Syntroxine: è un farmaco sicuro? Come funziona?

Syntroxine (Levotiroxina Sodica): sicurezza e modo d’azione

Syntroxine (Levotiroxina Sodica) è un farmaco che serve per curare le seguenti malattie:

Per il trattamento individuale sono a disposizione capsule molli con contenuto graduato da 12,5 a 150 mcg di levotiroxina sodica per consentire, nella maggior parte dei casi, la somministrazione di una sola capsula molle al giomo.

È sempre consigliabile un accurato controllo del trattamento da parte del medico che adeguerà le dosi e la durata della terapia secondo le necessità del singolo paziente.

Nei pazienti anziani, in quelli affetti da malattia coronarica e nei pazienti nei quali l’ipotiroidismo sia presente da lungo tempo, il trattamento con ormone tiroideo deve essere iniziato con particolare cautela, ossia è necessario scegliere un dosaggio iniziale inferiore (ad esempio 12,5 mcg al giomo), aumentandolo lentamente nel tempo ed effettuando frequenti dosaggi degli ormoni tiroidei.

Syntroxine: come funziona?

Ma come funziona Syntroxine? Qual è il suo esatto meccanismo d’azione? Su quali organi del corpo agisce? Vediamolo insieme.

Farmacodinamica di Syntroxine

Categoria farmacoterapeutica: ormoni tiroidei, codice ATC: H03AA01.

La tiroxina è un ormone prodotto fisiologicamente dalla tiroide. L’attività ormonale della tiroide viene esplicata dai derivati aminoacidici iodati della tironina, cioè la levotiroxina (T4) e la triiodotironina (T3), presenti nella glicoproteina tireoglobulina. Gli ormoni tiroidei determinano un aumento del consumo di ossigeno, del metabolismo dei carboidrati, grassi e proteine, promuovono la crescita e la differenziazione dell’organismo immaturo, inibiscono la secrezione della tireotropina ipofisaria. Sia la triiodotironina che la levotiroxina correggono le alterazioni dell’ipotiroidismo e pertanto è oggi universalmente diffusa la pratica terapeutica di somministrare le molecole ormonali esogene. Esse offrono i vantaggi di una più diretta proporzionalità posologica, in rapporto alle effettive esigenze metaboliche.


Syntroxine: come si assorbe e si elimina?

Abbiamo visto qual è il meccanismo d’azione di Syntroxine, ma è altrettanto importante conoscere in quanto tempo viene assorbito dall’organismo per capire quanto tempo il farmaco impiegherà ad agire, attraverso quali vie viene eliminato (ad esempio fegato o reni) per sapere quali organi va ad impegnare e, per ultimo, in quanto tempo viene eliminato per avere idea di quando non avremo più il farmaco nell’organismo.

Tutte queste informazioni sono indicate nel paragrafo “Farmacocinetica” che segue.

Farmacocinetica di Syntroxine

La levotiroxina somministrata per via orale viene assorbita quasi esclusivamente nel tratto superiore dell’intestino tenue. A seconda del tipo di preparazione galenica, la quota assorbita raggiunge al massimo l’80% della dose somministrata. La concentrazione massima dopo somministrazione di una dose unica di 600 mcg di SYNTROXINE è di ca. 6,2 mcg /dl (6,2 ± 1,9 mcg /dl) e viene raggiunta dopo ca. 2 - 3 ore (Tmax 2,9 ± 1,9 ore).

La levotiroxina presenta un legame alle proteine plasmatiche estremamente elevato, pari al 99,97%. A causa dell’elevato legame proteico, la levotiroxina non può essere eliminata dall’organismo mediante emodialisi o emoperfusione.

L’emivita della levotiroxina è mediamente di 7 giorni. Nell’ipertiroidismo essa si riduce (3 - 4 giorni), mentre nell’ipotiroidismo aumenta (ca. 9 - 10 giorni). La distribuzione del volume è di 10 - 12 l. Gli ormoni tiroidei vengono metabolizzati prevalentemente nel fegato, nei reni, nel cervello e nei muscoli. I metaboliti vengono eliminati attraverso le urine e le feci. La clearance metabolica è di ca. 1,2 l di plasma al giomo.


Syntroxine: è un farmaco sicuro?

Abbiamo visto come Syntroxine agisce e come si assorbe e si elimina; ma come facciamo a sapere se Syntroxine è un farmaco sicuro?

Prima di tutto è necessario leggere quali sono i dati sulla sicurezza che vengono riportati nella scheda tecnica del farmaco.

Si tratta di dati forniti dalla casa produttrice e basati su un certo numero di lavori scientifici eseguiti prima della commercializzazione: si tratta dei cosiddetti “Dati preclinici di sicurezza”, che riportiamo nel prossimo paragrafo.

Syntroxine: dati sulla sicurezza

Non ci sono informazioni, derivanti da dati preclinici, di rilevante importanza per il medico.


Dopo la commercializzazione di un farmaco, vengono tuttavia attuate delle misure di controllo dagli organi preposti, per monitorare comunque tutti gli effetti collaterali che dovessero manifestarsi nell’impiego clinico.

Tutti gli effetti collaterali segnalati nella fase di commercializzazione del farmaco, vengono poi riportati nella scheda tecnica nei paragrafi “effetti indesiderati” e “controindicazioni”.

Syntroxine: si può prendere insieme ad altri farmaci?

Un altro importante capitolo da non dimenticare per valutare se un farmaco è sicuro o no, è quello delle interazioni con altri farmaci.

Può infatti capitare che un farmaco, di per sé innocuo, diventi pericoloso se associato ad alcuni altri farmaci.

Questo è vero anche per i prodotti erboristici: classico è l’esempio dell’ “Erba di San Giovanni” (Iperico) che interagisce con alcuni farmaci anticoagulanti aumentandone l’efficacia e mettendo quindi il paziente a rischio di emorragie.

Esaminiamo allora quali sono le interazioni possibili di Syntroxine

Syntroxine: interazioni

Insulina e ipoglicemizzanti orali

La levotiroxina può ridurre l’azione ipoglicemizzante dell’insulina e degli ipoglicemizzanti orali. Pertanto, nei pazienti diabetici, in particolare all’inizio della terapia con ormoni tiroidei, si dovrà regolarmente monitorare la glicemia, per evidenziare eventuali fenomeni di interazione e adattare quindi la posologia dei medicinali ipoglicemizzanti.

Derivati cumarinici

La levotiroxina può aumentare l’azione dei derivati cumarinici a causa della competizione per il legame con l’albumina plasmatica. In caso di trattamento concomitante è necessario monitorare regolarmente i fattori della coagulazione; eventualmente, il dosaggio dell’anticoagulante dovrà essere adattato.

Resine a scambio ionico

Le resine a scambio ionico, come colestiramina e colestipolo, riducono l’assorbimento della levotiroxina; pertanto, la somministrazione di queste resine deve avvenire 4 - 5 ore dopo quella di SYNTROXINE.

Antiacidi a base di alluminio, sucralfato, medicinali a base di ferro o carbonato di calcio

Questi farmaci riducono l’assorbimento della levotiroxina, riducendone l’effetto. Pertanto l’assunzione di SYNTROXINE deve avvenire almeno 2 ore prima dell’assunzione di questi farmaci.

Prodotti a base di soia

Possono ridurre l’assorbimento intestinale della levotiroxina. Pertanto soprattutto all’inizio e dopo l’interruzione di un’alimentazione ricca di soia, può essere necessario un adattamento del dosaggio di SYNTROXINE.

Induttori degli enzimi metabolizzanti

Barbiturici, rifampicina, carbamazepina, fenitoina e altri induttori degli enzimi epatici possono aumentare la clearance epatica della levotiroxina.

Durante il trattamento con SYNTROXINE non va somministrata fenitoina (difenilidantoina) per via endovenosa.

Propranololo

La levotiroxina accelera il metabolismo del propranololo.

Estrogeni

Il concomitante uso di contraccettivi estrogenici o di estrogeni per la terapia ormonale sostitutiva in postmenopausa può rendere necessario un aumento del dosaggio di levotiroxina.

Sertralina, clorochina, proguanil

Queste sostanze riducono l’efficacia della levotiroxina e aumentano il livello serico di TSH.

Amiodarone e i mezzi di contrasto a base di iodio

A causa dell’alto contenuto di iodio, questi farmaci possono provocare ipertiroidismo o ipotiroidismo. Particolare cautela deve essere osservata in caso di stroma con eventuale autonomia funzionale della tiroide.


Syntroxine: posso guidare la macchina se lo prendo?

Un capitolo poco noto e molto sottovalutato è quello degli effetti di un farmaco sui riflessi e quindi sulla capacità di guidare la macchina o di effettuare lavori pericolosi.

Molti farmaci riducono la capacità di reazione, oppure possono causare vertigini o abbassamenti di pressione che possono essere molto pericolosi per chi guida o effettua lavori in cui le capacità fisiche sono importanti: basti pensare agli operai che lavorano su impalcature o che operano su macchinari come presse o forni

E’ sempre bene quindi leggere attentamente questo piccolo ma molto importante paragrafo della Scheda Tecnica del farmaco.

Syntroxine: effetti sulla guida e sull’uso di macchinari

Non sono stati effettuati studi sulla capacità di guidare veicoli e sull’uso di macchinari.

Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco