Xsysto: è un farmaco sicuro? Come funziona?

Xsysto 400 mg (Pivmecillinam Cloridrato): sicurezza e modo d’azione

Xsysto 400 mg (Pivmecillinam Cloridrato) è un farmaco che serve per curare le seguenti malattie:

XSYSTO è indicato negli adulti per il trattamento delle cistiti acute non complicate causate da batteri sensibili alla mecillina (vedere paragrafo 5.1).

Si devono prendere in considerazione le linee guida ufficiali sull’uso appropriato degli agenti antibatterici.

Xsysto 400 mg: come funziona?

Ma come funziona Xsysto 400 mg? Qual è il suo esatto meccanismo d’azione? Su quali organi del corpo agisce? Vediamolo insieme.

Farmacodinamica di Xsysto 400 mg

Categoria farmacoterapeutica: antibatterici per uso sistemico, penicilline ad ampio spettro. Codice ATC: J01CA08

Meccanismo d’azione

XSYSTO è un antibiotico attivo per via orale, contenente il pro-farmaco pivmecillina. Si tratta del pivaloilossimetilestere dell’acido amidinopenicillanico, mecillina. Se somministrata per via orale, la pivmecillina è ben assorbita e successivamente idrolizzata nell’organismo in mecillina, l’agente antibatterico attivo, da parte di esterasi non-specifiche presenti nel sangue, nella mucosa gastrointestinale e in altri tessuti. La mecillina è un antibiotico beta-lattamico con uno spettro ristretto di attività. Essa è attiva principalmente contro i batteri Gram-negativi e agisce interferendo con la biosintesi della parete cellulare batterica.

La mecillina esercita un’elevata specificità contro la proteina 2 che si lega alla penicillina (PBP-2) nella parete cellulare dei Gram-negativi, contrariamente alla maggior parte degli altri agenti beta-lattamici, che legano preferibilmente le proteine Gram-negative PBP-1A, -1B o -3. Si è osservata sinergia quando la mecillina è stata somministrata con altri antibiotici beta-lattamici, fra cui ampicillina, amoxicillina, cefoxitina, cefalotina, cefazolina, cefradina, cefamandolo, ceftazidima e ceftriaxone, contro ceppi selezionati della maggior parte delle Enterobacteriaceae.

XSYSTO ha un impatto limitato sulla normale microflora cutanea, orale, intestinale e vaginale. Resistenza

In quanto antibiotico a spettro ristretto di attività contro i bacilli Gram-negativi, è improbabile che la

pivmecillina contribuisca alla diffusione di ceppi batterici resistenti. L’azione esclusiva della pivmecillina

sulla PBP-2 provoca una bassa resistenza incrociata con altri antibiotici beta-lattamici (penicilline e cefalosporine). La mecillina è limitatamente suscettibile alla maggior parte delle beta-lattamasi (ESBL inclusa) prodotte dalle Entrobacteriaceae.

Nelle Enterobacteriaceae, la resistenza alla mecillina può essere dovuta a una marcata produzione di alcune beta-lattamasi e alla modifica delle proteine che legano la penicillina.

Breakpoints del test di sensibilità

EUCAST: S ?8 mg/l / R >8 mg/l (per E. coli, Klebsiella spp. e P. mirabilis)

Specie generalmente sensibili Microrganismi Gram-negativi

Enterobacter spp.

Escherichia coli Klebsiella spp. Proteus mirabilis

Specie naturalmente resistenti Microrganismi Gram-positivi Enterococcus faecalis Enterococcus faecium Staphylococcus saprophyticus* Microrganismi Gram-negativi Pseudomonas spp.

*A causa delle concentrazioni elevate di mecillina nell’urina, normalmente si ottiene un effetto clinico nelle cistiti acute non complicate causate da S. saprophyticus.

Rapporto(i) farmacocinetica/farmacodinamica

In quanto antibiotico beta-lattamico, si prevede che l’effetto batteriologico di XSYSTO nel trattamento della cistite acuta non complicata dipenda dal tempo al di sopra della MIC.

Efficacia clinica contro patogeni specifici

È stata dimostrata l’efficacia in studi clinici contro i patogeni suscettibili alla mecillina in vitro nel trattamento della cistite acuta non complicata. La mecillina è un beta-lattame a spettro ristretto di attività contro i bacilli Gram-negativi. La mecillina è molto attiva contro E. coli, Klebsiella spp, Proteus spp. e Enterobacter spp. S. saprophyticus, e mostra una suscettibilità bordeline in vitro, è suscettibile in vivo a causa dell’elevata concentrazione della mecillina secreta nell’urina.


Xsysto 400 mg: come si assorbe e si elimina?

Abbiamo visto qual è il meccanismo d’azione di Xsysto 400 mg, ma è altrettanto importante conoscere in quanto tempo viene assorbito dall’organismo per capire quanto tempo il farmaco impiegherà ad agire, attraverso quali vie viene eliminato (ad esempio fegato o reni) per sapere quali organi va ad impegnare e, per ultimo, in quanto tempo viene eliminato per avere idea di quando non avremo più il farmaco nell’organismo.

Tutte queste informazioni sono indicate nel paragrafo “Farmacocinetica” che segue.

Farmacocinetica di Xsysto 400 mg

Assorbimento, Distribuzione, Biotrasformazione

La pivmecillina cloridrato è il profarmaco della mecillina idrolizzato nell’organismo in mecillina, l’agente antibatterico attivo (vedere paragrafo 5.1).

A seguito della somministrazione orale di 400 mg di pivmecillina, si ottengono picchi di concentrazione rispettivamente di circa 3 µg/ml entro 1-1½ dalla somministrazione. La biodisponibilità della pivmecillina somministrata per via orale è di circa 60-70%. La biodisponibilità delle compresse di XSYSTO non è influenzata dall’assunzione con il cibo.

Eliminazione

L’emivita di eliminazione della mecillina è di circa un’ora. Essa viene escreta principalmente nelle urine, e con una certa escrezione biliare. La mecillina viene escreta in larga misura dai reni mediante filtrazione e secrezione tubulare attiva. Il probenecid, che inibisce la secrezione tubulare, inibisce anche l’eliminazione della mecillina. Circa il 60-70% della mecillina che raggiunge la circolazione sistemica viene escreto non

modificato nell’urina; quasi tutto entro le prime 6 ore dopo la somministrazione, causando concentrazioni nell’urina > 200 mg/l dopo la somministrazione orale di una compressa da 400 mg.

L’eliminazione della mecillina è ridotta del 75% circa nei pazienti affetti da grave compromissione renale (vedere paragrafo 4.2).

Nei feti, nel latte materno e nel liquido amniotico sono state rilevate basse concentrazioni di mecillina. Il legame proteico della mecillina nel siero umano è pari al 5-10%

Linearità/non-linearità

La mecillina mostra una farmacocinetica lineare nel range clinicamente rilevante. Non sono state riportate differenze di genere nella farmacocinetica della mecillina.

Con una somministrazione fino a quattro volte al giorno non si verifica un accumulo clinicamente rilevante di mecillina, e non vi sono indicazioni del fatto che la farmacocinetica cambi nel tempo durante somministrazioni ripetute.


Xsysto 400 mg: è un farmaco sicuro?

Abbiamo visto come Xsysto 400 mg agisce e come si assorbe e si elimina; ma come facciamo a sapere se Xsysto 400 mg è un farmaco sicuro?

Prima di tutto è necessario leggere quali sono i dati sulla sicurezza che vengono riportati nella scheda tecnica del farmaco.

Si tratta di dati forniti dalla casa produttrice e basati su un certo numero di lavori scientifici eseguiti prima della commercializzazione: si tratta dei cosiddetti “Dati preclinici di sicurezza”, che riportiamo nel prossimo paragrafo.

Xsysto 400 mg: dati sulla sicurezza

I dati non clinici non rivelano alcun particolare rischio per le persone sulla base degli studi tradizionali di sicurezza farmacologica, tossicità a dosi ripetute, tossicità sulla riproduzione e lo sviluppo. Non sono stati condotti studi di genotossicità o cancerogenicità sulla pivmecillina o sul farmaco attivo mecillina.


Dopo la commercializzazione di un farmaco, vengono tuttavia attuate delle misure di controllo dagli organi preposti, per monitorare comunque tutti gli effetti collaterali che dovessero manifestarsi nell’impiego clinico.

Tutti gli effetti collaterali segnalati nella fase di commercializzazione del farmaco, vengono poi riportati nella scheda tecnica nei paragrafi “effetti indesiderati” e “controindicazioni”.

Xsysto 400 mg: si può prendere insieme ad altri farmaci?

Un altro importante capitolo da non dimenticare per valutare se un farmaco è sicuro o no, è quello delle interazioni con altri farmaci.

Può infatti capitare che un farmaco, di per sé innocuo, diventi pericoloso se associato ad alcuni altri farmaci.

Questo è vero anche per i prodotti erboristici: classico è l’esempio dell’ “Erba di San Giovanni” (Iperico) che interagisce con alcuni farmaci anticoagulanti aumentandone l’efficacia e mettendo quindi il paziente a rischio di emorragie.

Esaminiamo allora quali sono le interazioni possibili di Xsysto 400 mg

Xsysto 400 mg: interazioni

La somministrazione concomitante di probenecid riduce la secrezione della mecillina e aumenta quindi il livello dell’antibiotico nel sangue.

La clearance del metotrexato nell’organismo può essere ridotta dall’assunzione concomitante di penicilline

Devono essere evitati trattamenti concomitanti con acido valproico, valproato o altri medicinali che causano la liberazione di acido pivalico a causa dell’aumento del rischio di deplezione di carnitina.

L’effetto battericida della mecillina può essere ostacolato dalla somministrazione concomitante di prodotti con effetto batteriostatico, come eritromicina e tetracicline.


Xsysto 400 mg: posso guidare la macchina se lo prendo?

Un capitolo poco noto e molto sottovalutato è quello degli effetti di un farmaco sui riflessi e quindi sulla capacità di guidare la macchina o di effettuare lavori pericolosi.

Molti farmaci riducono la capacità di reazione, oppure possono causare vertigini o abbassamenti di pressione che possono essere molto pericolosi per chi guida o effettua lavori in cui le capacità fisiche sono importanti: basti pensare agli operai che lavorano su impalcature o che operano su macchinari come presse o forni

E’ sempre bene quindi leggere attentamente questo piccolo ma molto importante paragrafo della Scheda Tecnica del farmaco.

Xsysto 400 mg: effetti sulla guida e sull’uso di macchinari

XSYSTO non altera o altera in modo trascurabile la capacità di guidare veicoli o di usare macchinari.

Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco