Braftovi: a cosa serve e come si usa

Braftovi (Encorafenib): indicazioni e modo d’uso

Braftovi (Encorafenib) è un farmaco che serve per curare le seguenti condizioni patologiche:

Encorafenib è indicato:

-in associazione con binimetinib per il trattamento di pazienti adulti con melanoma inoperabile o metastatico positivo alla mutazione BRAF V600 (vedere paragrafì 4.4 e 5.1).

-in associazione con cetuximab per il trattamento di pazienti adulti con carcinoma metastatico del colon retto (CRC) positivo alla mutazione BRAF V600E, che hanno ricevuto precedente terapia sistemica (vedere paragrafì 4.4 e 5.1).

Braftovi: come si usa?

farmaco: indicazioni e modo d'uso

Come per tutti i farmaci, anche per Braftovi è molto importante rispettare e seguire i dosaggi consigliati dal medico al momento della prescrizione.

Se però non ricordate come prendere Braftovi ed a quali dosaggi (la posologia indicata dal medico), è quanto meno necessario seguire le istruzioni presenti sul foglietto illustrativo. Vediamole insieme.

Posologia di Braftovi

Il trattamento con encorafenib deve essere iniziato e supervisionato sotto la responsabilità di un medico esperto nella somministrazione di medicinali antitumorali.

Posologia

Melanoma

La dose raccomandata di encorafenib è 450 mg (sei capsule da 75 mg) una volta al giorno, quando usato in associazione con binimetinib.

Carcinoma del colon retto

La dose raccomandata di encorafenib è 300 mg (quattro capsule da 75 mg) una volta al giorno, quando usato in associazione con cetuximab.

Modifica della dose Melanoma

La gestione delle reazioni avverse può richiedere la riduzione della dose, l’interruzione temporanea o

l’interruzione definitiva del trattamento con encorafenib (vedere Tabelle 1, 3 e 4).

Per informazioni sulla posologia e le modifiche della dose raccomandate per binimetinib, vedere paragrafo 4.2 del RCP di binimetinib.

Le raccomandazioni sulla riduzione della dose per encorafenib sono presentate nella Tabella 1.

Tabella 1: Modifiche raccomandate della dose di encorafenib quando usato in associazione con binimetinib per l’indicazione terapeutica melanoma

Livello di dose Dose di encorafenib
quando usato in associazione con binimetinib
Dose iniziale 450 mg una volta al giorno
Prima riduzione della dose 300 mg una volta al giorno
Seconda riduzione
della dose
200 mg una volta al giorno
Modifica successiva Ci sono dati limitati per la riduzione della dose a 100 mg una volta al giorno.
Encorafenib deve essere interrotto definitivamente se il paziente non è in
grado di tollerare 100 mg una volta al giorno.

Non è raccomandata la somministrazione di encorafenib alla dose di 450 mg una volta al giorno come agente singolo. Se binimetinib è temporaneamente interrotto, encorafenib deve essere ridotto a 300 mg una volta al giorno durante il periodo di interruzione della dose di binimetinib [vedere paragrafo 4.2 del Riassunto delle Caratteristiche del Prodotto di binimetinib (RCP)] poiché encorafenib non è ben tollerato alla dose di 450 mg come agente singolo. Se binimetinib viene interrotto definitivamente, encorafenib deve essere interrotto definitivamente.

Se encorafenib è temporaneamente interrotto (vedere le Tabelle 3 e 4), binimetinib deve essere temporaneamente interrotto. Se encorafenib è interrotto definitivamente, anche binimetinib deve essere interrotto definitivamente.

Se si verificano tossicità correlate al trattamento, allora encorafenib e binimetinib devono essere ridotti nella dose, interrotti temporaneamente o interrotti definitivamente. Le modifiche della dose necessarie per il solo binimetinib (reazioni avverse principalmente correlate al binimetinib) sono le seguenti: distacco dell’epitelio pigmentato della retina (RPED, retinal pigment epithelial detachment), occlusione della vena retinica (RVO, retinal vein occlusion), malattia polmonare interstiziale/polmonite, disfunzione cardiaca, creatinfosfochinasi (CPK) aumentata e rabdomiolisi e tromboembolia venosa (VTE, venous thromboembolism).

Se si verifica una di queste tossicità, vedere paragrafo 4.2 del RCP di binimetinib per le istruzioni sulla modifica della dose di binimetinib.

Carcinoma del colon retto

La gestione delle reazioni avverse può richiedere la riduzione della dose, l’interruzione temporanea o l’interruzione definitiva del trattamento con encorafenib (vedere Tabelle 2, 3 e 4).

Per informazioni sulla posologia e le modifiche della dose raccomandate per cetuximab, vedere paragrafo 4.2 del RCP di cetuximab.

Le raccomandazioni sulla riduzione della dose per encorafenib sono presentate nella Tabella 2.

Tabella 2: Modifiche raccomandate della dose di encorafenib quando usato in associazione con cetuximab per l’indicazione CRC

Livello di dose Dose di encorafenib
quando usato in associazione con cetuximab
Dose iniziale 300 mg una volta al giorno
Prima riduzione della dose 225 mg una volta al giorno
Seconda riduzione della dose 150 mg una volta al giorno

Se encorafenib è interrotto definitivamente, cetuximab deve essere interrotto definitivamente. Se cetuximab è interrotto definitivamente, encorafenib deve essere interrotto definitivamente.

Melanoma e carcinoma del colon retto

Modifiche della dose in caso di reazioni avverse sono fornite di seguito e nelle Tabelle 3 e 4.

Per nuovi tumori maligni cutanei primari: non sono necessarie modifiche della dose di encorafenib.

Per nuovi tumori maligni non cutanei primari positivi alla mutazione RAS: deve essere considerato di interrompere encorafenib definitivamente.

Tabella 3: Modifiche raccomandate della dose di encorafenib quando usato in associazione con binimetinib o con cetuximab per reazioni avverse selezionate

Gravità della reazione avversaa Encorafenib
Reazioni cutanee
Encorafenib deve essere continuato.
Se l’eruzione cutanea trattata peggiora o non migliora entro 2 settimane, encorafenib deve essere interrotto temporaneamente fino a raggiungimento del Grado 0 o 1 e poi ripreso alla stessa dose.
Encorafenib deve essere interrotto temporaneamente fino a raggiungimento del Grado 0 o 1 e poi ripreso alla stessa dose in caso di primo episodio o ripreso a dose ridotta se il
Grado 3 è ricorrente.
Encorafenib deve essere interrotto definitivamente.
Sindrome da eritrodisestesia palmo-plantare (PPES, palmar-plantar erythrodysaesthesia syndrome)
Encorafenib deve essere continuato e devono essere predisposte misure di supporto come la terapia topica.
Se non si osserva miglioramento entro 2 settimane nonostante la terapia di supporto, encorafenib deve essere interrotto temporaneamente fino a raggiungimento del

Grado 2

Grado 3

Grado 4

Grado 2

Gravità della reazione avversaa Encorafenib
Grado 0 o 1 e il trattamento deve essere ripreso alla stessa dose o a dose ridotta.
Encorafenib deve essere interrotto temporaneamente e devono essere predisposte misure di supporto come la terapia topica e il paziente deve essere rivaluto settimanalmente.
Uveite compresa irite e iridociclite
Se l’uveite di Grado 1 o 2 non risponde a terapia oculare specifica (ad es.
topica) o in caso di uveite di Grado 3, encorafenib deve essere interrotto temporaneamente e il monitoraggio oftalmico deve essere ripetuto entro 2 settimane.
Encorafenib deve essere interrotto definitivamente e deve essere eseguito un follow-up con un monitoraggio oftalmologico.
Prolungamento del QT
rispetto al valore pre-trattamento Encorafenib deve essere sospeso temporaneamente (vedere paragrafo 4.4 per ìl monìtoraggìo).
Encorafenib deve essere ripreso a dose ridotta quando QTcF ? 500 ms.
Encorafenib deve essere interrotto definitivamente in caso di più di una ricorrenza.
Encorafenib deve essere interrotto definitivamente (vedere paragrafo 4.4 per ìl monìtoraggìo).
Alterazìoni degli esami di laboratorio epatici
Encorafenib deve essere continuato.
Encorafenib deve essere interrotto temporaneamente fino a 4 settimane.

Grado 3

Encorafenib deve essere ripreso alla stessa dose o a dose ridotta a raggiungimento del Grado 0 o 1.

Grado 1-3

Se l’uveite è di Grado 1 e migliora fino a Grado 0, allora il trattamento deve essere ripreso alla stessa dose.

Se l’uveite è di Grado 2 o 3 e migliora fino a Grado 0 o 1, allora il trattamento deve essere ripreso a dose ridotta.

Se non migliora entro 6 settimane, il monitoraggio oftalmico deve essere ripetuto ed encorafenib deve essere interrotto definitivamente.

Grado 4

QTcF> 500 ms e variazione ?60 ms

QTcF> 500 ms e aumento di > 60 ms rispetto ai valori pre-trattamento

Grado 2 [(aspartato aminotransferasi AST) o alanina aminotransferasi ALT) > 3 volte ? 5 volte il limite superiore dei valori normali (ULN, upper limit of normal)]

In assenza di miglioramento entro 4 settimane, encorafenib deve essere interrotto temporaneamente fino a miglioramento al Grado 0 o 1 o a livelli pre- trattamento/basali e poi ripreso alla stessa dose.

Primo episodio di Grado 3 (AST o ALT > 5 volte il ULN e bilirubina ematica > 2 volte il ULN)

Se migliorato al Grado 0 o 1 o ai livelli basali, deve essere ripreso a dose ridotta.

Se non migliorato, encorafenib deve essere interrotto definitivamente.

Gravità della reazione avversaa Encorafenib
Encorafenib deve essere interrotto temporaneamente fino a 4 settimane
Oppure, encorafenib deve essere interrotto definitivamente.
Si deve considerare l’ipotesi di interrompere definitivamente encorafenib.
Encorafenib deve essere interrotto definitivamente.

Primo episodio di Grado 4 (AST o ALT> 20 volte il ULN)

Se migliorato al Grado 0 o 1 o al livello basale, allora deve essere ripreso a dose ridotta.

Se non migliorato, encorafenib deve essere interrotto definitivamente.

Grado 3 ricorrente (AST o ALT> 5 volte il ULN e bilirubina ematica > 2 volte il ULN)

Grado 4 ricorrente (AST o ALT> 20 il ULN)

a Criteri comuni di terminologia per gli eventi avversi (NCI CTCAE) versione 4.03 del National

Cancer Institute

Tabella 4: Modifiche raccomandate della dose di encorafenib quando usato in associazione con binimetinib o con cetuximab per altre reazioni avverse

Gravità della reazione avversa Encorafenib
Encorafenib deve essere interrotto temporaneamente fino a 4 settimane
Encorafenib deve essere interrotto temporaneamente fino a 4 settimane
Oppure, encorafenib deve essere interrotto definitivamente.
Si deve considerare l’ipotesi di interrompere definitivamente encorafenib.
Encorafenib deve essere interrotto definitivamente.

Reazioni avverse ricorrenti o inaccettabili di Grado 2

Primo episodio di reazioni avverse di Grado 3

Se migliorato al Grado 0 o 1 o ai livelli basali, deve essere ripreso a dose ridotta.

Se non migliorato, encorafenib deve essere interrotto definitivamente.

Primo episodio di una qualsiasi reazione avversa di Grado 4

Se migliorato al Grado 0 o 1 o ai livelli basali, deve essere ripreso a dosaggio ridotto.

Se non migliorato, encorafenib deve essere interrotto definitivamente.

Reazioni avverse ricorrenti di Grado 3

Reazioni avverse ricorrenti di Grado 4

Durata del trattamento

Il trattamento deve essere continuato fino a quando il paziente non ne trae più beneficio o fino allo sviluppo di una tossicità inaccettabile.

Dimenticanza di dosi

Se una dose di encorafenib viene dimenticata, non deve essere assunta se mancano meno di 12 ore alla dose successiva prevista.

Vomito

In caso di vomito dopo la somministrazione di encorafenib, il paziente non deve assumere un’altra dose e deve assumere la dose successiva programmata.

Popolazioni speciali

Pazienti anziani

Non è richiesto alcun aggiustamento della dose per i pazienti di età pari o superiore a 65 anni (vedere paragrafo 5.2).

Compromissione epatica

I pazienti con compromissione epatica da lieve a grave possono avere una maggiore esposizione a encorafenib (vedere paragrafo 5.2).

La somministrazione di encorafenib deve essere eseguita con cautela alla dose di 300 mg una volta al giorno in pazienti con compromissione epatica lieve (classe A secondo la classificazione Child-Pugh). Non possono essere fornite raccomandazioni sul dosaggio in pazienti con compromissione epatica moderata (classe B secondo la classificazione Child-Pugh) o grave (classe C secondo la classificazione Child-Pugh).

Danno renale

Non è richiesto alcun aggiustamento della dose per i pazienti con danno renale lieve o moderato sulla base di un’analisi di farmacocinetica (PK) di popolazione. Non ci sono dati clinici con encorafenib in pazienti con danno renale grave. Pertanto, non è possibile determinare la potenziale necessità di un aggiustamento della dose. Encorafenib deve essere usato con cautela nei pazienti con danno renale grave (vedere paragrafì 4.4 e 5.2).

Popolazione pediatrica

La sicurezza e l’efficacia di encorafenib nei bambini e negli adolescenti non sono state ancora valutate. Non ci sono dati disponibili.

Modo di somministrazione

Braftovi è per uso orale. Le capsule devono essere deglutite intere con acqua. Possono essere assunte con o senza cibo. Deve essere evitata la somministrazione concomitante di encorafenib con succo di pompelmo (vedere paragrafì 4.4 e 4.5).

Ricordate in ogni caso che se non ricordate la posologia indicata dal medico e utilizzate Braftovi seguendo le istruzioni del foglietto illustrativo, sarà poi opportuno che contattiate il vostro medico e lo avvisiate del dosaggio che avete assunto, per avere conferma o ulteriori consigli!

Lo posso prendere se sono incinta?

Un’altra domanda che spesso ci poniamo prima di prendere una medicina è se è possibile assumerla in gravidanza

Tenendo presente che in gravidanza sarebbe opportuno evitare qualsiasi farmaco se non strettamente necessario e che prima di assumere qualsiasi farmaco in gravidanza va sentito il medico curante, vediamo insieme quali sono le istruzioni sulla scheda tecnica di Braftovi per quanto riguarda la gravidanza:

Braftovi: si può prendere in gravidanza?

Donne in età fertile/Contraccezione nelle donne

Le donne in età fertile devono usare misure contraccettive efficaci durante il trattamento

con encorafenib e per almeno 1 mese dopo l’ultima dose. Encorafenib può ridurre l’efficacia dei contraccettivi ormonali (vedere paragrafo 4.5). Pertanto, alle pazienti di sesso femminile che usano contraccettivi ormonali si consiglia di utilizzare un metodo aggiuntivo o alternativo come un metodo di barriera (ad es. preservativo) durante il trattamento con encorafenib e per almeno 1 mese dopo l’ultima dose.

Gravidanza

I dati relativi all’uso di encorafenib in donne in gravidanza non esistono. Gli studi sugli animali hanno mostrato una tossicità riproduttiva (vedere paragrafo 5.3).

Encorafenib non è raccomandato durante la gravidanza e nelle donne in età fertile che non usano misure contraccettive. Se encorafenib è usato durante la gravidanza, o se la paziente inizia una gravidanza mentre sta assumendo encorafenib, la paziente deve essere informata del rischio potenziale per il feto.

Allattamento

Non è noto se encorafenib/ metaboliti siano escreti nel latte materno. Il rischio per i neonati/lattanti non può essere escluso. Si deve decidere se interrompere l’allattamento o interrompere la terapia/astenersi dalla terapia con encorafenib, tenendo in considerazione il beneficio dell’allattamento per il bambino e il beneficio della terapia per la madre.

Fertilità

Non sono disponibili dati sull’uomo dell’effetto di encorafenib sulla fertilità. Sulla base dei risultati ottenuti negli animali, l’uso di encorafenib può avere un impatto sulla fertilità nei maschi in termini di potenziale riproduttivo (vedere paragrafo 5.3). Poiché la rilevanza clinica di questo è sconosciuta, i pazienti di sesso maschile dovrebbero essere informati del potenziale rischio di alterazione della spermatogenesi.

Ne ho preso troppo! Cosa fare?

Può anche capitare che per errore o distrazione assumiate una quantità di farmaco superiore a quella prescritta dal vostro medico.

Talvolta capita che bambini piccoli per gioco ingeriscano dei farmaci lasciati a portata di mano: raccomandiamo sempre di tenere i farmaci lontano dalla portata dei bambini, in luoghi chiusi e custoditi.

Cosa devo fare se per sbaglio ho preso un dosaggio eccessivo di Braftovi?

Qualunque sia la causa dell’ingestione di una quantità eccessiva di farmaco, ecco cosa riporta la Scheda Tecnica di Braftovi in caso di sovradosaggio.

Braftovi: sovradosaggio

Sintomi

A dosi di encorafenib tra 600 e 800 mg una volta al giorno, è stato osservato danno renale (ipercreatinemia di Grado 3) in 3 pazienti su 14. La dose più elevata somministrata è avvenuta in seguito a un errore di dosaggio in un paziente che aveva assunto encorafenib alla dose di 600 mg due volte al giorno per 1 giorno (dose totale 1200 mg). Le reazioni avverse riportate da questo paziente sono stati eventi di Grado 1 di nausea, vomito e visione offuscata, tutti successivamente risolti.

Trattamento

Non esiste un trattamento specifico per il sovradosaggio.

Poiché encorafenib si lega moderatamente alle proteine plasmatiche, è probabile che l’emodialisi sia inefficace nel trattamento del sovradosaggio da encorafenib. Non esiste un antidoto noto per encorafenib. In caso di sovradosaggio, il trattamento con encorafenib deve essere interrotto e deve essere monitorata la funzionalità renale, così come le reazioni avverse. Trattamento sintomatico e misure di supporto devono essere fornite secondo necessità.

Braftovi: istruzioni particolari

Il medicinale non utilizzato e i rifiuti derivati da tale medicinale devono essere smaltiti in conformità alla normativa locale vigente.


Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco