Chirocaine: a cosa serve e come si usa

Chirocaine 5 mg/ml (Levobupivacaina Cloridrato): indicazioni e modo d’uso

Chirocaine 5 mg/ml (Levobupivacaina Cloridrato) è un farmaco che serve per curare le seguenti condizioni patologiche:

Adulti

Anestesia chirurgica

maggiore, ad es., anestesia epidurale (compresa quella per il taglio cesareo), intratecale, blocco della conduzione nervosa periferica.

minore, ad es. per infiltrazione locale, blocco peribulbare nella chirurgia oftalmica.

Trattamento del dolore

Infusione epidurale continua, somministrazione epidurale in bolo singolo o multiplo per il trattamento del dolore soprattutto del dolore post-operatorio o per l’analgesia del parto.

Popolazione pediatrica

Analgesia (blocco ileoinguinale/ileoipogastrico).

Non sono disponibili dati nella popolazione pediatrica di età inferiore ai 6 mesi.

Chirocaine 5 mg/ml: come si usa?

farmaco: indicazioni e modo d'uso

Come per tutti i farmaci, anche per Chirocaine 5 mg/ml è molto importante rispettare e seguire i dosaggi consigliati dal medico al momento della prescrizione.

Se però non ricordate come prendere Chirocaine 5 mg/ml ed a quali dosaggi (la posologia indicata dal medico), è quanto meno necessario seguire le istruzioni presenti sul foglietto illustrativo. Vediamole insieme.

Posologia di Chirocaine 5 mg/ml

La levobupivacaina deve essere somministrata esclusivamente da un medico, o sotto la supervisione di un medico, dotato di esperienza e competenze adeguate.

La tabella di seguito riportata è una guida al dosaggio per i blocchi più comunemente eseguiti. Per l’analgesia (ad es. somministrazione epidurale per il trattamento del dolore) sono raccomandate le concentrazioni ed i dosaggi inferiori. Laddove sia richiesta un’anestesia profonda o prolungata con blocco motorio consistente (blocco epidurale o peribulbare) possono essere utilizzate concentrazioni maggiori. Si raccomanda un’accurata aspirazione prima e durante la somministrazione per evitare l’iniezione intravascolare.

C’è una limitata esperienza di sicurezza con la terapia a base di levobupivacaina per periodi superiori a 24 ore. Per minimizzare il rischio di gravi complicazioni neurologiche, il paziente e la durata di somministrazione di levobupivacaina devono essere attentamente monitorati (vedere sezìone 4.4).

L’aspirazione deve essere ripetuta prima e durante la somministrazione di un bolo, che deve essere iniettato lentamente e in dosi crescenti, ad una velocità di 7,5-30 mg/min; durante la procedura controllare accuratamente le funzioni vitali del paziente e mantenere il contatto verbale.

Se compaiono sintomi di tossicità, interrompere immediatamente l’iniezione. Dose massima

La dose massima deve essere calcolata valutando la massa, le condizioni fisiche del paziente, insieme con la concentrazione del medicinale, l’area da anestetizzare e la via di somministrazione. Possono verificarsi variazioni individuali riguardo l’insorgenza e la durata del blocco. Studi clinici hanno dimostrato che l’insorgenza di un adeguato blocco sensitivo per un intervento chirurgico si instaura in 10-15 minuti dopo somministrazione epidurale con un tempo di regressione compreso nell’intervallo tra le 6-9 ore.

La singola dose massima raccomandata è di 150 mg. Quando è richiesto un profondo blocco motorio e sensitivo per una procedura prolungata, possono essere richieste dosi aggiuntive. La dose massima raccomandata nelle 24 ore è di 400 mg. Per il trattamento del dolore post-operatorio la dose non deve superare i 18,75 mg/h.

Chirurgia ostetrica

Per il taglio cesareo non si devono usare concentrazioni superiori a 5 mg/ml (vedere paragrafo 4.3). La dose massima raccomandata è di 150 mg.

Nell’analgesia del parto, per infusione epidurale la dose non deve superare i 12,5 mg/h. Popolazione pediatrica

Nei bambini, la dose massima raccomandata (blocco ileoinguinale/ileoipogastrico) è di 1,25 mg/kg/per lato.

Il dosaggio massimo deve essere regolato secondo il peso, la corporatura e la condizione fisica del

paziente/bambino

La sicurezza e l’efficacia della levobupivacaina nei bambini per altre indicazioni non sono state stabilite.

Popolazioni speciali

Nei pazienti debilitati, anziani o affetti da patologie acute devono essere somministrate dosi ridotte di levobupivacaina, in rapporto alla loro condizione fisica.

Nel trattamento del dolore post-operatorio, si deve considerare la dose somministrata durante l’intervento chirurgico.

Non ci sono dati rilevanti in pazienti con compromissione epatica (vedere paragrafì 4.4 e 5.2).

Tabella delle dosi
Concentrazione (mg/ml)(1) Dose ml (mg) Blocco motorio
Anestesia chirurgica
Bolo epidurale (lento) per intervento chirurgico(2)
-Adulti
5,0-7,5 10-20 ml (50-150 mg) Da moderato a completo
Epidurale a iniezione lenta per taglio cesareo(3) 5,0 15-30 ml (75-150 mg) Da moderato a completo
Intratecale 5,0 3 ml (15 mg) Da moderato a completo
Blocco della conduzione
nervosa periferica
2,5-5,0 1-40 ml (2,5-150 mg max) Da moderato a completo
Blocco ileoinguinale/ileo- 2,5 0,5 ml/kg/lato
12 anni(4) 5,0 0,25 ml/kg/lato
(1,25 mg/kg/lato)
Uso oftalmico (blocco
peribulbare)
7,5 5-15 ml (37,5 -112,5 mg) Da moderato a completo
Infiltrazione locale
– Adulti
2,5 1-60 ml (2,5-150 mg max) Non applicabile
Trattamento del dolore(5)
Analgesia del parto
2,5 6-10 ml (15-25 mg) Da minimo a moderato
(bolo epidurale(6))
Analgesia del parto
1,25(7) 4-10 ml/h (5-12,5 mg/h) Da minimo a moderato
(infusione epidurale)
Dolore postoperatorio 1,25(7) 10-15 ml/h (12,5-18,75 Da minimo a moderato
2,5 mg/h)
5-7,5 ml/h (12,5-18,75
mg/h)

ipogastrico in bambini <

(1,25 mg/kg/lato) Non applicabile

Levobupivacaina soluzione iniettabile / concentrato per soluzione per infusione è disponibile in soluzioni da 2,5; 5,0; 7,5 mg/ml.

Somministrare nell’arco di 5 minuti (vedere anche ìl testo).

Somministrare nell’arco di 15-20 minuti.

Non sono disponibili dati nella popolazione pediatrica di età inferiore a 6 mesi.

Nei casi in cui la levobupivacaina è associata ad altri medicinali come oppioidi nel trattamento del dolore, la dose di levobupivacaina deve essere ridotta ed è preferibile l’uso della concentrazione più bassa (esempio 1,25 mg/ml).

L’intervallo minimo raccomandato tra un’iniezione e l’altra è di 15 minuti.

Per informazioni sulla diluizione, vedere paragrafo 6.6.

Ricordate in ogni caso che se non ricordate la posologia indicata dal medico e utilizzate Chirocaine 5 mg/ml seguendo le istruzioni del foglietto illustrativo, sarà poi opportuno che contattiate il vostro medico e lo avvisiate del dosaggio che avete assunto, per avere conferma o ulteriori consigli!

Lo posso prendere se sono incinta?

Un’altra domanda che spesso ci poniamo prima di prendere una medicina è se è possibile assumerla in gravidanza

Tenendo presente che in gravidanza sarebbe opportuno evitare qualsiasi farmaco se non strettamente necessario e che prima di assumere qualsiasi farmaco in gravidanza va sentito il medico curante, vediamo insieme quali sono le istruzioni sulla scheda tecnica di Chirocaine 5 mg/ml per quanto riguarda la gravidanza:

Chirocaine 5 mg/ml: si può prendere in gravidanza?

Gravidanza

Le soluzioni di levobupivacaina sono controindicate per il blocco paracervicale in ostetricia. Basandosi sull’esperienza con la bupivacaina può insorgere bradicardia fetale in seguito a blocco paracervicale (vedere paragrafo 4.3).

Per la levobupivacaina, non ci sono dati clinici relativi all’esposizione al farmaco durante il primo trimestre di gravidanza. Studi condotti sugli animali non indicano effetti teratogeni, ma hanno evidenziato tossicità embrio-fetale a livelli di esposizione sistemica nello stesso intervallo dei livelli di esposizione ottenuti nell’uso clinico (vedere paragrafo 5.3). Il potenziale rischio per l’uomo non è noto. La levobupivacaina non deve quindi essere somministrata durante le prime fasi della

gravidanza a meno che non sia strettamente necessario.

Tuttavia, ad oggi, l’esperienza clinica con bupivacaina nella chirurgia ostetrica (al termine della gravidanza o per il parto), è ampia e non ha evidenziato effetti fetotossici.

Allattamento

Non è noto se la levobupivacaina o i suoi metaboliti vengano escreti nel latte materno umano. Come si verifica per la bupivacaina, è probabile che siano escrete nel latte materno scarse quantità di levobupivacaina. Di conseguenza, l’allattamento può essere possibile dopo anestesia locale.

Ne ho preso troppo! Cosa fare?

Può anche capitare che per errore o distrazione assumiate una quantità di farmaco superiore a quella prescritta dal vostro medico.

Talvolta capita che bambini piccoli per gioco ingeriscano dei farmaci lasciati a portata di mano: raccomandiamo sempre di tenere i farmaci lontano dalla portata dei bambini, in luoghi chiusi e custoditi.

Cosa devo fare se per sbaglio ho preso un dosaggio eccessivo di Chirocaine 5 mg/ml?

Qualunque sia la causa dell’ingestione di una quantità eccessiva di farmaco, ecco cosa riporta la Scheda Tecnica di Chirocaine 5 mg/ml in caso di sovradosaggio.

Chirocaine 5 mg/ml: sovradosaggio

L’iniezione intravascolare accidentale di anestetici locali può causare reazioni tossiche immediate. In caso di sovradosaggio, le concentrazioni di picco plasmatiche non possono essere raggiunte fino a 2 ore dopo la somministrazione a seconda del sito di iniezione e, di conseguenza, i segni di tossicità possono manifestarsi in ritardo. Gli effetti del medicinale possono risultare prolungati.

Le reazioni avverse a livello sistemico, in seguito a sovradosaggio o ad iniezione intravasale accidentale, osservate con agenti anestetici locali ad azione prolungata, interessano sia il sistema nervoso centrale sia effetti cardiovascolari.

Effetti a carico del sistema nervoso centrale

Le convulsioni devono essere subito trattate con tiopentale o diazepam per via endovenosa in dosi adeguate a seconda delle necessità. Queste due sostanze deprimono anche il sistema nervoso centrale e le funzioni cardiaca e respiratoria. Il loro uso può quindi indurre apnea. È possibile usare bloccanti neuromuscolari solo nel caso in cui il medico sia in grado di garantire la pervietà delle vie aeree e di trattare un paziente completamente paralizzato.

Se non sono trattate immediatamente, le convulsioni, con conseguente ipossia e ipercapnia, unite a depressione miocardica dovuta agli effetti dell’anestetico locale a carico del cuore, possono determinare aritmia cardiaca, fibrillazione ventricolare o arresto cardiaco.

Effetti cardiovascolari

L’ipotensione può essere prevenuta o attenuata da un pretrattamento con carico di liquidi e/o con l’impiego di vasopressori. Nel caso in cui si verificasse ipotensione, essa deve essere trattata per via endovenosa con cristalloidi o colloidi e/o con dosi crescenti di un vasopressore quale efedrina 5-10 mg. Ogni altra causa coesistente di ipotensione deve essere rapidamente trattata.

Nel caso in cui si verificasse una bradicardia grave, un trattamento con atropina 0,3-1,0 mg, normalmente ripristina la frequenza cardiaca a livelli accettabili.

L’aritmia cardiaca deve essere trattata come raccomandato e la fibrillazione ventricolare deve essere trattata con la cardioversione.

Chirocaine 5 mg/ml: istruzioni particolari

Ogni fiala deve essere utilizzata una sola volta. Gettare la soluzione non utilizzata.

La soluzione/diluizione deve essere visivamente ispezionata prima dell’uso. Solamente le soluzioni limpide e senza particelle visibili possono essere usate.

Deve essere scelto un blister contenitore quando è richiesta una superficie sterile per le fiale. La superficie della fiala non è sterile se il blister sterile non è integro.

Le diluizioni delle soluzioni standard di levobupivacaina devono essere effettuate con una soluzione iniettabile di sodio cloruro 9 mg/ml (0,9%) in condizioni di asepsi.

Clonidina 8,4 microgrammi/ml, morfina 0,05 mg/ml e fentanil 4 microgrammi/ml hanno dimostrato compatibilità con levobupivacaina in soluzione iniettabile di sodio cloruro 9 mg/ml (0,9 %).

Il medicinale non utilizzato e i rifiuti derivati da tale medicinale devono essere smaltiti in conformità alla normativa locale vigente.


Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco