Kadcyla: a cosa serve e come si usa

Kadcyla 100 mg polv conc sol inf uso ev fl 1 fl (Trastuzumab Emtansine): indicazioni e modo d’uso

Kadcyla 100 mg polv conc sol inf uso ev fl 1 fl (Trastuzumab Emtansine) è un farmaco che serve per curare le seguenti condizioni patologiche:

Tumore mammario in stadio iniziale (EBC)

Kadcyla, in monoterapia, è indicato per il trattamento adiuvante di pazienti adulti affetti da tumore mammario in stadio iniziale HER2-positivo con malattia invasiva residua a livello della mammella e/o dei linfonodi dopo terapia neoadiuvante a base di taxani e terapia mirata anti-HER2.

Tumore mammario metastatico (MBC)

Kadcyla, in monoterapia, è indicato per il trattamento di pazienti adulti affetti da tumore mammario HER2-positivo, inoperabile, localmente avanzato o metastatico, sottoposti in precedenza a trattamento con trastuzumab e un taxano, somministrati separatamente o in associazione. I pazienti devono, o

essere stati sottoposti in precedenza a terapia per la malattia localmente avanzata o metastatica, oppure;

aver sviluppato recidiva di malattia nel corso di o entro sei mesi dal completamento della terapia adiuvante.

Kadcyla 100 mg polv conc sol inf uso ev fl 1 fl: come si usa?

farmaco: indicazioni e modo d'uso

Come per tutti i farmaci, anche per Kadcyla 100 mg polv conc sol inf uso ev fl 1 fl è molto importante rispettare e seguire i dosaggi consigliati dal medico al momento della prescrizione.

Se perĂ² non ricordate come prendere Kadcyla 100 mg polv conc sol inf uso ev fl 1 fl ed a quali dosaggi (la posologia indicata dal medico), è quanto meno necessario seguire le istruzioni presenti sul foglietto illustrativo. Vediamole insieme.

Posologia di Kadcyla 100 mg polv conc sol inf uso ev fl 1 fl

Kadcyla deve essere esclusivamente prescritto da un medico e somministrato mediante infusione endovenosa sotto la supervisione di un operatore sanitario esperto nel trattamento di pazienti oncologici (ossia preparato a gestire reazioni allergiche/anafilattiche all’infusione e in un ambiente con immediata disponibilità di tutte le apparecchiature per la rianimazione [vedere paragrafo 4.4]).

I pazienti trattati con trastuzumab emtansine devono presentare uno stato del tumore HER2 positivo, definito da un punteggio di 3 + all’esame immunoistochimico (IHC) o un rapporto ? 2,0 secondo la valutazione mediante ibridazione in situ (ISH) o ibridazione in situ fluorescente (FISH) eseguita con un dispositivo medico-diagnostico in vitro (IVD) recante la marcatura CE. In mancanza di un IVD con marcatura CE, lo stato di HER2 deve essere determinato mediante un test alternativo validato.

Per evitare di commettere errori nella gestione del medicinale, è importante controllare le etichette del flaconcino per accertarsi che il medicinale che si sta per preparare e somministrare sia Kadcyla (trastuzumab emtansine) e non Herceptin (trastuzumab).

Posologia

La dose raccomandata di trastuzumab emtansine è 3,6 mg/kg di peso corporeo, somministrati mediante infusione endovenosa ogni 3 settimane (ciclo da 21 giorni).

La dose iniziale deve essere somministrata mediante infusione endovenosa da 90 minuti. Durante l’infusione e almeno per 90 minuti dopo la prima infusione i pazienti devono essere tenuti sotto controllo per rilevare febbre, brividi o altre reazioni correlate all’infusione. Il punto di infusione deve essere monitorato attentamente per rilevare una possibile infiltrazione sottocutanea durante la somministrazione (vedere paragrafo 4.8).

Se la prima infusione è stata ben tollerata, le dosi successive di trastuzumab emtansine possono essere somministrate in infusioni da 30 minuti. I pazienti devono essere tenuti sotto controllo durante l’infusione e per almeno 30 minuti dopo l’infusione.

Se il paziente manifesta sintomi correlati all’infusione, è necessario rallentare la velocità di infusione di trastuzumab emtansine o sospendere l’infusione (vedere paragrafì 4.4 e 4.8). In presenza di reazioni correlate all’infusione potenzialmente letali, il trattamento con trastuzumab emtansine deve essere interrotto.

Durata del trattamento

Tumore mammario in stadio iniziale (EBC)

I pazienti devono essere sottoposti al trattamento per un totale di 14 cicli, salvo in caso di recidiva della malattia o insorgenza di tossicitĂ  ingestibile.

Tumore mammario metastatico (MBC)

I pazienti devono essere sottoposti al trattamento fino a progressione della malattia o insorgenza di tossicitĂ  ingestibile.

Aggiustamento della dose

La gestione delle reazioni avverse sintomatiche puĂ² richiedere la temporanea interruzione, la riduzione della dose o la sospensione del trattamento con trastuzumab emtansine, ai sensi delle linee guida fornite nel testo e nelle tabelle 1 e 2.

La dose di trastuzumab emtansine non deve essere nuovamente aumentata dopo averla ridotta.

Tabella 1 Schema di riduzione della dose

Schema di riduzione della dose (La dose iniziale è pari a 3,6 mg/kg) Dose da somministrare
Prima riduzione della dose 3 mg/kg
Seconda riduzione della dose 2,4 mg/kg
NecessitĂ  di ulteriore riduzione della dose Interruzione del trattamento

Tabella 2 Linee guida per la modifica della dose

Modifiche della dose nei pazienti con EBC
Reazione avversa SeveritĂ  Modifica del trattamento
Trombocitopenia Grado 2-3 il giorno del trattamento programmato
(da 25.000 a
< 75.000/mm3)
Non somministrare trastuzumab emtansine fino a quando la conta piastrinica non sia tornata a un grado ? 1 (? 75.000/mm3), quindi trattare allo stesso livello di dose.
Se un paziente deve posticipare 2 volte la somministrazione a causa di trombocitopenia, valutare la possibilitĂ  di ridurre la dose di un livello.
Grado 4 in qualsiasi momento
< 25.000/mm3
Non somministrare trastuzumab emtansine fino a quando la conta piastrinica non sia tornata a un grado ? 1 (? 75.000/mm3), quindi ridurre la dose di un livello.
Aumento dell’alanina transaminasi (ALT) Grado 2-3
(da > 3,0 a ? 20 ? ULN il giorno del trattamento programmato)
Non somministrare trastuzumab emtansine fino a quando i valori di ALT non siano tornati a un grado ? 1, quindi ridurre la dose di un livello.
Grado 4
(> 20 ? ULN in qualsiasi momento)
Interrompere il trattamento con trastuzumab emtansine.
Aumento dell’aspartato transaminasi (AST) Grado 2
(da > 3,0 a ? 5 ? ULN il giorno del trattamento programmato)
Non somministrare trastuzumab emtansine fino a quando i valori di AST non siano tornati a un grado ? 1, quindi trattare allo stesso livello di dose.
Grado 3
(da > 5 a ? 20 ? ULN il giorno del trattamento programmato)
Non somministrare trastuzumab emtansine fino a quando i valori di AST non siano tornati a un grado ? 1, quindi ridurre la dose di un livello.
Grado 4
(> 20 ? ULN in qualsiasi momento)
Interrompere il trattamento con trastuzumab emtansine.
Iperbilirubinemia TBILI
da > 1,0 a ? 2,0 ? ULN il giorno del trattamento programmato
Non somministrare trastuzumab emtansine fino a quando i valori della bilirubina totale non siano tornati a un grado ? 1 Ă— ULN, quindi ridurre la dose di un livello.
TBILI
> 2 ? ULN in qualsiasi momento
Interrompere il trattamento con trastuzumab emtansine.
Danno epatico farmaco- indotto (DILI) Transaminasi sieriche
> 3 x ULN e bilirubina totale concomitante > 2
Interrompere definitivamente il trattamento con trastuzumab emtansine in assenza di un’altra causa probabile per l’aumento degli enzimi epatici e della bilirubina, per es.
metastasi epatica o trattamento concomitante.

ULN

Iperplasia rigenerativa nodulare (NRH) Tutti i gradi Interrompere definitivamente il trattamento con trastuzumab emtansine.
Neuropatia periferica Grado 3-4 Non somministrare trastuzumab emtansine fino a quando l’evento non sia regredito a un grado ? ??
Disfunzione del ventricolo sinistro LVEF < 45% Non somministrare trastuzumab emtansine.
Ripetere la valutazione della LVEF entro 3 settimane.
Se viene confermata una LVEF < 45%, interrompere il trattamento con trastuzumab emtansine.
LVEF compresa tra 45% e < 50% e
riduzione ? 10% rispetto al basale*
Non somministrare trastuzumab emtansine.
Ripetere la valutazione della LVEF entro 3 settimane.
Se la LVEF rimane < 50% e non torna a un valore < 10% rispetto al basale, interrompere il trattamento con trastuzumab emtansine.
LVEF compresa tra 45% e < 50% e
riduzione < 10% rispetto al basale*
Continuare il trattamento con trastuzumab emtansine.
Ripetere la valutazione della LVEF entro 3 settimane.
LVEF ? 50% Continuare il trattamento con trastuzumab emtansine.
Insufficienza cardiaca ICC sintomatica,
LVSD di grado 3-4 o insufficienza cardiaca di grado 3-4, oppure insufficienza cardiaca di grado 2
accompagnata da LVEF
< 45%
Interrompere il trattamento con trastuzumab emtansine.
TossicitĂ  polmonare Pneumopatia interstiziale (ILD) o polmonite Interrompere definitivamente il trattamento con trastuzumab emtansine.
Polmonite correlata a radioterapia Grado 2 Interrompere il trattamento con trastuzumab emtansine in caso di mancata risoluzione con il trattamento standard.
Grado 3-4 Interrompere il trattamento con trastuzumab emtansine.
Modifiche della dose nei pazienti con MBC
Reazione avversa SeveritĂ  Modifica del trattamento
Trombocitopenia Grado 3
(da 25.000 a
? 50.000/mm3)
Non somministrare trastuzumab emtansine fino a quando la conta piastrinica non sia tornata a un grado ? 1 (? 75.000/mm3), quindi trattare allo stesso livello di dose.
Grado 4
?? 25.000/mm3)
Non somministrare trastuzumab emtansine fino a quando la conta piastrinica non sia tornata a un grado ? 1 (? 75.000/mm3), quindi ridurre la dose di un livello.
Aumento delle transaminasi (AST/ALT) Grado 2
(da ? 2,5 a ? 5 ? ULN)
Trattare allo stesso livello di dose.
Grado 3
(da ? 5 a ? 20 ? ULN)
Non somministrare trastuzumab emtansine fino a quando i valori di AST/ALT non siano tornati a un grado ? 2, quindi ridurre la dose di un livello.
Grado 4
(? 20 ? ULN)
Interrompere il trattamento con trastuzumab emtansine.
Iperbilirubinemia Grado 2
(da ? 1,5 a ? 3 ? ULN)
Non somministrare trastuzumab emtansine fino a quando i valori della bilirubina totale non siano tornati a un grado ? 1, quindi trattare allo stesso livello di dose.
Grado 3
(da ? 3 a ? 10 ? ULN)
Non somministrare trastuzumab emtansine fino a quando i valori della bilirubina totale non siano tornati a un grado ? 1, quindi ridurre la dose di un livello.
Grado 4
(? 10 ? ULN)
Interrompere il trattamento con trastuzumab emtansine.
Danno epatico farmaco- indotto (DILI) Transaminasi sieriche
> 3 x ULN e bilirubina totale concomitante > 2
Interrompere definitivamente il trattamento con trastuzumab emtansine in assenza di un’altra probabile causa per l’aumento degli enzimi epatici e della bilirubina, per es.
metastasi epatica o trattamento concomitante.
Disfunzione del ventricolo sinistro ICC sintomatica Interrompere il trattamento con trastuzumab emtansine.
LVEF < 40% Non somministrare trastuzumab emtansine.
Ripetere la valutazione della LVEF entro 3 settimane.
Se viene confermata una LVEF < 40%, interrompere il trattamento con trastuzumab
emtansine.
LVEF compresa tra
40% e ? 45% e
riduzione ? 10%
rispetto al basale
Non somministrare trastuzumab emtansine.
Ripetere la valutazione della LVEF entro 3 settimane.
Se la LVEF non torna a un valore entro il 10% rispetto al basale, interrompere il trattamento con trastuzumab emtansine.
LVEF compresa tra
40% e ? 45% e
riduzione < 10% rispetto al basale
Continuare il trattamento con trastuzumab emtansine.
Ripetere la valutazione della LVEF entro 3
settimane.
LVEF > 45% Continuare il trattamento con trastuzumab emtansine.

ULN

ALT ? alanina transaminasi, AST ? aspartato transaminasi, ICC = insufficienza cardiaca congestizia, LVEF ? frazione di eiezione ventricolare sinistra, LVSD ? disfunzione sistolica del ventricolo sinistro, TBILI = bilirubina totale, ULN ? limite superiore della norma.

* Prima di iniziare il trattamento con trastuzumab emtansine.

Dose ritardata o saltata

Se si salta una dose programmata, questa deve essere somministrata con la massima tempestivitĂ ; senza attendere il successivo ciclo programmato. Lo schema delle somministrazioni deve essere aggiustato per mantenere un intervallo di 3 settimane tra le dosi. La dose successiva deve essere somministrata in conformitĂ  alle raccomandazioni relative al dosaggio indicate sopra.

Neuropatia periferica

Il trattamento con trastuzumab emtansine deve essere temporaneamente interrotto in pazienti che presentino neuropatia periferica di grado 3 o 4 fino alla risoluzione al grado ? 2. Al momento del ritrattamento è possibile prendere in considerazione una riduzione della dose in conformità allo schema di riduzione della dose (vedere tabella 1).

Popolazioni speciali

Pazienti anziani

Non è necessario alcun aggiustamento della dose nei pazienti di etĂ  ? 65 anni. Non vi sono informazioni sufficienti per stabilire la sicurezza e l’efficacia nei pazienti di etĂ  ? 75 anni a causa degli scarsi dati disponibili in relazione a questo sottogruppo. L’analisi farmacocinetica di popolazione non indica alcun effetto clinicamente significativo dell’etĂ  sulla farmacocinetica di trastuzumab emtansine (vedere paragrafì 5.1 e 5.2).

Compromissione renale

Nei pazienti con compromissione renale da lieve a moderata non è necessario un aggiustamento della dose iniziale (vedere paragrafo 5.2). La possibile necessitĂ  di un aggiustamento della dose nei pazienti con compromissione renale severa non puĂ² essere determinata poichĂ© i dati sono insufficienti e pertanto i pazienti con compromissione renale severa devono essere monitorati attentamente.

Compromissione epatica

Non è necessario un aggiustamento della dose iniziale nei pazienti con compromissione epatica lieve o moderata. Trastuzumab emtansine non è stato studiato nei pazienti con compromissione epatica severa. Il trattamento dei pazienti con compromissione epatica deve essere effettuato con cautela a causa di epatotossicità nota osservata con trastuzumab emtansine (vedere paragrafo 4.4 e 5.2).

Popolazione pediatrica

La sicurezza e l’efficacia non sono state stabilite nei bambini e negli adolescenti al di sotto dei 18 anni di età poiché non vi è un impiego rilevante per la popolazione pediatrica nel trattamento del carcinoma mammario.

Modo di somministrazione

Kadcyla è per uso endovenoso. Trastuzumab emtansine deve essere ricostituito e diluito da un operatore sanitario e somministrato mediante infusione endovenosa. Non deve essere somministrato mediante iniezione endovenosa o bolo endovenoso.

Per le istruzioni sulla ricostituzione e la diluizione del medicinale prima della somministrazione, vedere paragrafo 6.6.

Ricordate in ogni caso che se non ricordate la posologia indicata dal medico e utilizzate Kadcyla 100 mg polv conc sol inf uso ev fl 1 fl seguendo le istruzioni del foglietto illustrativo, sarĂ  poi opportuno che contattiate il vostro medico e lo avvisiate del dosaggio che avete assunto, per avere conferma o ulteriori consigli!

Lo posso prendere se sono incinta?

Un’altra domanda che spesso ci poniamo prima di prendere una medicina è se è possibile assumerla in gravidanza

Tenendo presente che in gravidanza sarebbe opportuno evitare qualsiasi farmaco se non strettamente necessario e che prima di assumere qualsiasi farmaco in gravidanza va sentito il medico curante, vediamo insieme quali sono le istruzioni sulla scheda tecnica di Kadcyla 100 mg polv conc sol inf uso ev fl 1 fl per quanto riguarda la gravidanza:

Kadcyla 100 mg polv conc sol inf uso ev fl 1 fl: si puĂ² prendere in gravidanza?

Contraccezione maschile e femminile

Le donne in età fertile devono usare metodi contraccettivi efficaci durante il trattamento con trastuzumab emtansine e nei 7 mesi successivi all’ultima dose di trastuzumab emtansine. Anche i pazienti di sesso maschile o le loro partner femminili devono utilizzare una contraccezione efficace.

Gravidanza

Non sono disponibili dati sull’uso di trastuzumab emtansine nelle donne in gravidanza. Trastuzumab, un componente di trastuzumab emtansine, puĂ² provocare danno o morte fetale se somministrato a una donna in gravidanza. Nel contesto postcommercializzazione, sono stati riportati casi di oligoidramnios, alcuni associati a ipoplasia polmonare fatale, in donne in gravidanza trattate con trastuzumab. Gli studi sull’animale relativi alla maitansina, un composto chimico strettamente correlato e della stessa classe dei maitansinoidi di DM1, suggeriscono che DM1, il componente citotossico di trastuzumab emtansine inibente i microtubuli, dovrebbe essere teratogeno e potenzialmente embriotossico (vedere paragrafo 5.3).

La somministrazione di trastuzumab emtansine a donne in gravidanza non è raccomandata e le donne devono essere informate della possibilità di danni al feto prima che si instauri una gravidanza. Le

donne che iniziano una gravidanza devono contattare immediatamente il medico. Se una donna in gravidanza viene trattata con trastuzumab emtansine, si raccomanda lo stretto monitoraggio da parte di un gruppo multidisciplinare.

Allattamento

Non è noto se trastuzumab emtansine sia escreto nel latte materno. Poiché molti medicinali sono escreti nel latte materno e in considerazione del potenziale rischio di reazioni avverse gravi nei neonati allattati al seno, le donne devono interrompere l’allattamento prima di iniziare il trattamento con trastuzumab emtansine. L’allattamento al seno potrà essere ripreso 7 mesi dopo la conclusione del trattamento.

FertilitĂ 

Non sono stati condotti studi sulla tossicitĂ  a livello della riproduzione e dello sviluppo con trastuzumab emtansine.

Ne ho preso troppo! Cosa fare?

Può anche capitare che per errore o distrazione assumiate una quantitĂ  di farmaco superiore a quella prescritta dal vostro medico.

Talvolta capita che bambini piccoli per gioco ingeriscano dei farmaci lasciati a portata di mano: raccomandiamo sempre di tenere i farmaci lontano dalla portata dei bambini, in luoghi chiusi e custoditi.

Cosa devo fare se per sbaglio ho preso un dosaggio eccessivo di Kadcyla 100 mg polv conc sol inf uso ev fl 1 fl?

Qualunque sia la causa dell’ingestione di una quantitĂ  eccessiva di farmaco, ecco cosa riporta la Scheda Tecnica di Kadcyla 100 mg polv conc sol inf uso ev fl 1 fl in caso di sovradosaggio.

Kadcyla 100 mg polv conc sol inf uso ev fl 1 fl: sovradosaggio

Non esiste antidoto noto per il sovradosaggio da trastuzumab emtansine. In caso di sovradosaggio, il paziente deve essere monitorato attentamente per individuare segni o sintomi di reazioni avverse e deve essere iniziato un trattamento sintomatico appropriato. Sono stati riferiti casi di sovradosaggio correlati al trattamento con trastuzumab emtansine, nella maggior parte dei casi associati a trombocitopenia ed è stato osservato un decesso. Nel caso fatale, il paziente aveva ricevuto per errore trastuzumab emtansine alla dose di 6 mg/kg ed era deceduto circa 3 settimane dopo il sovradosaggio; non è stata stabilita una relazione causale con trastuzumab emtansine.

Kadcyla 100 mg polv conc sol inf uso ev fl 1 fl: istruzioni particolari

Deve essere utilizzata un’idonea tecnica asettica. Attenersi alle appropriate procedure per la preparazione di medicinali chemioterapici.

La soluzione ricostituita di Kadcyla deve essere diluita in sacche per infusione in polivinilcloruro (PVC) o poliolefina priva di lattice e di PVC.

Quando il concentrato per infusione è diluito con soluzione per infusione a base di sodio cloruro 9 mg/mL (0,9%) è necessario utilizzare un filtro in linea in polietersulfone (PES) da 0.20 o da 0,22 micron.

Per evitare di commettere errori nella gestione del medicinale, è importante controllare le etichette del flaconcino per accertarsi che il medicinale che si sta per preparare e somministrare sia Kadcyla (trastuzumab emtansine) e non Herceptin (trastuzumab).

Istruzioni per la ricostituzione

Flaconcino da 100 mg di trastuzumab emtansine: utilizzando una siringa sterile, iniettare lentamente 5 mL di acqua per preparazioni iniettabili sterile nel flaconcino.

Flaconcino da 160 mg di trastuzumab emtansine: utilizzando una siringa sterile, iniettare lentamente 8 mL di acqua per preparazioni iniettabili sterile nel flaconcino.

Far ruotare delicatamente il flaconcino fino alla completa dissoluzione. Non agitare.

La soluzione ricostituita deve essere ispezionata visivamente per rilevare la presenza di particelle e alterazione del colore prima della somministrazione. La soluzione ricostituita deve essere priva di particelle visibili e deve avere un aspetto da limpida a leggermente opalescente. La soluzione

ricostituita deve essere da incolore a marrone chiaro. Non utilizzare se la soluzione ricostituita contiene particelle visibili, è torbida o ha cambiato colore.

Istruzioni per la diluizione

Determinare il volume di soluzione ricostituita richiesto basandosi su una dose di trastuzumab emtansine da 3,6 mg/kg di peso corporeo (vedere paragrafo 4.2):

Volume

(mL) =

Dose totale da somministrare (peso corporeo (kg) x dose (mg/kg))

20

(mg/mL, concentrazione della soluzione ricostituita)

La corretta quantitĂ  di soluzione deve essere prelevata dal flaconcino e aggiunta a una sacca per infusione contenente 250 mL di soluzione per infusione a base di sodio cloruro 4,5 mg/mL (0,45%) o di soluzione per infusione a base di sodio cloruro 9 mg/mL (0,9%). Non deve essere utilizzata una soluzione a base di glucosio (5%) (vedere paragrafo 6.2). La soluzione per infusione a base di sodio cloruro 4,5 mg/mL (0,45%) puĂ² essere utilizzata senza un filtro in linea in polietersulfone (PES) da

0.20 o da 0,22 µm. Se per l’infusione si utilizza una soluzione per infusione a base di sodio cloruro

9 mg/mL (0,9%), è necessario utilizzare un filtro in linea in polietersulfone (PES) da 0.20 o da 0,22 micron. La soluzione per infusione deve essere somministrata immediatamente dopo averla preparata. Non congelare o agitare la soluzione per infusione durante la conservazione.

Smaltimento

Il prodotto ricostituito non contiene conservanti ed è esclusivamente monouso. Eliminare tutto il contenuto inutilizzato.

Il medicinale non utilizzato e i rifiuti derivati da tale medicinale devono essere smaltiti in conformitĂ  alla normativa locale vigente.


Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco