Sirio: è un farmaco sicuro? Come funziona?

Sirio 60 Cpr Eff 25 mg+100 mg (Melevodopa Cloridrato + Carbidopa Idrata): sicurezza e modo d’azione

Sirio 60 Cpr Eff 25 mg+100 mg (Melevodopa Cloridrato + Carbidopa Idrata) è un farmaco che serve per curare le seguenti malattie:

Terapia del morbo di Parkinson. Il trattamento con SIRIO è particolarmente indicato nei pazienti con fluttuazioni motorie (acinesie al risveglio, pomeridiane, di fine dose).

Sirio 60 Cpr Eff 25 mg+100 mg: come funziona?

Ma come funziona Sirio 60 Cpr Eff 25 mg+100 mg? Qual è il suo esatto meccanismo d’azione? Su quali organi del corpo agisce? Vediamolo insieme.

Farmacodinamica di Sirio 60 Cpr Eff 25 mg+100 mg

Categoria farmacoterapeutica: Melevodopa e inibitore della decarbossilasi

Codice ATC: N04BA05

SIRIO è un’associazione di melevodopa, estere metilico della levodopa e di carbidopa, inibitore della decarbossilasi degli amminoacidi aromatici. La levodopa è un precursore metabolico della dopamina, da anni utilizzata per il trattamento del morbo di Parkinson e della sindrome parkinsoniana. La levodopa allevia i sintomi del Morbo di Parkinson presumibilmente in quanto è decarbossilata nei nuclei grigi centrali a dopamina, mediatore chimico che nel paziente parkinsoniano si ritrova in concentrazioni ridotte.

Il prodotto è presentato in forma di compresse effervescenti da sciogliere in acqua al momento dell’uso.

La somministrazione intraperitonerale e sottocutanea dell’associazione melevodopa e carbidopa nel ratto è in grado di antagonizzare l’acinesia indotta da reserpina in modo analogo a quello di levodopa e carbidopa. L’attività superiore, dopo somministrazione orale, dell’associazione melevodopa e carbidopa mostrata in questo modello indica che la maggiore solubilità di melevodopa consente un assorbimento più rapido.

Le compresse effervescenti sono completamente solubili in acqua, dando luogo ad una soluzione limpida, diversamente dalle sospensioni che risultano opalescenti.

La somministrazione delle compresse effervescenti di SIRIO:

è caratterizzata da rapido assorbimento e rapida insorgenza dell’effetto farmacodinamico, particolarmente al dosaggio più elevato;

permette di ridurre le variazioni interindividuali di dopemia, più facilmente osservabili con le formulazioni solide e probabilmente corresponsabili della inefficacia della dose somministrata e delle fluttuazioni motorie in pazienti affetti da Morbo di Parkinson;

risulta particolarmente vantaggiosa nei pazienti parkinsoniani con discinesie gastriche attribuibili alla patologia e nei pazienti che presentano problemi di deglutizione;

consente, in virtù dei dosaggi disponibili, una precisa individualizzazione della posologia di levodopa sia nel paziente in fase iniziale di malattia che in quello con fluttuazioni motorie, in cui il tempo di sblocco motorio (latenza all’on) è ridotto, di solito senza insorgenza di discinesie.


Sirio 60 Cpr Eff 25 mg+100 mg: come si assorbe e si elimina?

Abbiamo visto qual è il meccanismo d’azione di Sirio 60 Cpr Eff 25 mg+100 mg, ma è altrettanto importante conoscere in quanto tempo viene assorbito dall’organismo per capire quanto tempo il farmaco impiegherà ad agire, attraverso quali vie viene eliminato (ad esempio fegato o reni) per sapere quali organi va ad impegnare e, per ultimo, in quanto tempo viene eliminato per avere idea di quando non avremo più il farmaco nell’organismo.

Tutte queste informazioni sono indicate nel paragrafo “Farmacocinetica” che segue.

Farmacocinetica di Sirio 60 Cpr Eff 25 mg+100 mg

Melevodopa è un pro-farmaco della levodopa dotato di maggiore solubilità. Dal punto di vista cinetico melevodopa si differenzia da levodopa per il più rapido assorbimento, responsabile della pronta insorgenza dell’azione farmacologica e della minore variabilità di risposta interindividuale al farmaco. La formulazione liquida permette ai principi attivi di giungere rapidamente alla sede di assorbimento, contribuendo al rapido raggiungimento di livelli plasmatici efficaci di levodopa.

Dopo somministrazione orale, melevodopa è rapidamente e completamente idrolizzata a levodopa dalle esterasi intestinali, di conseguenza a livello sistemico non si riscontra la presenza di melevodopa immodificata.

Negli studi di farmacocinetica condotti con SIRIO compresse effervescenti nel volontario sano la massima concentrazione plasmatica di levodopa e di carbidopa viene raggiunta rapidamente (circa 0.5 ore dopo la somministrazione per levodopa e 2 ore dopo la somministrazione per carbidopa). La velocità di assorbimento dei principi attivi si è dimostrata indipendente dalla dose e i livelli plasmatici variano proporzionalmente alla dose somministrata.

La levodopa viene ampiamente metabolizzata e principalmente convertita a dopamina e 3-O-metildopa, quest’ultima ha emivita di eliminazione compresa tra le 10 e le 20 ore. Circa l’80% della levodopa è escreta con le urine entro 24 ore dalla somministrazione, principalmente sotto forma di metaboliti. Non si hanno evidenze di accumulo di levodopa dopo somministrazione ripetuta di melevodopa.

La carbidopa, dopo somministrazione orale, viene rapidamente assorbita; il picco plasmatico è seguito da un declino monoesponenziale dei livelli plasmatici. La carbidopa ha emivita plasmatica inferiore alle 2 ore; la maggior parte della carbidopa è escreta con le urine entro 4 ore dalla somministrazione. La somministrazione ripetuta di carbidopa non dà origine ad accumulo.


Sirio 60 Cpr Eff 25 mg+100 mg: è un farmaco sicuro?

Abbiamo visto come Sirio 60 Cpr Eff 25 mg+100 mg agisce e come si assorbe e si elimina; ma come facciamo a sapere se Sirio 60 Cpr Eff 25 mg+100 mg è un farmaco sicuro?

Prima di tutto è necessario leggere quali sono i dati sulla sicurezza che vengono riportati nella scheda tecnica del farmaco.

Si tratta di dati forniti dalla casa produttrice e basati su un certo numero di lavori scientifici eseguiti prima della commercializzazione: si tratta dei cosiddetti “Dati preclinici di sicurezza”, che riportiamo nel prossimo paragrafo.

Sirio 60 Cpr Eff 25 mg+100 mg: dati sulla sicurezza

In studi di tossicità acuta per via orale ed intraperitoneale nel ratto e nel topo i valori di DL50 sono risultati superiori a 3000 mg/kg per via orale e 2000 mg/kg per via i.p; risultati sovrapponibili sono stati osservati con l’associazione levodopa più carbidopa. Non si sono osservate differenze di tossicità tra i diversi rapporti ponderali usati negli studi tossicologici.

Studi di tossicità subacuta (13 settimane) sono stati condotti nella scimmia e nel ratto in cui sono state confrontate melevodopa più carbidopa e levodopa più carbidopa in diversi rapporti di dose. Nella scimmia le dosi massime tollerate sono state di 76 mg/kg di

melevodopa e 16 mg/kg di carbidopa in associazione, mentre nel ratto le dosi massime tollerate sono state di 126 mg/kg di melevodopa e 27 mg/kg di carbidopa in associazione. A dosi maggiori si sono osservati segni di attivazione dopaminergica quali ipereccitabilità, salivazione, piloerezione, ipercinesia, rigidità muscolare, allucinazioni ed autotraumatismi con i vari rapporti di dose per le due formulazioni. Melevodopa non ha mostrato potenziale mutageno, né attività clastogenica o di danno del DNA. Non sono stati condotti studi specifici sulla riproduzione e di cancerogenesi con melevodopa data la assoluta sovrapponibilità tossicologica a levodopa. Studi nei roditori non hanno evidenziato nessun potenziale cancerogeno per levodopa.


Dopo la commercializzazione di un farmaco, vengono tuttavia attuate delle misure di controllo dagli organi preposti, per monitorare comunque tutti gli effetti collaterali che dovessero manifestarsi nell’impiego clinico.

Tutti gli effetti collaterali segnalati nella fase di commercializzazione del farmaco, vengono poi riportati nella scheda tecnica nei paragrafi “effetti indesiderati” e “controindicazioni”.

Sirio 60 Cpr Eff 25 mg+100 mg: si può prendere insieme ad altri farmaci?

Un altro importante capitolo da non dimenticare per valutare se un farmaco è sicuro o no, è quello delle interazioni con altri farmaci.

Può infatti capitare che un farmaco, di per sé innocuo, diventi pericoloso se associato ad alcuni altri farmaci.

Questo è vero anche per i prodotti erboristici: classico è l’esempio dell’ “Erba di San Giovanni” (Iperico) che interagisce con alcuni farmaci anticoagulanti aumentandone l’efficacia e mettendo quindi il paziente a rischio di emorragie.

Esaminiamo allora quali sono le interazioni possibili di Sirio 60 Cpr Eff 25 mg+100 mg

Sirio 60 Cpr Eff 25 mg+100 mg: interazioni

Si deve porre attenzione quando i seguenti farmaci vengono somministrati in concomitanza a SIRIO.

Antiipertensivi:

si può verificare ipotensione posturale sistemica quando SIRIO è somministrato a un paziente già in trattamento con farmaci antiipertensivi. Quindi, quando si inizia la terapia con SIRIO, può essere richiesto un aggiustamento del dosaggio del farmaco antiipertensivo.

Antidepressivi:

Inibitori delle monoamino-ossidasi-A e SIRIO non devono essere somministrati contemporaneamente e la terapia con questi inibitori deve essere interrotta almeno due settimane prima dell’inizio della terapia con SIRIO. Raramente sono state segnalate reazioni indesiderate, comprendenti ipertensione e discinesia, derivanti dall’uso concomitante di antidepressivi triciclici e levodopa.

Altri farmaci:

le fenotiazine e i butirrofenoni possono ridurre gli effetti terapeutici della levodopa. Inoltre, è stato riportato che gli effetti terapeutici della levodopa nel morbo di Parkinson sono ridotti dalla fenitoina e dalla papaverina. I pazienti che assumono questi farmaci con SIRIO devono essere attentamente controllati in relazione ad un’eventuale diminuzione della risposta terapeutica. Dato che la levodopa compete con certi aminoacidi, il suo assorbimento può essere compromesso in alcuni pazienti ad elevata dieta proteica. La vitamina B6 a dosi medie o elevate non va somministrata insieme a SIRIO in quanto antagonizza gli effetti della levodopa: questa attività antagonista non ha rilevanza clinica nel caso di vitamina B6 a basse dosi, come quelle contenute in preparati polivitaminici.


Sirio 60 Cpr Eff 25 mg+100 mg: posso guidare la macchina se lo prendo?

Un capitolo poco noto e molto sottovalutato è quello degli effetti di un farmaco sui riflessi e quindi sulla capacità di guidare la macchina o di effettuare lavori pericolosi.

Molti farmaci riducono la capacità di reazione, oppure possono causare vertigini o abbassamenti di pressione che possono essere molto pericolosi per chi guida o effettua lavori in cui le capacità fisiche sono importanti: basti pensare agli operai che lavorano su impalcature o che operano su macchinari come presse o forni

E’ sempre bene quindi leggere attentamente questo piccolo ma molto importante paragrafo della Scheda Tecnica del farmaco.

Sirio 60 Cpr Eff 25 mg+100 mg: effetti sulla guida e sull’uso di macchinari

Pazienti in trattamento con levodopa; levodopa+carbidopa; levodopa+benserazide che presentino episodi di sonnolenza e/o di attacchi di sonno improvviso devono essere informati di astenersi dalla guida o dall’intraprendere qualsiasi attività in cui una alterata attenzione potrebbe esporre loro stessi o altri al rischio di grave danno o di morte (p. es. l’uso di macchinari) fino a quando tali episodi ricorrenti e la sonnolenza non si siano risolti (vedere al par. 4.4).

Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco