Euphyllina: a cosa serve e come si usa

Euphyllina (Teofillina) - A cosa serve? Come si usa? Scopri con noi quali sono le indicazioni e la posologia di questo farmaco!

Euphyllina 250 mg compresse a rilascio prolungato (Teofillina): indicazioni e modo d’uso

Euphyllina 250 mg compresse a rilascio prolungato (Teofillina) è un farmaco che serve per curare le seguenti condizioni patologiche:

Asma bronchiale; affezioni polmonari con componente spastica bronchiale.

La teofillina non deve essere usata come farmaco di prima scelta nel trattamento dell’asma nei bambini.

Euphyllina 250 mg compresse a rilascio prolungato: come si usa?

farmaco: indicazioni e modo d'uso

Come per tutti i farmaci, anche per Euphyllina 250 mg compresse a rilascio prolungato è molto importante rispettare e seguire i dosaggi consigliati dal medico al momento della prescrizione.

Se però non ricordate come prendere Euphyllina 250 mg compresse a rilascio prolungato ed a quali dosaggi (la posologia indicata dal medico), è quanto meno necessario seguire le istruzioni presenti sul foglietto illustrativo. Vediamole insieme.

Posologia di Euphyllina 250 mg compresse a rilascio prolungato

Salvo diversa prescrizione medica, agli adulti si somministra in genere una compressa 2 volte al giomo al mattino e alla sera dopo i pasti.

Le compresse di Euphyllina 250 mg devono essere deglutite intere, con una sorsata d’acqua.

Di norma si consiglia l’assunzione del medicinale alla distanza di 10-12 ore.

A seconda dell’attività e secondo necessità si può somministrare anche 3 volte al giomo una compressa (ad intervalli di 8 ore).

La dose di Euphyllina 250 mg deve essere aggiustata individualmente. Se possibile, la dose deve essere determinata dopo aver valutato la concentrazione plasmatica della teofillina (intervallo terapeutico compreso tra 8 e 20 mg/l). La concentrazione sierica della teofillina deve essere controllata anche in caso di ridotta efficacia o se compaiono effetti indesiderati.

La dose deve essere determinata considerando il peso corporeo ideale del paziente, in quanto la teofillina non viene assorbita dal tessuto adiposo.

La dose giornaliera di mantenimento negli adulti è di circa 11 – 13 mg di teofillina per kg di peso corporeo.

Il trattamento deve possibilmente essere iniziato alla sera, poco prima di coricarsi. La dose iniziale è pari a metà della dose di mantenimento e la dose deve essere aumentata gradualmente nel corso di 2 -3 giorni.

Pazienti pediatrici:

Nei giovani di oltre 14 anni (peso corporeo di oltre 45 kg) si può somministrare una compressa 1 volta al giomo.

Per bambini in età scolare fino al 14° anno d’età non si consigliano ancora le compresse a rilascio prolungato di Euphyllina 250 mg.

Bambini sotto i 6 mesi:

Euphyllina 250 mg non deve essere usata in bambini di età inferiore a 6 mesi.

Bambini sotto i 6 anni:

Euphyllina 250 mg non deve essere usata in bambini di età inferiore a 6 anni. Sono disponibili altre forme di dosaggio che sono più adatte a bambini al di sotto dei 6 anni di età.

Ricordate in ogni caso che se non ricordate la posologia indicata dal medico e utilizzate Euphyllina 250 mg compresse a rilascio prolungato seguendo le istruzioni del foglietto illustrativo, sarà poi opportuno che contattiate il vostro medico e lo avvisiate del dosaggio che avete assunto, per avere conferma o ulteriori consigli!

Lo posso prendere se sono incinta?

Un’altra domanda che spesso ci poniamo prima di prendere una medicina è se è possibile assumerla in gravidanza

Tenendo presente che in gravidanza sarebbe opportuno evitare qualsiasi farmaco se non strettamente necessario e che prima di assumere qualsiasi farmaco in gravidanza va sentito il medico curante, vediamo insieme quali sono le istruzioni sulla scheda tecnica di Euphyllina 250 mg compresse a rilascio prolungato per quanto riguarda la gravidanza:

Euphyllina 250 mg compresse a rilascio prolungato: si può prendere in gravidanza?

Poiché i dati sull’uso della teofillina nel primo trimestre di gravidanza non sono ancora sufficienti, l’uso di Euphyllina 250 mg durante questo periodo deve essere evitato.

Il suo impiego durante il secondo e il terzo trimestre di gravidanza deve essere limitato solamente ai casi in cui il medico ritenga che il mancato controllo dell’asma costituisca un reale rischio per la madre, poiché la teofillina attraversa la placenta e può avere effetti simpaticomimetici nel feto.

Con il progredire della gravidanza il legame alle proteine plasmatiche e la clearance della teofillina possono diminuire, rendendo opportuna una riduzione della dose per evitare effetti indesiderati.

La teofillina può inibire le contrazioni uterine se viene somministrata alla fine della gravidanza. L’esposizione prenatale dei neonati deve essere attentamente monitorata per gli effetti della teofillina.

E’ segnalato il passaggio di teofillina attraverso il latte materno e ciò può causare effetti collaterali nel lattante. Per questo motivo la dose terapeutica di teofillina nelle pazienti che allattano deve essere mantenuta la più bassa possibile e l’allattamento deve avvenire immediatamente prima della somministrazione.

Il bambino allattato deve essere monitorato attentamente per i possibili effetti della teofillina. Se dovessero essere necessarie elevate dosi terapeutiche, l’allattamento deve essere interrotto.

Ne ho preso troppo! Cosa fare?

Può anche capitare che per errore o distrazione assumiate una quantità di farmaco superiore a quella prescritta dal vostro medico.

Talvolta capita che bambini piccoli per gioco ingeriscano dei farmaci lasciati a portata di mano: raccomandiamo sempre di tenere i farmaci lontano dalla portata dei bambini, in luoghi chiusi e custoditi.

Cosa devo fare se per sbaglio ho preso un dosaggio eccessivo di Euphyllina 250 mg compresse a rilascio prolungato?

Qualunque sia la causa dell’ingestione di una quantità eccessiva di farmaco, ecco cosa riporta la Scheda Tecnica di Euphyllina 250 mg compresse a rilascio prolungato in caso di sovradosaggio.

Euphyllina 250 mg compresse a rilascio prolungato: sovradosaggio

Sintomi di intossicazione

A concentrazioni plasmatiche terapeutiche di teofillina fino a 20 mg/l gli effetti indesiderati noti a livello gastrointestinale (nausea, mal di stomaco, vomito, diarrea), eccitabilità del SNC (irrequietezza, mal di testa, insonnia, capogiro), e disturbi cardiaci (alterazioni del ritmo cardiaco) sono generalmente da lievi a moderati, a seconda della suscettibilità individuale.

A concentrazioni plasmatiche terapeutiche di teofillina superiori a 20 mg/l si osservano generalmente gli stessi sintomi, ma con una intensità maggiore. Sopra i 25 mg/l possono manifestarsi gravi problemi cardiaci e del SNC come convulsioni, gravi alterazioni del ritmo cardiaco, e insufficienza cardiaca. Tali reazioni possono non necessariamente essere preannunciate dalla comparsa di effetti indesiderati più lievi. Il sovradosaggio può anche indurre rabdomiolisi.

I pazienti con elevata suscettibilità alla teofillina possono manifestare sintomi di sovradosaggio più gravi anche a concentrazioni plasmatiche inferiori a quelle sopra descritte.

Trattamento in caso di intossicazione

In caso di lievi sintomi di sovradosaggio: interrompere il trattamento e misurare la concentrazione plasmatica di teofillina. Se si deve proseguire il trattamento, ridurre adeguatamente la dose.

Il rilascio ritardato di teofillina da Euphyllina 250 mg fa sì che ci possa anche essere la possibilità di sintomi prolungati di intossicazione e di un possibile ulteriore aumento della concentrazione plasmatica di teofillina. Le misure sotto riportate meritano pertanto di essere prese in particolare considerazione.

In caso di reazioni del SNC (es. irrequietezza e convulsioni): Diazepam e.v. 0,1-0,3 mg/kg di peso corporeo, fino a 15 mg.

In caso di potenziale pericolo di vita: monitorare le funzioni vitali; mantenere pervie le vie aeree (intubazione); somministrare ossigeno; se necessario, effettuare sostituzione volumetrica e.v. con plasma expanders; verificare e, se necessario, correggere il bilancio idro-elettrolitico; praticare una emoperfusione (vedere sotto).

In caso di alterazioni del ritmo cardiaco potenzialmente letali: somministrare propranololo e.v. nei pazienti non-asmatici (1 mg negli adulti, 0,02 mg/kg di peso corporeo nei bambini); questa dose può essere ripetuta ogni 5 – 10 min fino alla normalizzazione del ritmo cardiaco, fino ad una dose massima di 0,1 mg/kg.

Avvertenza:

il propranololo può provocare gravi episodi di broncospasmo nei pazienti asmatici, che devono pertanto essere trattati con verapamil.

Nei casi di intossicazione particolarmente grave che non rispondono adeguatamente alle misure sopra descritte, e nei pazienti con concentrazioni plasmatiche di teofillina molto elevate, si può ottenere una rapida e completa detossificazione mediante emoperfusione o emodialisi. Nella maggioranza dei casi questo non è necessario, poiché la teofillina viene metabolizzata con sufficiente rapidità.

Ulteriori misure per il trattamento dell’intossicazione da teofillina sono determinate dalla gravità, dal decorso clinico e dalla sintomatologia del paziente.

Euphyllina 250 mg compresse a rilascio prolungato: istruzioni particolari

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Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco