7,6
Rene 2g e.v. 1h 12h 24h
corticale 78,8 38,5 12,3
midollare 91 42 10,8
Urina 0-2h 4-8h 8-12h 12-24
1g e.v. 855,5 508,3 356,9 151,5
1g i.m. 486,9 743,1 419,9 202,1
Prostata 2g e.v. 1h 4-5h 16h 24h
28,6 45,9 12,2 6,9
Apparato genitale femminile 1g i.m. 1h 4h 12h 24h
vagina 39,7 14,7 0,9
utero 42,8 18,3 3,6 1,2
tuba 39,2 20,4 2,4 0,7
ovaio 38,4 15,9 2,2 0,7

Il farmaco non viene metabolizzato nell’organismo e viene quindi eliminato in forma attiva dal rene e dal fegato nella misura del 56% e 44% circa rispettivamente. L’eliminazione renale del ceftriaxone avviene per filtrazione glomerulare, mentre la secrezione tubulare non sembra avere rilevanza. Nelle feci è presente prevalentemente in forma inattiva.

Farmacocinetica in particolari situazioni cliniche

Nella prima settimana di vita, l’80% della dose è escreta nelle urine; nel primo mese questo valore scende a livelli simili a quelli degli adulti. Nei neonati di età inferiore agli 8 giorni l’emivita di eliminazione media è generalmente due o tre volte più lunga di quella dei giovani adulti.


Panatrix 1 g / 3,5 ml polvere e solvente per soluzione iniettabi: è un farmaco sicuro?

Abbiamo visto come Panatrix 1 g / 3,5 ml polvere e solvente per soluzione iniettabi agisce e come si assorbe e si elimina; ma come facciamo a sapere se Panatrix 1 g / 3,5 ml polvere e solvente per soluzione iniettabi è un farmaco sicuro?

Prima di tutto è necessario leggere quali sono i dati sulla sicurezza che vengono riportati nella scheda tecnica del farmaco.

Si tratta di dati forniti dalla casa produttrice e basati su un certo numero di lavori scientifici eseguiti prima della commercializzazione: si tratta dei cosiddetti “Dati preclinici di sicurezza”, che riportiamo nel prossimo paragrafo.

Panatrix 1 g / 3,5 ml polvere e solvente per soluzione iniettabi: dati sulla sicurezza

Gli studi tossicologici hanno evidenziato una DL50pari a 1840-3000 mg/Kg (dopo somministrazione e.v.) nel ratto.


Dopo la commercializzazione di un farmaco, vengono tuttavia attuate delle misure di controllo dagli organi preposti, per monitorare comunque tutti gli effetti collaterali che dovessero manifestarsi nell’impiego clinico.

Tutti gli effetti collaterali segnalati nella fase di commercializzazione del farmaco, vengono poi riportati nella scheda tecnica nei paragrafi “effetti indesiderati” e “controindicazioni”.

Panatrix 1 g / 3,5 ml polvere e solvente per soluzione iniettabi: si può prendere insieme ad altri farmaci?

Un altro importante capitolo da non dimenticare per valutare se un farmaco è sicuro o no, è quello delle interazioni con altri farmaci.

Può infatti capitare che un farmaco, di per sé innocuo, diventi pericoloso se associato ad alcuni altri farmaci.

Questo è vero anche per i prodotti erboristici: classico è l’esempio dell’ “Erba di San Giovanni” (Iperico) che interagisce con alcuni farmaci anticoagulanti aumentandone l’efficacia e mettendo quindi il paziente a rischio di emorragie.

Esaminiamo allora quali sono le interazioni possibili di Panatrix 1 g / 3,5 ml polvere e solvente per soluzione iniettabi

Panatrix 1 g / 3,5 ml polvere e solvente per soluzione iniettabi: interazioni

La contemporanea somministrazione di alte dosi di PANATRIX con diuretici ad elevata attività (es. furosemide) a forti dosaggi non ha sinora evidenziato disturbi della funzionalità renale. Non c’è alcuna evidenza che PANATRIX aumenti la tossicità renale degli aminoglicosidi. L’ingestione di alcool successiva alla somministrazione di PANATRIX non dà effetti simili a quelli del disulfiram; il ceftriaxone, infatti, non contiene il gruppo N-metiltiotetrazolico ritenuto responsabile sia della possibile intolleranza all’alcool sia delle manifestazioni emorragiche verificatesi con altre cefalosporine. L’eliminazione di PANATRIX non è modificata dal probenecid.

In uno studio in vitro con la combinazione di cloramfenicolo e ceftriaxone sono stati osservati effetti antagonisti.

È stato dimostrato in condizioni sperimentali sinergismo d’azione tra PANATRIX e aminoglicosidi nei confronti di molti germi Gram-negativi. Il potenziamento di attività di tali associazioni, sebbene non sempre predicibile, dovrà essere tenuto in considerazione in tutte quelle infezioni gravi, resistenti ad altri trattamenti, dovute ad organismi quali Pseudomonas aeruginosa. A causa di incompatibilità fisiche i due farmaci vanno somministrati separatamente alle dosi raccomandate.

PANATRIX non deve essere aggiunto a soluzioni che contengono calcio, quali le soluzioni Hartmann e Ringer (vedere sez. 4.3, 4.4 e 4.8).

Non utilizzare diluenti contenenti calcio, come la soluzione Ringer o la soluzione Hartmann, per ricostituire PANATRIX fiale o per diluire ulteriormente una fiala ricostituita per somministrazione e.v., poiché può formarsi del precipitato. La precipitazione di calcio-ceftriaxone può verificarsi anche quando PANATRIX viene miscelato con soluzioni contenenti calcio nella stessa linea di somministrazione e.v. PANATRIX non deve essere somministrato contemporaneamente con soluzioni endovenose contenenti calcio, comprese le infusioni continue contenenti calcio, come quelle usate per la nutrizione parenterale attraverso una linea a Y. Tuttavia, nei pazienti che non siano neonati, PANATRIX e le soluzioni contenenti calcio possono essere somministrati in sequenza, uno dopo l’altro, purché tra un’infusione e l’altra le linee vengono lavate a fondo con un liquido compatibile. Studi in vitro effettuati con plasma dì adulti e plasma di neonati proveniente dal cordone ombelicale hanno dimostrato che i neonati presentano un rischio aumentato dì precipitazione di calcio-ceftriaxone.

Sulla base dei rapporti presenti in letteratura, ceftriaxone è incompatibile con amsacrina, vancomicina, fluconazolo e gli aminoglicosidi.

In rari casi nei pazienti trattati con PANATRIX il test di Coombs può produrre falsi positivi. PANATRIX, come altri antibiotici, può causare falsi positivi nei test per la galattosemia.

Parimenti, i metodi non enzimatici per la determinazione del glucosio nelle urine possono produrre risultati falsi positivi. Per questo motivo la determinazione dei livelli di glucosio nelle urine durante la terapia con PANATRIX deve essere effettuata in modo enzimatico.

Ceftriaxone può compromettere l’efficacia dei contraccettivi ormonali orali. Durante il trattamento e nel mese successivo al trattamento è pertanto consigliabile adottare misure contraccettive supplementari (non ormonali).


Panatrix 1 g / 3,5 ml polvere e solvente per soluzione iniettabi: posso guidare la macchina se lo prendo?

Un capitolo poco noto e molto sottovalutato è quello degli effetti di un farmaco sui riflessi e quindi sulla capacità di guidare la macchina o di effettuare lavori pericolosi.

Molti farmaci riducono la capacità di reazione, oppure possono causare vertigini o abbassamenti di pressione che possono essere molto pericolosi per chi guida o effettua lavori in cui le capacità fisiche sono importanti: basti pensare agli operai che lavorano su impalcature o che operano su macchinari come presse o forni

E’ sempre bene quindi leggere attentamente questo piccolo ma molto importante paragrafo della Scheda Tecnica del farmaco.

Panatrix 1 g / 3,5 ml polvere e solvente per soluzione iniettabi: effetti sulla guida e sull’uso di macchinari

Poiché talvolta PANATRIX induce capogiri, la capacità di guidare veicoli e usare macchinari può essere compromessa.

Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco