Triclose: è un farmaco sicuro? Come funziona?

Triclose (Azanidazolo): sicurezza e modo d’azione

Triclose (Azanidazolo) è un farmaco che serve per curare le seguenti malattie:

Infestazioni da Trichomonas vaginalis.

Triclose: come funziona?

Ma come funziona Triclose? Qual è il suo esatto meccanismo d’azione? Su quali organi del corpo agisce? Vediamolo insieme.

Farmacodinamica di Triclose

Studi condotti hanno dimostrato che l’azanidazolo è privo di effetti sulla fertilità e sulla capacità riproduttiva. L’azanidazolo esercita un’attività triconomicida ed antibatterica ad ampio spettro. Infatti ha evidenziato un’ efficace azione contro il trichomonas vaginalis anche a basse concentrazioni (0,19 mcg/ml). Ha inoltre dimostrato di possedere in vitro ed in vivo

un’azione antibatterica su Gram+ e Gram-, molti dei quali si trovano comunemente in clinica associati al Trichomonas vaginalis. L’azanidazolo sembra agire direttamente sul metabolismo cellulare , inibendo la sintesi delle macromolecole.


Triclose: come si assorbe e si elimina?

Abbiamo visto qual è il meccanismo d’azione di Triclose, ma è altrettanto importante conoscere in quanto tempo viene assorbito dall’organismo per capire quanto tempo il farmaco impiegherà ad agire, attraverso quali vie viene eliminato (ad esempio fegato o reni) per sapere quali organi va ad impegnare e, per ultimo, in quanto tempo viene eliminato per avere idea di quando non avremo più il farmaco nell’organismo.

Tutte queste informazioni sono indicate nel paragrafo “Farmacocinetica” che segue.

Farmacocinetica di Triclose

Nell’animale da esperimento e nell’uomo l’azanidazolo è rapidamente assorbito per via gastroenterica in quantità da garantire tassi ematici pronti e chemioterapicamente attivi.

L’emivita è breve (45 min.). Le concentrazioni minori sono tali da consentire l’effetto chemioterapico. La concentrazione nel secreto vaginale è notevolmente superiore alle concentrazioni ematiche e urinarie e dunque tale da giustificare i brillanti risultati clinici.


Triclose: è un farmaco sicuro?

Abbiamo visto come Triclose agisce e come si assorbe e si elimina; ma come facciamo a sapere se Triclose è un farmaco sicuro?

Prima di tutto è necessario leggere quali sono i dati sulla sicurezza che vengono riportati nella scheda tecnica del farmaco.

Si tratta di dati forniti dalla casa produttrice e basati su un certo numero di lavori scientifici eseguiti prima della commercializzazione: si tratta dei cosiddetti “Dati preclinici di sicurezza”, che riportiamo nel prossimo paragrafo.

Triclose: dati sulla sicurezza

Tossicità acuta: la DL 50 , dopo somministrazione orale è 7600 mg/Kg nel ratto , 5100 mg/Kg nel topo , superiore a 1000 mg/Kg nel coniglio. La DL50 per via i.p. è superiore a 2000 mg/Kg nel ratto e superiore a 2000 mg/Kg nella cavia.

Tossicità cronica: in studi condotti per 180 giorni nel ratto , è stata ben valutata la dose orale giornaliera di azanidazolo pari a 100 mg/Kg/die , corrispondente ad oltre 15 volte la dose terapeutica. Nel cane un trattamento per sei mesi per via orale con 50 e 100 mg/Kg/die di azanidazolo non ha messo in evidenza alcun effetto tossico , né alcuna variazione dei principali esami patologici ed ematochimici , né alterazioni macroscopiche o microscopiche degli organi esaminati.

Teratogenesi: Nell’animale , alle dosi previste per l’impiego in terapia umana , l’azanidazolo non ha attività teratogena. Infatti , somministrato per via orale nella conoglia gravida dal sesto al dodicesimo giorno di gestazione , anche a forti dosi giornaliere di 110 mg/Kg , non ha provocato alterazioni viscerali né scheletriche nei feti prelevati al ventottesimo giorno.


Dopo la commercializzazione di un farmaco, vengono tuttavia attuate delle misure di controllo dagli organi preposti, per monitorare comunque tutti gli effetti collaterali che dovessero manifestarsi nell’impiego clinico.

Tutti gli effetti collaterali segnalati nella fase di commercializzazione del farmaco, vengono poi riportati nella scheda tecnica nei paragrafi “effetti indesiderati” e “controindicazioni”.

Triclose: si può prendere insieme ad altri farmaci?

Un altro importante capitolo da non dimenticare per valutare se un farmaco è sicuro o no, è quello delle interazioni con altri farmaci.

Può infatti capitare che un farmaco, di per sé innocuo, diventi pericoloso se associato ad alcuni altri farmaci.

Questo è vero anche per i prodotti erboristici: classico è l’esempio dell’ “Erba di San Giovanni” (Iperico) che interagisce con alcuni farmaci anticoagulanti aumentandone l’efficacia e mettendo quindi il paziente a rischio di emorragie.

Esaminiamo allora quali sono le interazioni possibili di Triclose

Triclose: interazioni

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Triclose: posso guidare la macchina se lo prendo?

Un capitolo poco noto e molto sottovalutato è quello degli effetti di un farmaco sui riflessi e quindi sulla capacità di guidare la macchina o di effettuare lavori pericolosi.

Molti farmaci riducono la capacità di reazione, oppure possono causare vertigini o abbassamenti di pressione che possono essere molto pericolosi per chi guida o effettua lavori in cui le capacità fisiche sono importanti: basti pensare agli operai che lavorano su impalcature o che operano su macchinari come presse o forni

E’ sempre bene quindi leggere attentamente questo piccolo ma molto importante paragrafo della Scheda Tecnica del farmaco.

Triclose: effetti sulla guida e sull’uso di macchinari

Nessuno noto

Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco