Clivoten (Isradipina): indicazioni e modo d’uso
Clivoten (Isradipina) è un farmaco che serve per curare le seguenti condizioni patologiche:
Clivoten: come si usa?
Come per tutti i farmaci, anche per Clivoten è molto importante rispettare e seguire i dosaggi consigliati dal medico al momento della prescrizione.
Se però non ricordate come prendere Clivoten ed a quali dosaggi (la posologia indicata dal medico), è quanto meno necessario seguire le istruzioni presenti sul foglietto illustrativo. Vediamole insieme.
Posologia di Clivoten
La posologia raccomandata è di una capsula rigida a rilascio prolungato da 5 mg una volta al giorno.
Le capsule devono essere deglutite intere.
In caso di risposta non soddisfacente dopo 4 settimane di trattamento con una capsula rigida a rilascio prolungato da 5 mg una volta al giorno, si consiglia di associare un altro farmaco antiipertensivo (preferibilmente un diuretico tiazidico, un ACE inibitore o un betabloccante).
CLIVOTEN può anche essere aggiunto ad un trattamento antiipertensivo preesistente.
In caso di somministrazione concomitante di cimetidina, la dose di CLIVOTEN dovrebbe essere ridotta del 50% (vedere sezìone 4.5).
Pazienti anziani o con alterazioni della funzione epatica o renale.
In soggetti anziani o in caso di alterazioni della funzione epatica o renale può essere opportuno avviare il trattamento con una capsula rigida a rilascio prolungato da 2,5 mg una volta al giorno.
I pazienti al di sopra dei 65 anni e i pazienti con alterazioni a livello epatico possono presentare concentrazioni plasmatiche elevate di isradipina.
Popolazione pediatrica
Non sono stati eseguiti studi clinici con calcioantagonisti nei bambini. Nonostante siano disponibili alcuni dati retrospettivi nella popolazione pediatrica, CLIVOTEN non è raccomandato in questi pazienti.
Ricordate in ogni caso che se non ricordate la posologia indicata dal medico e utilizzate Clivoten seguendo le istruzioni del foglietto illustrativo, sarà poi opportuno che contattiate il vostro medico e lo avvisiate del dosaggio che avete assunto, per avere conferma o ulteriori consigli!
Lo posso prendere se sono incinta?
Un’altra domanda che spesso ci poniamo prima di prendere una medicina è se è possibile assumerla in gravidanza
Tenendo presente che in gravidanza sarebbe opportuno evitare qualsiasi farmaco se non strettamente necessario e che prima di assumere qualsiasi farmaco in gravidanza va sentito il medico curante, vediamo insieme quali sono le istruzioni sulla scheda tecnica di Clivoten per quanto riguarda la gravidanza:
Clivoten: si può prendere in gravidanza?
Interazioni da uso concomitante non raccomandato Effetti di altri farmaci/sistemi enzimatici su isradipina
Farmaci anticonvulsivanti
La somministrazione concomitante di rifampicina riduce notevolmente le concentrazioni plasmatiche di isradipina.
Pertanto deve essere evitata la somministrazione concomitante con rifampicina o con altri farmaci induttori enzimatici (ad es. antiepilettici come carbamazepina e fenobarbital) .
Sulla base di dati disponibili e di rischi noti conseguenti alla concomitante somministrazione di fenitoina con calcioantagonisti, la somministrazione concomitante di fenitoina deve essere evitata.
Interazioni da considerare
Farmaci antimicrobici
Farmaci antiipertensivi
Come con tutti gli antiipertensivi, il trattamento concomitante con baclofene per via orale può ulteriormente accentuare un possibile calo pressorio. Può essere quindi necessario monitorare la pressione arteriosa ed aggiustare il dosaggio dell’antiipertensivo conseguentemente.
La somministrazione concomitante di cimetidina incrementa la biodisponibilità di isradipina di circa il 50% (vedere paragrafo 4.2).
FANS
La concentrazione plasma al picco dell’isradipina aumenta di circa il 20% in caso di somministrazione contemporanea di diclofenac, ma ciò non è da considerarsi clinicamente significativo, poiché l’esposizione allo stato stazionario rimane invariata.
La farmocinetica di isradipina non è alterata dalla somministrazione concomitante di digossina, propranololo, warfarin, idroclorotiazide o ciclosporina.
Effetti di israpidina su altri farmaci/sistemi enzimatici
Isradipina non influenza la farmacocinetica di digossina, warfarin, idroclorotiazide, diclofenac, teofillina, triazolam o ciclosporina, ma induce un piccolo aumento nella biodisponibilità (AUC) del propranololo. La rilevanza clinica di ciò non è nota.
La somministrazione contemporanea di isradipina con amiodarone deve essere evitata in soggetti con sindrome del nodo del seno e blocco atrioventricolare parziale.
Ciò in quanto può insorgere un ulteriore rallentamento del ritmo sinusale o peggioramento del blocco atrioventricolare.
Sono stati segnalati casi di grave ipertensione con uso concomitante di un betabloccante e di un calcio-antagonista durante anestesia con fentanil.
Interazioni con il cibo
L’assunzione concomitante di succo di pompelmo può aumentare la biodisponibilità di isradipina.
Fertilità, gravidanza ed allattamento
Le informazioni sull’uso di CLIVOTEN in gravidanza sono limitate. Dati su un limitato numero di donne incinte esposte a CLIVOTEN nel terzo trimestre di gravidanza non hanno evidenziato effetti indesiderati da isradipina sulla gravidanza o sulla salute del feto o del neonato. Studi sull’animale, a dosi terapeutiche, non hanno evidenziato alcun effetto dannoso diretto o indiretto sulla gravidanza, sullo sviluppo embriofetale, sul parto o sullo sviluppo postnatale (vedere paragrafo 5.3).
L’uso orale di CLIVOTEN nel terzo trimestre di gravidanza non è stato associato con alcuna variazione della frequenza cardiaca fetale o sul flusso sanguigno utero placentare e l’effetto tocolitico sembra essere trascurabile.
Tuttavia, non c’è evidenza sufficiente con il farmaco in donne incinte da giustificare il suo uso durante la gravidanza anche nel caso in cui il beneficio per la madre è considerato superiore a qualsiasi potenziale rischio per il neonato (vedere paragrafo 4.3).
Allattamento
Le informazioni sull’uso di CLIVOTEN durante l’allattamento sono limitate. In uno studio nei ratti è stato evidenziato che piccole quantità di isradipina passano nel latte materno. Nonostante studi sull’animale non hanno evidenziato alcun effetto indesiderato con isradipina somministrata durante l’allattamento, la sicurezza del farmaco nei neonati allattati al seno non è stata accertata.
Pertanto, le donne in trattamento con CLIVOTEN non devono allattare al seno.
Ne ho preso troppo! Cosa fare?
Può anche capitare che per errore o distrazione assumiate una quantità di farmaco superiore a quella prescritta dal vostro medico.
Talvolta capita che bambini piccoli per gioco ingeriscano dei farmaci lasciati a portata di mano: raccomandiamo sempre di tenere i farmaci lontano dalla portata dei bambini, in luoghi chiusi e custoditi.
Cosa devo fare se per sbaglio ho preso un dosaggio eccessivo di Clivoten?
Qualunque sia la causa dell’ingestione di una quantità eccessiva di farmaco, ecco cosa riporta la Scheda Tecnica di Clivoten in caso di sovradosaggio.
Clivoten: sovradosaggio
Segni e sintomi
L’esperienza di sovradosaggio con CLIVOTEN è limitata, i dati disponibili suggeriscono che questo può indurre una ipotensione marcata e prolungata, tale da richiedere una terapia di supporto (somministrazione endovenosa di fluidi o
plasma expanders) con monitoraggio sia della funzione cardiorespiratoria che della volemia.
Trattamento
Possono essere di beneficio sostanze ad attività vasocostrittrice, a patto che il loro uso non sia controindicato. Può anche essere utilizzata l’infusione endovenosa di calcio.
Clivoten: istruzioni particolari
Nessuna
Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco