Isoflurane: a cosa serve e come si usa

Isoflurane (Isoflurano): indicazioni e modo d’uso

Isoflurane (Isoflurano) è un farmaco che serve per curare le seguenti condizioni patologiche:

Anestetico generale per inalazione somministrabile in soggetti di tutte le età.

Isoflurane: come si usa?

farmaco: indicazioni e modo d'uso

Come per tutti i farmaci, anche per Isoflurane è molto importante rispettare e seguire i dosaggi consigliati dal medico al momento della prescrizione.

Se perĂ² non ricordate come prendere Isoflurane ed a quali dosaggi (la posologia indicata dal medico), è quanto meno necessario seguire le istruzioni presenti sul foglietto illustrativo. Vediamole insieme.

Posologia di Isoflurane

Somministrare per inalazione. L’uso di vaporizzatori specifici per Isoflurane facilita un accurato controllo della concentrazione di anestetico somministrata.

Isoflurane ha un odore etereo debolmente pungente che può frenare la rapidità dell’induzione, ma ciò nonostante, l’induzione e soprattutto il risveglio dall’anestesia sono rapidi.

Premedicazione: la premedicazione deve essere scelta in ragione delle condizioni di ciascun paziente, tenendo conto dell’azione depressiva sulla funzione ventilatoria di Isoflurane. A discrezione dell’anestesista possono essere usati farmaci anticolinergici (per esempio atropina, glicopirrolato USP) per il loro effetto di limitazione delle secrezioni orali (antisialogogo), ma il loro uso può aumentare la debole azione di Isoflurane nell’aumentare la frequenza cardiaca.

Induzione:dato che Isoflurane ha un odore debolmente pungente, al fine di evitare l’insorgenza di tosse, si raccomanda di far precedere l’induzione ottenuta con Isoflurane dalla somministrazione di un barbiturico a breve durata d’azione oppure dalla somministrazione di altri farmaci induttori endovenosi. Sia l’accentuata salivazione sia la tosse indotte dall’uso di Isoflurane possono risultare fastidiose nei bambini. In alternativa Isoflurane può essere somministrato con ossigeno o con una miscela di ossigeno-protossido d’azoto. Si raccomanda d’iniziare la somministrazione di Isoflurane con una concentrazione allo 0,5%. Le concentrazioni fra 1,5-3% generalmente inducono un’anestesia chirurgica in 7-10 minuti. Durante l’induzione la pressione sanguigna diminuisce anche se ciò potrebbe risultare compensato da una stimolazione chirurgica.

Mantenimento: i livelli chirurgici di anestesia possono essere mantenuti con una concentrazione di Isoflurane tra l’1% e il 2,5% allorché quest’ultima venga somministrata assieme ad una miscela di ossigeno e protossido d’azoto al 70%. Una dose maggiore di Isoflurane (0,5%-1%) sarà necessaria con livelli più bassi di protossido d’azoto, o quando Isoflurane sia somministrato con ossigeno solo o con una miscela di ossigeno/aria. Durante il mantenimento dell’anestesia la pressione sanguigna diminuisce in proporzione con la profondità della narcosi. Ovvero la pressione sanguigna è inversamente proporzionale alla concentrazione di Isoflurane. In assenza di altre complicazioni l’abbassamento pressorio è correlabile alla vasodilatazione periferica. Il ritmo cardiaco rimane stabile. L’eccessivo abbassamento della pressione ematica potrebbe essere dovuto alla profondità dell’anestesia e in tali circostanze può essere corretto riducendo la concentrazione di Isoflurane inspirata. L’ipotensione indotta può essere ottenuta attraverso una ventilazione artificiale del paziente con Isoflurane al 2,5-4%. Una premedicazione con clonidina riduce in modo significativo la quantità di Isoflurane, necessaria al mantenimento della ipotensione indotta.

Risveglio: la concentrazione di Isoflurane può essere ridotta allo 0,5% all’inizio delle operazioni di sutura e quindi allo 0% alla fine dell’intervento chirurgico, a condizione che, a giudizio dell’anestesista, siano cessati gli effetti di blocco neuromuscolare dei farmaci somministrati e che il paziente non sia più paralizzato.

Ricordate in ogni caso che se non ricordate la posologia indicata dal medico e utilizzate Isoflurane seguendo le istruzioni del foglietto illustrativo, sarĂ  poi opportuno che contattiate il vostro medico e lo avvisiate del dosaggio che avete assunto, per avere conferma o ulteriori consigli!

Lo posso prendere se sono incinta?

Un’altra domanda che spesso ci poniamo prima di prendere una medicina è se è possibile assumerla in gravidanza

Tenendo presente che in gravidanza sarebbe opportuno evitare qualsiasi farmaco se non strettamente necessario e che prima di assumere qualsiasi farmaco in gravidanza va sentito il medico curante, vediamo insieme quali sono le istruzioni sulla scheda tecnica di Isoflurane per quanto riguarda la gravidanza:

Isoflurane: si puĂ² prendere in gravidanza?

Gli studi sulla riproduzione eseguiti su ratti e conigli dopo ripetute esposizioni a concentrazioni anestetiche di Isoflurane hanno dimostrato che in entrambe le specie non vi sono effetti sulla fertilità, sulla gravidanza e sul parto. La vitalità della discendenza non risulta alterata e non vi sono segni di teratogenicità. Non è nota la correlazione tra gli studi condotti sugli animali e le reazioni sull’uomo, e non ci sono sufficienti dati per stimare il rischio di teratogenicità nei figli di donne trattate con Isoflurane durante la gravidanza.

Esiste un crescente aumento di conoscenze sull’uso di Isoflurane in gravidanza, come anestetico ostetrico e nel parto cesareo.

Un adeguato livello di anestesia chirurgica per il parto cesareo può essere mantenuto con una concentrazione di Isoflurane dallo 0,5% allo 0,75% somministrata contemporaneamente ad una miscela di ossigeno e protossido di azoto. È stato osservato un aumento della perdita sanguigna pari a quella determinata da altri anestetici per inalazione (es. alotano), nei soggetti sottoposti ad aborto terapeutico.

In caso di somministrazione durante l’allattamento, lo stesso dovrà essere sospeso dopo l’anestesia e potrà essere ripreso dopo la scomparsa del farmaco dal circolo sanguigno.

Ne ho preso troppo! Cosa fare?

Può anche capitare che per errore o distrazione assumiate una quantitĂ  di farmaco superiore a quella prescritta dal vostro medico.

Talvolta capita che bambini piccoli per gioco ingeriscano dei farmaci lasciati a portata di mano: raccomandiamo sempre di tenere i farmaci lontano dalla portata dei bambini, in luoghi chiusi e custoditi.

Cosa devo fare se per sbaglio ho preso un dosaggio eccessivo di Isoflurane?

Qualunque sia la causa dell’ingestione di una quantitĂ  eccessiva di farmaco, ecco cosa riporta la Scheda Tecnica di Isoflurane in caso di sovradosaggio.

Isoflurane: sovradosaggio

Il sovradosaggio di Isoflurane si manifesta con marcata depressione respiratoria e forte abbassamento della pressione sanguigna, quest’ultima determinata soprattutto dalla vasodilatazione periferica piuttosto che da una depressione miocardica diretta.

In caso di iperdosaggio occorre interrompere immediatamente la somministrazione del farmaco, verificare che le vie respiratorie siano libere ed iniziare una ventilazione controllata con ossigeno puro.

Isoflurane: istruzioni particolari

Isoflurane dev’essere somministrato tramite specifico vaporizzatore e, come nel caso di tutti gli agenti da inalazione, l’area di utilizzo deve avere un sistema efficace di aspirazione dei vapori.


Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco