Trigynon: è un farmaco sicuro? Come funziona?

Trigynon compresse rivestite (Levonorgestrel + Etinilestradiolo): sicurezza e modo d’azione

Trigynon compresse rivestite (Levonorgestrel + Etinilestradiolo) è un farmaco che serve per curare le seguenti malattie:

Prevenzione del concepimento.

Trigynon compresse rivestite: come funziona?

Ma come funziona Trigynon compresse rivestite? Qual è il suo esatto meccanismo d’azione? Su quali organi del corpo agisce? Vediamolo insieme.

Farmacodinamica di Trigynon compresse rivestite

L’effetto contraccettivo di Trigynon si basa sull’interazione di diversi fattori, i più importanti dei quali si ritiene siano l’inibizione dell’ovulazione e le modificazioni del muco cervicale.


Trigynon compresse rivestite: come si assorbe e si elimina?

Abbiamo visto qual è il meccanismo d’azione di Trigynon compresse rivestite, ma è altrettanto importante conoscere in quanto tempo viene assorbito dall’organismo per capire quanto tempo il farmaco impiegherà ad agire, attraverso quali vie viene eliminato (ad esempio fegato o reni) per sapere quali organi va ad impegnare e, per ultimo, in quanto tempo viene eliminato per avere idea di quando non avremo più il farmaco nell’organismo.

Tutte queste informazioni sono indicate nel paragrafo “Farmacocinetica” che segue.

Farmacocinetica di Trigynon compresse rivestite

Levonorgestrel

Il levonorgestrel, somministrato per os, viene rapidamente assorbito.

Conseguentemente all’ingestione di 0.125 mg di levonorgestrel associato a 0.03 mg di etinilestradiolo (che rappresenta la combinazione con il più alto valore di levonorgestrel contenuta nella combinazione trifasica), i massimi livelli serici di circa 4.3 ng/ml sono raggiunti dopo 1 ora. Successivamente le quote seriche di levonorgestrel decrescono in due fasi, caratterizzate da un’emivita rispettivamente di 0.4 ore e circa 22 ore. Per il levonorgestrel è stata determinata una clearance metabolica serica di circa 1.5 ml/min/kg. Il levonorgestrel non è escreto come tale ma come metaboliti. I metaboliti del levonorgestrel sono escreti in circa uguali proporzioni tra urine e feci. La biotrasformazione segue le note vie metaboliche degli steroidi. Non sono noti metaboliti attivi farmacologicamente.

Il levonorgestrel è legato alle albumine seriche ed alla SHBG. Solamente circa l’1.4% del totale del farmaco è presente a livello serico in forma libera, mentre circa il 55% del totale del farmaco è specificatamente legato alla SHBG. Le relative quote (libere, legate all’albumina, legate alla SHBG) dipendono dalle concentrazioni seriche di SHBG. Conseguentemente all’induzione di una proteina vettrice, la parte legata alla SHBG incrementa mentre si riduce la parte legata all’albumina.

A seguito di ripetute somministrazioni giornaliere di Trigynon, il levonorgestrel si accumula con un fattore di circa 4. Condizioni di equilibrio vengono raggiunte nella seconda metà del ciclo di trattamento. La farmacocinetica del levonorgestrel è influenzata dai livelli serici di SHBG. Sotto trattamento con Trigynon si osserva un incremento dei livelli serici di SHBG con un fattore di circa 2. Il legame specifico di levonorgestrel a SHBG, l’aumento dei livelli di SHBG è correlato ad un quasi parallelo aumento dei livelli serici di levonorgestrel.

L’assoluta biodisponibilità del levonorgestrel è stata determinata essere circa il 100% della dose somministrata.

Etinilestradiolo

L’etinilestradiolo somministrato per os viene rapidamente e completamente assorbito. A seguito dell’ingestione di 0.125 mg di levonorgestrel associati a 0.03 mg di etinilestradiolo, i massimi livelli serici del farmaco sono stati di circa 116 pg/ml in 1.3 ore. Successivamente i livelli serici di etinilestradiolo decrementano secondo due fasi caratterizzate da un’emivita rispettivamente di 1-2 ore e circa 20 ore. A causa dei limiti delle procedure analitiche questi indici possono essere calcolati solamente somministrando elevate dosi. Per l’etinilestradiolo è stato determinato un apparente volume di distribuzione di circa 5 l/kg ed una clearance metabolica serica di circa 5 ml/min/kg. L’etinilestradiolo si lega in modo elevato ma non specifico con l’albumina serica. Circa 2% dei livelli di farmaco sono presenti in forma libera. Durante i processi di assorbimento e di primo passaggio epatico l’etinilestradiolo viene metabolizzato con una conseguente ridotta biodisponibilità sia in termini assoluti che variabili. Il farmaco non è escreto in forma immodificata. I metaboliti dell’etinilestradiolo sono escreti a livello urinario e biliare con un rapporto di 4:6 con un’emivita di circa un giomo.

In base all’emivita della fase di disposizione terminale dal siero e all’assunzione giornaliera, i livelli serici di equilibrio vengono raggiunti dopo 3-4 giorni e sono superiori di circa il 30-40% se confrontati con quelli derivanti dalla dose singola. La biodisponibilità assoluta dell’etinilestradiolo è legata a considerevoli variazioni interindividuali.

A seguito della somministrazione orale il valore medio di biodisponibilità è stato definito essere circa il 40% o 60% della dose somministrata.

Durante l’allattamento lo 0.02% della dose materna giornaliera può essere trasferita con il latte al neonato.

La disponibilità sistemica dell’etinilestradiolo può essere influenzata in entrambe le direzioni da altri farmaci. Comunque non sussiste interazione con elevate dosi di vitamina C. Durante l’uso continuato l’etinilestradiolo induce la sintesi epatica delle SHBG e CBG. Il grado dell’induzione della SHBG dipende dalla struttura chimica e dalla dose dei progestinici associati.

Durante il trattamento con Trigynon le concentrazioni seriche delle SHBG aumentano da circa 76 nmol/l a 164 nmol/l e le concentrazioni seriche delle CBG aumentano da circa 48 mcg/ml a 111 mcg/ml.


Trigynon compresse rivestite: è un farmaco sicuro?

Abbiamo visto come Trigynon compresse rivestite agisce e come si assorbe e si elimina; ma come facciamo a sapere se Trigynon compresse rivestite è un farmaco sicuro?

Prima di tutto è necessario leggere quali sono i dati sulla sicurezza che vengono riportati nella scheda tecnica del farmaco.

Si tratta di dati forniti dalla casa produttrice e basati su un certo numero di lavori scientifici eseguiti prima della commercializzazione: si tratta dei cosiddetti “Dati preclinici di sicurezza”, che riportiamo nel prossimo paragrafo.

Trigynon compresse rivestite: dati sulla sicurezza

Gli studi di tossicità animale per la valutazione del rischio nell’uomo sono stati eseguiti sia su ciascun componente del preparato, l’etinilestradiolo e il levonorgestrel, sia sulla loro associazione.

Gli studi di tossicità acuta non evidenziano alcun rischio di effetti avversi acuti in caso di assunzione accidentale di multipli della dose contraccettiva giornaliera.

Negli studi di tollerabilità sistemica dopo somministrazione ripetuta, non si osservano effetti che possano essere indicativi di rischi imprevisti per l’uomo.

Gli studi di tossicità a lungo termine con dosi ripetute per la valutazione di una possibile attività oncogena non rivelano potenzialità tumorigena nel caso di uso terapeutico del preparato nell’uomo. Si deve comunque tenere presente che gli steroidi sessuali possono promuovere la crescita di alcuni tessuti e tumori ormonodipendenti.

Gli studi di embriotossicità e teratogenicità sull’etinilestradiolo e la valutazione nell’animale degli effetti dell’associazione sulla fertilità, lo sviluppo fetale, l’allattamento e il comportamento riproduttivo della prole non offrono indicazioni di rischio di effetti avversi nell’uomo a seguito dell’uso appropriato del prodotto. In caso di uso accidentale del preparato dopo l’inizio di una gravidanza, il trattamento deve essere immediatamente interrotto.

Gli studi in vivo e in vitro eseguiti con l’etinilestradiolo e il levonorgestrel non presentano indicazioni di potenziali effetti mutageni.


Dopo la commercializzazione di un farmaco, vengono tuttavia attuate delle misure di controllo dagli organi preposti, per monitorare comunque tutti gli effetti collaterali che dovessero manifestarsi nell’impiego clinico.

Tutti gli effetti collaterali segnalati nella fase di commercializzazione del farmaco, vengono poi riportati nella scheda tecnica nei paragrafi “effetti indesiderati” e “controindicazioni”.

Trigynon compresse rivestite: si può prendere insieme ad altri farmaci?

Un altro importante capitolo da non dimenticare per valutare se un farmaco è sicuro o no, è quello delle interazioni con altri farmaci.

Può infatti capitare che un farmaco, di per sé innocuo, diventi pericoloso se associato ad alcuni altri farmaci.

Questo è vero anche per i prodotti erboristici: classico è l’esempio dell’ “Erba di San Giovanni” (Iperico) che interagisce con alcuni farmaci anticoagulanti aumentandone l’efficacia e mettendo quindi il paziente a rischio di emorragie.

Esaminiamo allora quali sono le interazioni possibili di Trigynon compresse rivestite

Trigynon compresse rivestite: interazioni

Interazioni

L’interazione con altri farmaci che determina un aumento della clearance degli ormoni sessuali può portare ad emorragia da rottura o ridurre l’efficacia del contraccettivo orale.

Associazioni controindicate

Ritonavir: rischio di riduzione dell’efficacia del metodo contraccettivo a causa della riduzione dei livelli plasmatici di estrogeno.

Associazioni sconsigliate

– Induttori enzimatici: anticonvulsivanti (fenobarbitale, fenitoina, primidone, carbamazepina), rifabutina, rifampicina, griseofulvina: rischio di riduzione dell’efficacia della contraccezione a causa di un aumentato metabolismo epatico durante il trattamento e per il ciclo successivo alla sospensione del trattamento.

Modafinil: rischio di riduzione dell’efficacia contraccettiva durante il trattamento e per il ciclo successivo alla sospensione del trattamento.

Associazioni da valutare

– Alcuni agenti antibiotici (per esempio ampicillina, tetraciclina): rischio di riduzione nell’efficacia contraccettiva per riduzione della circolazione enteroepatica degli estrogeni.

Le donne sottoposte a trattamenti a breve termine con uno o più farmaci appartenenti ad una qualunque delle summenzionate classi debbono temporaneamente adottare, oltre al contraccettivo orale combinato, un metodo di barriera, per tutta la durata di assunzione contemporanea del farmaco e nei 7 giorni successivi alla sospensione della terapia. Nel caso di trattamento con rifampicina, insieme al contraccettivo orale combinato, deve essere usato un metodo di barriera per tutto il tempo di assunzione della rifampicina e nei 28 giorni successivi alla sospensione della terapia. Se la somministrazione del farmaco concomitante prosegue anche dopo la fine di una confezione di contraccettivo orale combinato, la successiva confezione dello stesso dovrà essere iniziata senza osservare il consueto intervallo libero da pillola.

In caso di trattamento a lungo termine con induttori degli enzimi epatici, viene raccomandato di aumentare la dose di steroidi contraccettivi. Se un dosaggio elevato di contraccettivo orale non è indicato o sembra insoddisfacente o inaffidabile, per esempio in caso di irregolarità del ciclo, si deve raccomandare l’impiego di un altro metodo contraccettivo.

Flunarizina: rischio di galattorrea a causa dell’aumentata sensibilità del tessuto mammario alla prolattina dovuta all’azione della flunarizina.

Preparazioni a base di hypericum perforatum non dovrebbero essere somministrate contemporaneamente a contraccettivi orali, in quanto si potrebbe avere una perdita dell’efficacia anticoncezionale. Sono state riportate gravidanze indesiderate e ripresa del ciclo mestruale. Ciò a seguito dell’induzione degli enzimi responsabili del metabolismo dei farmaci da parte delle preparazioni a base di hypericum perforatum. L’effetto di induzione può persistere per almeno 2 settimane dopo l’interruzione del trattamento con prodotti a base di hypericum perforatum.

Esami di laboratorio

L’impiego di steroidi contraccettivi può influenzare i risultati di alcuni esami di laboratorio tra i quali parametri biochimici della funzionalità epatica, tiroidea, corticosurrenalica e renale, livelli plasmatici delle proteine di trasporto, per esempio della globulina legante i corticosteroidi e delle frazioni lipido/lipoproteiche, parametri del metabolismo glucidico, della coagulazione e della fibrinolisi. Le variazioni rientrano, in genere, nel range dei valori normali di laboratorio.


Trigynon compresse rivestite: posso guidare la macchina se lo prendo?

Un capitolo poco noto e molto sottovalutato è quello degli effetti di un farmaco sui riflessi e quindi sulla capacità di guidare la macchina o di effettuare lavori pericolosi.

Molti farmaci riducono la capacità di reazione, oppure possono causare vertigini o abbassamenti di pressione che possono essere molto pericolosi per chi guida o effettua lavori in cui le capacità fisiche sono importanti: basti pensare agli operai che lavorano su impalcature o che operano su macchinari come presse o forni

E’ sempre bene quindi leggere attentamente questo piccolo ma molto importante paragrafo della Scheda Tecnica del farmaco.

Trigynon compresse rivestite: effetti sulla guida e sull’uso di macchinari

Non sono stati osservati effetti.

Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco