Kisqali: a cosa serve e come si usa

Kisqali (Ribociclib Succinato): indicazioni e modo d’uso

Kisqali (Ribociclib Succinato) è un farmaco che serve per curare le seguenti condizioni patologiche:

Kisqali, in associazione a un inibitore dell’aromatasi o a fulvestrant, è indicato nelledonne con cancro della mammella in stadio localmente avanzato o metastatico positivo per il recettore ormonale (HR) e negativo per il recettore 2 per il fattore di crescita epidermico umano (HER2),come terapia iniziale a base endocrina o in donne che hanno in precedenza ricevuto una terapia endocrina.

In donne in pre- o perimenopausa, la terapia endocrina deve essere associata ad un agonista dell’ormone di rilascio dell’ormone luteinizzante (LHRH).

Kisqali: come si usa?

farmaco: indicazioni e modo d'uso

Come per tutti i farmaci, anche per Kisqali è molto importante rispettare e seguire i dosaggi consigliati dal medico al momento della prescrizione.

Se però non ricordate come prendere Kisqali ed a quali dosaggi (la posologia indicata dal medico), è quanto meno necessario seguire le istruzioni presenti sul foglietto illustrativo. Vediamole insieme.

Posologia di Kisqali

Il trattamento con Kisqali deve essere iniziato da un medico esperto nell’impiego di terapie antitumorali.

Posologia

La dose raccomandata è 600 mg (tre compresse rivestite con film da 200 mg) di ribociclib una volta al giorno per 21 giorni consecutivi seguiti da 7 giorni di pausa dal trattamento, risultante in un ciclo completo di trattamento di 28 giorni. Il trattamento deve continuare fino a quando la paziente trae beneficio clinico dalla terapia o fino a quando si verifica una tossicità inaccettabile.

Kisqali deve essere somministrato insieme a 2,5 mg di letrozolo o insieme ad un altro inibitore dell’aromatasi o insieme a fulvestrant 500 mg.

Quando Kisqali viene somministrato in associazione a un inibitore dell’aromatasi, l’inibitore dell’aromatasi deve essere assunto per via orale una volta al giorno ininterrottamente per tutto il ciclo di 28 giorni. Si prega di fare riferimento al Riassunto delle Caratteristiche del Prodotto (RCP) dell’inibitore dell’aromatasi per ulteriori dettagli.

Quando Kisqali viene somministrato in associazione a fulvestrant, fulvestrant deve essere somministrato per via intramuscolare ai giorni 1, 15 e 29, e successivamente una volta al mese. Si prega di fare riferimento al Riassunto delle Caratteristiche del Prodotto (RCP) di fulvestrant per ulteriori dettagli.

Il trattamento delle donne in pre/perimenopausa con le associazioni approvate per Kisqali deve anche includere la somministrazione di un agonista LHRH secondo pratica clinica locale.

Kisqali può essere assunto con o senza cibo (vedere paragrafo 4.5). Le pazienti devono essere incoraggiate ad assumere la loro dose approssimativamente ogni giorno alla stessa ora, preferibilmente al mattino. Se la paziente vomita dopo aver assunto una dose o dimentica una dose, non deve essere assunta in quel giorno una dose aggiuntiva. La dose successiva prescritta deve essere assunta alla solita ora.

Modifiche della dose

La gestione di reazioni avverse severe o intollerabili (AEs) può richiedere l’interruzione temporanea della dose, la riduzione o la sospensione di Kisqali. Se è necessaria una riduzione della dose, le linee guida per la riduzione della dose raccomandata sono elencate nella Tabella 1.

Tabella 1 Linee guida per la modifica della dose raccomandata

Kisqali
Dose Numero di compresse da 200 mg
Dose iniziale 600 mg/die 3
Prima riduzione della dose 400 mg/die 2
Seconda riduzione della dose 200 mg*/die 1
* Se è necessaria un’ulteriore riduzione della dose al di sotto di 200 mg/die, il trattamento deve essere interrotto definitivamente.

Le Tabelle 2, 3, 4, 5 e 6 sintetizzano le raccomandazioni per l’interruzione della somministrazione, la riduzione o l’interruzione definitiva di Kisqali nella gestione di specifiche AEs. Il giudizio clinico del medico deve guidare il programma di gestione di ciascuna paziente, sulla base della valutazione individuale del rapporto beneficio/rischio (vedere paragrafo 4.4).

Prima di iniziare il trattamento con Kisqali deve essere eseguito un emocromo completo (CBC). Dopo l’inizio del trattamento, l’emocromo completo deve essere monitorato ogni 2 settimane per i primi

2 cicli, all’inizio di ciascuno dei 4 cicli successivi, poi secondo pratica clinica.

Tabella 2 Modifica e gestione della dose – Neutropenia

Grado 1 o 2*
(ANC
1.000/mm3– ?LLN)
Grado 3*
(ANC
500 -<1.000/mm3)
Grado 3*
neutropenia febbrile**
Grado 4*
(ANC <500/mm3)
Neutropenia Non è necessaria Interrompere il Interrompere il Interrompere il
alcuna modifica della trattamento fino al trattamento fino trattamento fino al
dose. ripristino del al ripristino del ripristino del
grado ?2. grado ?2. grado ?2.
Riprendere Kisqali Riprendere Riprendere
usando la stessa Kisqali e ridurre Kisqali e ridurre
dose. la dose di un la dose di un
Se la tossicità ritorna livello. livello.
al grado 3:
interrompere il
trattamento fino al
recupero del
grado ?2, poi
riprendere Kisqali e
ridurre la dose di un
livello.
* Classificazione secondo la Versione 4.03 CTCAE (CTCAE = Criteri Comuni di Terminologia per gli Eventi Avversi)
** Grado 3 neutropenia con un solo episodio di febbre >38,3°C (o oltre 38°C per più di un’ora e/o infezione concomitante)
ANC = conta assoluta dei neutrofili; LLN = limite inferiore della norma

Prima di iniziare il trattamento con Kisqali devono essere effettuati i test di funzionalità epatica. Dopo l’inizio del trattamento, i test di funzionalità epatica devono essere eseguiti ogni 2 settimane per i primi 2 cicli, all’inizio di ciascuno dei 4 cicli successivi, poi secondo pratica clinica. Se si notano anomalie di grado ?2, si raccomanda un monitoraggio più frequente.

Tabella 3 Modifica e gestione della dose – Tossicità epatobiliare

Grado 1* (> ULN –

3 volte l’ULN)

Grado 2*
(>3 a 5 volte l’ULN)
Grado 3*
(>5 a 20 volte l’ULN)
Grado 4* (>20 volte l’ULN)
Aumenti di Non è Grado al basale <2: Interrompere il Interrompere
AST e/o ALT necessaria Interrompere il trattamento di Kisqali definitivamente
rispetto al alcuna trattamento fino a fino a raggiungere un la
basale**, modifica raggiungere un livello livello ? al grado al somministrazione
senza aumento della dose. ? al grado al basale, basale, poi riprendere di Kisqali.
della poi riprendere Kisqali l’assunzione alla dose
bilirubina alla stessa dose.
Se la
successiva più bassa.
totale tossicità ritorna al Se ritorna al grado 3,
superiore a grado 2, riprendere interrompere la
2 volte l’ULN l’assunzione di somministrazione di
Kisqali alla dose Kisqali.
successiva più bassa.
Grado al basale = 2:
Non interrompere il
trattamento.
Aumenti Se le pazienti sviluppano ALT e/o AST > 3 volte l’ULN insieme alla bilirubina
combinati di totale >2 volte l’ULN indipendente dal grado al basale, interrompere
AST e/o ALT definitivamente l’assunzione di Kisqali.
insieme
all’aumento di
bilirubina
totale, in
assenza di
colestasi
* Classificazione secondo la Versione 4.03 CTCAE (CTCAE = Criteri Comuni di Terminologia per gli Eventi Avversi)
** Basale = prima di iniziare il trattamento ULN = limite superiore della norma

Prima di iniziare il trattamento con Kisqali deve essere valutato l’ECG. Dopo l’inizio del trattamento, l’ECG deve essere ripetuto approssimativamente al giorno 14 del primo ciclo di trattamento e all’inizio del secondo ciclo di trattamento, poi secondo pratica clinica. In caso di prolungamento del QTcF durante il trattamento, si raccomanda un monitoraggio di ECG più frequente.

Tabella 4 Modifica e gestione della dose – prolungamento del QT

ECG con
QTcF >480 msec
che il QTcF si risolve a <481 msec e poi riprendere Kisqali alla dose successiva più bassa.
ECG con
QTcF >500 msec
Se il QTcF è maggiore di 500 msec, interrompere il trattamento con Kisqali fino a che il QTcF è <481 msec poi riprendere Kisqali alla dose successiva più bassa.
Se il prolungamento dell’intervallo QTcF è maggiore di 500 msec o maggiore di 60 msec rispetto al basale e si verifica in combinazione con
torsione di punta o con tachicardia ventricolare polimorfa o segni/sintomi di grave aritmia, interrompere definitivamente il trattamento con Kisqali.

Il trattamento deve essere interrotto.

Se il prolungamento del QTcF si risolve a <481 msec riprendere il trattamento alla dose successiva più bassa.

Se il QTcF ?481 msec si ripresenta, interrompere il trattamento fino a

Tabella 5 Modifica e gestione della dose – ILD/polmonite*

Grado 1* (asintomatico) Grado 2*
(sintomatico)
Grado 3 or 4*
(grave)
ILD/polmonite Non è necessaria alcuna modifica della dose.
Avviare la terapia medica appropriata e monitorare come clinicamente indicato.
Interrompere il trattamento fino al raggiungimento del grado ?1, quindi riprendere l’assunzione di Kisqali alla dose successiva più
bassa**.
Interromperedefinitivamente Kisqali
*Classificazione secondo la Versione4.03 CTCAE (CTCAE = Criteri Comuni di Terminologia per gli Eventi Avversi)
**Quando si considera la ripresa del trattamento con Kisqali, deve essere eseguita una valutazione individualizzata del rapporto beneficio-rischio
ILD = malattia polmonare interstiziale

Tabella 6 Modifica e gestione della dose – Altre tossicità*

Altre tossicità Grado 1 o 2** Grado 3** Grado 4**
Non è necessaria Interrompere il Interrompere
alcuna modifica della trattamento fino al definitivamente
dose.
Iniziare la terapia
raggiungimento del Kisqali.
medica appropriata e grado ?1, poi
monitorare secondo riprendere l’assunzione
pratica clinica. di Kisqali alla stessa
dose.
Se la tossicità ritorna al
grado 3: riprendere
l’assunzione di Kisqali
alla dose successiva più
bassa.
* Escludendo neutropenia, epatotossicità, intervallo QT prolungato e ILD/polmonite.
** Classificazione secondo la Versione 4.03 CTCAE (CTCAE = Criteri Comuni di Terminologia per gli Eventi Avversi)

Fare riferimento al RCP per le linee guida della modifica della dose relativa alla co-somministrazione dell’inibitore dell’aromatasi, del fulvestrant o del LHRH agonista e per altre informazioni relative alla sicurezza in caso di tossicità.

Popolazioni speciali

Compromissione renale

Non è necessaria alcuna modifica della dose in pazienti con compromissione renale lieve o moderata. Nei pazienti con compromissione renale severa è raccomandata una dose iniziale di 200 mg. Kisqali non è stato studiato in pazienti con carcinoma mammario con compromissione renale severa (vedere paragrafì 4.4, 5.1 e 5.2).

Compromissione epatica

Non è necessaria alcuna modifica della dose in pazienti con compromissione epatica lieve (Child-Pugh classe A). Le pazienti con compromissione epatica moderata (Child-Pugh classe B) e severa

(Child-Pugh classe C)possono avere un aumento (meno di 2 volte) dell’esposizione a ribociclib ed è raccomandata una dose iniziale di Kisqali di 400 mg al giorno(vedere paragrafo 5.2).

Popolazione pediatrica

La sicurezza e l’efficacia di Kisqali nei bambini e negli adolescenti al di sotto dei 18 anni non sono state stabilite. Non ci sono dati disponibili.

Pazienti anziani

Non sono necessarie modifiche della dose in pazienti al di sopra dei 65 anni (vedere paragrafo 5.2). Modo di somministrazione

Kisqali deve essere assunto per via orale una volta al giorno con o senza cibo. Le compresse devono essere ingerite intere e non devono essere masticate, schiacciate o aperte prima di deglutirle. Non devono essere ingerite compresse rotte, spaccate o comunque non integre.

Ricordate in ogni caso che se non ricordate la posologia indicata dal medico e utilizzate Kisqali seguendo le istruzioni del foglietto illustrativo, sarà poi opportuno che contattiate il vostro medico e lo avvisiate del dosaggio che avete assunto, per avere conferma o ulteriori consigli!

Lo posso prendere se sono incinta?

Un’altra domanda che spesso ci poniamo prima di prendere una medicina è se è possibile assumerla in gravidanza

Tenendo presente che in gravidanza sarebbe opportuno evitare qualsiasi farmaco se non strettamente necessario e che prima di assumere qualsiasi farmaco in gravidanza va sentito il medico curante, vediamo insieme quali sono le istruzioni sulla scheda tecnica di Kisqali per quanto riguarda la gravidanza:

Kisqali: si può prendere in gravidanza?

Donne in età fertile/Contraccezione

Prima di iniziare il trattamento con Kisqali deve essere verificato lo stato di gravidanza.

Le donne in età fertile che stanno assumendo Kisqali devono usare misure contraccettive efficaci (ad esempio contraccezione a doppia barriera) durante la terapia e per almeno 21 giorni dopo l’interruzione della terapia.

Gravidanza

Non ci sono studi adeguati e ben controllati nelle donne in gravidanza. Sulla base dei dati sugli animali, ribociclib può causare danni al feto quando somministrato ad una donna in gravidanza (vedere paragrafo 5.3). Kisqali non è raccomandato durante la gravidanza e nelle donne in età fertile che non usano misure contraccettive.

Allattamento

Non è noto se ribociclib sia presente nel latte umano. Non ci sono dati sugli effetti di ribociclib sul lattante o sugli effetti di ribociclib sulla produzione del latte. Ribociclib e i suoi metaboliti sono passati rapidamente nel latte dei ratti in allattamento. Si raccomanda che le donne che assumono Kisqali non allattino al seno per almeno 21 giorni dopo l’ultima dose.

Fertilità

Non sono disponibili dati clinici sugli effetti di ribociclib sulla fertilità. Sulla base di studi su animali, ribociclib può compromettere la fertilità negli uomini con potenziale riproduttivo (vedere

paragrafo 5.3).

Ne ho preso troppo! Cosa fare?

Può anche capitare che per errore o distrazione assumiate una quantità di farmaco superiore a quella prescritta dal vostro medico.

Talvolta capita che bambini piccoli per gioco ingeriscano dei farmaci lasciati a portata di mano: raccomandiamo sempre di tenere i farmaci lontano dalla portata dei bambini, in luoghi chiusi e custoditi.

Cosa devo fare se per sbaglio ho preso un dosaggio eccessivo di Kisqali?

Qualunque sia la causa dell’ingestione di una quantità eccessiva di farmaco, ecco cosa riporta la Scheda Tecnica di Kisqali in caso di sovradosaggio.

Kisqali: sovradosaggio

Esiste solo una limitata esperienza dicasi noti di sovradosaggio con Kisqali. In caso di sovradosaggio, possono verificarsi sintomi quali nausea e vomito. Inoltre, può verificarsi tossicità ematologica (e.g. neutropenia, trombocitopenia) e possibile prolungamento del QTc. In tutti i casi di sovradosaggio, iniziare una terapia di supporto generale in base alle necessità.

Kisqali: istruzioni particolari

Il medicinale non utilizzato e i rifiuti derivati da tale medicinale devono essere smaltiti in conformità alla normativa locale vigente.


Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco