Sustenium: è un farmaco sicuro? Come funziona?

Sustenium. (Fosfocreatinina Sodica): sicurezza e modo d’azione

Sustenium. (Fosfocreatinina Sodica) è un farmaco che serve per curare le seguenti malattie:

Deficienze delle prestazioni muscolari.

Sustenium.: come funziona?

Ma come funziona Sustenium.? Qual è il suo esatto meccanismo d’azione? Su quali organi del corpo agisce? Vediamolo insieme.

Farmacodinamica di Sustenium.

La fosfocreatinina, principio attivo del SUSTENIUM. è una sostanza fosforata naturale, caratterizzata da particolari proprietà ergodinamiche, per cui è in grado di cedere legami fosforici attivi che l’organismo utilizza per la risintesi dell’ATP.

In molte condizioni patologiche o di superlavoro, la sintesi fisiologica di ATP a partire da ADP è impedita o comunque rallentata al punto che l’organismo si trova in un vero e proprio deficit energetico.

La presenza di una riserva cellulare di ATP è indispensabile oltre che per la normale contrazione della muscolatura striata, anche per la sintesi proteica, la fosforilazione e l’utilizzazione del glucosio, la sintesi di acetilcolina, ecc.

La fosfocreatinina ha dimostrato, in varie condizioni di affaticabilità e superlavoro, di migliorare le prestazioni muscolari, attenuando lo stato di astenia.


Sustenium.: come si assorbe e si elimina?

Abbiamo visto qual è il meccanismo d’azione di Sustenium., ma è altrettanto importante conoscere in quanto tempo viene assorbito dall’organismo per capire quanto tempo il farmaco impiegherà ad agire, attraverso quali vie viene eliminato (ad esempio fegato o reni) per sapere quali organi va ad impegnare e, per ultimo, in quanto tempo viene eliminato per avere idea di quando non avremo più il farmaco nell’organismo.

Tutte queste informazioni sono indicate nel paragrafo “Farmacocinetica” che segue.

Farmacocinetica di Sustenium.

La fosfocreatinina resiste all’acidità gastrica e non viene idrolizzata dalle fosfatasi intestinali, per cui può essere somministrata per via orale.

Somministrata per via intraduodenale nel coniglio, la fosfocreatinina si ritrova nel plasma quasi totalmente in forma non idrolizzata; il picco plasmatico viene raggiunto dopo circa 80 minuti dall’assunzione orale dopo di che i livelli scendono rapidamente.

La rapida scomparsa depone presumibilmente per il pronto ingresso della fosfocreatinina nell’ambiente intracellulare, ove essa va incontro a idrolisi.

L’eliminazione della fostocreatinina avviene sia per via biliare, dove la si ritrova sotto forma di creatinina, sia per via urinaria dopo idrolisi.


Sustenium.: è un farmaco sicuro?

Abbiamo visto come Sustenium. agisce e come si assorbe e si elimina; ma come facciamo a sapere se Sustenium. è un farmaco sicuro?

Prima di tutto è necessario leggere quali sono i dati sulla sicurezza che vengono riportati nella scheda tecnica del farmaco.

Si tratta di dati forniti dalla casa produttrice e basati su un certo numero di lavori scientifici eseguiti prima della commercializzazione: si tratta dei cosiddetti “Dati preclinici di sicurezza”, che riportiamo nel prossimo paragrafo.

Sustenium.: dati sulla sicurezza

Gli studi tossicologici hanno evidenziato una DL5O nel topo pari a 8 g/kg per la somministrazione orale, 7 g/kg per la somministrazione sottocute e 994 mg/kg per l’infusione endovenosa.

La somministrazione cronica di fosfocreatinina a dosaggi di 300 mg/kg/die per 3 mesi nel ratto in accrescimento non ha influenzato i parametri ematochimici e funzionali né l’accrescimento degli animali trattati.


Dopo la commercializzazione di un farmaco, vengono tuttavia attuate delle misure di controllo dagli organi preposti, per monitorare comunque tutti gli effetti collaterali che dovessero manifestarsi nell’impiego clinico.

Tutti gli effetti collaterali segnalati nella fase di commercializzazione del farmaco, vengono poi riportati nella scheda tecnica nei paragrafi “effetti indesiderati” e “controindicazioni”.

Sustenium.: si può prendere insieme ad altri farmaci?

Un altro importante capitolo da non dimenticare per valutare se un farmaco è sicuro o no, è quello delle interazioni con altri farmaci.

Può infatti capitare che un farmaco, di per sé innocuo, diventi pericoloso se associato ad alcuni altri farmaci.

Questo è vero anche per i prodotti erboristici: classico è l’esempio dell’ “Erba di San Giovanni” (Iperico) che interagisce con alcuni farmaci anticoagulanti aumentandone l’efficacia e mettendo quindi il paziente a rischio di emorragie.

Esaminiamo allora quali sono le interazioni possibili di Sustenium.

Sustenium.: interazioni

Il prodotto non determina fenomeni di interazione in concomitanza con altri farmaci.


Sustenium.: posso guidare la macchina se lo prendo?

Un capitolo poco noto e molto sottovalutato è quello degli effetti di un farmaco sui riflessi e quindi sulla capacità di guidare la macchina o di effettuare lavori pericolosi.

Molti farmaci riducono la capacità di reazione, oppure possono causare vertigini o abbassamenti di pressione che possono essere molto pericolosi per chi guida o effettua lavori in cui le capacità fisiche sono importanti: basti pensare agli operai che lavorano su impalcature o che operano su macchinari come presse o forni

E’ sempre bene quindi leggere attentamente questo piccolo ma molto importante paragrafo della Scheda Tecnica del farmaco.

Sustenium.: effetti sulla guida e sull’uso di macchinari

Nessuno.

Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco