Permixon: è un farmaco sicuro? Come funziona?

Permixon 320 mg capsule molli (Repentina): sicurezza e modo d’azione

Permixon 320 mg capsule molli (Repentina) è un farmaco che serve per curare le seguenti malattie:

Turbe funzionali dell’ipertrofia prostatica benigna nel maschio adulto.

Gli effetti di Permixon si manifestano sulla sintomatologia propria dell’ipertrofia prostatica benigna: pollachiuria, nicturia, disuria, diminuzione del volume e della forza del getto, sensazione di incompleto svuotamento vescicale e di dolorosa tensione perineale.

Nei casi in cui la malattia necessiti una soluzione terapeutica chirurgica, la somministrazione di Permixon, migliorando le condizioni cliniche del paziente, ne facilita l’operabilità.

Permixon 320 mg capsule molli: come funziona?

Ma come funziona Permixon 320 mg capsule molli? Qual è il suo esatto meccanismo d’azione? Su quali organi del corpo agisce? Vediamolo insieme.

Farmacodinamica di Permixon 320 mg capsule molli

Categoria farmacoterapeutica: Altri farmaci usati nell’ipertrofia prostatica benigna – Codice ATC: G04CX02

Permixon (estratto lipido-sterolico di Serenoa repens) è un farmaco in grado di esplicare un valido controllo sui disturbi funzionali connessi con l’ipertrofia prostatica benigna (IPB), di cui influenza diversi meccanismi patogenetici.

L’IPB è correlata con la proliferazione delle componenti stromali ed epiteliali prostatiche, la cui epoca di esordio coincide con la 4a -5a decade di vita.

La prevalenza di questa malattia aumenta progressivamente con l’età fino ad interessare il 90% degli uomini di 80 anni.

L’insorgenza dell’IPB riconosce un’origine multifattoriale in cui giocano un ruolo fondamentale vari ormoni sessuali.

La prostata è un organo ormono-dipendente il cui metabolismo è particolarmente sensibile all’azione del DHT (di-idro-testosterone), prodotto ad opera della 5-alfa-reduttasi dal testosterone, di cui rappresenta il metabolita attivo.

Studi di farmacologia hanno confermato l’azione inibitoria, svolta da Permixon sulle 5-alfa-reduttasi. Parallelamente Permixon si è dimostrato attivo nell’impedire il legame del DHT ai propri recettori cellulari.

Il farmaco non interferisce con l’asse ipotalamo-ipofisario.

Ulteriori ricerche di farmacologia hanno evidenziato effetti anti-infiammatori di Permixon mediati dall’inibizione della fosfolipasi A2, responsabile attraverso la trasformazione dei fosfolipidi in acido arachidonico, della prima tappa della produzione delle prostaglandine, sostanze mediatrici dei fenomeni infiammatori. In particolare, interferendo con la componente flogistica vascolare (permeabilità capillare e aggregazione piastrinica), Permixon manifesta effetti di tipo antiedemigeno e risulta utile nella correzione delle alterazioni minzionali connesse con l’ostruzione cervico- prostatica indotta dai fenomeni congestizi intra e peri-adenomatosi. Recenti studi sull’eziopatogenesi dell’IPB hanno preso in considerazione il ruolo svolto dagli estrogeni quali fattori favorenti l’attività metabolica della porzione stromale prostatica, che a sua volta influenzerebbe la crescita della porzione epiteliale. La crescita della porzione stromale periuretrale giustifica, inoltre, molteplici aspetti della sintomatologia clinica dell’IPB. Permixon ha dimostrato di possedere un’attività che si esplica attraverso la riduzione dei recettori intranucleari per gli estrogeni.

L’analisi dei risultati ottenuti con l’impiego clinico di Permixon ha dimostrato un miglioramento statisticamente significativo di numerosi parametri urodinamici entro 60-90 giorni dall’inizio del trattamento, con riduzione del residuo vescicale post-minzionale.

Sostanziali miglioramenti della sintomatologia soggettiva si verificano entro 30 giorni dall’inizio del trattamento.

Le proprietà anti-infiammatorie di Permixon, interferenti con la fase vascolare della flogosi, ne rendono utile l’impiego in quelle fasi della malattia in cui eventuali processi prostatitici intercorrenti si accompagnano ad una spiccata componente edematosa a carico del tessuto prostatico.

Studi clinici a lungo termine hanno dimostrato la stabilità degli effetti terapeutici di Permixon.


Permixon 320 mg capsule molli: come si assorbe e si elimina?

Abbiamo visto qual è il meccanismo d’azione di Permixon 320 mg capsule molli, ma è altrettanto importante conoscere in quanto tempo viene assorbito dall’organismo per capire quanto tempo il farmaco impiegherà ad agire, attraverso quali vie viene eliminato (ad esempio fegato o reni) per sapere quali organi va ad impegnare e, per ultimo, in quanto tempo viene eliminato per avere idea di quando non avremo più il farmaco nell’organismo.

Tutte queste informazioni sono indicate nel paragrafo “Farmacocinetica” che segue.

Farmacocinetica di Permixon 320 mg capsule molli

Studi di farmacocinetica indicano che gli acidi grassi (acido laurico, acido miristico e oleico) componenti dell’estratto lipidico sterolico sono significativamente assorbiti dal tratto gastroenterico con variabilità individuale.


Permixon 320 mg capsule molli: è un farmaco sicuro?

Abbiamo visto come Permixon 320 mg capsule molli agisce e come si assorbe e si elimina; ma come facciamo a sapere se Permixon 320 mg capsule molli è un farmaco sicuro?

Prima di tutto è necessario leggere quali sono i dati sulla sicurezza che vengono riportati nella scheda tecnica del farmaco.

Si tratta di dati forniti dalla casa produttrice e basati su un certo numero di lavori scientifici eseguiti prima della commercializzazione: si tratta dei cosiddetti “Dati preclinici di sicurezza”, che riportiamo nel prossimo paragrafo.

Permixon 320 mg capsule molli: dati sulla sicurezza

I dati preclinici non rivelano rischi particolari per l’uomo sulla base di studi non clinici di tossicità a dose singola e ripetuta, genotossicità, e tossicità della riproduzione.

Nessuno studio è stato eseguito per valutare il potenziale cancerogeno.


Dopo la commercializzazione di un farmaco, vengono tuttavia attuate delle misure di controllo dagli organi preposti, per monitorare comunque tutti gli effetti collaterali che dovessero manifestarsi nell’impiego clinico.

Tutti gli effetti collaterali segnalati nella fase di commercializzazione del farmaco, vengono poi riportati nella scheda tecnica nei paragrafi “effetti indesiderati” e “controindicazioni”.

Permixon 320 mg capsule molli: si può prendere insieme ad altri farmaci?

Un altro importante capitolo da non dimenticare per valutare se un farmaco è sicuro o no, è quello delle interazioni con altri farmaci.

Può infatti capitare che un farmaco, di per sé innocuo, diventi pericoloso se associato ad alcuni altri farmaci.

Questo è vero anche per i prodotti erboristici: classico è l’esempio dell’ “Erba di San Giovanni” (Iperico) che interagisce con alcuni farmaci anticoagulanti aumentandone l’efficacia e mettendo quindi il paziente a rischio di emorragie.

Esaminiamo allora quali sono le interazioni possibili di Permixon 320 mg capsule molli

Permixon 320 mg capsule molli: interazioni


Permixon 320 mg capsule molli: posso guidare la macchina se lo prendo?

Un capitolo poco noto e molto sottovalutato è quello degli effetti di un farmaco sui riflessi e quindi sulla capacità di guidare la macchina o di effettuare lavori pericolosi.

Molti farmaci riducono la capacità di reazione, oppure possono causare vertigini o abbassamenti di pressione che possono essere molto pericolosi per chi guida o effettua lavori in cui le capacità fisiche sono importanti: basti pensare agli operai che lavorano su impalcature o che operano su macchinari come presse o forni

E’ sempre bene quindi leggere attentamente questo piccolo ma molto importante paragrafo della Scheda Tecnica del farmaco.

Permixon 320 mg capsule molli: effetti sulla guida e sull’uso di macchinari

Permixon non altera la capacità di guidare veicoli o di usare macchinari.

Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco