Ipraxa: a cosa serve e come si usa

Ipraxa (Ipratropio Bromuro Monoidrato): indicazioni e modo d’uso

Ipraxa (Ipratropio Bromuro Monoidrato) è un farmaco che serve per curare le seguenti condizioni patologiche:

L’ipratropio bromuro è indicato per il trattamento del broncospasmo reversibile associato a broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO).

L’ipratropio bromuro, se usato in associazione con beta2-agonisti per inalazione, è indicato per il trattamento delle ostruzioni reversibili delle vie aeree nell’asma.

L’ipratropio bromuro è indicato negli adulti, adolescenti e bambini di età compresa tra 0-12 anni.

Ipraxa: come si usa?

farmaco: indicazioni e modo d'uso

Come per tutti i farmaci, anche per Ipraxa è molto importante rispettare e seguire i dosaggi consigliati dal medico al momento della prescrizione.

Se perĂ² non ricordate come prendere Ipraxa ed a quali dosaggi (la posologia indicata dal medico), è quanto meno necessario seguire le istruzioni presenti sul foglietto illustrativo. Vediamole insieme.

Posologia di Ipraxa

Per uso inalatorio mediante nebulizzazione. Posologia

IPRAXA 250-500 microgrammi deve essere utilizzato se il dosaggio ottimale corrisponde all’intero contenuto della fiala da 1 o 2 ml.

La dose deve essere adattata alle esigenze individuali di ciascun paziente. Nei bambini di etĂ  pari o inferiore a 12 anni, deve essere utilizzato esclusivamente Ipraxa da 1 ml. Si raccomandano le seguenti dosi:

Adulti (inclusi gli anziani) e adolescenti:

250-500 microgrammi (cioè 1 fiala da 250 microgrammi in 1 ml oppure 1 fiala da 500 microgrammi in 2 ml) da 3 a 4 volte al giorno.

Per il trattamento del broncospasmo acuto, 500 microgrammi.

Ăˆ possibile somministrare dosi ripetute fino a quando il paziente risulta stabile. L’intervallo temporale fra le dosi deve essere stabilito dal medico.

Ăˆ consigliabile non superare la dose giornaliera raccomandata sia durante il trattamento acuto che di mantenimento. Dosi giornaliere superiori a 2 mg negli adulti e negli adolescenti devono essere assunte solo sotto la supervisione medica.

Popolazione pediatrica

Asma

Bambini di 6-12 anni di etĂ :

250 microgrammi: (cioè 1 fiala da 250 microgrammi in 1 ml) fino a una dose giornaliera complessiva di 1 mg (4 fiale).

L’intervallo temporale fra le dosi deve essere stabilito dal medico.

Bambini di 0-5 anni di età (solo per il trattamento dell’asma acuta):

Disponendo di informazioni limitate sull’impiego di questo prodotto nei bambini, puĂ² essere utilizzato il seguente dosaggio sotto la supervisione medica:

125-250 microgrammi: (cioè da mezza fiala a 1 fiala da 250 microgrammi in 1 ml) fino a una dose giornaliera complessiva di 1 mg (4 fiale).

Nei bambini al di sotto dei 5 anni di età, l’ipratropio bromuro deve essere somministrato a intervalli non inferiori a 6 ore.

In caso di broncospasmo acuto, è possibile somministrare dosi ripetute fino a quando il paziente risulta stabile.

Se la terapia non determina un miglioramento significativo oppure se le condizioni del paziente si aggravano, è necessario rivolgersi al medico. In caso di dispnea (difficoltà respiratoria) acuta o in rapido peggioramento, è necessario rivolgersi immediatamente al medico.

Modo di somministrazione

I contenitori monodose sono destinati soltanto all’inalazione mediante dispositivi di nebulizzazione idonei e non devono essere assunti per via orale o somministrati per via

parenterale.

IPRAXA puĂ² essere somministrato utilizzando nebulizzatori jet, a ultrasuoni o nebulizzatori dotati di compressore (il flusso ottimale è pari a 6-8 litri al minuto). I nebulizzatori possono differire per quanto concerne i dosaggi erogati.

Entrambe le concentrazioni di IPRAXA possono essere inalate in forma sia non diluita che diluita con soluzione salina fisiologica. In entrambi i casi, la quantitĂ  di soluzione salina fisiologica dipende dal nebulizzatore utilizzato.

Se la quantità necessaria per una singola dose corrisponde a quella contenuta in uno dei due formati di IPRAXA, è possibile inalare il contenuto dell’intera fiala del relativo formato. Procedere come descritto qui di seguito:

Preparare il nebulizzatore all’uso attenendosi alle istruzioni per l’uso.

Staccare una fiala dal blister, come mostrato nella Figura 1.

Aprire la fiala in plastica ruotando il tappo, come mostrato nella Figura 2.

Riempire il serbatoio del nebulizzatore, come mostrato nella Figura 3.

A seconda dell’apparecchio, se necessario aggiungere soluzione salina fisiologica.

Rimontare il nebulizzatore secondo le istruzioni per l’uso. Per l’inalazione di una dose completa, solitamente sono necessari 5-15 minuti.

Gettare qualsiasi liquido che dovesse rimanere nel serbatoio dopo l’uso e pulire il nebulizzatore secondo le istruzioni per l’uso.

Dato che le singole fiale non contengono conservanti, è importante che il loro contenuto venga utilizzato immediatamente dopo l’apertura e che si utilizzi una nuova fiala per ciascuna somministrazione, allo scopo di evitare qualsiasi contaminazione microbica.

Prima della somministrazione, bisogna valutare visivamente possibili cambiamenti di colore o intorbidimento del prodotto. Se questo dovesse verificarsi, gettare il prodotto (vedere paragrafo 6.4).

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Le fiale giĂ  aperte o danneggiate devono essere gettate (vedere paragrafo 6.6).

Figura 1 Figura 2 Figura 3

Ricordate in ogni caso che se non ricordate la posologia indicata dal medico e utilizzate Ipraxa seguendo le istruzioni del foglietto illustrativo, sarĂ  poi opportuno che contattiate il vostro medico e lo avvisiate del dosaggio che avete assunto, per avere conferma o ulteriori consigli!

Lo posso prendere se sono incinta?

Un’altra domanda che spesso ci poniamo prima di prendere una medicina è se è possibile assumerla in gravidanza

Tenendo presente che in gravidanza sarebbe opportuno evitare qualsiasi farmaco se non strettamente necessario e che prima di assumere qualsiasi farmaco in gravidanza va sentito il medico curante, vediamo insieme quali sono le istruzioni sulla scheda tecnica di Ipraxa per quanto riguarda la gravidanza:

Ipraxa: si puĂ² prendere in gravidanza?

Gravidanza

I dati clinici riguardanti l’uso di ipratropio bromuro nelle donne in gravidanza non esistono o sono limitati. Studi sugli animali non hanno mostrato effetti nocivi diretti o indiretti per quanto riguarda la tossiticitĂ  riproduttiva (vedere paragrafo 5.3).

Il rischio potenziale per l’uomo non è noto. Di conseguenza, Ipraxa deve essere utilizzato solo quando chiaramente indicato.

Allattamento

Non è noto se l’ipratropio bromuro/metaboliti siano escreti nel latte umano. Date le sue proprietà farmacocinetiche, è improbabile che una quantità elevata sia escreta nel latte umano. L’impiego di IPRAXA durante l’allattamento è accettabile, ma occorre comunque prestare attenzione quando IPRAXA viene somministrato alle donne che allattano.

Ne ho preso troppo! Cosa fare?

Può anche capitare che per errore o distrazione assumiate una quantitĂ  di farmaco superiore a quella prescritta dal vostro medico.

Talvolta capita che bambini piccoli per gioco ingeriscano dei farmaci lasciati a portata di mano: raccomandiamo sempre di tenere i farmaci lontano dalla portata dei bambini, in luoghi chiusi e custoditi.

Cosa devo fare se per sbaglio ho preso un dosaggio eccessivo di Ipraxa?

Qualunque sia la causa dell’ingestione di una quantitĂ  eccessiva di farmaco, ecco cosa riporta la Scheda Tecnica di Ipraxa in caso di sovradosaggio.

Ipraxa: sovradosaggio

A seguito di sovradosaggio non sono stati osservati sintomi specifici. Dato l’ampio intervallo terapeutico e la somministrazione locale, non si prevede la comparsa di gravi sintomi anticolinergici dopo un eventuale sovradosaggio di ipratropio bromuro. Possono manifestarsi leggere espressioni sistemiche dell’effetto anticolinergico, per esempio secchezza delle fauci, disturbi dell’accomodazione visiva e tachicardia. Un grave sovradosaggio è caratterizzato da sintomi di intossicazione simili a quelli indotti dall’atropina, per esempio tachicardia, tachipnea, febbre alta ed effetti sul sistema nervoso centrale, come irrequietezza, stato confusionale e allucinazioni. Questi sintomi devono essere trattati su base sintomatica. Se la respirazione non è soddisfacente, è necessaria la ventilazione. L’impiego di fisostigmina solitamente è sconsigliato, dati gli effetti cardiotossici e di induzione delle convulsioni. La somministrazione è possibile solo in seguito a monitoraggio ECG e se sussiste la possibilitĂ  di ventilazione.

Ipraxa: istruzioni particolari

Una volta terminata l’inalazione, qualsiasi residuo di soluzione da nebulizzare rimasto nel serbatoio del nebulizzatore va gettato e l’apparecchio deve essere pulito secondo le istruzioni per l’uso.

La parte di prodotto non utilizzata o il materiale di scarto devono essere smaltiti conformemente alle disposizioni locali.


Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco