Plaquenil: è un farmaco sicuro? Come funziona?

Plaquenil 200 mg compresse rivestite (Idroxiclorochina Solfato): sicurezza e modo d’azione

Plaquenil 200 mg compresse rivestite (Idroxiclorochina Solfato) è un farmaco che serve per curare le seguenti malattie:

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PLAQUENIL è indicato per il trattamento dell’artrite reumatoide in fase attiva e cronica e nel lupus eritematoso discoide e disseminato.

Popolazione pediatrica

E’ indicato per il trattamento dell’artrite idiopatica giovanile (in terapia d’associazione), e per il lupus sistemico eritematoso e discoide.

Plaquenil 200 mg compresse rivestite: come funziona?

Ma come funziona Plaquenil 200 mg compresse rivestite? Qual è il suo esatto meccanismo d’azione? Su quali organi del corpo agisce? Vediamolo insieme.

Farmacodinamica di Plaquenil 200 mg compresse rivestite

L’idrossiclorochina, antimalarico appartenente alla famiglia dei 4- aminochinolinici è un farmaco dotato anche di azione antireumatica a lento effetto.

L’azione terapeutica dell’idrossiclorochina si basa su diversi effetti farmacologici quali: interazione con i gruppi sulfidrilici, modulazione dell’attività enzimatica (in particolare fosfolipasi, NADH-citocromo C reduttasi, colinesterasi, proteasi e idrolasi), fissazione al DNA; stabilizzazione delle membrane lisosomiali; inibizione della sintesi delle prostaglandine, della chemiotassi di polimorfonucleati e della fagocitosi; possibile interferenza con la produzione dell’interleuchina 1 da parte dei monociti e inibizione della liberazione di superossido da parte dei neutrofili. Sia l’effetto antireumatico che l’effetto antimalarico si possono spiegare in relazione alla concentrazione raggiunta nelle vescicole acide intracellulari e attraverso l’aumento del loro pH.


Plaquenil 200 mg compresse rivestite: come si assorbe e si elimina?

Abbiamo visto qual è il meccanismo d’azione di Plaquenil 200 mg compresse rivestite, ma è altrettanto importante conoscere in quanto tempo viene assorbito dall’organismo per capire quanto tempo il farmaco impiegherà ad agire, attraverso quali vie viene eliminato (ad esempio fegato o reni) per sapere quali organi va ad impegnare e, per ultimo, in quanto tempo viene eliminato per avere idea di quando non avremo più il farmaco nell’organismo.

Tutte queste informazioni sono indicate nel paragrafo “Farmacocinetica” che segue.

Farmacocinetica di Plaquenil 200 mg compresse rivestite

L’idrossiclorochina viene rapidamente assorbita dopo somministrazione orale. In media la sua biodisponibilità è di circa il 74%. Il farmaco si distribuisce ampiamente nell’organismo e si accumula nelle cellule ematiche e in altri tessuti quali fegato, polmoni, reni e occhi. La molecola viene parzialmente convertita nel fegato nei metaboliti etilati attivi e quindi eliminata principalmente per via renale, sotto forma immodificata in quantità compresa tra il 23 e il 25%. L’eliminazione avviene anche per via biliare. L’escrezione è lenta, l’emivita di eliminazione terminale è di circa 50 giorni, (sangue totale) e di 32 giorni (plasma). L’idrossiclorochina attraversa la placenta e il passaggio nel latte materno è paragonabile a quello della clorochina.


Plaquenil 200 mg compresse rivestite: è un farmaco sicuro?

Abbiamo visto come Plaquenil 200 mg compresse rivestite agisce e come si assorbe e si elimina; ma come facciamo a sapere se Plaquenil 200 mg compresse rivestite è un farmaco sicuro?

Prima di tutto è necessario leggere quali sono i dati sulla sicurezza che vengono riportati nella scheda tecnica del farmaco.

Si tratta di dati forniti dalla casa produttrice e basati su un certo numero di lavori scientifici eseguiti prima della commercializzazione: si tratta dei cosiddetti “Dati preclinici di sicurezza”, che riportiamo nel prossimo paragrafo.

Plaquenil 200 mg compresse rivestite: dati sulla sicurezza

Per l’idrossiclorochina sono disponibili soltanto dati preclinici limitati, quindi vengono presi in considerazione i dati della clorochina, sulla base delle proprietà farmacologiche e della similitudine di struttura dei due prinicipi attivi.

GENOTOSSICITÀ

Ci sono dati limitati sulla genotossicità dell’idrossiclorochina.

La clorochina, come riportato in letteratura, è un debole agente genotossico che può provocare sia mutazioni genetiche che rotture cromosoma/DNA. I meccanismi possono coinvolgere l’intercalazione del DNA o l’induzione dello stress ossidativo. Le pubblicazioni riportano risultati sia positivi che negativi nel saggio in vitro di mutazione genetica inversa con l’utilizzo di batteri (Ames test) e negli studi in vivo che utilizzano i roditori (scambio tra cromatidi fratelli in cellule di midollo osseo di topo, anomalia cromosomica delle cellule di midollo osseo di topo e rotture del filamento del DNA nel ratto in più organi quando agli animali veniva data una dose per via

intraperitonale). Questi effetti cromosomici non sono stati osservati quando la clorochina era somministrata agli animali per via orale (cioè la via terapeutica di somministrazione).

CARCINOGENICITÀ

Non ci sono dati sulla carcinogenicità dell’idrossiclorochina.

In uno studio di 2 anni con clorochina nei ratti, non sono stati riscontrati né incrementi neoplastici nè cambiamenti proliferativi. Non sono stati effettuati studi sui topi. Negli studi di tossicità subcronica non ci sono stati cambiamenti proliferativi.

TOSSICITÀ RIPRODUTTIVA E SULLO SVILUPPO

Ci sono dati limitati sulla teratogenicità dell’idrossiclorochina.

, La clorochina è risultata teratogenica nei ratti dopo somministrazione a dosi sovraterapeutiche molto alte, cioè tra 250 e 1500 mg/kg, mostrando una mortilità fetale con un tasso del 25% e malformazioni oculari nel 45% dei feti nel gruppo 1000 mg/kg.

Studi autoradiografici hanno mostrato che, quando somministrata all’inizio o alla fine della gestazione, la clorochina si accumula negli occhi e nelle orecchie.

Fertilità

Non ci sono dati relativi all’azione dell’idrossiclorochina sulla fertilità.

Uno studio in ratti di sesso maschile, dopo trenta giorni di trattamento orale con 5 mg al giorno di clorochina, ha mostrato una riduzione del tasso di fertilità dei livelli di testosterone, del peso di testicoli, epididimo, vescicole seminali e prostata.

Il tasso di fertilità risultava anche diminuito in un altro studio sul ratto, dopo 14 giorni di trattamento intraperitoneale alla dose di 10 mg/kg/die.


Dopo la commercializzazione di un farmaco, vengono tuttavia attuate delle misure di controllo dagli organi preposti, per monitorare comunque tutti gli effetti collaterali che dovessero manifestarsi nell’impiego clinico.

Tutti gli effetti collaterali segnalati nella fase di commercializzazione del farmaco, vengono poi riportati nella scheda tecnica nei paragrafi “effetti indesiderati” e “controindicazioni”.

Plaquenil 200 mg compresse rivestite: si può prendere insieme ad altri farmaci?

Un altro importante capitolo da non dimenticare per valutare se un farmaco è sicuro o no, è quello delle interazioni con altri farmaci.

Può infatti capitare che un farmaco, di per sé innocuo, diventi pericoloso se associato ad alcuni altri farmaci.

Questo è vero anche per i prodotti erboristici: classico è l’esempio dell’ “Erba di San Giovanni” (Iperico) che interagisce con alcuni farmaci anticoagulanti aumentandone l’efficacia e mettendo quindi il paziente a rischio di emorragie.

Esaminiamo allora quali sono le interazioni possibili di Plaquenil 200 mg compresse rivestite

Plaquenil 200 mg compresse rivestite: interazioni

La somministrazione contemporanea di idrossiclorochina e digossina può determinare un aumento dei livelli ematici della digossina: è necessario pertanto monitorare strettamente la digossinemia nei pazienti trattati con tale combinazione di farmaci.

Poiché l’idrossiclorochina può aumentare gli effetti di un trattamento ipoglicemico è necessario diminuire le dosi di insulina o dei farmaci antidiabetici in generale.

Esiste la possibilità di interazioni con il fenilbutazone o con altri farmaci che abbiano tendenza a provocare dermatiti e con preparati notoriamente epatotossici.

Farmaci noti per prolungare l’intervallo QT/che possono indurre aritmie cardiache:

l’idrossiclorochina deve essere utilizzata con cautela nei pazienti che ricevono farmaci noti per prolungare l’intervallo QT, per esempio antiaritmici di classe IA e III, antidepressivi triciclici, antipsicotici, alcuni antinfettivi, per l’aumento di rischio di aritmie ventricolari. L’alofantrina non deve essere somministrata con l’idrossiclorochina.

E’ stato segnalato un incremento del livello plasmatico di ciclosporina, quando ciclosporina e idrossiclorochina sono co-somministrati.

L’idrossiclorochina può abbassare la soglia convulsiva. La somministrazione concomitante di idrossiclorochina con altri farmaci antimalarici noti per abbassare la soglia convulsiva (per esempio meflochina) può aumentare il rischio di convulsioni.

Inoltre, l’attività di farmaci antiepilettici potrebbe essere compromessa se co-somministrati con l’idrossiclorochina.

In uno studio di interazione a singola dose, è stato riportato, che la clorochina riduce la biodisponibilità di praziquantel. Non è noto se esiste un simile effetto quando idrossiclorochina e praziquantel sono co- somministrati. Per estrapolazione, data la similarità nella struttura e nei parametri farmacocinetici tra idrossiclorochina e clorochina, un effetto simile può essere atteso anche per l’idrossiclorochina.

Esiste un rischio teorico di inibizione dell’attività intracellulare dell’?- galactosidasi quando l’idrossiclorochina è co-somministrato con agalsidasi.


Plaquenil 200 mg compresse rivestite: posso guidare la macchina se lo prendo?

Un capitolo poco noto e molto sottovalutato è quello degli effetti di un farmaco sui riflessi e quindi sulla capacità di guidare la macchina o di effettuare lavori pericolosi.

Molti farmaci riducono la capacità di reazione, oppure possono causare vertigini o abbassamenti di pressione che possono essere molto pericolosi per chi guida o effettua lavori in cui le capacità fisiche sono importanti: basti pensare agli operai che lavorano su impalcature o che operano su macchinari come presse o forni

E’ sempre bene quindi leggere attentamente questo piccolo ma molto importante paragrafo della Scheda Tecnica del farmaco.

Plaquenil 200 mg compresse rivestite: effetti sulla guida e sull’uso di macchinari

Si sconsiglia la guida e l’uso di macchinari, in quanto l’idrossiclorochina può influire negativamente sulla accomodazione visiva e causare annebbiamento della vista. Se è il caso, può essere necessario ridurre temporaneamente il dosaggio.

Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco