Rosiced: è un farmaco sicuro? Come funziona?

Rosiced 7,5 mg/g crema (Metronidazolo): sicurezza e modo d’azione

Rosiced 7,5 mg/g crema (Metronidazolo) è un farmaco che serve per curare le seguenti malattie:

Trattamento topico delle manifestazioni papulo-pustolose infiammatorie della rosacea.

Rosiced 7,5 mg/g crema: come funziona?

Ma come funziona Rosiced 7,5 mg/g crema? Qual è il suo esatto meccanismo d’azione? Su quali organi del corpo agisce? Vediamolo insieme.

Farmacodinamica di Rosiced 7,5 mg/g crema

Categoria Farmacoterapeutica: Chemioterapici per uso topico. Codice ATC: D06BX01

Quando viene applicato per via cutanea, il metronidazolo agisce sulla componente infiammatoria della rosacea.

Il metronidazolo appartiene alla categoria dei nitroimidazoli. In protozoi sensibili e batteri strettamente anaerobici viene ridotto con la formazione di acetamide e di acido N-(2-idrossietil)-oxamidico.

L’interazione con il DNA porta all’inibizione della sintesi dell’acido nucleico dei microrganismi interessati, con conseguente morte di tali agenti.

Non vi è resistenza parallela ad altre sostanze antibatteriche.


Rosiced 7,5 mg/g crema: come si assorbe e si elimina?

Abbiamo visto qual è il meccanismo d’azione di Rosiced 7,5 mg/g crema, ma è altrettanto importante conoscere in quanto tempo viene assorbito dall’organismo per capire quanto tempo il farmaco impiegherà ad agire, attraverso quali vie viene eliminato (ad esempio fegato o reni) per sapere quali organi va ad impegnare e, per ultimo, in quanto tempo viene eliminato per avere idea di quando non avremo più il farmaco nell’organismo.

Tutte queste informazioni sono indicate nel paragrafo “Farmacocinetica” che segue.

Farmacocinetica di Rosiced 7,5 mg/g crema

La concentrazione sistemica di metronidazolo a seguito di applicazione topica di ROSICED 7,5 mg/g Crema in 18 volontari sani era compresa tra 19 ng/ml e 107 ng/ml, con una Cmax media di 49 ng/ml, vale a dire 600 volte inferiore a quella conseguente a una somministrazione orale di 2 g .

Il tmax per la formulazione topica è risultato di 8,9 ore. L’emivita del metronidazolo in base alla velocità di assorbimento è di 33 ore. L’emivita orale del metronidazolo è di circa 8 ore.

A seguito di somministrazione orale, il metronidazolo viene assorbito rapidamente e quasi completamente con livelli plasmatici massimi dopo 1-2 ore. Se somministrato per via rettale, circa l’80% della sostanza è disponibile a livello sistemico e il picco plasmatico si raggiunge dopo circa 4 ore. A seguito di somministrazione vaginale, si riscontra nel siero solo il 20% circa; in tale caso, il picco si raggiunge successivamente, dopo 8-24 ore. L’emivita plasmatica è di circa 8 (da 6 a 10) ore. Diversi metaboliti si formano nell’organismo umano; l’idrossimetabolita (1-(2-idrossietil)-2-idrossimetil- 5-nitroimidazolo) e il metabolita “acidico” (2-metil-5-nitroimidazol-1-il-acido acetico) sono i metaboliti principali.

Circa l’80% della sostanza viene escreta per via renale, la parte non metabolizzata è inferiore al 10%. Piccole quantità (ca. 6%) vengono escrete anche per via epatica. L’insufficienza renale prolunga l’escrezione in misura non significativa. In caso di insufficienza epatica grave, deve prevedersi un’eliminazione ritardata. Nei pazienti con funzionalità epatica gravemente ridotta, l’emivita può essere prolungata fino a 30 ore. Il legame proteico è inferiore al 20%. Il volume apparente di distribuzione è circa 36 l.


Rosiced 7,5 mg/g crema: è un farmaco sicuro?

Abbiamo visto come Rosiced 7,5 mg/g crema agisce e come si assorbe e si elimina; ma come facciamo a sapere se Rosiced 7,5 mg/g crema è un farmaco sicuro?

Prima di tutto è necessario leggere quali sono i dati sulla sicurezza che vengono riportati nella scheda tecnica del farmaco.

Si tratta di dati forniti dalla casa produttrice e basati su un certo numero di lavori scientifici eseguiti prima della commercializzazione: si tratta dei cosiddetti “Dati preclinici di sicurezza”, che riportiamo nel prossimo paragrafo.

Rosiced 7,5 mg/g crema: dati sulla sicurezza

Tossicità acuta

La tossicità acuta è stata testata sul topo con due diverse vie di somministrazione. Se somministrata per via orale, i valori di DL50 erano di 3.800 mg/kg di peso corporeo e se somministrata per via intraperitoneale, erano di 3.950 mg/kg di peso corporeo. La tossicità acuta è pertanto molto bassa.

Non sono noti casi di tossicità acuta nell’uomo. Il livello ematico tossico è indicato in 200 µg/ml, ossia 10 volte superiore a quello previsto per la somministrazione orale.

Tossicità subacuta

Negli studi di tossicità cronica, non è stato possibile osservare effetti collaterali nel ratto a seguito di

somministrazione di metronidazolo per un periodo da 26 a 80 settimane. Solo a dosaggi di 300 e fino a 600 mg/kg di peso corporeo al giorno, si è osservata distrofia testicolare e atrofia prostatica. Gli effetti tossici nei cani, trattati con 75 mg/kg di peso corporeo al giorno, si manifestavano sotto forma di atassia e tremore. Le sperimentazioni sulle scimmie hanno dimostrato un aumento dose-dipendente della degenerazione di cellule epatiche, a seguito della somministrazione di 45, 100 e/o 225 mg/kg di peso corporeo al giorno per un anno.

La dose tossica più bassa a 8 settimane di somministrazione orale continua nell’uomo è stata stabilita in 18 mg/kg/die. Epatosi colestatica e neuropatia periferica sono in genere effetti collaterali rari.

Potenziale mutageno e oncogeno.

Mutagenicità

A seguito di nitroriduzione, il metronidazolo agisce da mutageno nei batteri. Indagini metodologicamente valide hanno prodotto una non indicazione di effetto mutageno nelle cellule di mammiferi in vitro e in vivo. Lo studio sui linfociti di pazienti trattati con metronidazolo non ha fornito indicazioni rilevanti di effetti di danno al DNA.

Cancerogenicità

Vi sono indicazioni secondo cui il metronidazolo ha effetti cancerogeni nel ratto e nel topo. È opportuno segnalare soprattutto l’aumento del tasso di tumori polmonari, a seguito di somministrazione orale nel topo.

Non sembra esservi connessione con un meccanismo d’azione genotossico, dato che non è stato osservato un aumento del tasso di mutazione in vari organi, incluso il polmone di topi transgenici, a seguito della somministrazione di dosi elevate di metronidazolo.

Dopo la somministrazione intraperitoneale di metronidazolo (15 µg/g di peso corporeo) a topi glabri per 4 settimane, è stato osservato un aumento dei tumori cutanei indotti da raggi UV.

La significatività di questi risultati di cancerogenicità per il trattamento cutaneo della rosacea con ROSICED 7,5 mg/g Crema nell’uomo non è ancora chiara, soprattutto in quanto decenni di utilizzo sistemico del metronidazolo nell’uomo non hanno fornito indicazioni di un aumento del rischio di tumore. Tuttavia, i pazienti devono essere informati di evitare, se possibile, l’esposizione diretta alla luce solare delle aree cutanee trattate.

Tossicità riproduttiva

Gli esperimenti sugli animali non hanno mostrato effetti teratogeni o altri effetti embriotossici nel ratto a dosi fino a 200 mg/kg di peso corporeo e nel coniglio fino a 150 mg/kg di peso corporeo al giorno.

Tollerabilità locale

In uno studio di tollerabilità locale, ROSICED 7,5 mg/g Crema è risultato lievemente irritante, privo di tossicità sistemica. Il potere di sensibilizzazione cutanea di ROSICED 7,5 mg/g Crema è risultato molto basso, e non sono stati osservati fenomeni di fototossicità né di fotosensibilizzazione.


Dopo la commercializzazione di un farmaco, vengono tuttavia attuate delle misure di controllo dagli organi preposti, per monitorare comunque tutti gli effetti collaterali che dovessero manifestarsi nell’impiego clinico.

Tutti gli effetti collaterali segnalati nella fase di commercializzazione del farmaco, vengono poi riportati nella scheda tecnica nei paragrafi “effetti indesiderati” e “controindicazioni”.

Rosiced 7,5 mg/g crema: si può prendere insieme ad altri farmaci?

Un altro importante capitolo da non dimenticare per valutare se un farmaco è sicuro o no, è quello delle interazioni con altri farmaci.

Può infatti capitare che un farmaco, di per sé innocuo, diventi pericoloso se associato ad alcuni altri farmaci.

Questo è vero anche per i prodotti erboristici: classico è l’esempio dell’ “Erba di San Giovanni” (Iperico) che interagisce con alcuni farmaci anticoagulanti aumentandone l’efficacia e mettendo quindi il paziente a rischio di emorragie.

Esaminiamo allora quali sono le interazioni possibili di Rosiced 7,5 mg/g crema

Rosiced 7,5 mg/g crema: interazioni

Non sono note interazioni con altri medicinali per uso cutaneo.

E’ improbabile un’interazione con trattamenti sistemici, perché l’assorbimento di metronidazolo dopo applicazione cutanea di ROSICED crema è basso.

Tuttavia si deve ricordare che sono state riportate reazioni disulfiram– simili in un piccolo numero di pazienti che prendevano contemporaneamente metronidazolo e alcool.

Si è rilevato che Il metronidazolo assunto per via orale potenzia l’effetto del warfarin e di altri anticoagulanti cumarinici, con conseguente prolungamento del tempo di protrombina. Non è noto l’effetto del metronidazolo per via topica sul tempo di protrombina.


Rosiced 7,5 mg/g crema: posso guidare la macchina se lo prendo?

Un capitolo poco noto e molto sottovalutato è quello degli effetti di un farmaco sui riflessi e quindi sulla capacità di guidare la macchina o di effettuare lavori pericolosi.

Molti farmaci riducono la capacità di reazione, oppure possono causare vertigini o abbassamenti di pressione che possono essere molto pericolosi per chi guida o effettua lavori in cui le capacità fisiche sono importanti: basti pensare agli operai che lavorano su impalcature o che operano su macchinari come presse o forni

E’ sempre bene quindi leggere attentamente questo piccolo ma molto importante paragrafo della Scheda Tecnica del farmaco.

Rosiced 7,5 mg/g crema: effetti sulla guida e sull’uso di macchinari

In base al profilo farmacodinamico e all’esperienza clinica la capacità di guidare veicoli e di usare macchinari non dovrebbe essere compromessa.

Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco