Gelofusine: a cosa serve e come si usa

Gelofusine, soluzione per infusione (Succinilgelatina + Sodio Cloruro): indicazioni e modo d’uso

Gelofusine, soluzione per infusione (Succinilgelatina + Sodio Cloruro) è un farmaco che serve per curare le seguenti condizioni patologiche:

Sostituto colloidale del volume del plasma:

profilassi e trattamento di shock ed ipovolemia imminenti o parzialmente manifesti o assoluti,

procedure che coinvolgono la circolazione extracorporea (macchina cuore-polmone).

Gelofusine, soluzione per infusione: come si usa?

farmaco: indicazioni e modo d'uso

Come per tutti i farmaci, anche per Gelofusine, soluzione per infusione è molto importante rispettare e seguire i dosaggi consigliati dal medico al momento della prescrizione.

Se però non ricordate come prendere Gelofusine, soluzione per infusione ed a quali dosaggi (la posologia indicata dal medico), è quanto meno necessario seguire le istruzioni presenti sul foglietto illustrativo. Vediamole insieme.

Posologia di Gelofusine, soluzione per infusione

Posologia

Ildosaggio e la velocità di infusione sono regolate rispettivamente dall’entità di perdita di sangue e dalle necessità individuali per il recupero e il mantenimento di una situazione emodinamica stabile, la dose di somministrazione iniziale è in media da 500 a 1000 ml, in caso di gravi perdite di sangue, devono essere utilizzate dosi più elevate.

Adulti

Negli adulti, viene somministrata una dose di 500 ml ad una velocità appropriata in base allo stato emodinamico del paziente.

In caso di una perdita di sangue maggiore del 20% solitamente viene somministrato sangue o componenti del sangue in aggiunta a Gelofusine.

Popolazione Pediatrica

La sicurezza e l’efficacia di Gelofusine nei bambini non sono state completamente stabilite. Pertanto, non può essere consigliata nessuna posologia.

Gelofusine deve essere somministrato solo in quei pazienti in cui i benefici attesi superino chiaramente i potenziali rischi. In questi casi devono essere considerate le condizioni cliniche prevalenti del paziente e la terapia deve essere monitorata con particolare attenzione (vedere paragrafo 4.4).

Dose Massima

La dose massima giornaliera è determinata dal grado di emodiluizione. Si deve prestare attenzione nell’evitare una diminuzione dell’ematocrito al di sotto dei valori critici (vedere ìl paragrafo 4.4).

Se necessario bisogna provvedere a trasfusioni addizionali di sangue o globuli rossi concentrati.

Si deve prestare attenzione anche alla diluizione delle proteine nel plasma (per esempio albumina e fattori della coagulazione) che devono essere adeguatamente sostituite se necessario.

Velocità di infusione

La velocità di infusione può essere aumentata ponendo una fascia a pressione attorno alla sacca infusionale non in PVC o usando una pompa per infusione. Si consiglia di evitare la somministrazione rapida di fluidi per infusione da bottiglie di vetro o contenitori di plastica (polietilene), in quanto ciò può causare la formazioni di emboli.

In generale l’infusione di 500 ml dura almeno 1 ora. Nei casi gravi e acuti è possibile somministrare 500 ml di prodotto in 5-10 minuti, fino a quando non vengano più rilevati segni di ipovolemia.

Popolazioni speciali

Gelofusine deve essere somministrato con cautela nei pazienti anziani e nei pazienti con insufficienza renale (vedere anche paragrafo 4.4).

Metodo di somministrazione

Uso endovenoso.

Per le infusioni rapide, Gelofusine non deve essere portato ad una temperatura superiore a 37°C, se possibile.

Nel caso di infusione a pressione, che può essere necessaria in caso di emergenze vitali, tutta l’aria deve essere rimossa dal contenitore e dal set d’infusione prima che la soluzione sia somministrata.

Ricordate in ogni caso che se non ricordate la posologia indicata dal medico e utilizzate Gelofusine, soluzione per infusione seguendo le istruzioni del foglietto illustrativo, sarà poi opportuno che contattiate il vostro medico e lo avvisiate del dosaggio che avete assunto, per avere conferma o ulteriori consigli!

Lo posso prendere se sono incinta?

Un’altra domanda che spesso ci poniamo prima di prendere una medicina è se è possibile assumerla in gravidanza

Tenendo presente che in gravidanza sarebbe opportuno evitare qualsiasi farmaco se non strettamente necessario e che prima di assumere qualsiasi farmaco in gravidanza va sentito il medico curante, vediamo insieme quali sono le istruzioni sulla scheda tecnica di Gelofusine, soluzione per infusione per quanto riguarda la gravidanza:

Gelofusine, soluzione per infusione: si può prendere in gravidanza?

Gravidanza

Non esistono informazioni sufficienti sull’uso di Gelofusine durante la gravidanza. I dati riguardanti la tossicità riproduttiva sono incompleti (vedere paragrafo 5.3). Dato che non è possibile escludere la possibilità di reazioni anfilattoidi, con conseguente sofferenza fetale e neonatale causate da ipotensione materna, l’uso di Gelofusine deve essere evitato durante la gravidanza, a meno che le condizioni cliniche della donna non richiedano il trattamento con questo prodotto medicinale.

Allattamento

Non ci sono informazioni riguardo l’escrezione di succinilgelatina nel latte materno, ma a causa del suo peso molecolare elevato non ci si aspetta che il latte possa contenerne quantità rilevanti.

Sodio e cloro sono normali costituenti del corpo umano e degli alimenti.

Non ci si aspetta un aumento rilevante nel contenuto di questi elettroliti nel latte materno dopo l’uso di Gelofusine. L’allattamento può essere mantenuto dopo il trattamento con Gelofusine.

Fertilità

Non ci sono dati sull’effeto di Gelofusine sulla fertilità animale o umana.

Tuttavia, a causa della natura dei suoi costituenti si ritiene improbabile che Gelofusine influenzi la fertilità.

Ne ho preso troppo! Cosa fare?

Può anche capitare che per errore o distrazione assumiate una quantità di farmaco superiore a quella prescritta dal vostro medico.

Talvolta capita che bambini piccoli per gioco ingeriscano dei farmaci lasciati a portata di mano: raccomandiamo sempre di tenere i farmaci lontano dalla portata dei bambini, in luoghi chiusi e custoditi.

Cosa devo fare se per sbaglio ho preso un dosaggio eccessivo di Gelofusine, soluzione per infusione?

Qualunque sia la causa dell’ingestione di una quantità eccessiva di farmaco, ecco cosa riporta la Scheda Tecnica di Gelofusine, soluzione per infusione in caso di sovradosaggio.

Gelofusine, soluzione per infusione: sovradosaggio

Sintomi

Il sovradosaggio da Gelofusine può causare ipervolemia e sovraccarico circolatorio, con una significativa diminuizione dell’ematocrito e delle proteine del plasma. Questo può essere associato a conseguente compromissione delle funzioni cardiache e polmonari (edema polmonare). I sintomi del sovraccarico circolatorio sono per esempio cefalea, dispnea e congestione della vena giugulare.

Trattamento

In caso di sovraccarico circolatorio, l’infusione deve essere interrotta e deve essere somministrato un diuretico ad azione rapida. Se si manifesta sovradosaggio, il paziente deve essere trattato secondo i sintomi.

Gelofusine, soluzione per infusione: istruzioni particolari

Non ci sono requisiti particolari per lo smaltimento.

Il prodotto è fornito solo in contenitori monouso. Il contenuto non utilizzato di contenitori aperti deve essere smaltito e non deve essere conservato per un ulteriore uso.

Non ricollegare contenitori usati parzialmente.

Utilizzare solo se la soluzione è limpida, incolore o leggermente giallastra e il contenitore e la sua chiusura sono integri.


Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco