Surmontil: è un farmaco sicuro? Come funziona?

Surmontil (Trimipramina Mesilato): sicurezza e modo d’azione

Surmontil (Trimipramina Mesilato) è un farmaco che serve per curare le seguenti malattie:

Sindromi depressive, principalmente quando si accompagnano ad alterazioni del sonno, ansia, agitazione; nevrosi (d’angoscia, fobica, isterica, ossessiva).

Surmontil: come funziona?

Ma come funziona Surmontil? Qual è il suo esatto meccanismo d’azione? Su quali organi del corpo agisce? Vediamolo insieme.

Farmacodinamica di Surmontil

Categoria farmacoterapeutica: antidepressivi – Codice ATC: N06AA06

La Trimipramina appartiene alla categoria dei farmaci antidepressivi triciclici.

Sul piano farmacologico la Trimipramina, come gli altri antidepressivi triciclici, possiede un’azione anticolinergica centrale e periferica. Sul piano clinico l’attività di Surmontil si manifesta inizialmente con un effetto ansiolitico induttore del sonno, completato successivamente dall’effetto antidepressivo della trimipramina.


Surmontil: come si assorbe e si elimina?

Abbiamo visto qual è il meccanismo d’azione di Surmontil, ma è altrettanto importante conoscere in quanto tempo viene assorbito dall’organismo per capire quanto tempo il farmaco impiegherà ad agire, attraverso quali vie viene eliminato (ad esempio fegato o reni) per sapere quali organi va ad impegnare e, per ultimo, in quanto tempo viene eliminato per avere idea di quando non avremo più il farmaco nell’organismo.

Tutte queste informazioni sono indicate nel paragrafo “Farmacocinetica” che segue.

Farmacocinetica di Surmontil

Dopo somministrazione orale di 50 mg, il tasso plasmatico massimo è di 28,2 ± 4,4 ng/ml e viene raggiunto in 3,1 ± 0,6 ore.

Dopo somministrazione endovenosa l’emivita è di 22,7 ± 1,9 ore e di 24 ± 2,3 ore dopo somministrazione orale.

Il legame alle proteine plasmatiche è di circa 95%.

La Trimipramina viene metabolizzata a livello epatico, i metaboliti sono attivi in misura diversa, il metabolita principale è la demetilmipramina.

La clearance è elevata (317 ml/min/kg), l’eliminazione è urinaria.


Surmontil: è un farmaco sicuro?

Abbiamo visto come Surmontil agisce e come si assorbe e si elimina; ma come facciamo a sapere se Surmontil è un farmaco sicuro?

Prima di tutto è necessario leggere quali sono i dati sulla sicurezza che vengono riportati nella scheda tecnica del farmaco.

Si tratta di dati forniti dalla casa produttrice e basati su un certo numero di lavori scientifici eseguiti prima della commercializzazione: si tratta dei cosiddetti “Dati preclinici di sicurezza”, che riportiamo nel prossimo paragrafo.

Surmontil: dati sulla sicurezza

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Dopo la commercializzazione di un farmaco, vengono tuttavia attuate delle misure di controllo dagli organi preposti, per monitorare comunque tutti gli effetti collaterali che dovessero manifestarsi nell’impiego clinico.

Tutti gli effetti collaterali segnalati nella fase di commercializzazione del farmaco, vengono poi riportati nella scheda tecnica nei paragrafi “effetti indesiderati” e “controindicazioni”.

Surmontil: si può prendere insieme ad altri farmaci?

Un altro importante capitolo da non dimenticare per valutare se un farmaco è sicuro o no, è quello delle interazioni con altri farmaci.

Può infatti capitare che un farmaco, di per sé innocuo, diventi pericoloso se associato ad alcuni altri farmaci.

Questo è vero anche per i prodotti erboristici: classico è l’esempio dell’ “Erba di San Giovanni” (Iperico) che interagisce con alcuni farmaci anticoagulanti aumentandone l’efficacia e mettendo quindi il paziente a rischio di emorragie.

Esaminiamo allora quali sono le interazioni possibili di Surmontil

Surmontil: interazioni

L’associazione con altri psicofarmaci, anticolinergici, antistaminici o simpaticomimetici richiede particolare cautela e vigilanza da parte del medico per evitare inattesi effetti indesiderati da interazione.

L’associazione concomitante con altre sostanze attive serotoninergiche (come SSRI, SNRI, IMAO, litio, triptani, tramadolo, linezolid, L-triptofano e preparazioni a base di erba di S. Giovanni – Hypericum perforatum) può portare a sindrome serotoninergica (vedere paragrafo 4.4). Si richiede un attento monitoraggio clinico quando queste sostanze sono somministrate in concomitanza a trimipramina.

La trimipramina deve essere usata con cautela nei pazienti che ricevono farmaci noti per prolungare l’intervallo QT (per esempio antiaritmici della Classe IA e III, macrolidi, fluorochinoloni, alcuni antifungini, alcuni antipsicotici), per indurre ipocaliemia (per es. diuretici ipocaliemici, lassativi stimolanti, glucocorticoidi, tetracosactidi) o bradicardia (per esempio betabloccanti, diltiazem, verapamil, clonidina, digitalici) (vedere paragrafo 4.4).

L’azione antiipertensiva della guanetidina e dei farmaci simili, della metildopa e della reserpina può essere bloccata.

Durante il trattamento dovrebbe essere evitato l’uso di alcool perchè il farmaco può potenziarne gli effetti.


Surmontil: posso guidare la macchina se lo prendo?

Un capitolo poco noto e molto sottovalutato è quello degli effetti di un farmaco sui riflessi e quindi sulla capacità di guidare la macchina o di effettuare lavori pericolosi.

Molti farmaci riducono la capacità di reazione, oppure possono causare vertigini o abbassamenti di pressione che possono essere molto pericolosi per chi guida o effettua lavori in cui le capacità fisiche sono importanti: basti pensare agli operai che lavorano su impalcature o che operano su macchinari come presse o forni

E’ sempre bene quindi leggere attentamente questo piccolo ma molto importante paragrafo della Scheda Tecnica del farmaco.

Surmontil: effetti sulla guida e sull’uso di macchinari

Da parte dei pazienti ambulatoriali e nei primi giorni di trattamento è opportuno usare particolare prudenza in quelle attività che richiedono un continuo stato di vigilanza e prontezza di riflessi come guidare o usare macchine.

Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco