Empressin (Argipressina Acetato): indicazioni e modo d’uso
Empressin (Argipressina Acetato) è un farmaco che serve per curare le seguenti condizioni patologiche:
Empressin è indicato per il trattamento dell’ipotensione refrattaria alle catecolamine conseguente a shock settico in pazienti di età superiore ai 18 anni. È presente un’ipotensione refrattaria alle catecolamine se la pressione arteriosa media non può essere stabilizzata ai valori ottimali nonostante un adeguato reintegro del volume e la somministrazione di catecolamine (vedere paragrafo 5.1).
Empressin: come si usa?
Come per tutti i farmaci, anche per Empressin è molto importante rispettare e seguire i dosaggi consigliati dal medico al momento della prescrizione.
Se però non ricordate come prendere Empressin ed a quali dosaggi (la posologia indicata dal medico), è quanto meno necessario seguire le istruzioni presenti sul foglietto illustrativo. Vediamole insieme.
Posologia di Empressin
Modo di somministrazione
La terapia con argipressina in pazienti con ipotensione refrattaria alle catecolamine viene iniziata preferibilmente entro le prime sei ore dalla comparsa dello shock settico o entro 3 ore nei pazienti trattati con dosi elevate di catecolamine (vedere paragrafo 5.1). L’argipressina deve essere somministrata per infusione endovenosa continua di 0,01 I.U. al minuto usando un perfusore / pompa di infusione. A seconda della risposta clinica, la dose può essere aumentata ogni 15–20 minuti fino a 0,03 I.U. al minuto. Nei pazienti in terapia intensiva, la pressione arteriosa normale ottimale è di 65–75 mmHg. L’argipressina deve essere utilizzata solo in aggiunta alla terapia vasopressoria convenzionale con catecolamine. Dosi superiori a 0,03
I.U. al minuto devono essere somministrate solo come trattamento di emergenza, poiché ciò potrebbe causare necrosi intestinale e cutanea e aumentare il rischio di arresto cardiaco (vedere paragrafo 4.4). La durata del trattamento deve essere scelta in base al quadro clinico individuale, ma deve preferibilmente durare almeno 48 ore. Il trattamento con argipressina non deve essere interrotto bruscamente, ma in modo graduale secondo il decorso clinico del paziente. La durata complessiva del trattamento con argipressina è a discrezione del medico responsabile.
Posologia
Velocità di infusione secondo le dosi raccomandate:
Dose di Empressin / min | Dose di Empressin / ora | Velocità di infusione |
---|---|---|
0,01 I.U. | 0,6 I.U. | 0,75 ml / ora |
0,02 I.U. | 1,2 I.U. | 1,50 ml / ora |
0,03 I.U. | 1,8 I.U. | 2,25 ml / ora |
Popolazione pediatrica
L’argipressina è stata utilizzata per il trattamento dello shock vasodilatatorio in bambini e neonati nelle unità di terapia intensiva e nel corso di interventi chirurgici. Poiché l’argipressina rispetto al trattamento standard non ha comportato un miglioramento della sopravvivenza e ha evidenziato tassi più elevati di eventi avversi, se ne sconsiglia l’uso in bambini e neonati.
Ricordate in ogni caso che se non ricordate la posologia indicata dal medico e utilizzate Empressin seguendo le istruzioni del foglietto illustrativo, sarà poi opportuno che contattiate il vostro medico e lo avvisiate del dosaggio che avete assunto, per avere conferma o ulteriori consigli!
Lo posso prendere se sono incinta?
Un’altra domanda che spesso ci poniamo prima di prendere una medicina è se è possibile assumerla in gravidanza
Tenendo presente che in gravidanza sarebbe opportuno evitare qualsiasi farmaco se non strettamente necessario e che prima di assumere qualsiasi farmaco in gravidanza va sentito il medico curante, vediamo insieme quali sono le istruzioni sulla scheda tecnica di Empressin per quanto riguarda la gravidanza:
Empressin: si può prendere in gravidanza?
Non sono stati condotti studi sulla riproduzione animale con argipressina. In studi sulla tossicità riproduttiva con sostanze correlate sono stati osservati aborti e malformazioni. L’argipressina può causare contrazioni uterine e aumento della pressione intrauterina durante la gravidanza e può ridurre la perfusione uterina.
L’argipressina non deve essere utilizzata durante la gravidanza, se non in caso di evidente necessità. Allattamento
Non è noto se l’argipressina sia escreta nel latte materno e possa influire sul lattante. L’argipressina deve essere somministrata con cautela in pazienti che allattano al seno.
Fertilità
Non ci sono dati disponibili.
Ne ho preso troppo! Cosa fare?
Può anche capitare che per errore o distrazione assumiate una quantità di farmaco superiore a quella prescritta dal vostro medico.
Talvolta capita che bambini piccoli per gioco ingeriscano dei farmaci lasciati a portata di mano: raccomandiamo sempre di tenere i farmaci lontano dalla portata dei bambini, in luoghi chiusi e custoditi.
Cosa devo fare se per sbaglio ho preso un dosaggio eccessivo di Empressin?
Qualunque sia la causa dell’ingestione di una quantità eccessiva di farmaco, ecco cosa riporta la Scheda Tecnica di Empressin in caso di sovradosaggio.
Empressin: sovradosaggio
Se si verifica intossicazione da acqua, non devono essere somministrati liquidi e la terapia con argipressina può essere temporaneamente interrotta fino alla comparsa della poliuria. Nei casi più gravi, può essere eseguita una diuresi osmotica con mannitolo, destrosio ipertonico, urea con o senza furosemide.
Empressin: istruzioni particolari
Il concentrato di Empressin non deve essere somministrato senza diluizione.
Prima dell’uso, la soluzione deve essere controllata per escludere la presenza di particelle visibili e scolorimento. Utilizzare solo soluzioni trasparenti e incolori.
Preparare una soluzione per infusione diluendo 2 ml di concentrato con 48 ml di soluzione di cloruro di sodio 9 mg/ml (0,9%) (equivalente a 0,8 I.U. di argipressina per ml). Il volume totale dopo la diluizione deve essere di 50 ml.
Fiale monouso, eliminare la soluzione restante. Il medicinale non utilizzato e i rifiuti derivati da tale medicinale devono essere smaltiti in conformità alla normativa locale vigente.
Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco